Archivio per agosto 2012

Autonomia?

31 agosto 2012

I popoli minoritari

31 agosto 2012

Alla foce dell’Omo nella tribù dei Dassanech. Foto: Patrizia Nuvolari

Oggi la conferenza di presentazione del Festival dei Popoli minoritari di cui, secondo la leggenda unionista e alpista, noi valdostani dovremmo far parte.

E io rido!

30 agosto 2012

Quasi quasi mi stanno simpatici, sì perché non è facile farmi ridere e loro ci riescono puntualmente. Le pagine del Peuple sono un vero divertissement in quanto, non avendo argomenti seri da fornire sul tema del pirogassificatore ecco che i vari anonimi (ma sappiamo che è uno solo) si inventano di tutto e di più per delegittimare un’azione popolare e spontanea che si batte contro la costruzione di uno strumento inutile e dannoso per la salute. Hanno cercato di far passare i comitati e le associazioni come tane di trombati in cerca di visibilità; hanno presentato i politici coinvolti (e meno male che non se ne stanno tutti seduti sulle poltrone di questa o di quella amministrazione!) come strumentalizzatori per fini elettorali; hanno dirottato la battaglia dal soggetto reale e cioè il pirogassificatore, verso il complotto contro l’Union valdotaine (fobia tipica di un regime), ora si appellano ai cittadini-contribuenti, presentando il referendum come uno spreco di 400 mila euro! E qui rido! Già perché è appena stata deliberata la cifra di 500.000 euro per l’ennesima cagata culturale denominata SVEART, la Biennale d’Arte a Saint-Vincent!

Il mostro in piazza

30 agosto 2012

Finalmente non è più solo la sottoscritta che scrive contro il mostro che occupa la piazza per moltissimi giorni l’anno. Magari questa volta coloro i quali credono che la vivacità culturale di una città debba esprimersi con l’occupazione semipermanente di una tensostruttura di dubbio gusto, non si scaglieranno contro, come hanno sempre fatto, perché a dichiararsi stufi sono i titolari dei bar, una lobby di un certo peso elettorale. Ci hanno messo un po’, ma alla fine hanno capito che la piazza è redditizia se è bella e se la si può vivere senza ingombranti teloni in pvc che ne impediscono la fruizione. Come avevo già sottolineato (che palle doversi ripetere) i vecchi magazzini in mattoni dell’adiacente piazza San Francesco, avrebbero potuto essere utilizzati per far convergere al loro interno le diverse manifestazioni culturali e folcloristiche, ma la lungimiranza e la chiarezza di intenti dell’amministrazione comunale ha pensato bene di abbatterli per dare luce alla brutta parete dell’ala ovest del Municipio. Avremmo avuto una struttura permanente e magari bella che avrebbe dato respiro e libertà all’unica piazza cittadina degna di questo nome.

La casta continua a spendere

30 agosto 2012

Viaggio per il mondo, ma il posto più strano e inverosimile rimane questo: la Valle d’Aosta. Sagre del mirtillo con frutti provenienti dai supermercati, ultimi dell’anno festeggiati con Prosecco veneto, treni pagati milioni di euro e poi svenduti come viene svenduto il patrimonio archeologico industriale, torrenti prosciugati dall’avidità, cosce brasiliane che pubblicizzano quelle speziate di Bosses, sagre del pesce e del peperoncino e, in tempi di crisi acuta, la distribuzione gratuita di iPad. La Comunità montana Monte Cervino e la Giunta di Saint-Vincent hanno fornito di iPad i loro adepti. “Sono necessari”, ha affermato il sindaco Adalberto Perosino, bene che gli assessori se li comprino con i loro soldi allora! Siamo o non siamo in crisi? Possibile che solo ai cittadini semplici siano richiesti sacrifici?

Fare e disfare per rifare…

30 agosto 2012

Era stato presentato come il fiore all’occhiello della nuova Giunta comunale, Giordano-Follien; dopo appena due anni il fiore è appassito. Il sito del Comune di Aosta costato una fortuna è da rifare. Minimizza l’assessore all’Innovazione tecnologica (?), Andrea Paron: “è una normale manutenzione in base alle esigenze che si sono manifestate nel tempo, che richiedono un’home page più razionale e percorsi interni più snelli e veloci.” Già, perché due anni fa l’esigenza di “un’home page più razionale e percorsi interni più snelli e veloci” non era sentita e la sua soddisfazione tecnicamente impossibile? Alle critiche sollevate dalla sottoscritta se l’era presa a male e ricordo la veemenza con la quale difese il pessimo prodotto. Oggi dichiara che le risorse annuali per l’aggiornamento sono state concentrate per un intervento RADICALE! Chi prende per i fondelli il caro e giovane Paron? Noi! Che agli ottamila euro già versati per la realizzazione di quella schifezza di sito dobbiamo sborsarne altri 12.000! E la tradizione del fare e disfare per rifare continua…

Un po’ di ordine

29 agosto 2012

Mi fa strano ma sto con Grimod. Il centro storico è invaso da cartelloni, cavalletti e altri gadgets spesso brutti, il più delle volte bruttissimi e l’ex sindaco di Aosta, Guido Grimod, in qualità di presidente dell’Azienda Pubblici Servizi (regalino offerto dagli amici per la sua fedeltà) ha deciso di fare un po’ di ordine, controllando che le tasse di occupazione del suolo pubblico siano da tutti pagate. Apriti cielo! I commercianti si sono imbufaliti contro i provvedimenti messi in atto e perché mai? Se, come dice Grimod, chi è in regola non ha nulla da temere dov’è il problema? Se questo esiste vuol dire che una parte dei commercianti dei regolamenti comunali se ne frega. Ridicolo chi mette di mezzo la crisi come se questa colpisse solo questa categoria di lavoratori e chiede alle istituzioni un “sostegno”, questa è una mentalità mafiosa che certo non favorisce lo sviluppo.

CittadinanzaDistruttiva

29 agosto 2012

Quando dico che in Valle il sentimento più diffuso è la suscettibilità non dico una cazzata, ma una verità bruciante. Ultimo esempio è quello dell’associazione CittadinanzAttiva (in questo caso è più opportuno chiamarla CittadinanzaDistruttiva) che accusa il Comitato del Sì di scarsa democrazia. Faccio parte della suddetta associazione e nessuno mi ha messa al corrente della decisione di uscire dal Comitato, che io contesto fortemente, allora? Se seguissi l’esempio integralista dovrei abbandonare CittadinanzaDistruttiva, inviare un comunicato stampa, sostenendo che all’interno dell’associazione “qualcosa bolle in pentola senza che tutti i commensali ne siano messi a conoscenza”, esattamente come questa ha fatto nei confronti del Comitato del Sì. Sono quattro gatti, ma si sentono leoni, un’arroganza che fa il paio con la suscettibilità e che politicamente fa il gioco del nemico. L’Union valdotaine e compari staranno brindando su quel “qualcosa bolle in pentola” detto dalla presidente, Paola Giordano, che supporta la misera teoria di Rivolin, le maitre a lécher. Altro che “non ci siamo mai fatti strumentalizzare!”, non ce n’è bisogno cari “cittadiniAttivi” i favori all’avversario li fate senza neppure accorgervene e tale leggerezza la chiamate purezza, quando il nome vero è stupidità! Il referendum non è una passeggiata e grazie al cielo che il Comitato del Sì si è dato una struttura snella e non burocratica nel vecchio stile partitico, per poter fronteggiare in tempo le provocazioni pesantissime che il regime sta adottando per bloccare la volontà popolare. Decide chi è presente e si lavora sul merito e non sulla forma, infatti non mi sembra che siano state sollevate perplessità sui contenuti della lettera inviata al Ministero dell’Ambiente in risposta a quella del segretario Serra su sollecitazione di Rollandin. Se CittadinanzAttiva voleva contare di più sulle decisioni doveva semplicemente farsi attiva: prendere in mano il telefono e presenziare alle riunioni.

I popoli i senza Stato

29 agosto 2012

La tribù dei Mursi nel Parco del Mago in Etiopia. Foto: Patrizia Nuvolari

Maitre à lécher

28 agosto 2012

Lo avevo già scritto diverso tempo tempo fa. Nella letterina alla Stampa del maître à lécher, Joseph Rivolin, trovo solo conferma alla mia teoria: sul pirogassificatore non hanno ragioni valide da presentare in alternativa a quelle del Comitato del Sì così dirottano l’argomento sul politico. O meglio delegittimano tutti coloro che si spendono per evitare l’ennesimo errore. Una tecnica di comunicazione di scuola berlusconiana che arriva un po’ tardi come qualsiasi altra cosa in Valle. Secondo il direttore del foglio di regime le numerose associazioni e comitati riuniti nel progetto comune in difesa della salute, sarebbero mossi da interessi di bottega, ma non dice quali. Quali sarebbero dunque questi interessi che per il loro conseguimento costringono i numerosi volontari a investire il loro tempo per offrire ai valdostani le informazioni che tutti nell’amministrazione si sono ben guardati di fornire? Che interesse ha avuto la signora Jeanne Cheillon incinta al nono mese di gravidanza a montare e smontare banchetti, volantinare, organizzare conferenze ecc…? Le hanno forse promesso un posto in Regione per il nascituro? Le maître à lécher sostiene, come già sosteneva la Zublena, che all’interno del Comitato del sì ci sono degli esponenti politici dell’opposizione, dunque? Non dovrebbe essere possibile? Che i politici debbano solo stare seduti sulle loro poltrone? Che non possano mescolarsi con la società civile e fronteggiare insieme le problematiche della collettività? Una visione della politica degna di un regime, quella di Rivolin, ma che altro può affermare uno come lui?