Archive for the ‘Folclore valdostano’ category
20 aprile 2015
Guardate cosa e come scrivono gli indipendentisti del Pays d’Aoste Souverain! Cinque errori gravi! Souverains, mais ignorants! Sul loro sito altre numerose perle linguistiche. Indipendenti sì, ma dalla grammatica!
Tra parentesi la voce corretta.
“Pays d’Aoste Souverain se réjouit de voir parmis (parmi) les candidats plusieurs noms de sympathisants et militants de la cause indépendantiste qui ce (se) sont approchés à notre mouvement. Ce sont des personnes venant de la société civile, de différentes tendences politiques qui se mettent à disposition de la communauté valdôtaine. Nous ne donnerons auqu’une (aucune) indication de vote pour souligner notre neutralité vis-à-vis au (des) partis politiques actuels mais nous nous permettons d’encourager la population à soutenir les candidats qui se déclareront publiquement indépendantistes pendant la campagne électorale. Nous invitons aussi nos militants de (à) stimuler le débat sur le sujet de l’indépendence administrative pendant la présentation des programmes électoraux.”
Categorie: Alcoolismo, Aria fritta, Bruttezza, Cultura morta, Delirio, Elezioni, Folclore valdostano, Lingua francese
Tags: Comunità valdostana, Indipendentismo, Lingua francese, Pays d'Aoste Souverain, Valle d'Aosta
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27 marzo 2015
Etienne Andrione, fondatore di “Esprit Valdôtain” e segretario della Fondation Chanoux, candidato sindaco per UVP, ALPE e Altra Vda, la coalizione che si taccia per centrosinistra, è uomo riconosciuto in quanto assertore dell’indipendentismo valdostano da sempre. Leggiamo dal sito Esprit valdotain: “Le 18 mai 1944 Emile Chanoux, chef de la Résistance Valdotaine, livré par la Résistance Italienne aux fauves fascistes, fut torturé à mort.” Secondo gli integralisti autonomisti, Emilio Chanoux fu consegnato alla belva fascista dalla Resistenza italiana. Ecco che ora il figlio del Mario, ex presidente di Giunta, è sostenuto dalla Sinistra-con-i-controcazzi, la stessa che intercala la parola “Resistenza” in tutti i suoi discorsi. Che canta “Bella ciao” sempre e ovunque e, oggi, candida un uomo che con la Resistenza italiana non intrattiene buoni rapporti. (altro…)
Categorie: Disgusto, Elezioni, Folclore valdostano, Mala politica, Politica valdostana, Stupidità, Terrorismo, Uomini politici
Tags: ALPE, Altra VdA, Elezioni comunali 2015, Emilio Chanoux, Esprit Valdôtain, Etienne Andrione, Eva Klotz, Fondation Chanoux, Georg Klotz, Resistenza, Suedtiroler Freiheit, UVP
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17 marzo 2015

Simone Bertucco, il candidato vice sindaco per la coalizione UV-PD-SA, è quello svaccato sulla destra. Immagine presa da fb.
La candidatura di Simone Bertucco è la ciliegina sulla busa. Nella foto lo vediamo in allegra compagnia, al suo fianco Cesare Marques, amministratore unico della Leone rosso di cui Bertucco è socio. La domanda che germoglia spontanea è la seguente: non è che per caso un qualche piccolo conflitto di interesse possa inquinare la fresca giovinezza del nostro Bertucco dal momento che la società in cui presta il suo tempo o parte del suo tempo, è spesso coinvolta in appalti per il Comune? Se anche tutto rientrasse nella norma, questa candidatura felina e vermiglia, non è una ennesima sfrontatezza della politica verso i cittadini, dati i risvolti alquanto imbarazzanti che decorano la società? Quel suo essere prezzemolo ad esempio? E il PD, quello dell’hastag compulsivo di Donzel: #cambiamento#; quello che criticava aspramente la copertura politica del Leone rosso da parte di un altro leone rossonero, non somma all’imbarazzo, dovuto alla coalizione che con il cambiamento nulla c’entra, altra vergogna?
Queste saranno le elezioni della chiarezza, l’ho detto e i fatti mi danno ragione. Una busa tira l’altra.
Categorie: Casta, Chiarezza, Critica, Cultura morta, Degrado morale, Delirio, Disgusto, Domande, Elezioni, Folclore valdostano, Mala politica, Politica valdostana, Puffi, Uomini politici
Tags: Elezioni comunali 2015, Leone rosso, PD valdostano, Raimondo Donzel, Simone Bertucco, Union Valdotaine
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12 marzo 2015

Giornalisti fuori!
Sono la prima. Un gentile quanto irremovibile Paolo Giunti (amministratore delegato della Coup srl, la partecipata regionale) non mi permette di entrare insieme ai politici invitati. I giornalisti avranno una visita riservata loro, questioni di sicurezza. La motivazione non è contestabile anche se chiaramente fasulla: lo scavo è sicuro per 20 persone e non lo sarebbe per 25? “Avete sollevato una tempesta in un bicchiere d’acqua” mi dice, peccato che il problema sia stato creato dalla Coup srl: è la prima volta, infatti, che alla stampa non è stata concessa la presenza. Si dà il caso che non solo gli scavi possano interessare l’opinione pubblica, ma anche e soprattutto il comportamento dei politici al riguardo. L’esclusione di oggi non permette di conoscere con utile anticipo le intenzioni e gli orientamenti politici nei confronti del sito archeologico. Quegli orientamenti che condizioneranno il futuro della città.
Questione di una manciata di minuti e mi raggiungono i colleghi delle principali testate locali. L’amministratore delega il compito della scrematura e se va inflessibile: i giornalisti devono stare fuori.
Categorie: Archeologia, Brutto esempio, Critica, Folclore valdostano, Giornalismo, Incidenti, Mala informazione, Persone pubbliche, Uomini politici
Tags: Ampliamento ospedale, Aosta, Coup srl, Giornalismo valdostano, Paolo Giunti, Scavi archeologici
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9 marzo 2015
L’avvocato dei politici piddini coinvolti nell’inchiesta sull’uso dei contributi dati a i gruppi consiliari, Oliviero Guichardaz, dice: “Crediamo di aver dimostrato l’assoluta buona fede dei nostri assistiti. Gli impieghi dei gruppi sono sempre stati in gran parte inerenti e comunque improntati ad un utilizzo che fosse finalizzato a un impiego politico, senza che ci sia stata nessuna forma di appropriazione personale”. (La Stampa). Per essere preciso l’avvocato avrebbe dovuto aggiungere, dopo personale, la parola: diretta. Che razza di impiego politico può avere una “Calabria in festa”, se non quello di dirigere il consenso verso qualcuno? E i regali di nozze quale obiettivo di interesse collettivo potranno mai avere? E i soggiorni? E le cene? E la carne di capra? E i versamenti pensionistici?Alla consigliera Carmela Fontana viene contestato un peculato di 40.800 euro, a Donzel 11.900 euro, a Rigo 10.700 e fanno 63.500! Poi c’è il finanziamento illecito e l’indebita percezione di contributi pubblici contestati a Millet, Rollandin e ancora ai tre consiglieri di cui sopra. Insomma il PD ci fa una figura di merda!
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Categorie: Casta, Chiarezza, Critica, Degrado, Folclore valdostano, Magistratura, Mala politica, Puffi, Soldi pubblici, Uomini politici
Tags: Carmela Fontana, Consiglio Regione Valle d'Aosta, Gianni Rigo, Inchiesta contributi ai Gruppi consigliari, PD valdostano, Raimondo Donzel, Valle d'Aosta
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23 febbraio 2015

Su FB le guide turistiche se la sono presa con me perché ho messo questa immagine che secondo loro non corrisponde al vero, ma leggete cosa diceva poco tempo fa su Aostasera la loro presidente: “Aggiungere 30 persone in elenco significa raddoppiare i professionisti. E noi ‘vecchie’ guide cosa facciamo? Come mangiamo? Non abbiamo incarichi, non abbiamo entrate certe, tranne i clienti che a fatica conquistiamo e fidelizziamo. Dopo 20-25 anni sul territorio e di professionalità, questo bando ci mette in ginocchio, esponendoci alla concorrenza di persone che vengono da fuori, lavorano qui e poi pagano le tasse nei loro Paesi; succede già con francesi e tedeschi che vengono qui con le guide che arrivano dai loro Paesi. Ma succede con le guide piemontesi che cercano di conquistare nuovi mercati”. Dunque? La mia frase non era una semplice sintesi del loro pensiero?
Categorie: Brutto esempio, Chiarezza, Critica, Delirio, Folclore valdostano, Libero mercato
Tags: Associazione Guide valdostane, Concorso Guida turistica, Valle d'Aosta
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10 febbraio 2015
Dice Massimo Lattanzi su facebook: “Quindi….i nostri attuali alleati sono i loro nuovi alleati per il rinnovamento? Quindi noi eravamo già avanti?“. Ha perfettamente ragione. Il PD si allea con quelli che ancor oggi in Comune sono gli alleati di Forza Italia, con questi dovrebbero spostare l’asse verso sinistra, verso il CAMBIAMENTO. Già, l’intero Mouvement del ni droite ni gauche e il suo storico galoppino fiorito, darebbero alla città un nuovo volto politico. Cioè quello di un lustro fa. Non un dubbio, un’increspatura hanno attraversato la mente dei dirigenti del PDVdA sulla scelta fatta che tradisce le parole di Donzel, di Guichardaz, della Fontana, fortemente critiche nei confronti della gestione unionista del potere. Non andava bene il dialogo quando l’Union era divisa, va bene ora che l’Union è riunita in una probabile futura maggioranza in Consiglio comunale. BRAVI! Centoz dice che oggi per lui è una giornata produttiva in quanto “la direzione regionale del PDVdA ha dato mandato all’unanimità alla commissione politica di chiudere l’accordo con UV, SA, UVP sul comune di Aosta per la nascita di una nuova coalizione di centrosinistra che possa porsi in discontinuità rispetto alla maggioranza attuale.”.
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Categorie: Aria fritta, Degrado, Disgusto, Domande, Elezioni, Folclore valdostano, Mala politica, Politica valdostana, Puffi, Uomini politici
Tags: Carmela Fontana, Fulvio Centoz, Larent Viérin, Massimo Lattanzi, PD valdostano, Raimondo Donzel, Union Valdotaine, UVP
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9 febbraio 2015
“Stop all’Italia delle Repubblichette“, dichiara Sergio Chiamparino, presidente della Regione Piemonte e del Comitato delle Regioni. E il pelo si rizza su tutte le schiene dei politici valdostani. Tutti pronti a dar battaglia per difendere l’Autonomia dagli attacchi di chi la vuole mettere in pericolo anche solo con una frase. C’è molta suscettibilità in Valle d’Aosta. La Costituente di Cogne è il primo passo per elaborare una strategia in difesa dell’aria fritta. “C’è una storia e una cultura da rispettare“, sostiene la Favre, presidente di UVP. La Storia, secondo la tradizione alpina, è solo quella fetta che ci interessa. Quella parte estrapolata dal mare infinito dei fatti umani che ci fa gioco. Il resto è leggenda. (Ricordo che il nostro capoluogo l’ha fondato un imperatore romano). Alla casta locale interessa solo un pezzo di Storia: QUEL pezzo di Storia. Ben sigillato in bacheca come un fossile da museo. Feticcio da rispolverare con puntualità per esorcizzare la Storia: quella che va avanti. Quella che riattiva il fuoco dell’eterna ricerca e non idolatra le ceneri di un passato ormai privo di senso. La casta si aggrappa allo Statuto che osanna come un dogma religioso e che, in quanto tale, non va mai discusso. Un Dio che ci sovrasta e che ci protegge dai demoni. Ma i demoni noi ce li abbiamo in casa! Allevati e protetti e mantenuti. Sono loro ad avere paura delle dichiarazioni di Chiamparino! Perché è chiaro che ampliando i confini delle competenze, viene meno il loro spazio vitale. Più ricca si fa la scelta per la rappresentanza e più alte sono le possibilità che non vengano eletti o rieletti. In fondo quella dei politici altro non è che una corporazione professionale che difende i propri privilegi da una maggiore competitività. Come lo è quella dei notai, dei taxisti, degli avvocati, dei farmacisti, delle guide turistiche… il fine è sempre quello della salvaguardia di se stessi: la Storia che si ripete.
Categorie: Aria fritta, Autonomia, Folclore valdostano, Identità, Mala politica, Ordini professionali, Piccoli numeri, Politica valdostana, Uomini politici
Tags: Alessia Favre, Ordini professionali, Regioni a Statuto speciale, Sergio Chiamparino, UVP, Valle d'Aosta
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5 febbraio 2015
Dell’identità della Valle d’Aosta e della sua salvaguardia non ha mai fregato a nessuno in primis all’Union valdotaine. La prova, se ce ne fosse ancora bisogno, è il fallimento della scuola plurilingue. Un progetto nato dall’interesse di alcune mamme con figliolette in raggiunta età scolastica. Partorito di fretta e finito con altrettanta fretta. Un progetto simile, se serio, non può nascere da un’esigenza personale, ma da una visione culturale ampia, dotata di obiettivi e di orizzonti per tutti. Non è stato così né potrà mai essere così. Diamo un’occhiata in giro. (altro…)
Categorie: Artigianato, Attentati, Autonomia, Cultura morta, Degrado, Folclore valdostano, Identità, Lingua francese, Mala politica, Politica culturale, Ultimo saluto, Uomini politici, Vandalismo istituzionale
Tags: Cromlech, Laurent Viérin, MAV, Piccola Roma, Restitution, Valle d'Aosta
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2 febbraio 2015
Creare VdA è la riesumazione di Fédération autonomiste. Quando si è finiti politicamente si cambia il nome del partito o movimento che sia per dare una parvenza di novità. E’ il caso di Creare VdA. Le persone sono sempre le stesse e contano ormai un tubo. Tonelli è il coordinatore dello zombie. Si era infilato nell’UVp, ma visto che lo cagavano appena ha pensato di ricostruirsi una verginità politica e un nuovo spazio di manovra dove poter guidare il trattore. E’ facile. Basta un grafico che ricucia il logo, una conferenza stampa dove un mix di parole sfatte come libertà, cambiamento, autonomia, solidarietà, autodeterminazione dei popoli, strategie di sviluppo… impastino un tortino insapore e voilà il nuovo soggetto politico è pronto per la tavola. Determinante, lo definisce Tonelli dall’alto della sua ambizione. In realtà vale come il due di picche. Ma verrà preso in considerazione per quella che sarà la grande e nobile battaglia per la salvaguardia dell’Autonomia. La nuova rivoluzione delle zoccole!
Categorie: Chiarezza, Delirio, Folclore valdostano, Politica valdostana, Puffi, Uomini politici
Tags: Creare VdA, Fédération Autonomiste, Politica valdostana, René Tonelli, Valle d'Aosta
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