Fare e disfare per rifare…
Era stato presentato come il fiore all’occhiello della nuova Giunta comunale, Giordano-Follien; dopo appena due anni il fiore è appassito. Il sito del Comune di Aosta costato una fortuna è da rifare. Minimizza l’assessore all’Innovazione tecnologica (?), Andrea Paron: “è una normale manutenzione in base alle esigenze che si sono manifestate nel tempo, che richiedono un’home page più razionale e percorsi interni più snelli e veloci.” Già, perché due anni fa l’esigenza di “un’home page più razionale e percorsi interni più snelli e veloci” non era sentita e la sua soddisfazione tecnicamente impossibile? Alle critiche sollevate dalla sottoscritta se l’era presa a male e ricordo la veemenza con la quale difese il pessimo prodotto. Oggi dichiara che le risorse annuali per l’aggiornamento sono state concentrate per un intervento RADICALE! Chi prende per i fondelli il caro e giovane Paron? Noi! Che agli ottamila euro già versati per la realizzazione di quella schifezza di sito dobbiamo sborsarne altri 12.000! E la tradizione del fare e disfare per rifare continua…
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30 agosto 2012 a 12:26
Per fare un sito fatto bene – che funzioni – non c’è bisogno di tutti questi soldi! Un sito che sembra un labirinto… completamente da rifare… credo che lo dovrebbe rifare “a gratis” chi se ne era occupato prima! UN VERO DISASTRO! Io mi vergognerei…
30 agosto 2012 a 12:54
Paron e’ l’esempio migliore del degrado dei giovani amministratori politici. Impreparato, arrogante e presuntuoso.
30 agosto 2012 a 22:19
E’ piena la Valle d’Aosta di assessori, e sindaci, ignoranti, ignoranti e soprattutto trafficoni !!!
30 agosto 2012 a 23:36
ignoranti, trafficoni e poveri di spirito: e che purtroppo non sanno di esserlo, votano UV e il Peuple è la loro Bibbia (anche se riescono a malapena a leggerlo). L’UV, con la sua becera propaganda ad uso e consumo di questi deboli di mente e trafficoni meriterebbe di essere incriminata per ” abuso di incapaci”.
31 agosto 2012 a 23:48
Un sito fatto bene si può fare spendendo davvero poco. Io ho un minimo di esperienza (ma mi considero comunque un principiante), ma so che con massimo 10.000 Euro si riesce a realizzare un qualcosa di buono. Magari perché no, sfruttando uno degli innumerevoli portali disponibili gratuitamente online come Joomla! e poi personalizzarlo a dovere.
Ma qui si entrerebbe in un discorso più ampio, come ad esempio il mancato utilizzo nelle pubbliche amministrazioni di Ubuntu e Open Office…
31 agosto 2012 a 23:48
Questa, caro Paron, sarebbe innovazione: evitare di buttare via i soldi!
19 settembre 2012 a 09:45
Provate a guardare le foto dalla home page del Comune: non funzionano (almeno in questo momento, alle 9.45). Patetico. Come direbbe Emilio Fede “Che figura di merda”. Le home page sono un po’ il biglietto da visita, l’immagine delle città, il messaggio della comunità, lo spirito della comunità. Quindi la home page del Comune di Aosta comunica: “Non c’è niente da vedere perché il sito sito non funziona. L’ho fatto fare a mio nipote e stasera gli tiro le orecchie. Che volete, abbiate clemenza: siamo montanari, mica metropolitani. Sto Internet cerchiamo di capirlo, ma mica è facile”.