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Mozione

8 novembre 2013

Non solo Patuasia ha fortemente polemizzato contro la manifestazione-bidone denominata SVEART, anche la minoranza comunale della lista civica “Saint-Vincent cambia e riparte” ha fatto e continua a fare, interpellanze e mozioni al riguardo. Ecco l’ultima.

MOZIONE
RICORDATO che nel 2014 si dovrebbe tenere la seconda edizione della Biennale d’Arte
Europea “Sveart”; RICHIAMATE le nostre iniziative del 25/9/2012 e del 23/4/2013; OSSERVATO che per organizzare la prima edizione l’Associazione InSaintVincent ha ottenuto dalla Regione Valle d’Aosta il contributo di euro 300.000,00 (l.r. 19/2012, d.g.r.
1846/2013) e dal Casinò di Saint-Vincent il contributo di euro 200.000,00; RICORDATO che il presidente della Regione Augusto Rollandin all’inizio del corrente anno aveva confermato l’intenzione di dare vita alla seconda edizione del premio;
IL CONSIGLIO COMUNALE
invita il Sindaco a relazionare al Consiglio comunale riguardo alla seconda edizione della Biennale d’Arte Europea “Sveart”, con particolare riferimento ai costi previsti e ai relativi finanziamenti, alle attività di promozione e marketing che si intendono intraprendere.

DOPO breve dibattito nel quale: IL SINDACO comunica che al momento attuale non conosce gli intendimenti della Regione in merito alla seconda edizione di Sveart. Si dichiara favorevole alla mozione presentata, comunicando di essere disponibile a relazionare al Consiglio comunale sull’argomento quando sarà in possesso di maggiori informazioni in merito.

IL CONSIGLIERE Paolo CIAMBI fa presente che “quando la Regione ha proposto di realizzare la biennale Sveart a Saint-Vincent, l’Amministrazione comunale non ha ritenuto opportuno valutare controproposte, per esempio il rifinanziamento, anche per il 2012, della legge regionale a supporto dell’offerta turistica del Casinò. Così, invece, ci siamo ritrovati una manifestazione da 500 mila euro, che ha avuto riscontri per il turismo quasi nulli. Stupisce che ora nessun membro della maggioranza sappia nulla della seconda edizione e non si sia preoccupato di ottenere informazioni. Se davvero l’evento si tenesse nel 2014, a breve dovrebbe iniziare la fase organizzativa.”

IL SINDACO fa presente che, viste le polemiche per l’insuccesso di Sveart, la prossima volta che verrà proposto all’Amministrazione di ospitare qualche manifestazione sul territorio di Saint-Vincent, non darà il suo consenso se non assolutamente certo della sua buona riuscita.

IL CONSIGLIERE Maura SUSANNA, Assessore al Turismo, Agricoltura, Attività Produttive e Sport, si associa a quanto dichiarato dal Sindaco.

Importante da notare è che il Sindaco ha ammesso l’insuccesso della manifestazione! A cui si associa l’assessore al Turismo. Mi sembra un grande risultato, forse addirittura il primo. Quando mai un amministratore ha fatto una dichiarazione simile di fronte a un flop? In genere si sono sempre arrampicati sui vetri per trovare una giustificazione. Patuasia riconosce quindi l’onestà dei due amministratori che hanno avuto il coraggio di rompere un tabù.

Al rovescio

26 agosto 2013

Il mondo è difficile. I giornalisti che del mondo diffondono le notizie, dovrebbero aiutarci a comprenderlo, invece sembra che si divertano a creare maggiore confusione. Oggi sulla Gazzetta matin in discesa nella Hit parade, trovo il consigliere di minoranza del comune di St-Vincent, Piergiorgio Cretier. Motivo della scivolata è stata la bocciatura della mozione di biasimo contro il Sindaco, Adalberto Perosino. L’ex assessore comunale, Pierluigi Marquis, occupando il nuovo ruolo di assessore regionale alle Attività Produttive ha lasciato la poltrona vuota. Il regolamento prevede la convocazione del Consiglio comunale per la nuova nomina, dopo 20 giorni dalle dimissioni, cosa che il sindaco si è guardato bene dal fare: la maggioranza non aveva i numeri. Il Consiglio si è tenuto pochi giorni fa. Si è trattato di un grave atto contro la normativa e il biasimo da parte della minoranza era più che dovuto. La redazione della Gazzetta ha fatto pollice verso contro chi ha difeso la norma, promuovendo così chi l’ha infranta. Il mondo è difficile e i giornalisti-impiegati ci aiutano a capire che gira al rovescio.

Gli indifferenti

13 agosto 2013

La ‘ndrangheta striscia silente e senza fare rumore,… allaccia rapporti con le imprese locali e molto lentamente le svuota e se ne appropria.” Così scrive il procuratore antimafia, Nicola Gratteri, nel suo libro Dire e non dire. E ancora “E se oggi spara meno è perché ha meno bisogno di farlo, potendo contare su una maggiore rete di professionisti, politici, imprenditori… un sistema di relazioni che le permette di infiltrarsi e radicarsi in tanti territori del Paese, anche quelli non tradizionalmente interessati dal fenomeno criminale.” Ecco, il nostro territorio non ha tradizione di mafia (?), ma è da decenni che il fenomeno si è incistato. Una cisti profonda, poco visibile anche se a toccarla si percepisce eccome. Il procuratore Giovanni Selis l’aveva toccata ed è saltato in aria (la prima autobomba italiana). Oggi spacciarsi immuni dal contagio è più difficile: incendi dolosi, estorsioni, intimidazioni, riciclaggio e usura ci raccontano un’altra storia. Raccontano di una ragnatela criminale che avvolge la Valle d’Aosta insieme alle altre regioni del nord: il Piemonte, la Lombardia, la Liguria, L’Emilia Romagna. Il buon senso invita a stare in guardia, ma i nostri politici non sono dotati di buon senso. Ecco cosa è successo nel Comune di Saint-Vincent. Nel mese di luglio è stato appaltato l’allargamento delle piste da sci al Col di Joux, aggiudicatario il raggruppamento temporaneo d’imprese formato da Cospef e Alloro. Il criterio è stato quello del massimo ribasso, quasi il 20%. Sconti troppo alti non possono che essere sospetti, infatti la ditta che li applica può permettersi di lavorare in perdita o risparmiare sul lavoro o sulle qualità dei materiali. L’amministratore delegato della Cospef è il calabrese Antonio Furfaro (in contatto con i Mamone, imprenditori coinvolti nell’inchiesta Pandora e con Ferdinando Gullace, imprenditore interdetto nell’ambito dell’indagine Entourage), è lui stesso a dire che partecipa alle gare con ribassi spaventosi perché non gli serve per guadagnare, ma solo per cambiare i soldi! Su questo imprenditore, già procuratore di una società valdostana: la Tour ronde, starebbe indagando la Direzione investigativa antimafia. Il sindaco di Saint-Vincent, Adalberto Perosino (Gradi di istruzione: non inserito – Categoria professionale: esercente di Alberghi, Ristoranti e Assimilati), non ha nulla da dire. Uguale a molti altri amministratori non sa. Forse. Pare che qualcuno lo abbia informato, ma che lui abbia fatto spallucce. Si sottovaluta il problema. Si minimizza. Eppure i segnali che dimostrano che anche in Valle il pericolo ‘ndrangheta esiste ci sono. La sentenza “Tempus venit” dovrebbe aprire gli occhi. Ma le amministrazioni sono cieche o non sanno leggere il proprio territorio e quindi non sanno difenderlo da una eventuale infiltrazione criminale. Ad Aosta il sindaco Bruno Giordano ha patrocinato e dato contributi alla Festa dei calabresi, nonostante il  presidente, Giuseppe Tropiano, sia stato condannato in primo grado per favoreggiamento con la ‘ndrangheta. Il parroco di Saint-Martin-de-Corléans, don Albino, ospita il Comitato organizzatore della suddetta manifestazione e le due statue dei santi Giorgio e Giacomo. Il parroco del quartiere Dora, don Danna, accoglie invece la Madonna di Polsi, quella che benedice gli ‘ndranghetisti. Il vescovo, disattento, tace. Si fa però sentire il Corriere della Valle, scandalizzato dall’uso di un altare sconsacrato in una gelateria! Scrive Giuseppe Gennari, giudice per le indagini preliminari di Milano: “L’impresa mafiosa ha raggiunto un preoccupante livello di accettazione sociale e questo atteggiamento della società non fa che accrescere la forza economica, il prestigio, il tessuto di omertà e perciò il potere dell’impresa mafiosa”. L’indifferenza è un’arma più efficace della lupara.

 

Spento sarà lei

29 novembre 2012

Il critico e curatore di Svenart, Paolo Levi, così esordisce in conferenza stampa: ” Grazie a Rollandin, questo presidente illuminato di un paese spento“. Doveva arrivare lui, professore di arte, per dirci che siamo spenti. Spenti, ma spendaccioni visto che gli abbiamo dato 500.000 euro per il suo giocattolo. L’anziano signore nel suo delirio afferma che Saint-Vincent rottamerà eventi come la Biennale di Venezia, Documenta a Kassel, la Tate Gallery (che non è un evento, ma un museo), Rivoli (che non è un evento, ma un museo). A questo parole persino Rollandin che di arte non solo non ci capisce, ma non gliene frega un accidenti, solleva un sopracciglio, accenna a un sorrisetto che Levi, nel suo personalissimo vaneggiamento, non nota. Dunque, Saint-Vincent affida la sua “sfida culturale”, come dice Adalberto Perosino più somigliante a una sorpresina kinder che a un sindaco, a un personaggio simile. Ma li cerchiamo con il lanternino questi qui? L’altro curatore-insegnante, Federico Faloppa, trova azzeccatissima l’idea di essere venuto in Valle d’Aosta e gli credo. Quale altra amministrazione avrebbe sponsorizzato una roba simile? Faloppa con le parole galoppa, aggiunge che si tratta di una grande esposizione: ottantotto opere una grande esposizione? Così grande da mettere in crisi la Biennale di Venezia? Le parole chiave che gli hanno aperto le porte di questa brillante idea sono: nuovo e altro. Parole davvero nuove e altre. Dice che Svenart fotografa quello che sta succedendo in Europa. Ma di Biennali di giovani artisti europei ce ne sono diverse e nate molto prima, grazie anche ai fondi UE. Ma Svenart è soprattutto una “filosofia europeista per giovani” conclude in conferenza stampa tale Claudia Trafficante, sputando così non solo sull’arte, ma anche sulla filosofia.

La casta continua a spendere

30 agosto 2012

Viaggio per il mondo, ma il posto più strano e inverosimile rimane questo: la Valle d’Aosta. Sagre del mirtillo con frutti provenienti dai supermercati, ultimi dell’anno festeggiati con Prosecco veneto, treni pagati milioni di euro e poi svenduti come viene svenduto il patrimonio archeologico industriale, torrenti prosciugati dall’avidità, cosce brasiliane che pubblicizzano quelle speziate di Bosses, sagre del pesce e del peperoncino e, in tempi di crisi acuta, la distribuzione gratuita di iPad. La Comunità montana Monte Cervino e la Giunta di Saint-Vincent hanno fornito di iPad i loro adepti. “Sono necessari”, ha affermato il sindaco Adalberto Perosino, bene che gli assessori se li comprino con i loro soldi allora! Siamo o non siamo in crisi? Possibile che solo ai cittadini semplici siano richiesti sacrifici?