“Tutti resterebbero al loro posto e gli esponenti della maggioranza invocherebbero la presunzione di innocenza”, questo è quanto farebbe la Giunta regionale, nel caso fossero accertate infiltrazioni della ‘ndrangheta al suo interno, secondo il nostro umilissimo sondaggio. Un risultato che, pur nei suoi limiti, evidenzia la rassegnazione diffusa e la scarsa fiducia nella politica e nei politici. Il nuovo sondaggio ripresenta lo stesso tema: l’etica in politica. Cliccate numerosi!
Archivio per agosto 2010
Nuovo sondaggio
31 agosto 2010Altro incendio!
31 agosto 2010Sei ore ci sono volute per spegnere l’ennesimo incendio divampato questa volta a Fontainemore. Un fabbricato in costruzione qui, un fabbricato in ristrutturazione a Saint-Marcel una settimana fa, curioso no? Si esclude, anche in questo caso, il cortocircuito. Le cause sono ancora da appurare: le conosceremo mai?
Così ci piace?
30 agosto 2010A tutti coloro che invocano la Movida ad Aosta e prendono ad esempio i Murazzi di Torino!
Siamo valdostani!
30 agosto 2010Che razza di Paese! Abbiamo il privilegio di vedercele passare sotto il naso tutte le porcate che qui si compiono e di sentirne la puzza! Il privilegio di essere pochi e piccoli e ricchi! I ladri li vediamo al bar, li salutiamo, andiamo a cena insieme, ci facciamo curare da loro, comperiamo la loro fontina, ci ubriachiamo con lo stesso vino, li vediamo il martedì a palazzo Deffeyes, ritiriamo la ricetta per la cura della prostata, li incontriamo alle sagre, ai funerali, alle feste. Alla Fiera di Sant’Orso frequentiamo le stesse cantine. Come possiamo denunciarli? Siamo una grande e unica famiglia; possiamo bisticciare fra noi, insultarci, ma fino a un certo punto. La denuncia è fuori dai nostri confini. Questo è scritto nel nostro genetico codice d’onore. Sappiamo e taciamo. Tutto il sistema si regge su questa complicità. Siamo lontani dallo Stato, dalle sue leggi, dalle sue regole: noi siamo a casa nostra, le leggi le facciamo noi. E sono leggi amiche, comprensive. Leggi di paese. Noi, profondo sud nell’estremo nord, abbiamo conservato la primitiva cultura del clan. L’autonomia di cui andiamo orgogliosi è soprattutto autonomia di giudizio. La ‘drangheta in tutto questo non c’entra. Siamo malavitosi. Siamo mafiosi. E siamo valdostani.
Stato di famiglia 2
29 agosto 2010L’altro Stato di famiglia coinvolge il mondo della Sanità, un mondo dove accade di tutto! Truffa aggravata, peculato, assenteismo, evasione fiscale, sono i reati recentemente contestati ad alcuni dei nostri primari ospedalieri: Manuel Mancini, Paolo Pierini, Michy Salval, Alessandro Albani, in compagnia dei medici: Antonio Antico, Paolo Millo, Giorgio Basile, Riccardo Brachet Contul, tutti insieme appassionatamente con il direttore amministrativo Alberto Morelli. Non paghi del loro guadagno i medici operavano, in orario di servizio ospedaliero, nel Day Hospital (assenteismo), utilizzando materiale della Usl senza il versamento alla stessa del 30% (truffa) e senza fornire regolare fattura al paziente (evasione fiscale). Questo quadretto familiare sembra avere come fondale il Vesusio, invece ha l’Emilius! La posizione dell’Usl, già incerta su altri fronti (vedi alla voce sicurezza) si aggrava. L’eccellenza strombazzata dei nostri servizi sanitari rivela scenari non proprio tranquillizzanti (la clinica ha rivelato gravi carenze strutturali). La serietà dei nostri medici compromessa da un’avidità senza controllo. Naturalmente tutti cadranno dalle nuvole. Nessuna forza politica si sentirà in dovere di esprimersi. Tutti in attesa che anche questo caso si sgonfi.
Stato di famiglia
29 agosto 2010La prima pagina della Stampa di oggi mostra due articoli che offrono un’immagine di chez-nous piuttosto inquietante: “Indagati due consiglieri regionali”, il primo e “Day Hospital, nei guai tre primari”, il secondo. Bel quadretto di famiglia! Nell’inchiesta sul bestiame, avviata un anno fa e che l’assessore all’Agricoltura, Giuseppe Isabellon aveva minimizzato, circoscrivendo il tutto a poche mele marce (Federazione della Sinistra ne aveva chiesto le dimissioni), sono emersi nomi nuovi che vanno ad aggiungersi ai numerosi coinvolti (settantacinque fra veterinari, allevatori, produttori di formaggi e amministratori): Piero Prola, già sindaco di Verrès e ora consigliere regionale, Mauro Bieler, Presidente della Fondation Grand Paradis e consigliere regionale, Edi Henriet, Direttore dell’Arev, Riccardo Orusa, Direttore dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta. Nomi illustri! Secondo le indagini e le ricettazioni, pare che tutti sapessero tutto circa la “prassi di truccare la prova tubercolinica, grazie all’uso di farmaci cortisonici”. Dalle dichiarazioni espresse poi dalle persone implicate pare che nessuno sapesse di essere indagato. Tale innocenza lascia supporre che il loro comportamento non fosse ritenuto così anomalo, ma in perfetta simbiosi con l’ambiente circostante. Ma “l’ambiente” non finisce a Pont-Saint-Martin! Le accuse sono pesanti: associazione a delinquere, truffa ai danni della Regione, maltrattamento e uccisione di animali, frode in commercio. Staremo a vedere. Certo che l’ipotesi di un diffuso sistema criminoso-mafioso non è fantascienza, ma ha radici più profonde di quello che si immagina.
Ipocrisia rossonera!
28 agosto 2010“Quella natura che ci spinge a desiderare cose grandi è il cuore”. Questa frase di Don Giussani, fa da sfondo al 31° Meeting per l’Amicizia tra i Popoli a Rimini. La frase ci piace e la condividiamo. Ci poniamo anche una domanda: qui, in Valle d’Aosta dov’è il cuore? Lo troviamo nel logo, disegnato da Narcisi & Siva, che l’ex assessore al Turismo, Luciano Caveri, aveva voluto e così descritto: “Un cuore rosso che palpita di storia, cultura e tradizione“. Premiato dalla giuria perché: “… il marchio riesce a sintetizzare in maniera completa e brillante l’articolazione dell’offerta turistica in tutti i suoi aspetti, in un mondo emotivamente coinvolgente». Nel cuore campeggiano i simboli della natura, della tradizione, dell’artigianato valdostani. La sintesi della montagna. Non ci sono casette a metaforeggiare la speculazione edilizia che divora il territorio. Neppure sono raffigurate le sagomine degli elicotteri, quelli che sconquassano l’aria e uccidono la quiete. E le centrali idroelettriche che mortificano i torrenti. E gli ascensori. E le funivie sempre più giganti. Perché? Eppure è in questi segni che batte più forte il cuore rossonero. Nella consolidata idea di uno sviluppo rapace, irrispettoso quanto vecchio e persino fuori moda. Il cuore a cui si riferiva Don Giussani, qui non pulsa. Quindi… la bella frase qui va corretta in: “Quella natura che ci spinge a desiderare cose grandi è lo stomaco”.
E la memoria storica?
27 agosto 2010Lutto nella Casta di serie A: è morto il fu sindaco di Aosta, Francesco Allera Longo. Come si conviene in queste occasioni (vedi anche lutto Cossiga) la Casta si esprime per cliché: politico attento ai bisogni delle persone, cittadino che aveva scelto i propri talenti per il bene della Comunità, ecc ecc. Nell’articolo di oggi sulla Stampa, a firma A. C., si legge che il fu anche assessore al Commercio e alla Pubblica Istruzione, scelse l’esilio in Costa Rica perché deluso dal suo amato partito: il PSI. Una scelta inconsueta per un politico. Una decisione romantica che l’ha tenuto lontano dalla Petite Patrie per sedici lunghi anni. C’è da crederci? Io ricordo un’altra storia, ma potrei sbagliarmi. Ricordo di un albergo a cinque stelle che andò presto presto in fallimento: qualcuno dei soci restò e vendette tutto ciò che possedeva, qualcun altro invece espatriò per non fare più ritorno. Qual è la storia vera?
Digressione 1
27 agosto 2010Questo post è una digressione dal territorio valdostano in quello mondiale, perché mi sembra in qualche modo opportuno rilevare quanto scritto nell’articolo sulla Stampa di ieri titolato “La Nasa in soccorso dei minatori”, a firma Maurizio Molinari. Si legge quanto segue: “… i consigli che la Nasa potrà dare sulla «gestione del cibo» visto che farlo arrivare è molto difficile e quello disponibile ha consentito ai 33 minatori di nutrirsi ogni 48 ore solo di mezzo bicchiere di latte, due cucchiaini di pesce in scatola, mezzo cracker e una fettina di pesca. Su come gestire l’emergenza cibo la Nasa mantiene il più stretto riserbo facendo però sapere che è opportuno «svolgere attività fisica per evitare di prendere peso».“. Dunque se ho capito bene, i minatori si trovano a 700 metri sotto terra, in un cunicolo dove è difficile far arrivare scorte di cibo, mangiano poco e ogni 48 ore e la NAAASA consiglia loro di fare del moto per non ingrassare?! Strano humour quello degli americani!
Confusion
27 agosto 2010Metto nel piatto che probabilmente la tugna sono io, però mi piacerebbe tanto conoscere lo stato di salute dei cani trovati in un canile abusivo a Introd. Sulle pagine della Stampa, si viene a sapere che i cani “stavano chiusi dentro gabbie metalliche e trasportini stipati in tre auto, in un camper e nell’abitazione di una delle cotitolari del Centro cinofilo «Gran Paradiso»”. Dunque, si presume che i cani, in quelle condizioni, stessero da cani! Invece, nell’articolo a firma Sandra Lucchini, i veterinari, nonostante le condizioni igienico-sanitarie fossero critiche, assicurano il «buono stato fisico» degli animali. (In contraddizione con quanto riportato dall’ANSA che scrive di condizioni sofferte denunciate sempre dai veterinari dell’USL.). L’idea che un lettore si fa della notizia è confusa, resa ancora più confusa dallo spot pubblicitario che chiude l’articolo della Lucchini, elencando le meraviglie racchiuse nello scrigno abusivo in quel di Introd. Ma allora? Come stavano i cani? Com’erano le condizioni igieniche in cui vivevano? Il canile era un lager o un resort?
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Categorie: Animali, Commenti vari, Giornalismo, Sanità, Speculazione
Tags: Cani, Canile abusivo, Comune di Introd, Confusione, La Stampa, Sandra Lucchini
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