Archivio per novembre 2010

I nove comandamenti!

30 novembre 2010

Siamo in tempo di crisi, per cui anche la Fédération autonomiste si è vista costretta a operare dei tagli: per lei, dunque, i comandamenti sono solo nove al posto dei canonici dieci. Le tavole riassumono i profondi principi che ispirano tale partito. Tavola uno:  il partito non deve essere un centro di servizi, ma uno spazio di confronto (di confronto per stabilire quali servizi!). Tavola due: il partito deve riscoprire la propria identità per cercare di piazzarsi sempre bene. Tavola tre: deve mantenere il senso di appartenenza ( a Iddu), fondamentale per poter continuare a fare politica. Tavola quattro: la partecipazione nel partito deve essere attiva e non passiva (ci piace di più la posizione attiva). Tavola cinque: il vero motore della politica è la persona (Iddu!). Tavola sei: nel partito concretezza e non ideologia (Franza o Spagna purché…).  Tavola sette: i comuni sono il  radicamento sul territorio (non bisogna lasciarci fregare altri comuni dalla Stella alpina). Tavola otto: senza dialogo il partito muore (evvai con il PdL!). Tavola nove: la vocazione autonomista ci consiglia di stare con chi è al Governo per tutelare gli interessi della Valle d’Aosta (cioè le nostre poltrone e poltroncine e sedie e sgabelli). Il decimo comandamento lo aggiungiamo noi di Patuasia. Tavola dieci: continuare a prendere per i fondelli l’elettorato con queste belinate!

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Regine infette!

30 novembre 2010

- La regione dà un contributo per abbattere le sorelle con la rinotracheite - Fortuna che ha posto un limite di sei, altrimenti ci sarebbe stata una strage! -

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La piazza di Patuasia 2

30 novembre 2010

Qualcuno pensa al futuro di questi ragazzi?

Avevano il naso rosso perché il freddo lo aveva preso a morsi. Saltellavano, ma parlavano basso. L’aria rapprendeva il fiato, meglio stare zitti. Poi il via con il battere di tamburo e nacchere a dare il ritmo di un passo non così aggressivo. Occhi-azzurri li fermò subito, neanche il tempo di farli sentire un po’ caldi, di lasciarli avvolgere  nel tepore degli slogans familiari. La ragione attraversò i loro cuori come lama d’acciao. Più fredda del freddo inverno.

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La piazza di Patuasia

29 novembre 2010

Più soldi alla scuola e alla ricerca!

Questa mattina in piazza Chanoux, una manifestazione non autorizzata di studenti si è sciolta come neve al sole. Pur comprendendo le ragioni della subitanea evaporazione, non ce la sentiamo di abbandonare quel centinaio di giovani che volevano protestare contro la riforma Gelmini. Giovani arrabbiati, ma ragionevoli, infatti non si è rilevato nessun incidente quando un esponente della Digos ha invitato gli studenti a sciogliere il corteo. Oggi, domani e dopodomani pubblicheremo alcune fotografie della loro protesta. Che il freddo patito non sia stato invano.

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Dietro l’immagine 2

29 novembre 2010
Sta ascoltando la radio!

Com’era prevedibile, dopo la lettura critica dell’icona del presidente dell’Union, Ego Perron (immagine in due versioni sostanzialmente uguali), ecco la nuova proposta editoriale del Peuple. L’immagine è più striminzita della precedente, il soggetto è chiuso per non lasciare troppo spazio alla verve critica, ma occhieggia, non vista dal fotografo, una abat-jour dal liscio corpo in ceramica, presumibilmente di color rosa, che ha sostituito la precedente stampante. Gli interruttori resistono al loro posto. Altri cambiamenti significativi sono: il cellulare che prende il posto del computer, la direzione dello sguardo che da diretto, si sposta di lato. Gli occhi, invece, permangono costantemente sbarrati in una sorta di rapimento liquido. Probabilmente Ego sta ascoltando, via web, esangui note alla radio. E il fondo che da piatto muro impallidisce in piatto manifesto con il logo dell’Union posticcio e in bella vista. L’ufficio del sottoscala di fantozziana memoria, si è così trasfigurato nello sgabuzzino di una desperate housewife!

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Un’architettura ad Aosta

28 novembre 2010

Si chiama B63 il nuovo locale in piazza Severino Caveri, il numero è l’anno di nascita dei due soci: Paola Paroncini e Antonio Pistilli. Sono andata all’inaugurazione più che per gustare la birra per vedere il locale e sono rimasta soddisfatta, finalmente un’architettura urbana! Niente di folcloristico o, peggio ancora, niente da catalogo. Una grande vetrata permette di vedere fuori e di vedere dentro, sempre una grande vetrata mette in mostra i grandi contenitori della birra, la comunicazione di fondo è la trasparenza. Legno e ferro sono i materiali principe, come da vecchia fabbrica, ma l’arredo è ironico e punta su schegge di colore qui e là. Credo che il locale avrà successo perché l’ambiente è urbano (non se ne può più del folclore fine a se stesso), ma caldo e accogliente. Non ho cenato, se il cuoco saprà essere all’altezza dell’architetto (Danilo Montovert), avremo finalmente un posto dove stare. Un consiglio: tenere la musica un cicinin più bassa per poterla ascoltare meglio e per poter parlare al vicino (anche in questo caso non è la quantità del suono, ma la qualità ad essere importante). Un altro consiglio: educare gli avventori a non far casino quando escono a fumare una sigaretta, sarebbe meraviglioso, se un locale potesse offrire belle serate senza rompere le scatole a nessuno. Una sfida da vincere: questo è il progresso!

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Nuovo sondaggio

26 novembre 2010

In caso di rimpasto di Giunta regionale, per consentire al PdL si sedere sugli scranni della maggioranza, la poltrona che si sarebbe liberata è, secondo i nostri utenti, quella dell’assessore Ennio Pastoret. Uomo vivace e irrequieto in Consiglio, molto meno in Giunta. Con il 33% delle preferenze se ne tornerebbe a fare il consigliere e in futuro, considerati i non brillanti risultati delle ultime elezioni, il maestro elementare. (Ma un posto da qualche parte glielo trovano di sicuro, Grimod mica è tornato a lavorare in biblioteca!). La seconda poltrona libera sarebbe quella della vispa Zublena con il 16%, a seguire Isabellon con il 13% e Marco Viérin con l’11%. Tengono invece in caldo i loro cuscini il figlio d’arte, Laurent Viérin (bisogna pur tener calmo il papà), marionettaz -Marguerettaz, il bravuomo-Lavoyer e il fido-Laniéce.

Nuovo sondaggio: Che ne dite di cambiare la scritta di Chanoux che campeggia in Consiglio regionale e ovunque la si ritenga utile alla moralità pubblica, in quella popolare che dice” Fatta la legge trovato l’inganno”? Esprimetevi con un: sono d’accordo o con un: non sono d’accordo. Grazie.

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Ago nel pagliaio!

25 novembre 2010

I difetti macroscopici del nuovo sito del Comune di Aosta che è costato alla collettività una cifra spsventosa: 84.000 euro! per l’assessore all’Innovazione Tecnologica, Andrea Paron, sono visibili come un ago nel pagliaio, praticamente, secondo lui, non ci sono difetti. L’affermazione è così enorme che suscita seri dubbi sull’effettiva competenza del nostro. Se si clicca sulla lingua inglese alcune informazioni rimangono in italiano e poi sono troppi i passaggi per entrare nell’argomento scelto, è lento come una tartaruga, le icone hanno il sapore della muffa e nel complesso è brutto. Chi viaggia in internet lo sa e condivide le critiche. La giunta è orgogliosa di questo sito? Questo conferma il suo scarso livello culturale.

Balle e propaganda

25 novembre 2010

Hanno un loro storico. La menano sempre con il passato. Difendono lo Statuto e la storia che lo ha fatto nascere. Presenziano alle commemorazioni storiche. Tutelano il francese in quanto lingua storica. Insomma la storia è loro madrina, quella che giustifica il loro tutto. Eppure. Eppure la giunta regionale ha deciso di chiudere i battenti dell’Archivio storico, accorpandolo alle biblioteche. Naturalmente la giustificazione sarà quella dell’ottimizzazione dei costi (dimezzassero i loro stipendi!). Questa è la prova che la Storia è una balla come tutte quelle che ci propinano per renderci ciechi di fronte all’unica verità che si fonde in due parole: potere e soldi!  Il teatrino della politica vuole che il Presidente della Giunta si dica afflitto per la scomparsa dell’ex direttore dell’Archivio storico, Lino Colliard.

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Cammina e cammina

25 novembre 2010

Nuovo percorso della legalità per gli studenti e per gli insegnanti delle scuole medie superiori. Per loro sarà possibile conoscere la realtà del carcere finalizzata alla prevenzione dell’illegalità. Saranno affrontate tematiche come l’abuso di sostanze alcoliche e di droghe, lo spaccio di sostanze stupefacenti, la microcriminalità. Nessuna voce come abuso di atti di ufficio, truffa aggravata, peculato, turbativa d’asta e tutto ciò che riguarda la carriera dei politici e degli amministratori, fa parte della didattica preventiva. No, ai giovani si insegna che la legalità consiste nel non farsi di droghe, di non ubriacarsi, di non spacciare e di tutte quelle azioni che hanno a che fare con l’immagine più classica della criminalità. Certo è giusto insegnare anche questo, ma sarebbe altrettanto giusto sommare all’elenco dei crimini altre voci che non sono meno gravi, anzi, forse lo sono di più, perché mandano in rovina un Paese. Disprezzando la morale e l’etica che sono i principali ingredienti per una società che funzioni.