Posted tagged ‘Andrea Paron’
26 giugno 2014
Tra un po’ avrà un nome e un marchio il nuovo soggetto politico nato dalla carcassa della Fédération autonomiste. Nuovo, ma con esperienza, ci tiene a precisare il portavoce del Cominato promotore René Tonelli. Tonelli, durante la conferenza stampa, ha parlato in italiano, in francese e in inglese. Sarà un movimento plurilingue. Fa figo! Non so dirvi, perché non c’ero, se ha parlato anche in patois e in swahili. La Cosa non sarà un partito di destra o di sinistra o di centro, quindi sarà un partito di destra, di sinistra e di centro a seconda degli interessi. Esattamente come l’Union valdotaine. L’esperienza gli ex-Fa la prendono da lì, ma dov’è la novità? Anche i personaggi sanno di muffa e naftalina. E l’obiettivo? Pure quello è il solito paio di poltrone nella prossima giunta comunale. A chi? Beh… a Paron e a Carradore tanto per citare qualcuno. Altrimenti i poveretti che sono capaci di fare?
Categorie: Commercio, Delirio, Democrazia, Elezioni, Folclore valdostano, Libero mercato, Politica valdostana, Uomini politici
Tags: Andrea Paron, Fédération Autonomiste, Patrizia Carradore, René Tonelli, Valle d'Aosta
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15 gennaio 2014
Categorie: Domande, Folclore valdostano, Futuro, Gemellaggi, Giovani, Moda, Politica valdostana, Uomini politici
Tags: Andrea Paron, Destra valdostana, Ettore Viérin, Massimo Lattanzi, Politica valdostana
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20 agosto 2013
Riceviamo e volentieri pubblichiamo.
Siamo al 20 agosto, il periodo più “caldo” per il turismo è passato e del portale di promozione turistica aostalife.it non si vede nessuna traccia. Ricordo che l’assessore Paron in un intervista su aostaoggi.it il 25/03/2013 (http://www.aostaoggi.it/2013/marzo/25marzo/news29766.htm) dichiarava che il sito sarebbe stato messo online dopo le elezioni regionali di maggio e ammetteva che oltre alla 3bite non era stata contattata nessun’altra azienda privata per la realizzazione del sito, che ricordo costerà al comune 14.000,00 €. In un paese normale l’assessore Paron chiederebbe pubblicamente scusa per il ritardo (che rende inutile il portale fino alla prossima estate), e il Comune di Aosta non solo chiederebbe i danni alla 3bite, ma non gli affiderebbe nessun altro lavoro in futuro visto il disastro del progetto aostalife.it, ma si sa che siamo tutto tranne che normali ad Aosta. Da cittadino spero (credo però inutilmente) che il mio Comune prenda seri provvedimenti al riguardo.
Categorie: Brutto esempio, Critica, Cultura morta, Degrado morale, Internet, Mala Amministrazione, Turismo, Uomini politici
Tags: 3Bite, Andrea Paron, Comune di Aosta, Sito Aosta, turismo, Valle d'Aosta
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30 aprile 2012
Riceviamo da Carola Carpinello e volentieri pubblichiamo.
Da cittadina legatissima al 25 aprile provo sconforto, ogni anno di più, per come viene maltrattata la commemorazione ad Aosta. Anche quest’anno ho assistito, con i miei bambini, alla cerimonia in Piazza Chanoux e in via Festaz: ne ho per tutti. Perchè tenere sempre più ai margini i cittadini? La banda da un lato, il picchetto di Alpini dall’altro ed il palco chiudono ogni visuale e danno la spiacevolissima sensazione che non sia la celebrazione di tutti e che la popolazione sia accolta con un po’ di fastidio. Nell’incipit il sindaco ha menzionato tutti tranne i cittadini, semplice dimenticanza? In tanti abbiamo notato questo fatto, io lo ritengo molto grave. Fino a due o tre anni fa la Banda eseguiva SEMPRE Bella Ciao, assieme all’inno di Mameli e alla canzone del Piave (che a me piace ma che ci azzecca con il 25 aprile? Mistero). Quest’anno è stata eseguita a celebrazione ufficiale terminata, a palco vuoto, quasi con vergogna. L’Anpi non ha niente da dire in proposito? Infine, proprio non capisco le polemiche sulle bandiere di partito. La DC partecipava con le proprie bandiere, così come il PCI e tutti i partiti democratici nati o riemersi dopo il 25 aprile. Non ci troverei niente di strano a vedere, chez nous, le bandiere dell’UV, sempre che la dirigenza attuale si ricordi chi era Emile Chanoux! Le bandiere sono un OMAGGIO ai caduti! A tal proposito perchè in piazza c’erano bandiere strettamente arrotolate e non sventolanti, si capivano che erano rosse, ma perchè tenerle così? Troppo giovane per aver partecipato alla Resistenza, abbastanza vecchia per essere stata educata ai suoi valori, cerco di trasmetterli ai miei figli ma vedo sempre di più che l’opera non è compiuta. I fascismi di oggi si chiamano in modo diverso, sono la disonestà, l’intolleranza, l’individualismo becero e stanno portando la nostra società nel baratro che le donne e gli uomini di allora hanno evitato. Non dobbiamo dimenticare mai che senza quei sacrifici io non potrei scrivere questa lettera e credo che neanche i revisionisti dell’ultimo minuto avrebbero libertà di espressione. Amo molto l’epigrafe scritta da Calamandrei; che sia chiaro per i camerata Kesserling di oggi e domani:
Su queste strade se vorrai tornare
ai nostri posti ci ritroverai
morti e vivi collo stesso impegno
popolo serrato intorno al monumento
che si chiama
ora e sempre
RESISTENZA.
Categorie: Cultura morta, Degrado morale, Domande, Indignazione, Lettera, Mala Educazione, Manifestazioni, Memoria storica
Tags: Andrea Paron, Anpi, Emilio Chanoux, Piero Calamandrei, XXV Aprile
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11 gennaio 2012
Locandine distribuite nei bar della città per pubblicizzare l’operato dell’assessore comunale all’Innovazione, Andrea Edoardo Paron. Dopo anni di promesse, finalmente anche la piazza principale del capoluogo è coperta da wi-fi per un limite di traffico dati pari a 100 Mbyte (il login dura 72 ore). Secondo Andrea, Aosta si pone all’avanguardia in campo tecnologico grazie a una serie di servizi online fra cui il rifacimento del sito Internet (uhaa uhaaa uhaaa), la nuova rete Intranet, il “Self service del dipendente”, il sistema di ricerca degli atti amministrativi “Iride”… . Nel frattempo a Settimo Torinese si sta disponendo una capillare rete wi-fi gratuita e attiva 24 ore su 24 e con una password valida per un anno. L’ombrello coprirà tutti gli edifici pubblici, le scuole, le piazze, il centro storico e presto anche i parchi. Nel futuro è prevista l’integrazione fra le reti pubbliche, si potrà quindi navigare con la stessa password in tutta Italia. Questa si chiama innovazione, caro Edoardo!
Categorie: Internet, Mala Amministrazione, Uomini politici
Tags: Andrea Paron, Comune di Aosta, Piazza Chanoux, Wi-fi Aosta
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16 dicembre 2011
Le reazioni sul caso Benin sono alquanto chiarificatrici sul da chi è composto il PdL valdostano. Eddy Ottoz si rivolge alla Corte d’ Appello di Torino perché considera inconciliabile la carica di consigliere regionale di Cleto Benin, suo compagno di partito. C’è un articolo (art.5 legge regionale 2007) che dice che la suddetta carica risulta incompatibile a chi ha un debito verso la Regione e, guarda un po’, il signor Cleto ha numerosi debiti verso la finanziaria regionale Finaosta spa. Dunque, Eddy ha fatto semplicemente il suo dovere, denunciando un fatto anomalo. Ma il senso del dovere non è di casa fra i politici, piuttosto quello del favore. Alberto Zucchi, quindi, si sdegna perché Ottoz, con il ricorso alla Corte d’Appello di Torino, non tira in ballo la politica, ma una questione personale. Infatti, la politica non è più tale da un pezzo, ma semplice somma di tanti interessi e fatti personali. L’assessore comunale alla Cultura, Andrea Paron, addirittura qualifica il gesto come immorale. Infatti, in politica c’è una regola non espressa, ma rispettata che invita i politici a non farsi male fra di loro. Infine la vittima, cioè Cleto Benin, l’ex imprenditore fallimentare che ha lasciato sul lastrico un centinaio di persone, sbotta con una frase che aggrava la salute già compromessa dei suoi ex dipendenti: “E’ la dimostrazione dell’egoismo dell’essere umano che è uno dei motivi per cui il mondo va in malora!”. Se qualcuno avesse ancora necessità di qualche prova che confermi l’amoralità, l’egoismo e la stupidità della nostra classe politica, i pidiellini locali la forniscono con disinvolta generosità. Ha fatto bene Eddy Ottoz a voler accertare la presunta incompatibilità: è suo dovere, è normale. La Politica sana non ha amici né complici né affiliati.
Categorie: Degrado morale, Folclore valdostano, Mala Educazione, Uomini politici, Vergogna
Tags: Alberto Zucchi, Andrea Paron, Consiglio regionale Valle d'Aosta, Eddy Ottoz, PdL valdostano
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5 giugno 2011
A un’interpellanza presentata dal gruppo consiliare di Alpe, circa l’oscuramento di Patuasia, l’assessore comunale alla cultura Andrea Paron così ha risposto: “Molti siti sono oscurati non in base al loro nome, ma alla “categoria”. Lo scopo è di eliminare siti che nulla hanno a che vedere con il lavoro dei dipendenti.”. Proprio non ce la fanno a fare anche i coperchi! Secondo questa affermazione, il sito di Caveri sarebbe necessario per lo svolgimento delle mansioni impiegatizie, così come quelli di tutti i politici-blogger. La verità è sotto agli occhi di tutti ed è quella semplice di un regime che mal sopporta tutto ciò che invita alla riflessione e a far funzionare il cervello. Il blog di Caveri, secondo Paron, non è evidentemente all’altezza, pertanto non preoccupa. Se fossi Caveri mi offenderei!
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Categorie: Battaglia, Censura, Controllo, Cultura morta, Degrado morale, Libertà, Mala Amministrazione, Stupidità, Uomini politici
Tags: Andrea Paron, Censura, Comune di Aosta, Luciano Caveri, Oscuramento
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25 novembre 2010
I difetti macroscopici del nuovo sito del Comune di Aosta che è costato alla collettività una cifra spsventosa: 84.000 euro! per l’assessore all’Innovazione Tecnologica, Andrea Paron, sono visibili come un ago nel pagliaio, praticamente, secondo lui, non ci sono difetti. L’affermazione è così enorme che suscita seri dubbi sull’effettiva competenza del nostro. Se si clicca sulla lingua inglese alcune informazioni rimangono in italiano e poi sono troppi i passaggi per entrare nell’argomento scelto, è lento come una tartaruga, le icone hanno il sapore della muffa e nel complesso è brutto. Chi viaggia in internet lo sa e condivide le critiche. La giunta è orgogliosa di questo sito? Questo conferma il suo scarso livello culturale.
Categorie: Artisti in provincia, Battaglia, Mala Amministrazione, Natura Morta, Politica culturale, Stupidità, Uomini politici
Tags: Andrea Paron, Sito Comune di Aosta
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