Archive for the ‘Natura Morta’ category

Considerazioni sul cedro

5 settembre 2014

Prendo da facebook queste considerazioni riguardo al cedro del Libano recentemente abbattuto ai giardini della stazione, del signor Ghigo Rossi che mi danno sostanzialmente ragione.

Sta cosa mi fa ancora arrabbiare: aveva una carie da funghi di appena 25 cm di diametro al colletto, pari a circa il 20% del totale, poteva vivere e sostenersi ancora per almeno altri 150 anni, e invece… Aveva visto entrambe le guerre, il nonnetto!! Eccovi anche la cronaca del dibattito, con penosa e corporativa difesa del presidente dell’ordine dei dottori agronomi e forestali Eugeno Bovard che si sente in dovere di difendere Chicco Primerano, il tecnico che ha, guarda caso, l’incarico della gestione del verde pubblico ad Aosta, nipote di Bruno Milanesio.

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Se 55 alberi vi sembran pochi!

2 settembre 2014

Riprendo una parte dell’articolo apparso sulla Stampa il 5 giugno scorso a firma del giornalista Alessandro Mano che illustra quali e quanti alberi verranno abbattuti ad Aosta. Follien dice che se crolla una pianta la responsabilità è penale e su questo non si scherza, allora tagliamoli tutti così stanno tranquilli no? Aggiunge che al posto di un albero ne verranno piantati due, ma non specifica dove. Per avere un albero grande come quello appena abbattuto ci vogliono decenni, lui, a quel punto, non avrà più alcun grattacapo. Che senso di responsabilità vero? La sicurezza di cui parla sembrerebbe più rivolta verso se stesso!

Dalla Stampa : “Nelle prossime settimane saranno abbattuti alcuni cedri negli spazi della scuola del quartiere Dora, in quella dell’Arco d’Augusto e nell’area verde di via Vuillerminaz, al quartiere Cogne. Ai giardini pubblici di viale Conseil des Commis saranno tagliati due abeti rossi, due cedri e due ippocastani. Al cimitero e nel Parco della Rimembranza saranno abbattuti sei cedri della California e due tigli. Saranno otto i tigli a essere tagliati anche in via Giorgio Elter, oltre a un olmo negli spazi della bocciofila del Ccs Cogne. Quattro grossi platani saranno abbattuti tra corso Saint-Martine-de-Corléans e l’area del piazzale Chiarle, di fronte alla caserma Cesare Battisti. In via Jean-François Chamonin saranno tagliati due cedri, tre pioppi saranno abbattuti nel cortile della scuola Emile Lexert al quartiere Cogne. Sei tigli saranno tagliati in corso XXVI febbraio, due olmi nell’area Becco di corso Saint-Martin-de-Corléans, un noce nel cortile dell’asilo di via Vittorio Avondo e un pioppo in quello della scuola Saint-Roch.“.

Trasparenza e oscurantismo

1 settembre 2014
Albero affetto da carie e abbattuto nel Comune di Blevio e lasciato in mostra ai cittadini. Da noi invece è in uso l'oscurantismo e l'intimidazione!

Albero affetto da carie e abbattuto nel Comune di Blevio e lasciato in mostra ai cittadini. Da noi invece è in uso l’oscurantismo e l’intimidazione!

Spero che si faccia una contro perizia e spero che l’albero risulti davvero ammalato per non doverlo rimpiangere. Certo che i dubbi sono forti. Dalle foto si direbbe sanissimo così come dalle reazioni ufficiali alla mia ricerca di verità.  Da notare che il Comune di Blevio, vicino a Como, ha lasciato sul posto alcuni campioni di legno di un albero abbattuto perché colpito da carie per permettere a chiunque lo desiderasse di verificare di persona lo stato di salute della pianta abbattuta. Ad Aosta, io che volevo prendere delle foto, sono stata invece bruscamente allontanata e il tronco ricoperto da un telo per evitare altri curiosi. Due comportamenti a confronto che dimostrano due atteggiamenti molto distanti delle amministrazioni coinvolte. Da un lato la trasparenza dall’altro l’oscuramento. Perché? 

Richiesta semplice semplice

19 agosto 2014

Forse è stato fatto, nel caso non lo fosse chiedo ai partiti di minoranza del Comune di Aosta di chiamare un perito agrario super partes per verificare l’effettivo stato degli alberi tagliati e quanti di questi erano realmente da abbattere. Inoltre chiedo anche che si avvii una indagine sulle cause delle eventuali malattie per portare a galla una qualche responsabilità. Non si uccidono così impunemente gli alberi! Caro assessore Follien!

Uno dopo l’altro…

19 agosto 2013
E fuori un altro!

E fuori un altro in via Xavier De Maistre. Verrà sostituito?

Due città a confronto: Aosta

29 luglio 2013
L'uso del verde ad Aosta

L’uso del verde ad Aosta. Albero abbattuto negli unici giardini pubblici della città.

Aosta non ama gli alberi. Piano piano li stanno togliendo di mezzo tutti. Questo mozzicone di tronco apparteneva a un ippocastano che era sanissimo, ma che evidentemente dava fastidio a qualcuno. La creatura vivente apparteneva all’intera comunità, ma questa non è stata avvisata dell’operazione, neppure consultata per un parere. Tanto la ggente è cieca. La decisione è stata presa ai vertici su sollecitazione di chi non si sa. Ad Aosta si amministra così. Natura e Storia sono gestite da un ente supremo che non guarda mai in basso, ma solo e unicamente verso le sue esigenze vuoi economiche vuoi elettorali vuoi affettive.

Ciao albero ciao

23 giugno 2013
Tanto di alberi ne abbiamo.

Tanto di alberi ne abbiamo.

Riceviamo e volentieri pubblichiamo.

Invio questa fotografia scattata lungo il sentiero che dal capoluogo di Rhémes-Notre-Dame porta all’alpeggio Chaussettaz. Sembrano alberi abbattuti non di recente per creare nuove piste da sci, gli alberi oltretutto ostruiscono il passaggio sul sentiero.

Amore è…

20 giugno 2013

Forse l’assessorato all’Ambiente si salva. Che i politici di maggioranza abbiano rivisto la questione ambientale dandole quell’importanza che merita? Che la difesa del territorio sia diventata finalmente una prerogativa irrinunciabile per una Regione come la nostra (ma lo sarebbe per tutte) che vuole vivere principalmente di turismo? Con l’uso che ne ha fatto la precedente assessora, Manuela Zublena, l’assessorato poteva benissimo essere incorporato a quello dei Lavori pubblici: centraline a go-go, pirogassificatore, strade, ampliamento di immobili ecc ecc… tanto che veniva naturale vederlo scomparire, ma ora si riesamina la faccenda. Dunque perché? L’amore verso la natura non c’entra, il sentimento che anima la poltica è quello dei rapporti di forza fra i due partiti di maggioranza: Union e Stella alpina. Quest’ultimo vuole tre posti apicali e con sette assessorati e due presidenze sono, per l’UV, troppi. Se gli assessorati rimanessero otto si conserverebbe l’attuale pallottoliere e quindi la proporzione sarebbe accettabile. Grande amore verso la natura quello che nutre l’anima dei nostri autonomisti.

Valle d’Aosta così odiata!

17 giugno 2013

Lo scempio in Valle d’Aosta è di casa. Ma chi lo perpetua è votato a maggioranza: i valdostani non amano la loro Valle, preferiscono i soldi. Quelli facili. Roba da decerebrati. Votano i soldi e del paesaggio chissenefrega! Votano Attila che dà lavoro per cementificare torrenti per poi prosciugarli alla fonte con decine e decine di centrali. Del diman non v’è certezza… e dei figli cazzi loro! Il sindaco di Valgrisenche brilla di luce riflessa quando dice:  “E’ bello avere dei paesaggi da cartolina, ma se non hai soldi della cartolina te ne fai poco” (La Stampa). Nella sua originale opacità non capisce che di questo passo saranno i paesaggi a non poter essere più fotografati, tantomeno vissuti. Quando non ci sarà più un turista e di coinseguenza nessun abitante, le lacrime non basteranno e neppure i voti per risanare ciò che sarà distrutto. Qualcuno riesce a intuirlo?

Ops, caduto!

27 Maggio 2013
Inciampato su 2.964 voti non più dati. Povero Claudio, gli toccherà di lavorare!

Inciampato su 2.964 voti non più dati. Povero Claudio, gli toccherà di lavorare!