E così anche se in minoranza, Laurent Viérin riesce ancora a colpire con la sua Restitution! Il partito del rinnovamento, del cambiamento, della rinascita… dopo le promesse dei pani e dei pesci oggi ci fa assistere al miracolo della resurrezione di… Daniela Piassot!
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E’ sempre Pasqua!
10 aprile 2015Lo svacco!
7 marzo 2015Con la scusa dei niveaux differents ognuno fa il cazzo che vuole. In un paese c’è un’alleanza nel paese vicino ce n’è un’altra del tutto contraddittoria con la prima. Che a monte dovrebbe esserci un programma, delle idee, anche solo dei suggerimenti comuni, non frega a nessuno. E’ sempre stato così… e nello svacco totale in cui versa la politica, soprattutto in casa nostra dove dopo due mesi ancora non abbiamo un presidente del Consiglio, subentra una forma di trasparenza: lo schifo si vede di più! La demagogia è stata detersa con il Vetril dell’arroganza che ha eliminato l’opacità e rivelato la brillantezza degli interessi ad personam. Se questi fanno felici i protagonisti ecco che i programmi elettorali coincidono. In linea di principio dovrebbe essere il contrario. (altro…)
Memoire déguelasse!
23 febbraio 2015Ecco come Guido Grimod, giudica su fb l’inno alla Valle d’Aosta firmato nientepoppodimenoche da Mogol: Guido Grimod C’est un hymne(?) affreux! “Dégueulasse“. Ma l’ha voluto un suo compagno di merende quando era assessore alla Cultura, tal Laurent Viérin, se lo ricorda? Voluto dal suo Mouvement e pagato di tasca nostra!
Les jeux ne sont pas faits!
14 febbraio 2015Come possono l’Union valdotaine e la Stella alpina lasciare marcire quello che resta della Fédération? Insieme usano la stessa cabina armadio e conoscono tutti gli scheletri che hanno in comune: impossibile uno sfratto. Che farà dunque il PD? Farà parte di una ammucchiata più grande e imprevista? E come difenderà Donzel e la sua claque di ferventi donzelle, il concetto tanto urlato di CAMBIAMENTO? Se già ora la dirigenza PD si arrampica sui vetri saponati di una giustificazione politica, dopo sarà impossibile. CreareVdA è un soggetto troppo viscido per riuscire a mantenere un minimo di equilibrio. E di decenza. Consiglio a Centoz di far leva sul ruolo nazionale del suo partito e di non ammettere il partito di Lavoyer in una eventuale coalizione futura per le elezioni comunali. Già ha riunito le due parti dell’Union ci manca che raccatti anche i resti! Il suo deve essere un NO categorico! Nel caso non fosse ascoltato sarebbe opportuno riaprire immediatamente il dialogo con Alpe e Sinistra VdA (dialogo che sarebbe stato sensato aprire da subito). In questo caso si avrebbero due liste interessanti che rischierebbero entrambe di risultare prime. Si aprirebbe un nuovo scenario. Una bella sfida politica al posto di un dèjà vu. E poi come si troverebbe Viérin senza la stampella PD che lo giustifica a sinistra? E come potrebbe giustificare l’opposizione in Regione?
Se ci riesce…
13 febbraio 2015La frase di Laurent Viérin che invita la maggioranza a eleggere il Presidente del Consiglio “se ci riesce“, chiarisce abbastanza bene quali potrebbero essere gli obiettivi dell’UVP. Quel “se ci riesce” è sintomatico e tradotto vuol dire che non ci riuscirà. Che la maggioranza con solo il PD, con tanto di spada di Damocle su due teste su tre, non potrà governare senza l’incubo dei franchi tiratori. Allora a che gioco gioca il partito progressista? In Giunta non ci vuole andare perché non vuole tradire i suoi elettori, ma in Comune fa gli accordi con l’UV, tanto la stragrande maggioranza del suo elettorato è di altri comuni (ecco i niveaux différents!). Il logoramento degli altri rafforza l’UVP che aspetta il 28 febbraio la sentenza del Tribunale. Prende tempo, la crisi in atto è il suo jolly. Un piatto da consumare freddo. I bollenti spiriti non hanno giovato. E punta alle elezioni anticipate.
Discontinuità ambigua
11 febbraio 2015Un articolo del giornalista Roberto Mancini.
L ‘argomento comporta la valutazione politica di persone che mi furono care, dunque cercherò di essere lieve.
Se i renziani valdostani presenteranno al Comune di Aosta come candidato sindaco Giuliana Ferrero, oltre che di un errore politico si tratterà di una delusione e di una truffa verso l’elettorato del PD.
Niente di personale, il profilo privato della probabile candidata di Centoz è quello di una persona garbata e gentile che legge persino libri: una dote inimmaginabile per un amministratore locale contemporaneo.
Il problema è il profilo pubblico e politico della Ferrero, che più di ogni altro, per tradizione familiare e personale, rappresenta la continuità della “ditta”: la corrente bersaniana di formazione e provenienza Pci e post Pci che Renzi considera un peccato originale. (altro…)
Chiuso per fallimento!
5 febbraio 2015Dell’identità della Valle d’Aosta e della sua salvaguardia non ha mai fregato a nessuno in primis all’Union valdotaine. La prova, se ce ne fosse ancora bisogno, è il fallimento della scuola plurilingue. Un progetto nato dall’interesse di alcune mamme con figliolette in raggiunta età scolastica. Partorito di fretta e finito con altrettanta fretta. Un progetto simile, se serio, non può nascere da un’esigenza personale, ma da una visione culturale ampia, dotata di obiettivi e di orizzonti per tutti. Non è stato così né potrà mai essere così. Diamo un’occhiata in giro. (altro…)
L’identità di essere una merda!
30 gennaio 2015
Qui si tenevano i concerti della veillà, c’erano i banchetti e le scale addossate alle mura… questo luogo era il cuore delle Fiera!
Questo era il cuore della Fiera di sant’Orso. Un cuore che pulsava vivo tra le pietre, oggi è una vuota arteria. Bell’intervento vero? E poi mi vengono a parlare di identità, della sua salvaguardia. Quella piazzetta era nostra, era la nostra vita, la nostra città! Svuotata dagli affari, dai favori… che non hanno colorazioni, ma un’unica tinta: quella della merda! Grazie Laurent Viérin per la Restitution, grazie Roberto Domaine, la puzza ci mancava!
Fuori dai clan!
29 gennaio 2015Tra un rivio a giudizio e l’altro non è che ce sono molti di papabili per la Presidenza del Consiglio. Il candidato perfetto per me sarebbe Alberto Bertin, ma per problemi di salute non credo che potrebbe assumere l”incarico. Vedrei bene Luigi BERTSCHY, mi sembra serio e sufficientemente autonomo nel pensiero. Non vedo assolutamente Laurent Viérin portavoce del clan dei Viérin. Se vogliamo venire fuori dalle logiche tribali dei due clan che tengono in scacco la Regione da troppi anni (e sarebbe anche l’ora!) è il caso di dare fiducia a nuove personalità politiche.
Il dibattito no!
24 gennaio 2015Leggo l’editoriale di Piero Floris, segretario di Alpe, e scopro la vera natura del suo partito che lo blinda all’opposizione. Scelta nobile senz’altro. Ma ci serve? Poco, quasi niente. Quel tanto d’aria giusto per non morire di asfissia. A Floris preoccupano l’identità (sindrome della sinistra) che in Alpe non è mai stata chiara, e la fiducia degli elettori che non va tradita. Ma cosa vogliono gli elettori? Più fatti, più lavoro, più scuola, più trasporti, più servizi, insomma una maggiore qualità di vita e poi… ben vengano anche una maggior onestà e una maggiore trasparenza. E come si ottengono questi obiettivi? Governando. E come si può governare? Le strade sono due: ampliare il consenso, cacciando voti oltre alle proprie sponde o trovare un compromesso con chi governa. Nel primo caso non vedo margini di acquisto: i ribelli unionisti hanno trovato asilo in UVP; le sensibilità più a sinistra trovano più affascinante l’avventura greca che qui prenderà le sembianze nella lista l’Altra Valle d’Aosta. I verdi moderati si estingueranno. La possibilità di un compromesso non l’hanno voluta cogliere e hanno trasferito l’occasione nelle mani dell’ex alleato Viérin che si è intortato con estrema facilità il PD. Vecchia storia! Invece Alpe, seguita dal PD che sarebbe venuto appresso, sarebbe stata una grande novità. Elettorato tradito? E perché se si riesce a portare a casa qualche risultato? Meglio stare a guardare, lasciando agli altri le decisioni? Ora Alpe non ha più scelta, ma una forzata opposizione composta da sette consiglieri. Tanto a Floris piacciono i dibattiti…
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