Archivio per agosto 2013

Eggià, noi guardiamo alla luna…

31 agosto 2013
Il logo di Arnaldo tranti

Il logo di Arnaldo Tranti

E’ arrivato il logo della candidatura di Aosta Capitale europea della cultura 2019, offerto al Comune dal grafico, Arnaldo Tranti. Il guscio in attesa della polpa che ancora non si conosce. Quel dossier che dovrebbe essere confezionato da Riccardo Bertollini, ex-project manager del Comune di Bergamo, città a sua volta in gara. Infatti, Bertollini aveva già presentato un documento titolato “Bergamo 2019: cantiere di futuro, cantiere di Europa”, dossier poi interdetto all’uso dopo che il suo rapporto con il Comune è stato interrotto nel giugno 2012. Da una sua intervista pubblicata su l’Eco di Bergamo , la stessa che a causa di toni polemici verso l’amministrazione gli ha causato la rottura con l’assessore Giulia Sartirani, Bertollini parla fra le altre cose di workshop tematici: cultura, imprese, istituzioni per ragionare sul progetto per la città, per tirarlo fuori insieme. Insomma sembra di capire che fra polemiche, congelamenti e successive richieste di risarcimento danni, il dossier per Bergamo abbia avuto inizio qualche anno prima della candidatura di Aosta (novembre del 2012). Bruno Giordano, il sindaco del capoluogo, presentando il simbolo ha cinguettato: “Non siamo stolti…noi guardiamo alla luna”. E meno male che non siamo stolti! E meno male che noi guardiamo alla luna! Secondo alcuni osservatori la candidatura di Bergamo era debole perché voluta dalla sola amministrazione comunale che non aveva coinvolto le imprese, gli operatori culturali e sociali del territorio e l’Università. E ad Aosta chi è stato coinvolto? Quali workshop sono stati organizzati per delineare il tema della candidatura? In data 17 luglio 2013 una mozione firmata dai consiglieri di minoranza chiede al Sindaco “che il previsto comitato promotore coinvolga le personalità più autorevoli del panorama culturale, economico, artistico, turistico valdostano, possibilmente bipartisan, che sappia affiancare il project manager nel suo lavoro di promozione della città con consigli, suggestioni, indirizzi che solo chi è inserito profondamente nel tessuto cittadino può cogliere e, pertanto, offrire a chi dovrà operare le scelte definitive.”. Qualcuno è stato contattato? E qualcuno ne sa qualcosa? Sì, perché per presentare la documentazione necessaria c’è tempo fino al 30 settembre del 2013.

Collezione d’arte!

30 agosto 2013
Perfette per un parco giochi!

Perfette per un parco giochi!

La collezione delle ringhiere sparse per il mondo, grazie al vostro contributo, si arricchisce giorno dopo giorno.  Queste provengono da Vallecrosia in un parco giochi sul tema della romanità.

Da non perdere!

30 agosto 2013
Imperdibbile!

Imperdibbile!

« Ogni anno, a settembre, i capi mafia si riuniscono a Polsi per discutere delle strategie criminali. Si fanno le investiture, i processi, si decide se aprire o chiudere una locale di ‘Ndrangheta » (Nicola Gratteri, procuratore antimafia.). Ma la Madonna di Polsi vi aspetta ogni anno a settembre anche ad Aosta! Nella chiesa di sant’Anselmo, dove si riuniscono i numerosi devoti, l’Immigrata potrà esaudire i vostri desideri, magari vi trova pure un posto di lavoro! In ogni caso una chiacchierata con uno che conta non ve la nega ! Non mancate!

Meritocrazia!

29 agosto 2013
Ognuno ha le sue competenze!

Ognuno ha le sue competenze!

Uno alla volta…

29 agosto 2013

Piano piano e con i mezzi della democrazia, dobbiamo farli fuori tutti! Sui contributi ai gruppi consigliari sentite cosa ha dichiarato Claudio Lavoyer ex politico di Fédération autonomiste riguardo alla mancata presentazione delle spese: “Abbiamo fatto tutto nel rispetto della legge” (Gazzetta matin). E Maurizio Martin di Stella alpina: “ Il nostro gruppo non ha provveduto a documentare alcune uscite (più di 32.000 euro), detto questo bisogna considerare che la legge del 2012 non prevedeva l’obbligo di conservare le note giustificative.” (Gazzetta matin). Da questo si presuppone che alcuni politici, se non obbligati, considerano l’uso dei soldi pubblici come un fare allegro e spensierato. Nessuna domanda. Nessun dubbio morale o prudenza politica. La legge è stata complice dello shopping, quindi nessun reato. E, se non si rischia nulla, allora vai con le spese! Dov’è il problema? Maurizio Martin, segretario di Stella alpina, rincara la dose del paradosso: ” Per le somme stanziate per la ristorazione e per il giornale, non posso rispondere in quanto soltanto i consiglieri sono a conoscenza di come sono stati utilizzati“. Possibile che un segretario di partito non sia informato sulle spese dei consiglieri? E, se così fosse, vuol dire che quei soldi sono stati impiegati anche per  uso personale! A mio parere ce n’è basta per chiedere le dimissioni sia del presidente di SA sia dei consiglieri stellafioriti presenti nella passata legislatura. A meno che non ridiano al Consiglio le cifre non chiarite insieme agli importi non idonei. Così per tutti gli altri gruppi. Ancora una volta Lavoyer, protetto da una legge non più in vigore, può starsene tranquillo. Ma va bene anche a noi che non ce l’abbiamo più tra le scatole.

Studiate apposta!

28 agosto 2013
Andate a caccia delle ringhiere sparse per il mondo e Patuasia sarà lieta di pubblicarle!

Andate a caccia delle ringhiere sparse per il mondo e Patuasia sarà lieta di pubblicarle!

Dopo averle notate in un magazzino commerciale della Plaine e in una casetta monofamiliare nel centro storico di Aosta, ecco che sul lungomare ligure le ritroviamo!  Eppure, come ci ha ricordato la professoressa Elena Brezzi Rossetti, queste ringhiere avrebbero dovuto essere progettate e create  appositamente per le passerelle della Porta Pretoria! Con lo scopo di ridare all’importante monumento romano la sua originalità!

Senza parole

28 agosto 2013

Bureau de presse
Ufficio stampa

Aosta, mercoledì 28 agosto 2013

NOTA DI PRECISAZIONE E RICHIESTA RETTIFICA

A seguito di notizie erronee, riportate da alcuni organi di informazione,

in merito a una recente nomina di Andrea Ferrari a dirigente regionale,

si precisa che Andrea Ferrari dal 15 giugno 2007 è stato inquadrato,

in qualità di vincitore di pubblico concorso, nella qualifica unica dirigenziale

dell’Amministrazione regionale. Si precisa inoltre che ai sensi dell’art. 17

del contratto collettivo regionale di lavoro del 5 ottobre 2011

(Testo unico delle disposizioni contrattuali di primo livello relative alla

dirigenza del Comparto unico della Regione Valle): «Tutti i dirigenti,

assunti con contratto di lavoro a tempo indeterminato, hanno diritto

ad un incarico».

L’Ufficio stampa chiede quindi agli organi di informazione, che non hanno

dato correttamente la notizia, di rettificare.

Possiamo chiamarlo furto?

28 agosto 2013

Peculato e simulazione di reato. Andrea Ferrari è stato denunciato per questo. Il direttore della casa di riposo J.B. Festaz si è appropriato in più occasioni dei mobili dell’ospizio. Mobili di valore che aveva trasportato con il furgone dell’azienda ad Ivrea dove li aveva depositati in un garage di sua proprietà. Peculato. Il Ferrari aveva poi denunciato il furto alle autorità competenti, sperando di farla franca. Simulazione di reato. Si è dimesso dal ruolo di direttore per farsi assumere in qualità di dirigente. Insomma si organizzano corsi di legalità e poi si assumono persone che con la legalità hanno dei vistosi conflitti. Se pensiamo che il nostro Presidente è un pregiudicato e, sembrerebbe, pure recidivo, la contraddizione non è più tale. Anzi è la norma.

Giornalismo a puntate?

27 agosto 2013

Fantastico! Dopo cinque giorni dal Consiglio comunale di St-Vincent arriva, sulla Stampa, la seconda puntata. Quella parte sulla gara d’appalto vinta da una ditta un po’ sospetta che Patuasia aveva notato come mancante nel primo articolo a firma Giulio Crivellari. Evviva, non è mai troppo tardi.

La musica non crede alle lacrime

27 agosto 2013

Tempo fa pubblicai la lettera di un certo signor André che trovava clamorosa quella pubblicata sulla Stampa a firma dei Trouveur Valdotèn, che lamentavano di non aver potuto terminare, come tradizione e con un finanziamento pubblico, la Fiera di sant’Orso. Oggi a Etétrad concluso e, a detta degli organizzatori, con un bilancio positivo, ecco che torna l’ancestrale crisi di astinenza: voglia di mamma Regione!  “Tutto ha funzionato alla perfezione“, afferma Vincent Boniface. La gente è arrivata in massa e ha pagato il biglietto; la nuova edizione ha ricevuto l’entusiasmo del pubblico… dunque perché per i Trouveur è “indispensabile riallacciare i rapporti con la Regione?” (aostasera.it). A cosa servono “il bagaglio di esperienze, di conoscenze e di amicizie accumulato in trent’anni di attività”, se ancora quei musicisti sentono il bisogno del sostegno pubblico? Hanno dimostrato di farcela da soli e non è questo che importa a un professionista? Sono convinta che la cultura debba essere aiutata dall’amministrazione là dove non è possibile altro tipo di finanziamento; che è doveroso aiutare gli esordienti talentuosi e quando si affrontano temi di interesse sociale…, insomma mi pare che gli esordienti Trouveur non siano più tali, che abbiano dimostrato di aver imparato a camminare da soli, quindi, è giusto oltreché ovvio, che lascino ad altri quel sostegno che oggi non si può distribuire con l’abbondanza di ieri.