Archivio per aprile 2010
Saluti da Aosta 4
30 aprile 2010Saluti da Aosta 3
29 aprile 2010Saluti da Aosta 2
29 aprile 2010Giusto prendersi cura dei beni architettonici della nostra città, ma in questo caso si tratta di accanimento terapeutico! Sono trascorsi alcuni annetti da quando la facciata gotica della chiesa di sant’Orso è stata rivestita di materale plastico e ancora non si sa quando potremo finalmente riabbracciarla con gli occhi. La Grand’Arche, a Parigi, dal progetto all’inaugurazione ha richiesto quattro anni di lavoro, possibile che la pulitura di una facciata richieda lo stesso o, come è prevedibile, più tempo?
Saluti da Aosta
28 aprile 2010Meglio al circo!
28 aprile 2010Effetti speciali!
28 aprile 2010
Nei piani di sopra si decidono le grandi opere, sotto il degrado morde come a Napoli! E questa è una piazza del centro!
Si fa strada l’idea che l’architettura debba recuperare, in concerto con l’urbanistica, la sua linfa sociale. Architettura e non edilizia. Progetto complessivo e non singolo. L’idea si fa strada fuori dai nostri confini, leggete la dichiarazione di Giordano riguardo al P.U.D approvato dal Consiglio per la riconversione in Campus universitario della caserma Testafochi: “… una certa libertà ai futuri progettisti, tanto da offrire la possibilità di scelta tra un “riuso” delle vecchie caserme ingentilito da un restyling garbato e un marcato gesto architettonico innovativo che segni una svolta epocale.“. Il marcato segno dell’archistar lo abbiamo in cantiere a Saint-Martin-de-Corléans, un progetto datato anni ’80. Ci vengono i brividi nel rilevare tanta ignoranza. Si pensa al “segno”, ma non si sa bene che tipo di università si voglia offrire, quali i corsi, le specializzazioni. L’architettura come espressione di pura forma incomincia a mettere a nudo le sue crepe, ma non qui. A loro ci piacciono ancora gli effetti speciali! Quelli che può comprendere una provincia piccola come la nostra.
Il rispetto verso gli affari
27 aprile 2010Che i nostri amministratori vuoi comunali vuoi regionali di chiaro in testa abbiano solo gli affari lo si capisce da come si comportano nei fatti. Prendiamo ad esempio il turismo. L’assessore regionale Marguerettaz si sforza di farci credere che desidera per la Valle un turismo sostenibile, di qualità, sensibile e rispettoso dell’ambiente. Dunque, uno sviluppo in tal senso dovrebbe tenere conto di un trasporto meno impattante, volto a ridurre l’uso individuale delle auto che si traduce nel trasporto su rotaia. MA, fra i grandi progetti che trasformeranno per decenni la nostra città in un gigantesco cantiere, brilla fra gli altri quello del “diverso attestamento dell’asse ferroviario”. In pratica si vuole dividere in due la stazione: una fine corsa ad Aosta e trecento metri a ovest un inizio corsa per Pré-Saint-Didier. Il turista che vuole risparmiare sulla benzina, inquinare meno, non avere problemi con i parcheggi, quel turista che l’Aurelio si augura di ospitare, si troverebbe quindi nella comoda situazione di scendere da treno, farsi “quattro passi” con scarponi, sci, zaino e cercare la coincidenza per i campi da sci. Un vero incentivo alla riduzione del traffico automobilistico! All’ombra di questa e di tutte le contraddizioni che contraddistinguono la nostra amministrazione, sta la ragione vera e cioè gli affari. Quei trecento metri di suolo urbano, definiti nel programma del PD come “superfici da restituire alla città”, diventeranno delle aree edificabili, buoni appezzamenti per nuove e insensate speculazioni edilizie.
Grandi cazzate!
27 aprile 2010Come avevamo previsto, l’impostazione della campagna elettorale del centrodestra verterà sulle grandi opere. L’ampliamento a est dell’ospedale viene considerato una «scelta precisa della cittadinanza che ha respinto l’ipotesi di delocalizzazione», tralasciando il fatto che la popolazione che si è espressa con il referendum è un’esigua minoranza. Il metrò viene giudicato un’opera moderna (sic!) che consentirà spostamenti pratici e rapidi, trascurando il fatto che la città conta appena 35.000 abitanti. La nuova rete di fibre ottiche che dovrebbe già esserci da un bel po’ di tempo, ma della quale nessuno sa più nulla. Il nuovo palazzo regionale che si vuole più ampio e funzionale, ma del quale non si capisce l’urgenza. Con la realizzazione del Campus universitario, questi saranno i temi principali che sosterranno l’intera campagna elettorale della coppia Giordano-Follien (detti affettuosamente Cric e Croc). Verranno presentati come progetti che “cambieranno il volto e il ruolo della città”, ma nessuno questo volto ha ancora immaginato, tantomeno ha chiaro in testa il concetto di nuovo ruolo!
La mia campagna
29 aprile 2010Un muro imbrattato? Io lo pulisco, dopotutto sono un'artista eh eh!
Non sono certo il tipo che promette un posto di lavoro, neppure che ti rompe le scatole telefonandoti decine di volte. Non farò il porta a porta, non pagherò da bere e non perché sono una snob, piuttosto perché questo fare non rientra nel mio modo di essere che non intendo forzare. Probabilmente non verrò eletta, ma approfitterò di questo breve periodo per stimolare i miei concittadini a prendere consapevolezza della città in cui vivono e che molti non vedono. Come? Utilizzando il web; in fondo una scommessa anche per capire, se questo luogo virtuale ha, ad Aosta, una sua efficacia. Mi occupo di comunicazione per me è importante sapere. La mia campagna seguirà due linee molto semplici: l’educazione e l’esempio. Niente di nuovo, ma niente di migliore.
____________________________________
Condividi su Facebook:
Categorie: Artisti in provincia, Battaglia, Commenti vari, Degrado urbano, Elezioni
Tags: Aosta, Degrado urbano, Elezioni, Patrizia Nuvolari
Comments: 3 commenti