Archive for the ‘Stupidità’ category

Convinta io VOTOME’

25 aprile 2015

Leggo.

ALPE: UN MOVIMENTO RESISTENTE CONTRO QUELLI CHE SI ALLEANO COL POTERE PERCHE’ AMANO IL POTERE. DI LIBERAZIONE C’E’ ANCORA BISOGNO. BUON 25 APRILE!“.

Siamo in campagna elettorale e questo partito usa la celebrazione del 25 Aprile per farsi propaganda. Si autodefinisce “Movimento resistente“. Cosa voglia dire non lo si evince, perché mica è chiaro chi siano coloro che si alleano al potere perché amano il potere. Neppure è chiaro cosa voglia dire potere, che viene interpretato nella sua esclusiva accezione negativa, quando senza non si va da nessuna parte. Ma viene subito agli occhi l’uso strumentale della parola “resistente” che fa il verso della commemorazione storica. Cazzo c’entra Alpe con la Resistenza che è un partito nato da un lustro o poco più? Niente, ma quell’allusione dà quel tocco di ribellione, quella brezza di libertà, quella scheggia di eroismo che cuce un abito che la disarticolata ALPE indossa per nascondere la sua pochezza. (Lasciamo perdere le iniziative da oratorio come la biciclettata).

Di Liberazione ce n’è tanto bisogno, soprattutto da questo abuso della Storia che la banalizza, finalizzato alla misera elezione di un partito.

Sempre più convinta io VOTOME’!

Niente da festeggiare!

27 marzo 2015

Etienne Andrione, fondatore di “Esprit Valdôtain” e segretario della Fondation Chanoux, candidato sindaco per UVP, ALPE e Altra Vda, la coalizione che si taccia per centrosinistra, è uomo riconosciuto in quanto assertore dell’indipendentismo valdostano da sempre. Leggiamo dal sito Esprit valdotain: “Le 18 mai 1944 Emile Chanoux, chef de la Résistance Valdotaine, livré par la Résistance Italienne aux fauves fascistes, fut torturé à mort.” Secondo gli integralisti autonomisti, Emilio Chanoux fu consegnato alla belva fascista dalla Resistenza italiana. Ecco che ora il figlio del Mario, ex presidente di Giunta, è sostenuto dalla Sinistra-con-i-controcazzi, la stessa che intercala la parola “Resistenza” in tutti i suoi discorsi. Che canta “Bella ciao” sempre e ovunque e, oggi, candida un uomo che con la Resistenza italiana non intrattiene buoni rapporti.  (altro…)

Gli utili-idioti

18 marzo 2015

La vittima per eccellenza di queste elezioni è l’identità politica. Era facile prevederlo. Siamo tutti autonomisti, siamo tutti per il cambiamento, per lo sviluppo, per la promozione della città, per la responsabilità, per i giovani… in questa globalizzazione dell’aria fritta è facile saltare da un recinto all’altro. Si individua quello con la mangiatoia più generosa. E le porte sono aperte ovunque. L’UVP accoglie un ex socialista dopo aver criticato la casa madre di essersi socialistizzata; ex federalisti vanno a brucare nella Stella alpina; ex stellafioriti trovano la biada nell’Union; ex fasci portano acqua a un eventuale sindaco del PD… E’ il delirio che denuda la realtà. Ciò che si è sempre detto trova innegabile conferma: la cadrega è l’unica motivazione concreta. La teoria un’esca per conquistarla. (altro…)

L’identità di essere una merda!

30 gennaio 2015
Qui si tenevano i concerti della veuillà, c'erano i banchetti e le scale addossate alle mura... questo luogo era il cuore delle Fiera!

Qui si tenevano i concerti della veillà, c’erano i banchetti e le scale addossate alle mura… questo luogo era il cuore delle Fiera!

Questo era il cuore della Fiera di sant’Orso. Un cuore che pulsava vivo tra le pietre, oggi è una vuota arteria. Bell’intervento vero? E poi mi vengono a parlare di identità, della sua salvaguardia. Quella piazzetta era nostra, era la nostra vita, la nostra città! Svuotata dagli affari, dai favori… che non hanno colorazioni, ma un’unica tinta: quella della merda! Grazie Laurent Viérin per la Restitution, grazie Roberto Domaine, la puzza ci mancava!

Coglioni2!

16 gennaio 2015

Volevano distruggere Rollandin. Non avevano capito che per avere più forza contrattuale l’Union doveva rimanere divisa. Si sono lasciati abbindolare dalle promesse di uno come La Torre. Hanno seguito le mosse dei Viérin. Hanno fatto una figura di merda brindando alla Gabella. Ma sono stati fedeli ai loro principi! Risultato? L’Union si sta ricompattando. Nella prossima maggioranza la somma conta il maggior numero di consiglieri. Il PD zerbino come al solito. Alpe all’opposizione (qualcuno se ne andrà ci scommetto) insieme agli autistici del M5s. BEL RISULTATO! Come ho già scritto, Alpe e PD dovevano aprire il dialogo con Rollandin durante la crisi e lasciare ai Viérin l’opposizione, luogo che li avrebbe infiacchiti. Adesso il PD fa ancora una volta la mossa sbagliata, mai che ne azzecchi una! Entra in maggioranza, ma da una posizione subalterna, magari avrà un sindaco o un vicesindaco, ma dovrà essere gradito ai rossoneri. Oggi il PD avrebbe dovuto mettersi fuori, lasciare alla Balena tutti i suoi errori e responsabilità, invece li condivide. Preparare un piano strategico per le prossime elezioni comunali insieme ad Alpe, invece sceglie la scissione dell’alleanza. Ma Bravi davvero! Tutti molto bravi davvero!

Coglioni!

16 gennaio 2015

La Costituente valdostana non era una prova per la maggioranza, così aveva dichiarato Laurent Viérin a cui nessuno ha creduto. Oggi ecco il primo atto del nuovo corso: dialogo a quattro! Union valdotaine, UVP, Stella alpina e Pd. Ma dove è andata a finire la verve polemica nei confronti di Rollandin dei consiglieri piddini? Maccome, pochi mesi fa era l’orco mangia tutto e oggi Donzel, Guichardaz e Fontana”prendono atto della necessità di valutare un percorso di confronto“? INCAPACI! Quando Rollandin, messo in crisi dalla minoranza, aveva aperto al dialogo quello era il momento per il “nuovo corso”! Centoz, se non sbaglio, ci aveva provato, ma fu messo all’angolo dall’integralismo idiota dei consiglieri piddini che, guarda caso, oggi si sono resi più morbidi. Forse perché c’è l’UVP di mezzo? L’amico Laurent? Il renziano? (Ma Donzel è civatiano!). Il dialogo allora si sarebbe potuto fare, sempre in quattro, ma con partner diversi: Union, Stella alpina, Alpe e Pd. Rapporti di forza più equilibrati che avrebbero permesso qualche cosa di commestibile. Perché non basta “trovare soluzioni per ridare un governo stabile alla Valle d’Aosta” se la stabilità è monocolore! E oggi la bilancia pesa sul fronte unionista. Gli equilibri sono i due clan rossoneri a giocarseli. Pd alla finestra come al solito.

Joli Coin!

9 dicembre 2014

Una campagna pubblicitaria che presenta Aosta come città di Cultura…  comincia la campagna elettorale? Naturalmente la verità del manifesto non è quella ufficiale.

Piccola Roma! 2

10 ottobre 2014
Qui sotto i reperti romani, tanto cari, nascosti per anni per dare spazio al mercatino di Natale!

Qui sotto i reperti romani, tanto cari, nascosti per anni per dare spazio al mercatino di Natale!

La “Piccola Roma” ha usato i reperti romani come base per sostenere le casette di Natale, lo sapeva prof Carandini?

En attendant…

8 ottobre 2014

La politica tace, ma è il silenzio che precede l’uragano. Tra poco sapremo se ci saranno le condanne di peculato per i numerosi consiglieri coinvolti nell’affaire contributi ai gruppi e poi c’è lui. Se Rollandin sarà condannato per abuso di ufficio si andrà presumibilmente a elezioni. Se no è probabile che troverà un accordo con Dino Viérin (non un accordo politico, ma di incarichi che Dino si è stufato di fare il pensionato e la Finaosta tra poco avrà la presidenza libera). La Renaissance è stata un fallimento perché in realtà non ci ha mai creduto nessuno, men che meno Laurent Viérin e la Favre. Aria fritta per polmoni ampiamente incrostati di politica. In realtà si è trattato del solito braccio di ferro tra i due leader dell’Union vinto al primo round dal vecchio leone. Qualcuno ci è cascato vuoi per ingenuità politica vuoi per stupidità vuoi perché ha sbagliato a fare i conti. Nessuna voglia di cambiare, figuriamoci! Solo voglia di maggior potere e di una poltrona per papà Dino (naturalmente anche il bebè ne avrà una) ecco cosa è stata la Renaissance! Il tempo buono è scaduto. A cosa mi riferisco? Alla possibilità per il PD, ma soprattutto per Alpe, di entrare in maggioranza con l’Union di Rollandin, tenendo fuori Viérin e quindi mantenendo l’Union divisa, requisito indispensabile per avere un po’ di forza contrattuale. Rollandin era disponibile a un’apertura, ma la posizione intransigente dei consiglieri piddini e alpisti ha spalancato le porte alle contrattazioni con l’UVP. Per il partito di Renzi le cose vanno meglio, nel senso che rappresenta il contatto con il Governo centrale e l’Union che di Roma ha bisogno, sa che ne deve tener conto. Per Alpe le cose si fanno più difficili: se destinata all’opposizione facile prevedere defezioni. Ma queste sono solo illazioni, aspettiamo l’approvazione del bilancio. E la magistratura.

Il conformismo valdostano

11 settembre 2014
La straordinaria folla che assiste alla diretta in Piazza Chanoux del Tor des Géants. A dimostrazione del fatto che non sta rendendo più "viva" la città e che la radio la si ascolta da casa.

La straordinaria folla che assiste alla diretta in Piazza Chanoux del Tor des Géants. A dimostrazione del fatto che questo evento non sta rendendo più “viva” la città e che la radio la si ascolta da casa e non da una piazza. (Fonte: webcam lovevda.it)

Così, dopo aver dato una sbiancata allo Studio mobile di Top Italia Radio, siamo pronti per andare in onda da piazza Chanoux […]Venite a trovarci[…]a tirarci due pomodori.. sn cmq soddisfazioni.

Questa frase è stata estrapolata dal profilo Facebook pubblico di Luca Mauro Melloni in cui, con fare simpatico, dice che è pronto a ricevere critiche e che, anche i pomodori metaforicamente lanciati contro di lui rappresenterebbero comunque delle soddisfazioni.

I pomodori arrivano e scatta l’indignazione. Ma come?
La spiegazione a mio giudizio è molto semplice. Siamo abituati a sentirci dire che tutto è meraviglioso. Tutto è perfetto.  Si dà per scontato che qualsiasi cagatina venga realizzata sia, solo per il fatto di essere stata concepita, meravigliosa. Intoccabile. Si arriva addirittura ad elevare ad affascinante una struttura composta da due gazebo e un vetro centrale. Affascinante quasi come Notre Dame. Le critiche non ce le si aspetta semplicemente perché non sono contemplate. Quando poi i pomodori vengono effettivamente lanciati, allora si fa la vittima,  si tirano in ballo i malati, si eleva il proprio lavoro come uno straordinario servizio per la collettività come ha fatto il DJ di Top Italia Radio (TIR).

Che i ggiovani speaker di TIR si facciano un bel bagno di umiltà. Accettino da uomini le critiche, la piantino col vittimismo ed imparino a crescere. Ma tant’è: se il mondo con cui si devono confrontare finisce a Pont Saint-Martin probabilmente non ne sentiranno l’esigenza. Ne approfitto per un dare un suggerimento (visto che la principale accusa rivolta a chi fa degli appunti è quella di non essere mai propositivi):  la prossima volta la diretta fatela da uno studio radiofonico. Sarete immuni da qualsiasi giudizio negativo. Garantito!