Sempre sui comportamenti umani un po’ buffi. Seguitemi. L’assessorato all’Agricoltura devolve una certa cifra per l’organizzazione delle rassegne zootecniche, soldi che servono per l’affitto dei capannoni, l’acquisto dei premi, il contributo per gli allevatori che mettono a disposizione il loro tempo e provvedono alla cura degli animali, i buoni pasto ecc ecc, obbligo la partecipazione, altrimenti l’aiutino viene utilizzato per altro: un premio più sostanzioso, un capannone più grande… insomma rientra nel circolo. Tutto in regola. Tutto approvato. Allora dove si trova il lato comico della faccenda? Il lato comico è l’ex assessore e cioè tal Giuseppe Isabellon che, iscritto all’AREV, partecipa alle rassegne, si becca il contributo (più o meno cento euro) e i buoni pasto. Non gli sono bastati i soldi che la comunità gli ha versato per tanti anni e quelli che, in veste di consigliere, gli versa tuttora (più o meno seimila euro più i benefit), ne vuole ancora. Racatta anche le briciole.
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Anche le briciole
10 novembre 2014Tutti in difesa!
13 febbraio 2014I consiglieri che ho incontrato li ho trovati piuttosto sulla difensiva. Imbarazzo. Ferrero l’unico che mi abbraccia e mi dice birichina che io traduco in un complimento. Cognetta mi fotografa e fila via. Roscio sorride tranquillo: non è un politico di professione. Chatrian mi guarda dritto negli occhi per dirmi che lui è estraneo a qualsiasi faccenda, come se lo avessi colpevolizzato di qualcosa. Certan mi bofonchia un discorso confuso sul noi-insieme… . Viérin saluta Caminiti che è con me e tira dritto. Isabellon fa una battuta che non ricordo, ma non si ferma. La Torre dice di aver accusato il colpo. Fosson, per lui non esisto. Gli altri scivolano. Nessuno che si fermi quell’attimo in più per chiedermi scusa. Una scusa non personale, certo, ma simbolica. Nessuno che si faccia carico degli errori commessi dalla politica e si cosparga in segno di espiazione il capo di cenere. Al contrario ho avvertito una chiusura a riccio in difesa della categoria. Chi in un modo chi in un altro, ma entrambi accomunati dallo stesso tetto. La politica valdostana non esprime grandi personalità, questioni di numeri, però gli stessi numeri esprimono eccellenze nella società civile, chissà come mai?
Influenza?
27 ottobre 2013Oggi, in presenza della terza carica dello Stato, la presidente della Camera Laura Boldrini, si è notata l’assenza degli assessori, Aurelio Marguerettaz, Antonio Fosson e Marco Viérin; dei consiglieri Giuseppe Isabellon, Leonardo La Torre, Albert Chatrian, Laurent Viérin, Stefano Ferrero e Roberto Cognetta. Tutti influenzati?
Muffa e vermi!
4 Maggio 2013Sulla Gazzetta Matin leggo di un gioco-concorso chiamato “Il Grande Fratello in Consiglio regionale” dove i 35 candidati più votati dai lettori formeranno il nuovo Consiglio regionale virtuale. In pole position oggi si piazzano Augusto Rollandin e Mauro Baccega. Seguono a ruota Piero Prola, Giuseppe Isabellon, Gerardo Beneyton, Aurelio Marguerettaz… non c’è che dire: ai valdostani il formaggio che sa di muffa e fa i vermi piace molto!
Il fucile unica soluzione?
5 aprile 2013Riceviamo dal WWF Piemonte e Valle d’Aosta e volentieri pubblichiamo.
È dal 2004 che la Valle d’Aosta opera piani di controllo numerico alla specie ghiandaia e cornacchia, dal 15 giugno al 15 settembre (ovvero al di fuori della stagione venatoria) come azione di contrasto, a detta dell’Assessorato all’Agricoltura, “di ingenti danni alla melicoltura e ai vigneti[…]di forte valenza turistico/ambientale”. Quali metodi siano stati usati per evitare il detto danno alle produzioni agricole? I dissuasori acustici si sono dimostrati inefficaci e “le reti a protezione dei meleti hanno portato a risultati positivi, ma per le aziende di piccole dimensioni risultano avere costi troppo elevati”. Che forse i costi degli indennizzi sono minori? Non è così! Si preferisce piuttosto sparare ai corvidi ed inutilmente: vediamo perché. Nel 2004 sono state abbattuti 732 esemplari e il danno alla produzione è stato il più ingente, secondo solo a quello del 2007 quando gli abbattimenti sono aumentati e paradossalmente anche i danni. Se la matematica non è un’opinione è ovvio che non ci sia correlazione tra il numero di esemplari abbattuti e la riduzione dei danni ai meleti. Ma a quanto pare la Valle d’Aosta oltre ad essere insufficiente in matematica, va male anche nella gestione delle politiche agricole. Da tutti i dati emersi dai documenti prodotti dall’Assessorato emerge che i meleti soggetti a maggior danno sono quelli limitrofi alle aree incolte boschive. La logica imporrebbe a questo punto, dato il protrarsi di un azione fallimentare che va avanti da ben NOVE ANNI, di investire nella ricerca delle cause, nelle soluzioni alternative e nella pulizia dei fondi dismessi. Nulla di tutto ciò! Da nove anni si preferisce illudere i melicoltori con azioni del tutto inique, danneggiando oltretutto l’immagine della Regione che adotta un’ agricoltura ecologicamente non sostenibile. Nonostante i dati che smentiscono l’efficacia dei piani di controllo numerico, l’Assessorato decide si sperimentare nella giurisdizione di Chatillon, l’anticipo degli abbattimenti al 1° marzo, compromettendo volutamente il periodo di nidificazione dei corvidi. Si proverà ad abbatterli mentre si riproducono, lasciando la nidiata senza sostentamento; forse dopo nove anni di tentativi inutili la ”soluzione finale” sarà quella giusta? L’importante è non rinunciare alla logica del fucile in favore di metodi più scientifici. WWF, LAV, LAC e PRO NATURA hanno fornito l’analisi del fenomeno da un punto di vista scientifico e l’adozione di metodi consecutivi allo studio del problema, nonché richiesta la sospensione della delibera che prevede gli abbattimenti in periodo di nidificazione e non. La risposta della Regione Valle d’Aosta? NESSUNA! Non possiamo che prendere atto che al di là delle mura del feudo politico valdostano la voce “eco sostenibilità” non sia ancora giunta e che si preferisca adottare una politica agricola discutibile a danno degli agricoltori, ai quali si prospettano soluzioni del tutto empiriche, e dell’immagine dell’intera Regione.
Il nuovo che si decompone!
27 marzo 2013Il pohn del rinnovamento non ha scompigliato di una virgola la compagine unionista che resta salda come una roccia. Dopotutto qui siamo in Valle d’Aosta, il mondo sta fuori. Ecco allora un Giuseppe Isabellon in carica dal 1990, quando era consigliere e assessore nel Comune di Saint-Vincent, all’oggi ventitré anni di servizio. Un pacchetto di voti in tasca accumulati con pazienza e costanza, pronti per essere gettati sul tavolo della XIV Legislatura. Giovanissimo anche Agostino Salvatore, consigliere attivo dal 1995. Un volto indubbiamente nuovo è quello di Aurelio Marguerettaz, già vicesindaco del Comune di Saint-Rhémy-en-Bosses, vice presidente della Comunità Montana Grand Combin e presidente dell’Union valdotaine per poi diventare assessore regionale alle Finanze e al Turismo. Tra le novità troviamo Diego Empereur, eletto per la prima volta nel consiglio comunale di Sarre nel 1980, poi assessore, poi sindaco, poi presidente del consorzio degli enti locali… poi consigliere regionale e ora si aspetta la poltrona di assessore, almeno! New entry per Ego Perron! Parcheggiato in qualità di presidente dell’Union valdotaine per cinque anni, ne aveva già consumati quindici a palazzo regionale in funzione prima di consigliere e poi di presidente del consiglio, gli manca la figurina di assessore per completare l’album. Una vera novità è Gerardo Beneyton che, deluso dal risultato avuto la volta scorsa correndo con Stella alpina, spera in un aiutino unionista. Fresco fresco è Piero Prola, attivo in politica dal 1980. E’ entrato in Consiglio regionale nelle precedenti elezioni, grazie alla ineleggibilità di Carlo Norbiato, ci riprova con la sicurezza del navigatore ormai esperto. Uno appena scottato è Carlo Norbiato che spera di riprendersi la poltrona soffiata da Prola: entrambi lo fanno per il bene della comunità valdostana. Ritorna nell’arena anche Guido Grimod! Attivo dal 1985 è stato consigliere, assessore, segretario del partito, vice sindaco e sindaco per due legislature. A palazzo non c’è mai entrato, nonostante ci avesse provato: è giusto che ci riprovi no? Sentivamo la sua mancanza! Per ribadire il concetto di cambiamento e di apertura verso la realtà che evolve, di donne ce ne sono pochissime, fra cui Manuela Zublena e Emily Rini, la prima assessore all’Ambiente e già presidente del partito, la seconda presidente del Consiglio regionale e già consigliera. La ciliegina sulla torta è naturalmente Augusto Rollandin. In politica da sempre ha svolto tutti gli incarichi possibili. Gli piacerebbe essere incoronato e, se dovesse vincere, perché no? Turisticamente parlando la sua intronizzazione darebbe più risultati di Celtica!
Gli sprechi che minacciano l’autonomia!
3 agosto 2012Se qualcuno ha ancora dei dubbi sugli sprechi commessi in Valle dalla maggioranza guidata dall’UV e che minacciano la nostra autonomia, (solo un virtuoso come La Torre può definire virtuosa la Valle d’Aosta), dia un’occhiata a questa foto. Si tratta dell’Iles dove è stato costruito un nuovo tracciato accanto a quello preesistente, abbattendo gli alberi che hanno ridotto il già piccolo bosco. Il tutto fa parte di un progetto per la conservazione delle aree protette per la conservazione della biodiversità a cura dell’assessorato all’Agricoltura. Evidentemente il concetto di conservazione che viene espletato con queste modalità, mira a salvaguardare altre specie animali e altre sono le aree da proteggere per la conservazione della poltrona.
Equilibrio?
12 Maggio 2012“I cacciatori rappresentano una componente importante per le nostre vallate, con un ruolo di supporto al monitoraggio e alla gestione della fauna e quindi al mantenimento di condizioni di equilibrio sul territorio”. Questo dice Alessandro Durand, presidente del Comitato regionale per la gestione venatoria, nel comunicato stampa della Giunta regionale in occasione della terza edizione della caccia in programma sabato 19 e domenica 20 maggio. Cacciare le volpi, le lepri, i colombacci, le cornacchie, i merli, le ghiandaie, i tordi, le tortore, le quaglie, le beccacce, le pernici, i galli forcello… tutti animali che stanno nella lista delle vittime sacrificali al piacere dell’uomo, aiuta davvero a mantenere equilibrato il territorio? O a mantenere l’equilibrio della poltrona dell’ assessore all’Agricoltura, Giuseppe Isabellon?
Visual assessor assessment
21 novembre 2011Visual tree assessment è una procedura diagnostica elaborata da Claus Mattheck per valutare la stabilità degli alberi, quantificare l’entità dei danni o difetti e valutarne la suscettibilità a cedimenti strutturali. Ad Aosta nuovi alberi sono destinati a essere tagliati, nonostante il metodo preveda l’abbattimento come ultima soluzione possibile. Proviamo a fare un gioco: usiamo la procedura VTA verso l’assessore regionale all’agricoltura, Giuseppe Isabellon, e vediamo cosa ne viene fuori.
Fra capre e vacche
27 gennaio 2011Fabio Berriat, vicepresidente del Comité régional Batailles des Chèvres, vuole portare la finale ad Aosta, con lui la maggioranza degli allevatori. Niente da fare la minoranza, cioè l’assessore Giuseppe Isabellon, non vuole e pertanto la manifestazione rimarrà dove è sempre stata. La Croix Noire è uno spazio sottoutilizzato, non si capisce perché non potrebbe ospitare le capre oltre che le mucche. La giustificazione è bizzarra: l’Arena sarebbe troppo grande e poi la tradizione vuole Perloz come Capitale mondiale des Chèvres, anche se a seguire la manifestazione ci sono solo quattro gatti. Trovo legittima la richiesta del direttivo di traslocare la competizione caprina, sperando così di farla conoscere e quindi farla crescere, ma temo che questa ambizione si scontri con la lobby degli allevatori di mucche, molto più potente e più numerosa. Per l’assessore i conti tornano: vince la maggioranza.
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