Archive for the ‘Spreco’ category

Benvenuta sia la regione alpina!

19 dicembre 2014

Prima si è pensato, a torto secondo me, a far saltare le province, ora si pensa, a ragione secondo me, a ridurre il numero delle regioni. Senza dubbio il sistema va ripensato. Necessita di una riorganizzazione regionale, soprattutto dopo l’esperimento fallito del federalismo che ha coinvolto i consigli regionali in numerose inchieste giudiziarie. Bisogna accorpare e quindi ridurre il numero delle Regioni, limitando lo spreco di denaro pubblico che è stato possibile grazie a formule create ad hoc per non essere controllabile dallo Stato. Valle d’Aosta, Piemonte e Liguria, secondo la proposta del parlamentare democratico, Roberto Morassut, diventerebbero la Regione alpina. Per la difesa dell’autonomia, checché ne dica la nostra classe dirigente cocainomane e puttaniera, non disponiamo di argomenti validi da usare. Cosa abbiamo? Una forte identità da tutelare? NO! Una lingua che ci rende minoranza? NO! Un’amministrazione eccellente da presentarsi come modello virtuoso? NO! Un territorio gestito con capacità e lungimiranza? NO! Un’economia autonoma dalla politica? NO! Un benessere basato sullo sviluppo e sull’impresa? NO! Una burocrazia snella? NO! Un sistema scolastico di qualità? NO! Dei Beni culturali valorizzati al meglio? NO! Una cultura vivace e aperta? NO! Un’ospitalità esemplare? NO! Un ambiente naturale intatto? NO! Potrei continuare, ma credo che il ritratto dei nostri limiti, senza entrare nel merito della morale e dell’etica sia sufficiente. La nostra autonomia ha prodotto una casta di corrotti sostenuta da corrotti. E basta. Ha succhiato il sangue allo Stato, visto costantemente come un nemico perché giustificava e giustifica il muro che ci separa dal resto del mondo. Pompata a dismisura la nostra presunta diversità, per poter gestire in tutta tranquillità gli affaracci nostri. Affari che hanno prevalso su tutto. Sull’identità, sul patrimonio culturale, sulla lingua, sullo sviluppo e sull’autonomia. Corruzione e clientele. Sperperi e voti di scambio. Omertà assoluta. Paura di esprimersi. Bel risultato vero? Non so se con la macroregione le cose potrebbero andare meglio vista la natura degli italiani che noi valdostani ricalchiamo così bene, ma almeno le facce di merda non le incontrerei così facilmente al bar. E potrei digerire finalmente il mio cappuccino!

NB: Milanesio, si batte per l’Autonomia e sogna una rivoluzione popolare in sua difesa… avete presente chi è Milanesio?

Giorgio, Giacomo e Giuseppe!

13 novembre 2014

Cosa dice l’avvocato difensore dell’imprenditore Tropiano riguardo alla faccenda “Parcheggio Mont Blanc”: «Se l’appalto per il tunnel di collegamento tra i parcheggi fosse stato assegnato a un’altra ditta, oggi non ci sarebbe ancora il parcheggio Nord e quindi i lavori per l’ampliamento dell’Ospedale sarebbero fermi. Inoltre il parcheggio Nord è stato consegnato nei tempi previsti e senza aumenti esponenziali tipici degli appalti pubblici». (La Stampa.it). Insomma secondo l’avvocato dal momento che i lavori sono stati conclusi nei tempi previsti allora tutto va bene! E chissenefrega, se è saltata la solita procedura che prevede una gara d’appalto, anzi meglio che non ci sia stata, altrimenti non avremmo il meraviglioso parcheggio costato il doppio del suo valore di mercato, ma non basta! Sempre secondo il brillante azzeccagarbugli noi dovremmo ringraziare l’imprenditore assistito dai santi Giorgio e Giacomo, per la puntualità della consegna così da ovviarci dall’onere degli aumenti in caso di ritardo. Che sia benedetto!

Valle d’Aosta ladrona e sprecona!

9 novembre 2014

Sempre a proposito su chi ha gestito male i nostri soldi: gli amministratori locali o Roma? Grazie al M5s per questo servizio che difficilmente sarebbe apparso sul Tg3.

Colpa di chi? Lo vogliamo dire?

9 novembre 2014
Immagine di Zentabaga presa su facebook

Immagine di Zentabaga presa su facebook

Per continuare con un breve riassunto visivo, il concetto espresso da Pastoret, presidente dell’Union valdotaine e cioè che non è a causa di una cattiva gestione economica che siamo messi così male, ma è tutta colpa dello Stato cattivo che taglia e taglia…

Domandina retorica

20 ottobre 2014

Non so se prendermela di più per i tagli di Renzi alle Regioni e quindi anche alla nostra, o per i miei concittadini che hanno continuato a votare chi ha buttato via milioni di euro in opere inutili alla collettività e utili solo alle tasce e alle poltrone di pochi. Voi con chi vi arrabiereste di più?

Un evento fatto in casa

10 luglio 2014

Il nuovo assessore regionale alla Cultura, Emily Rini, è entusiasta (ditemi quando non lo è). Lieta di annunciare la rassegna di eventi culturali proposti per celebrare il bimillenario della morte dell’Imperatore Ottaviano Augusto. Il frutto di un lungo lavoro di ricerca e di organizzazione, che la riempie di soddisfazione e letizia, nei fatti si riassume in ciò che normalmente già si fa: visite guidate, esperienze ludico-didattiche al Museo archeologico, apertura serale del Teatro romano con tanto di luci e letture della onnipresente Paola Corti, la mostra dell’ottimo disegnatore Francesco Corni sotto ai portici del Comune già vista due anni fa, un paio di conferenze. Attività comuni. Le novità consistono in una degustazione di prodotti valdostani a fine visita della città augustea e in un concerto per pianoforte sotto l’Arco romano (allo Splendor in caso di maltempo). Di eccezionale c’è l’apertura al pubblico del Pont D’Ael di Aymavilles (ma ci sarebbe stata comunque), un gioiello che avrebbe dovuto incastonarsi su iniziative più ricche e adatte all’anniversario. Ma qui, come ci ricorda il Sovrintendente Roberto Domaine, gli eventi si fanno in casa . E per caso, aggiungo io. Tanto i turisti siamo noi! (altro…)

I giustizieri di oggi

29 marzo 2014

La Valle ha una spesa pro capite di 11.725 euro l’anno, record in Italia. La Provincia autonoma di Bolzano segue a 9.335 euro, mentre il vicino Piemonte si deve accontentare di 2.412 euro, un quinto, e la grande Lombardia ancora di meno (2.220 euro). Le regioni a Statuto speciale godono del privilegio di poter trattenere nel loro bilancio le imposte Irpef e Iva pagate sul loro territorio. La Sicilia trattiene il totale, la Valle d’Aosta e il Trentino-Alto Adige i nove decimi, la Sardegna i sette decimi e il Friuli i sei decimi. Così la Valle d’Aosta incassa 1,3 miliardi l’anno. Un bilancio con cui paga lo stipendio a 3.801 dipendenti, che danno alla Valle d’Aosta un altro record: 90 dipendenti regionali per mille abitanti, più del doppio della Lombardia, che ne ha 42“. da Italiaoggi

La politica clientelare adottata da tutti i Presidenti regionali (Dino Viérin ha governato la Valle d’Aosta per otto lunghissimi anni e suo figlio in veste prima di consigliere e poi di assessore altrettanti), ha creato una spesa enorme in stipendi per le migliaia di dipendenti regionali fra cui gli addetti al Casinò di Saint Vincent. Nei fatti l’attuale Casinò risulta essere uno spreco enorme di denaro pubblico che si può appianare solo tagliando il personale. Impossibile mantenerlo. Chi fa promesse in merito racconta palle oppure sarà costretto a tagliare su altre voci: Roma, la nemica, ha chiuso parzialmente i rubinetti e noi, così autonomi, siamo alla frutta. Non bastano gli slogans per venirne fuori, ma una politica onesta e lucida. I giustizieri di oggi ne sono capaci? Parrebbe di no.

 

Proposte per un’alternativa

21 gennaio 2014

Riceviamo dal signor Nino Borruto e volentieri pubblichiamo.

A fronte delle prime indiscrezioni che trapelano relativamente alla chiusura dell’inchiesta sul finanziamento ai gruppi consiliari della Valle d’Aosta, portata a termine dalla sezione di Polizia Giudiziaria della G.d.F. e di cui la D.ssa Mineccia, capo della Procura di Aosta, sta per trarne le conclusioni con il probabile invio delle relative informazioni di garanzia che dimostrerebbero come i nostri rappresentanti non siano affatto diversi dai loro colleghi del resto d’Italia, mi preme fare alcune considerazioni. E’ evidente come i consiglieri, che avevano accesso a quei fondi, usassero quei soldi come fossero proprietà privata e non mezzi per agevolare l’azione politica. Nonostante non si possano equiparare i comportamenti e fare di tutta l’erba un fascio, nessuno dei gruppi che ha presentato le pezze giustificative delle spese sostenute, ha minimamente capito lo spirito di quei finanziamenti. E, un esempio su tutti, il fatto che qualche consigliere avesse addirittura una tessera bancomat relativa al conto corrente dove questi soldi venivano depositati, esprime al meglio la filosofia con la quale venivano concepiti. Mi sembra chiaro che noi cittadini non si debba più subire le malversazioni di questa gente, ma reagire e ribellarci allo spreco inutile e spesso dannoso, delle risorse economiche disponibili, per far sì che queste vengano usate, soprattutto in periodi di crisi come l’attuale, esclusivamente nel nostro interesse, recuperandone, oltre il senso pratico, anche quelli morale ed estetico. E’ evidente che i partiti attualmente esistenti non sono riformabili dall’interno, essendo controllati dai ras delle tessere, da gruppi di potere inamovibili, che si passano lo scettro di padre in figlio (piuttosto che in genero od in nipote).

Le alternative che abbiamo per mettere fine a questa politica sono due: la prima è l’appoggio al M5S, che molti non digeriscono per motivi che spesso condivido, quali l’assoluta sottomissione alle scelte della rete o la rigidità di alcune regole imposte agli eletti, che spesso addirittura impediscono l’espletamento del mandato, così come previsto dalla legge. Anche se bisognerebbe mutuare dal movimento la gran parte degli obiettivi del loro programma, che ne fanno la vera forza, quali, per esempio, la rinuncia ai soldi di cui sopra o il dimezzamento dei compensi agli eletti, l’anima ecologista in materia energetica, la gestione dell’informazione, la responsabilità diretta in caso di spreco delle risorse pubbliche eccetera. La seconda è la formazione di una lista civica, ideologicamente omogenea, composta da gente che ha voglia d’impegnarsi, in prima persona e disinteressatamente, per promuovere la rinascita morale oltre che economica di Aosta in primis e della Valle tutta. Non mancano certo le persone capaci di portare avanti questa iniziativa, anche tra quelle già presenti in Comune ed in Regione. Noi cittadini contribuenti non aspettiamo altro che si facciano avanti con una seria proposta di vero cambiamento.

E… bbravo!

20 gennaio 2014

E bravo Vincenzo Caminiti, consigliere di Stella alpina nel Comune di Aosta. Se in Regione i costi della politica sono un argomento lasciato in stand by (in attesa dei risultati dell’indagine in corso …) domani in Consiglio comunale si discuterà una mozione, presentata da Caminiti, che chiede di modificare lo Statuto per eliminare la norma secondo cui gli assessori devono dimettersi dal loro ruolo di consigliere. Se la mozione verrà votata a maggioranza ci sarà un  risparmio di 100.000 euro annui sul costo degli stipendi dei sei consiglieri che subentrano agli assessori; una cifra che certo non risolverà i problemi del capoluogo, ma che comunque potrà essere impiegata in modo più appropriato per i bisogni della collettività, soprattutto ora che la crisi taglia sui servizi.

Domandine di fine anno

26 dicembre 2013

Riceviamo e volentieri pubblichiamo.

In presidente della Giunta regionale, Augusto Rollandin, ci ha informati sullo stato pessimo di salute in cui si trovano le casse regionali e ci ha anche preannunciato che l’anno che verrà sarà anche peggio di quello appena trascorso. Non c’è da restare allegri, eppure sono convinto che con un po’ di oculatezza si potrebbe vivere bene anche senza tanti, troppi soldi. Fare attenzione alle spese e al risparmio permetterebbe di mantenere i servizi ai cittadini, almeno quelli più importanti come la salute, l’istruzione e la possibilità di muoversi. Allora le chiedo, cara Patuasia, perché la Regione che è proprietaria di un cinema-teatro nuovo di zecca, deve pagare l’affitto per la sala dove si proiettano i films della Saisons culturelle? Non ho idea di quanto spenda, ma immagino che non sia poco, perché lo fa? Per fare un favore ai preti ai quali non si nega mai nulla? Perché lo Splendor non è attrezzato per il cinema? E nel caso fosse così, perché non è stato pensato anche per questo tipo di spettacolo? Le domande sono molte e credo pertinenti, vorrei che Lei o qualche utente, potesse essere così cortese di rispondermi. E, nel caso qualche amministratore leggesse la mia lettera, possa fare suoi gli interrogativi. Grazie.