Perché non votare Laurent Viérin


Perché da scapolone qual’è ha firmato il documento del Forum delle Associazioni Familiari. Un’associazione che considera la famiglia “una società naturale che la Costituzione riconosce fondata sul matrimonio”, matrimonio fra un uomo e una donna è chiaro. Una firma che ha tutto il sapore della ricerca affannosa di consenso e non di un credo autentico: che ne sa uno che non è sposato di matrimonio e di famiglia? Inoltre il Forum delle Associazioni Familiari è a “tutela assoluta della vita dal concepimento fino al suo termine naturale, esercitando una precisa preferenza per la nascita”. Questo significa che con la sua firma Viérin si pone contrario al diritto all’aborto, legge 194 approvata nel 1978 e confermata con un referendum nel 1981. Inoltre con la sua firma l’ex assessore all’Istruzione sottoscrive ciò che dice il documento circa le scuole private che vengono poste sullo stesso piano di quelle pubbliche, così si legge: “… per questo occorre anche rafforzare la libertà e la responsabilità educativa delle famiglie che scelgono l’istruzione paritaria, senza penalizzarla economicamente. “. Insomma il nostro Viérin che storceva il naso all’entrata del PdL in maggioramza, con questa firma di fatto riconosce l’appartenenza in quell’area. Infatti a sinistra si pensa tutto il contrario. E poi, ed è la parte più intollerabile, perché si fa elettoralmente bello, facendo passare il referendum sul pirogassificatore una vittoria anche sua. Firma il documento di Valle virtuosa, ma lui virtuoso non è. Se lo fosse stato avrebbe agito con trasparenza, avrebbe partecipato ai banchetti, distribuito volantini, dettato comunicati, pubblicato apertamente il suo punto di vista contrario alla maggioranza. Non ha fatto nulla di tutto ciò. Ha solo aspettato il risultato e poi è salito sul carro del vincitore. E poi che ci andrebbe a fare a Roma uno che detesta l’Italia? Questo è sufficiente a dimostrare come Laurent Viérin sia politico vecchio, avvezzo agli inciuci, alla ricerca solita del consenso. Non abbiamo bisogno di uno così, noi abbiamo bisogno di aria nuova e pulita.

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21 commenti su “Perché non votare Laurent Viérin”

  1. Nemo Says:

    “Che ne sa uno che non è sposato di matrimonio e di famiglia?”. Mi spiace Patuasia ma questo è scivolone. Pare un’affermazione degna della Binetti o di qualche alto prelato terrorizzato dalle famiglie “diverse”. Che poi Laurent Viérin non sia da votare possiamo anche essere d’accordo ma non è genralizzando che si convincono le persone.

  2. marburg Says:

    Nemo, mi pare che il succo del discorso di patuasia avesse ben altri argomenti e contenuti.


  3. Io non voglio difendere nessuno e la mia visione sulla politica é note… Ma che adesso non si possa appoggiare una associazione che tutela le famiglie perché non si é sposati mi sembra un ragionamento talmente ridicolo da non meritare nemmeno un giudizio. Come dire, io sono bianco caucasico e non posso schierarmi a favore dei diritti dei neri, perché non sono afro-discendente???? Siamo diventati cretini di colpo? E ancora, appoggiare un’associazione che tutela la vita dal suo concepimento fino alla naturale morte, significa essere contrari alla legge sull’aborto?! Ma siamo veramente diventati idioti (del resto qui la campagna elettorale sta raggiungendo livelli di idiozia veramente alti…) e per concludere: uno che odia Roma cosa va a fare in parlamento? Ma belin, apri la costituzione, dai un’occhiata alla parte che riguarda le regioni a statuto speciale e risponditi.. così, è facile. Uno può essere indipendentista o separatista o qualsivoglia altra cosa, ma appartenendo ad una nazione cosa deve fare?! lanciare bombe, o forse andare in parlamento a tutelare i diritti (e i doveri)di una regione? Con tutto il rispetto, odio i ragionamenti idioti, mi annoiano. E ancora, dire che i diversi tipi di istruzione non debbano essere penalizzati economicamente è cosa di destra? Ma se io voglio che mio figlio riceva un’educazione diversa, steineriana supponiamo, non posso farlo perché questo é un ragionamento di destra? Siamo veramente diventati delle pecore. La mortadella é di sinistra, il culatello di destra e si ti piacciono tutti e due sei di centro? Che noia.
    E ripeto, questo non è per difendere nessuno. Ci tengo solo a difendere l’intelligenza e la logica da un pensiero idiota, quando ne vedo uno.

  4. Jean Says:

    Gentile Patuasia, sarei lieto se rispondesse alla seguente domanda. L’accanimento da parte sua nei confronti di Laurent Vierin è frutto della consapevolezza che vincerà le prossime elezioni o non lo sopporta per partito preso?

  5. Nemo Says:

    Marburg, sono quasi sempre d’accordo con quanto espresso su questo blog ma proprio perché si è sovente (e giustamente) inflessibili, vorrei che le parole avessero sempre il giusto significato. Per tutti. Non mi pare che il benaltrismo sia mai stato di casa qui. Non vorrei che la foga della campagna elettorale facesse sfumare i dettagli.

  6. michelchamen Says:

    Guarda che la petizione di Libera l’ha sottoscritta.

  7. Graziano Binel Says:

    Mah… a me sembra tu abbia qualche problema. Mettiti nuda allo specchio e non pensare al blog. Pensa a te medesima. Prova a guardare frustrazioni, errori e giochi di potere lontani dal tuo vivere quotidiano. Prova a gestire le tue pulsazioni come flusso di vita interiore prima di menzogne esterne.Cerca di separare la vita di ogni giorno dal fluttuare dello sccorimento storico. Provaci. Ciao.

  8. notte Says:

    eeeeeeeeeeeeeehhhhhhhhhhhhhhhh………….

  9. patuasia Says:

    Signor Graziano Binel essere ubriachi a quest’ora non le fa onore.

  10. patuasia Says:

    Signor Puppi, prima di dare dell’idiota a qualcuno legga con più attenzione il testo da criticare e non si lasci travolgere dagli ormoni. Dunque io non ho scritto che non si può appoggiare un’associazione sulla famiglia, mi sono posta una domanda sulla competenza che può avere uno scapolo sui problemi del matrimonio e sui figli, mi sembra che si possa fare no no? (E mi è parsa la certezza che la firma del candidato abbia un senso squisitamente elettorale.). L’esempio da lei fatto è fuori rotta in quanto sia un caucasico che un nero sono entrambi esseri umani e in quanto tali aventi gli stessi diritti. Ma non credo che né io né lei possiamo conoscere e affrontare seriamente i problemi che incontra un’insegnante caucasica con i genitori dei suoi alunni, mi spiego? Per quanto mi riguarda neppure i preti dovrebbero occuparsi di matrimonio o famiglia se non in termini di dogmi religiosi. Probabilmente lei non ha letto il documento del forum che nella sua difesa alla vita si esprime con sottile chiarezza contro l’aborto. Quando mai avrei scritto che uno non può iscrivere suo figlio alla scuola steineriana perché questa è una scelta di destra? Non l’ho scritto io, ma lo ha fatto lei. Io ho scritto che essere di sinistra significa dirigere i finanziamenti, quei pochi che abbiamo, verso la scuola pubblica, in quanto quella privata, essendo tale, può, e secondo me deve, trovare finanziamenti nel privato. Lei non ha neppure il sense of humour perché quella su Roma voleva essere una battuta, riferendosi al passato di Viérin che si dilettava in spensierata giovinezza con scritte del tipo: Merde à l’Italie. Con tutto il rispetto provo molto fastidio verso chi legge di fretta e non si sofferma neppure un attimo a pensare preso com’è dalla fregola della risposta. E non le dico quanto mi annoiano i tipi presi dalla fregola.

  11. Cesare Says:

    Una cosa condivido: ” Una firma che ha tutto il sapore della ricerca affannosa di consenso e non di un credo autentico”. Il mondo cattolico e soprattutto quello che si impegna sulle tematiche della famiglia è un boccone ghiotto da sempre. La petizione di Libera è diciamo scomoda. Spero che i cattolici del forum non si svendano al primo che fa promesse solo per questioni elettorali

  12. patuasia Says:

    Signor Nemo, la famiglia difesa da Laurent Viérin è quella “naturale” fra un uomo e da una donna, esclude qualsiasi altra formazione, io difendo qualsiasi aggregazione umana fondata sull’amore e sul rispetto, come può paragonarmi alla Binetti? Consiglio di leggere i miei post con più calma. 🙂

  13. patuasia Says:

    Cosa significa che non lo sopporto per partito preso? Che scrivo contro di lui perché mi è antipatico? Ma che razza di punto di vista è il suo! Da clan! Da tribù! Da quattro amici al bar! Io valuto il politico e non l’uomo! Valuto quello che fa, le sue azioni concrete, il modo in cui spende i nostri soldi, se è simpatico o meno non è un problema politico! E Viérin ha dimostrato, secondo i miei parametri di non essere un buon politico. Vorrei in Parlamento un candidato che con la politica non ci mastica da vent’anni, vorrei un cittadino simile a noi che comprenda i nostri problemi per il semplice fatto che sono anche i suoi.

  14. roberto mancini Says:

    Ci sono voluti quasi due secoli di fatiche, sbagli e tragedie per configurare i paletti di un pensiero progressista in senso moderno. Patuasia li elenca e li ricorda.
    Qui ci riferiamo invece ad un giovin signore che progressista si è auto-proclamato per interesse elettorale.
    Progressista fai- da- te? Ahi, ahi…..

  15. janko Says:

    Effettivamente ad un termine dovrebbe corrispondere una visione, un’idea, una prospettiva. Immagino che l’aver scelto l’aggettivo “progressiste” abbia una connotazione abbastanza chiara. Ebbene, ll forum delle associazioni familiari della Valle d’Aosta ha ribadito nel mese di settembre 2012 che è contraria al riconoscimento legale delle coppie di fatto, sia omosessuali sia eterosessuali, asserendo che esse non meritano di godere tutela giuridica equiparabile a quella prevista per la famiglia fondata sul matrimonio. Mi piacerebbe pertanto sapere da Viérin e dai suoi sodali “Progressistes” se concordano con questo tipo di visione. Penso sia importante saperlo perché quando questi temi delicati verranno affrontati in parlamento anche il deputato valdostano dovrà esprimersi ed è bene sapere prima del voto come si comporterà. Farlo sapere prima del voto significa rendere un servizio a tutti quanti. Che ne dite?

  16. alexandre glarey Says:

    Vale la pena di andare a vedere gli aderenti all’appello delle famiglie cattoliche:
    http://www.forumfamiglie.org/ELEZIONI2013/SOTTOSCRIZIONI.html

    A livello nazionale, solo Destri (intendendo Monti come uno dei peggiori) e a livello Valdostano l’UV, da cui l’UVP si è appena separata.

    Essere progressisti, dovrebbe anche voler dire essere laici.

    Di quell’appello si potevano accogliere delle suggestioni, ma non tutto l’impianto ideologico.

    Come elettore, auspico che a nessun altro candidato venga in mente di aderire.

    Buone resistenze
    Alexandre Glarey

    PS: naturalmente, non sono l’Alessandro Glarey che invece è iscritto effettivamente ( e legittimamente, per carità) all’UVP (il quale, per una volta, mi rende la pariglia, dato che di solito domandano a lui se sia il Glarey “NO Global”).

  17. giancarlo borluzzi Says:

    @ alexander glarey.

    Pur cattolico, credente e praticante, non avrei sottoscritto tale appello perchè è una plateale commistione tra cose serie e cazzate elettorali.

    Tra i firmatari, c’è chi giustifica l’adesione quale supporto all’ipotesi di un contributo anche pubblico alle scuole private.
    Il mio libro di storia del liceo classico statale era inficiato da una stomachevole propaganda sinistrorsa.
    Fortunatamente il mio cervello non è stato lavato bensì spinto in direzione opposta.

    La frase “Essere progressisti dovrebbe anche voler dire essere laici” (ho tolto la virgola che tra soggetto e verbo non va frapposta; capisco che per il Nostro le regole della punteggiatura possano essere ritenute sfizi borghesi) è senza logica.
    Il laicismo a livello familiare esiste perchè ciascuno è libero di fare le scelte concrete che vuole; semmai il laicismo manca nella convergenza tra sinistre valdostane e localismo anacronistico “Renouveau/Alpe style” che, di fatto, opera per mantenere tra i piedi di tutti la finzione di una Valle omogeneamente simile a quella dell’800.

  18. tagueule Says:

    Graziano, belin…

  19. libero Says:

    Mi sembra lampante che Federico Puppi sia amico di Viérin, è la tipica reazione di chi tocca un amico.

  20. janko Says:

    Quindi ancora nessun simpatizzante/aderente all’UVP sa ancora dire se il “nouveau mouvement” condivide i contenuti del documento o se è stata semplicemente un’iniziativa del loro candidato alla camera? Giusto cercare consensi, ma corretto farlo con coerenza e chiarezza perché non si tratta di temi di poco conto…

  21. diana Says:

    Cioè solo chi ha è sposato e una famiglia può avere un’opinione? idiota.


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