Il nuovo che si decompone!
Il pohn del rinnovamento non ha scompigliato di una virgola la compagine unionista che resta salda come una roccia. Dopotutto qui siamo in Valle d’Aosta, il mondo sta fuori. Ecco allora un Giuseppe Isabellon in carica dal 1990, quando era consigliere e assessore nel Comune di Saint-Vincent, all’oggi ventitré anni di servizio. Un pacchetto di voti in tasca accumulati con pazienza e costanza, pronti per essere gettati sul tavolo della XIV Legislatura. Giovanissimo anche Agostino Salvatore, consigliere attivo dal 1995. Un volto indubbiamente nuovo è quello di Aurelio Marguerettaz, già vicesindaco del Comune di Saint-Rhémy-en-Bosses, vice presidente della Comunità Montana Grand Combin e presidente dell’Union valdotaine per poi diventare assessore regionale alle Finanze e al Turismo. Tra le novità troviamo Diego Empereur, eletto per la prima volta nel consiglio comunale di Sarre nel 1980, poi assessore, poi sindaco, poi presidente del consorzio degli enti locali… poi consigliere regionale e ora si aspetta la poltrona di assessore, almeno! New entry per Ego Perron! Parcheggiato in qualità di presidente dell’Union valdotaine per cinque anni, ne aveva già consumati quindici a palazzo regionale in funzione prima di consigliere e poi di presidente del consiglio, gli manca la figurina di assessore per completare l’album. Una vera novità è Gerardo Beneyton che, deluso dal risultato avuto la volta scorsa correndo con Stella alpina, spera in un aiutino unionista. Fresco fresco è Piero Prola, attivo in politica dal 1980. E’ entrato in Consiglio regionale nelle precedenti elezioni, grazie alla ineleggibilità di Carlo Norbiato, ci riprova con la sicurezza del navigatore ormai esperto. Uno appena scottato è Carlo Norbiato che spera di riprendersi la poltrona soffiata da Prola: entrambi lo fanno per il bene della comunità valdostana. Ritorna nell’arena anche Guido Grimod! Attivo dal 1985 è stato consigliere, assessore, segretario del partito, vice sindaco e sindaco per due legislature. A palazzo non c’è mai entrato, nonostante ci avesse provato: è giusto che ci riprovi no? Sentivamo la sua mancanza! Per ribadire il concetto di cambiamento e di apertura verso la realtà che evolve, di donne ce ne sono pochissime, fra cui Manuela Zublena e Emily Rini, la prima assessore all’Ambiente e già presidente del partito, la seconda presidente del Consiglio regionale e già consigliera. La ciliegina sulla torta è naturalmente Augusto Rollandin. In politica da sempre ha svolto tutti gli incarichi possibili. Gli piacerebbe essere incoronato e, se dovesse vincere, perché no? Turisticamente parlando la sua intronizzazione darebbe più risultati di Celtica!
Explore posts in the same categories: Aria fritta, Cultura morta, Degrado morale, Elezioni, Mala politica, Natura Morta, Politica valdostana, Uomini politiciTag: Agostino Salvatore, Augusto Rollandin, Aurelio Marguerettaz, Carlo Norbiato, Diego Empereur, Ego Perron, Elezioni regionali 2013, Emily Rini, Gerardo Beneyton, Giuseppe Isabellon, Guido Grimod, Manuela Zublena, Piero Prola, Union Valdotaine, Valle d'Aosta
You can comment below, or link to this permanent URL from your own site.
27 marzo 2013 a 20:01
Pure Guy Grimod?
Quello per cui l’Italia non esiste? Quello per cui la Campania comincia a Donnaz?
27 marzo 2013 a 20:04
Ecco chi è Grimod.
Intervista di Guido Grimod, segretario dell’Union valdotaine, alla Stampa di Torino del lun 2 settembre 1991.
Titolo:
“si voti per l’indipendenza, l’Italia unita non esiste”.
Concetti:
“ quest’ Italia non esiste, è stata costruita con la forza e in modo artificiale.
Non appena ci sarà il riconoscimento di Slovenia e Croazia, dovrà affrontare anche le nostre richieste di indipendenza e quelle di veneti, piemontesi friulani, tutte le etnie.
Aspettiamo il momento per dichiarare l’indipendenza dei popoli, quindi anche la nostra, l’autodeterminazione è la cosa più ovvia.
Ci vuole una nuova Yalta, bisogna ridisegnare i confini degli Stati, sono tutti fasulli.”
Tanto per conservare la “mémoire”, un piccolo contributo ai contenuti politici dei “popoli minoritari”. Trovate differenza con Borghezio?
Io no.
27 marzo 2013 a 23:13
Anceh Borghezio raccoglie i voti alla festa dei calabresi? Dai!
28 marzo 2013 a 04:35
L’uscita di Grimod è di una gravità estrema, né subentra come attenuante la situazione interna all’UV al momento del parto.
Ma, in politica, le persone vanno giudicate per la loro opera omnia.
In tale ottica, Luciano Caveri e Laurent Vierin quanto meno “pareggiano” Grimod.
E lo pareggiano con capolavori odierni, laddove l’ex sindaco è da un ventennio relegato all’amministrazione comunale senza più poter ripetere il capolavoro sopra ricordato.
Il fatto che per “realismo” si trattenga il respiro e si chiudano gli occhi in vista del 26 maggio non esclude la stranezza del privilegiare una pentola contenente amanite falloidi in misura non meno mortale rispetto alla pentola cui si vorrebbe essere alternativi.
Ci sono tempi per ammucchiarsi e tempi per limitarsi ad attestare il proprio modo di intendere la politica.
Secondo me, oggi siamo nella seconda ipotesi temporale: scrissi che allearsi con gli hassidisti (vedasi quanto da me suggerito quale argomento di discussione in “Opportunista e voltagabbana”) per combattere Netanyahu è singolare, un rimedio forse peggiore del male; ribadisco: è pari all’allearsi con l’iraniano Khamenei per contrapporsi al qaedista Al Zawairi.
28 marzo 2013 a 10:16
Altro volto nuovo…. Riccardo Bieller in amministrazione comunale a Pré-St-Didier dal 1975 !!!! dopo aver perso le elezioni del ’80 e ’85 gande ammucchiata nel 90 con RB vicesindaci dopo di che 15 anni di sindaco con metodi Rollandiniani, nel 2010, non potendosi candidare a sindaco ridiventa Vice, il Sindaco ….. non pervenuto, mai un intervento, un’intervista sempre solo il Vice. E’ sicuramente scafato in campagne elettorali, quarta candidatura alle regionali, chi la dura la vince…..
28 marzo 2013 a 15:05
@madpack
Art. 5
La Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali; attua nei servizi che dipendono dallo Stato il più ampio decentramento amministrativo; adegua i principi ed i metodi della sua legislazione alle esigenze dell’autonomia e del decentramento.
*************************
Il nord può avere tutti i malesseri che vuole, ma non deve dimenticare che per otto degli ultimi dieci anni la lega ha avuto le leve del potere in mano. Il bello è che i pasdaran davanti a tutto il campionario di malefatte sciorinate in questi ultimi tempi, hanno sempre fatto spallucce preferendo strologare e delirare di federalismo e fantomatiche istanze del nord. Quindi non rompete i cabbasisi, prendetevela con i portatori delle cosiddette istanze e chiedete a loro come mai non è cambiato niente anzichè fare i pagliacci ruttando di parassitismo del meridione e scandalizzandosi dei voti calabresi.
29 marzo 2013 a 09:54
Non ci si può stupire di questi nomi, questa volta sono stati SCELTI da tutti gli iscritti all’UV…non possono più dare la colpa all’imperatore. Se non li volevano potevano semplicemente non andare a votare….ma poi avrebbero dovuto rinunciare a chiedere ovvero a rinunciare a ciò che gli era già stato promesso oppure dato!!!!
8 aprile 2013 a 18:55
Tutto giusto però la Rini è davvero un volto nuovo e mi pare sia stata l’unica a portare una ventata di freschezza…ogni tanto bisognerebbe anche essere obiettivi!!