Cattivo stato
Riceviamo dagli Amici della Terra e della Vita e volentieri pubblichiamo.
Siamo alcuni residenti in Valle d’Aosta, cittadini che pagano le tasse, vorremmo denunciare la presenza sul territorio di animali selvatici in cattivo stato di salute. Su “La Stampa” del 08 marzo 2013 la direttrice dell’istituto zooprofilattico del Piemonte, dopo aver fatto analizzare alcuni capi di bestiame selvatici ha deciso di far chiudere la caccia in Valsesia. Considerato il fatto che la Valsesia confina con la Valle d’Aosta e che gli animali selvaggi percorrono molti km, 1 + 1 fa 2, infatti c’è la testimonianza di un cacciatore che dichiara di aver visto alcuni animali abbattuti presentare serie anomalie sulla superficie cutanea proprio come in Valsesia. Noi abbiamo pensato di rivolgerci a voi per proporre la sospensione della caccia in Valle d’Aosta per almeno 11 mesi l’anno (per dar tempo alla riproduzione degli animali selvatici), inoltre proponiamo degli allevamenti recintati e controllati igienicamente al fine di evitare il propagarsi di eventuali epidemie in questa regione. La direttrice Maria Caramelli ricorda nella sua intervista che gli animali contaminati dal cesio 137 generano tumori e mal formazioni alla prole e a chi si nutre regolarmente con queste carni. Avremmo molto altro da aggiungere ma tutto ciò è più che sufficiente per comprendere quanto la pratica della caccia sia trapassata.
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3 aprile 2013 a 13:04
Una solo proposta intelligente: abolire la caccia come in molti paesi è già stato fatto. Niente periodo di riproduzione (con il fine di poter cacciare animali sani). Il fine dev’essere abolire la caccia, proteggere gli animali, non proteggere il cacciatore dal pericolo di mangiare carne infetta. Pericolo tumore? Il cacciatore smetta di cacciare e il pericolo non c’è più. Altrimenti che il pericolo di ammalarsi aggiunga adrenalina all’atto dell’uccidere. Lui e quelli che mangiano con lui.
3 aprile 2013 a 17:11
Ben detto, Taguele
4 aprile 2013 a 05:56
Ah, vado contro corrente in questo caso: potrebbe essere l’occasione buona di _eliminare_ definitivamente dalla zona bestie (cinghiali) che storicamente non ci sono mai state e sono state introdotte da poco (proprio dai cacciatori… ).
4 aprile 2013 a 10:17
Effettivamente 12 anni vuol dire da poco.
Da http://www.lovevda.La it http://goo.gl/w0uX2
Sagra del cinghiale di Pontey è una delle numerose sagre enogastronomiche della Valle d‘Aosta, organizzate per i turisti, per conoscere ed apprezzare le specialità della tradizione locale.
Però non è che non si sia fatto proprio nulla: http://goo.gl/DgtvD da corrierenazionale.it
4 aprile 2013 a 13:10
io non pratico caccia, però penso che un conto sia una decisione/legge pensata, bene, ad hoc, altro sia trovare scuse per contrastare una pratica, una qualunque, per abietta che sia agli occhi di molti.
4 aprile 2013 a 16:12
@madpack
La caccia va abolita. Cosa c’è da pensare bene e ad hoc? Se un principio è esaustivo, è sempre semplice e sintetico. La caccia deve essere abolita. La pena di morte deve essere abolita. La schiavitù deve essere abolita. E’ questione di morale corrente. O la pensi così o la pensi all’opposto. Forse non pratichi la caccia, ma hai amici e parenti che lo fanno.
4 aprile 2013 a 17:02
e tu sai tutto di tutti? per favore. Non avrei dovuto scriverla questa risposta, vabbé… buona serata..