E c’è Regina Catambrone, una imprenditrice miliardaria, che ha deciso di spendere i suoi soldi per attrezzare una barca di salvataggio per i naufraghi nel Mediterraneo. Ne ha salvati quasi tremila, ma vuole fare di più. Esempio mirabile di un privato che va in soccorso dello Stato e delle sue inadempienze oltre che dei suoi limiti burocratici. Penso che questo esempio potrebbe essere preso in prestito da altri privati, na noi. La Regione ha detto no all’ospitalità di cinquanta profughi, senza polemizzare o scadere nella facile accusa, credo che sia più per cause oggettive chee non per cattiveria insita negli amministratori dei comuni valdostani. Dunque sarebbe bello che noi privati ci attivassimo per dare una mano. Quante case sfitte ci sono? Tante. Potrebbero essere messe a disposizione temporanea affinché le amministrazioni possano trovare una soluzione. Le quali potrebbero in cambio ridurre le tasse ai proprietari per il tempo concesso in uso. Per il cibo ci si potrebbe organizzare e raccogliere donazioni come è stato fatto in altre occasioni, insomma qualcosa ci si potrebbe inventare affinché l’immagine della Valle d’Aosta ricca e sprecona possa essere sostituita da una più nuova di Regione ospitale e solidale. Che dite? Farnetico?
Archive for the ‘Appello’ category
Voi che dite?
22 aprile 2015VOTOME’, VOTO PATUASIA!
15 aprile 2015Inizia la campagna elettorale anche per Patuasia.
L’invito è per il voto di protesta, sì protesta verso TUTTI i partiti! Quelli degli affari e quelli degli incapaci.
Patuasia invita a votare voi stessi. VOTOME’ è la firma che unisce tutti coloro che non hanno più spazio nello stomaco e l’intestino che strabocca.
VOTOME’! VOTO PATUASIA!
Questione di dignità individuale, l’unica che ci resta da difendere.
L’invito è esteso a tutti i Comuni della Valle d’Aosta.
Stampa tumulata!
8 marzo 2015Giovedì prossimo alla visita istituzionale agli scavi nell’area del futuro, speriamo mai, ospedale i giornalisti non sono stati ammessi. Strano. Non si capisce il perché e nessuno finora l’ha motivato. Gli scavi sono pubblici, l’area è pubblica, l’interesse pure… dunque? Che non vengano fuori con la scusa della sicurezza perché basterebbe fornire dei caschi e poi per cosa che è tutto piatto? Come sono stati in visita archeologi e amministratori di altre regioni così potremo andarci anche noi giornalisti. Non è mai un bel segno quando si cerca di mettere all’angolo la stampa, non certo di libertà e di trasparenza. Io ci sarò e invito i colleghi a presenziare alla visita insieme ai politici regolarmente invitati.
Questo esame non s’ha da fare!
21 febbraio 2015Riceviamo dal Gruppo di aspiranti guide della Valle d’Aosta e volentieri pubblichiamo.
Dopo due mesi di paziente e infruttuosa attesa, vogliamo portare all’attenzione dei mezzi di informazione la situazione paradossale in cui ci troviamo noi aspiranti guide turistiche della Valle d’Aosta, al centro di uno stallo che ci impedisce di certificare le competenze che abbiamo acquisito e di contribuire alla promozione turistica della nostra regione. Da metà dicembre siamo in attesa di poter sostenere l’esame che ci permetta di ottenere l’abilitazione all’esercizio della professione di guida turistica, nonostante abbiamo concluso regolarmente il percorso di formazione organizzato dall’Assessorato regionale turismo, sport, commercio e trasporti. L’esame, inizialmente programmato per il 18 e il 19 dicembre, è stato rimandato per due volte e, a oggi, non sappiamo quando potremo sostenerlo. A ottobre 2014 abbiamo superato, tra circa 130 candidati, la selezione per l’accesso al corso di formazione (a pagamento) organizzato dall’Amministrazione regionale. Dopo 109 ore di corso, con una frequenza che per tutti ha superato l’80% delle presenze richieste, ci è stato comunicato che l’esame sarebbe stato rimandato al 12 gennaio. Il 9 gennaio, dopo numerose sollecitazioni da parte nostra, ci è stato comunicato che l’esame era stato rimandato ancora, questa volta a data da destinarsi. Ad oggi, siamo ancora in attesa di una comunicazione sulla data e sulle modalità di svolgimento dell’esame. (altro…)
Il Virtual Museum Vallée su fb!
1 dicembre 2014Per voi sto mettendo su fb le immagini del Virtual Museum Vallée, quelle che riguardano la città di Aosta. Il MAO è l’unico museo del Comune, ma nessun assessore si è mai interessato per farlo crescere. La cultura non frega alla politica così come l’identità. Nato grazie all’Europa nel lontano 2005, ora giace immobile, vive ancora grazie ai suoi genitori che lo accudiscono con amore e senza risorse. Ho creato una pagina apposita chiamata appunto Virtual Museum Vallée, dove potete trovare tracce del nostro comune passato. La pagina sarà arricchita progressivamente (lavoro volontario) e spero che anche voi possiate dare una mano inviandomi le vostre foto di famiglia, per creare insieme un grande album di memoria collettiva. Rendiamoci autonomi e indipendenti dalla stupidità dei politici!
INDIPENDENZA!
1 dicembre 2014Dopo le dichiarazioni del presidente dell’Union valdotaine, Ennio Pastoret, aspettiamo con ansia che i comuni valdostani diano il via alla lotta per l’indipendenza da piazza Deffeyes.
Che sia troppo tardi?
1 ottobre 2014Pubblico volentieri la nota del consigliere regionale Alberto Bertin di Alpe in merito alla mancata istituzione dell’osservatorio permanente sulla criminalità organizzata.
“Nel luglio dello scorso anno il Consiglio regionale della Valle d’Aosta ha approvato all’unanimità una mozione per l’istituzione di un osservatorio permanente sulla criminalità organizzata di stampo mafioso. Dopo più di un anno, nonostante le nostre numerose sollecitazioni, l’argomento non è stato ancora affrontato con serietà dalla commissione competente e niente è stato deciso riguardo all’istituzione dell’osservatorio. A questo punto si ritiene necessario verificare se esiste ancora la volontà politica per dare seguito alla mozione approvata il 26 luglio 2013 e nel caso procedere rapidamente. Purtroppo, una volta di più, si percepisce la sottovalutazione di una parte significativa della politica di questo preoccupante fenomeno criminale nella nostra regione. È importante e urgente mettere in atto ogni azione in grado di mantenere alta l’attenzione e contrastare il diffondersi delle mafie in Valle d’Aosta, ‘ndrangheta in primis, ne va del nostro futuro.”
Sci estivo libero!
13 giugno 2014Riceviamo e volentieri pubblichiamo.
Ma un articolino sul fatto che abbiamo il ghiacciaio sciabile più alto e lungo d’Europa, sul fatto che da Zermatt sia sempre aperto e invece noi chiudiamo due, dicasi due mesi?!? Sul fatto che sto girando le alpi (Stelvio, Tonale, Hintertux ecc) per accontentare clienti che vogliono sciare e la prima domanda dovunque arrivi è: Cervinia chiuso??? Come mai?? Son matti!!!
E alla risposta che la regione darebbe “tanto nessuno vuol sciare a maggio e giugno” facciamo sapere che per esempio questo week end a Bormio non hanno posto negli hotel aperti? Che a Hintertux le piste sono piene di squadre nazionali che verrebbero molto più volentieri a Cervinia perché ci si mette meno ad arrivare in ghiacciaio, la qualità neve è migliore, le piste più lunghe e c’è un paese?(che in quasi tutti i ghiacciai è ad almeno mezz’ora d’auto dalle funivie).
Diciamo qualcosa sul fatto che addirittura fino a fine giugno potremmo essere aperto sul versante italiano senza dipendere dagli svizzeri??
Il tutto non solo per dare risposta ad una richiesta sempre più evidente,ma per prima cosa perché sarebbe ottima pubblicità, secondo perché le piccole realtà come i piccoli hotel e i maestri di sci che si sono ritagliati una loro clientela potrebbero lavorare, mentre così la nostra cara regione impedisce anche a chi vorrebbe lavorare. Senza ribadire il discorso squadre nazionali che sarebbero oltre ad una buona pubblicità un ottimo bacino di affluenza.
La politica debole
7 aprile 2014Riceviamo dal signor Fabio Protasoni e volentieri pubblichiamo.
Caro direttore,
non c’è una soluzione semplice alla crisi politica della regione Valle d’Aosta. Il venir meno della maggioanza non è un incidente di percorso o il semplice effetto di piccole dinamiche politiche. Non credo che si tratti solo della precarietà dell’esito delle elezioni del 2013 e nemmeno che si tratti solo di una questione di personalismi legati alle ambizioni di tizio o caio che producono tensioni, distinzioni e franchi tiratori. Non credo che possa bastare un autorevole appello di “saggi” per scongiurare la crisi della maggioranza o la sua sostituzione con un’altra. Penso che la questione sia più complessa di ciò che appare e che questo sia testimoniato, soprattutto, dalla difficoltà della maggioranza a gestire questa crisi con un progetto che non sia semplicemente quello “giapponese” dell’arroccamento in trincea o dell’appello capzioso ad un dialogo senza autocritica e senza vera disponibilità. Sono, ormai, diversi anni che l’alleanza autonomista tra Union Valdotaine e Stella Alpina governa la regione Valle d’Aosta. Senza indugiare troppo sugli oggetti della polemica politica di questi anni (oggetti reali e consistenti) non si può non lasciarsi interrogare dai risultati concreti, sul piano dello sviluppo globale della nostra comunità. Dal 2008 la Giunta Rollandin è stata caratterizzata da una forma di autonomismo di governo per lo più di stampo doroteo, centralista e tutto piegato sulla gestione dell’esistente. La crisi economica è stata affrontata affidandosi alla logica ragionieristica dell’aggiustamento progressivo dei conti, quella sociale con l’illusione della dazione monetaria e quella democratica con l’arroccamento e la chiusura verso le richieste di sobrietà e di partecipazione che venivano dai cittadini. Se guardiamo alla cronaca di questi ultimi 6 anni il film che ne esce è, dal mio punto di vista, la narrazione di una debolezza sempre più strutturale della Valle d’Aosta e del fallimento di un blocco politico istituzionale che non è riuscito ad affrontare i nodi di fondo. (altro…)
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