Il fiore cresciuto tra i raggi


E così René Tonelli è passato all’UVP. Per coerenza con le sue idee e per onestà intellettuale. Così scrive sul sito del partito-progressista. Salire sul carro del vincitore o del prossimo vincitore, è dunque interpretato come coerenza e onestà con le proprie idee. Dopotutto l’ex presidente del Foyer ha ragione: quando mai la Fédération ha maturato idee proprie? Con l’insuccesso elettorale che ha messo alla porta il suo partito, René aveva espresso l’intenzione di abbandonare la politica. Ma ci ha ripensato e ha preferito cambiare marchio. Come La Torre, suo ex compagno di partito, fece poco prima delle elezioni. Nessun salto acrobatico per René, ma decisione approfondita: se l’elettorato ha bocciato la Fédération perché deve rimetterci lui? Il getto d’acqua gelida che ha spento le fiamme dello zio (ma le ha spente?), non ha sfiorato la sua anima che “arde e scoppietta” per il bene dei valdostani. E’ amareggiato con l’attuale maggioranza che lo ha reso orfano: “…hanno mancato totalmente di rispetto nei confronti di Fédération Autonomiste, depauperandola del proprio bacino di voti invece di valorizzare e rafforzare il ruolo della squadra“. Oltre la siepe René cerca una rivincita, un nuovo fiore cresciuto tra i raggi del tanto auspicato successo. Auguri!

Explore posts in the same categories: Auguri, Folclore valdostano, Mala politica, Politica valdostana, Uomini politici

Tag: , , , ,

You can comment below, or link to this permanent URL from your own site.

28 commenti su “Il fiore cresciuto tra i raggi”

  1. roberto mancini Says:

    gentile Patuasia,
    dobbiamo assolutamente tenere un pubblico registro aggiornato dei trasformisti, voltagabbana e saltatori della quaglia.
    E pubblicarlo ogni mese, con gli aggiornamenti.
    Credo sia un servizio che dobbiamo ai lettori.
    Io comincio con Simone Bertucco, felicemente dileguatosi da Alpe non appena si profilava una lunga opposizione ed approdato alla Cittadella dei ragazzi, area Rollandin.
    Poi mi sembra di ricordare Davide Sciulli, approdato dal Pd al pensiero di La Tour ed alla cadrega del Corecom.
    Se ricordo male chiedo scuse anticipate agli interessati.

  2. patuasia Says:

    Amplio l’invito a segnalare il cambio di casacca a tutti gli utenti.

  3. Ugo Says:

    E finisce che alla fine sempre i soliti si riciclano…. ebbasta: il tuo partito non lo vota più nessuno? Hai fallito! Finito! Torna a fare il lavoro che facevi prima! Punto.

  4. brother Says:

    Davide Sciulli? Ma non è Carmine Sciulli?

  5. orsobruno Says:

    Lavorare è fatica meglio darsi alla politica! E quando mai un politico si è definito fallito? Mai, sono stati i primi a introdurre il concetto di riciclaggio.

  6. madpack Says:

    ma la differenziata?
    e l’umido?
    …un bel registro anche scaricabile, non sarebbe mica male!

  7. giancarlo borluzzi Says:

    Lodare le caratteristiche di Federazione è come incensare i pomodori che crescono sulla banchisa polare.
    Tonelli non si rende conto del fatto di essere la fotocopia sostanziale di Andrea Paron,mutatis mutandis.

    Una chicca: sul blog di Fabrizio Favre questo Tonelli si è rivolto a me chiamandomi “Merluzzi”. Il personaggio ha così ulteriormente dimostrato il suo peso culturale.
    Tra l’atro, in tale exploit, ha tolto le prime tre lettere del mio cognome sostituendole con “Mer”. Se io togliessi le prime tre lettere del cognome Tonelli e ci ponessi il “Mer” a lui caro, e poi, titolato dal fatto che da anni esiste ben evidenziato sul blog di Favre tale capolavoro, io aggiungessi una consonante tra “Mer” ed “elli” , otterrei…

  8. René Tonelli Says:

    Siccome ritengo che le affermazioni vadano inserite nel contesto in cui sono espresse, preciso che la storpiatura ironica del cognome del sig. Borluzzi (peraltro motivata e non espressa come insulto) è stata fatta in conseguenza del suo sciocco sarcasmo sul mio nome di battesimo, del livore e degli insulti che sono stati rivolti nei miei confronti e riguardo il mio lavoro.
    Per chi abbia l’onestà intellettuale di non fermarsi alle accuse superficiali e sterili, riporto di seguito il link di accesso all’intera conversazione:
    http://impresavda.blogspot.it/2011/05/laureati-on-line-4-il-federalismo.html

  9. giancarlo borluzzi Says:

    Chi volesse addentrarsi nella lettura del link noterebbe che il Nostro, per la sua laurea breve cui non è seguita quella magistrale, si è incanalato nella tematica più melensa e stantia caratterizzante questa regione.
    Nessuna visione alternativa al pensiero dominante; e questo hobby è metodologicamente confermato dal suo fuggire dalla nave federazionista che affonda per rimanere a galla nella schiuma della politica valdostana.

    Merluzzi: Louvin e Stevenin si firmano in modo diverso da quanto i genitori avevano scelto per loro; per analogia… Inoltre, anche in onore al cosiddetto bilinguismo, l’upgrading del Nostro appare condannabile e causato dalla sua bile di fronte a chi è estraneo alle marmellate localiste di cui lui è un manifesto ghiottone (il Nostro definisce “stupide blaterazioni” il mio commentare… e poi parla di insulti nei suoi confronti!).

    Direi che questo suo post è il secondo autogol tonelliano in poche ore (il primo consisteva nelle amenità che avrebbero dovuto giustificare il cambio di casacca).

    Aggiungo: mio figlio Federico non ricorda di averlo conosciuto all’UniVdA o al liceo (fors’anche perché il Nostro non dovrebbe averlo giammai frequentato).

  10. Bisker One Says:

    Ho molta paura che questo post si stia trasformando in un terreno di scontro per battaglie private che dovrebbero essere combattute altrove.

  11. giancarlo borluzzi Says:

    @ Bisker One.
    Quanto da me scritto è in tema e caratterizza un personaggio che se ne va da un carro e sale su un altro senza critiche ideologiche che sostengano la scelta.

  12. tagueule Says:

    Però, l’impressione che siano “beghe di paese”, è condivisibile. Magari fosse terreno di battaglia! La battaglia politica, civile, dialettica è appassionante.

  13. giancarlo borluzzi Says:

    @ taguele.
    Ma hai letto il link che io reputo autogol? La tematica è appassionante.
    In generale, anche il modo di cucinare le melanzane caratterizza le persone.
    Nel particolare, l’argomento scelto per la tesina triennale sposa completamente il frasario e i sottintesi cari alla “dirigenza”, a dimostrazione di una volontà di entrare in un gorgo politico senza infastidire nessuno.
    Eppoi il Nostro sostiene che sarei io quello privo di vedute elastiche…
    Comunque, uscire dalla maggioranza ed entrare nel circolo degli oppositori alla maggioranza stessa doveva avere una motivazione che non c’è, come Patuasia ha ben evidenziato.
    Ovviamente l’UVP l’ha accettato, qualunque fuoriuscito fa brodo.


  14. René Tonelli ‏@PtitCorpsMalade 3 Feb

    Bersani a Trieste vuole valorizzare le autonomie speciali: “Franza o Spagna purché se magna… Veneto o Trentino, purché abbia un posticino”.
    *****************************************
    Ecco cosa scriveva il nostro su Twitter il 03/02/2013, volendo scientemente “sputtanare” un galantuomo come Bersani e volendolo fare apparire come interessato solamente a….”magnà”.

    E al sottoscritto che gli scriveva:”I cittadini hanno diritto d’associarsi liberamente in partiti e i mezzi per svolgere l’attività di partito son di tutti gli aderenti”…lui mi rispondeva scandalizzato: “Non ci capiamo: se la pagina ufficiale PD su Facebook pubblicasse canzoni di Gigi d’Alessio, sarebbe utilizzo improprio.

    E così René Tonelli è passato all’UVP. Per coerenza con le sue idee e per onestà intellettuale. “Franza o Spagna purché se magna”?

  15. patuasia Says:

    PetitCorpsMalade? Mi ricorda il nick name di un utente che mi ha sbrodolato di emme nei primi anni di questo blog. Chissà perché avevo intuito che si trattava di uno della Fédération, ma non avevo individuato bene da dove scoccavano le velenose frecce, eppure non era difficile. Ero ancora una giovane blogger con tanto da imparare…

  16. René Tonelli Says:

    Sig. Bruscia, ribadisco la necessità già espressa di contestualizzare le affermazioni: se non ricordo male si parlava di un PD che dava appoggio ad un governo nazionale nemico delle autonomie speciali, salvo poi difenderle se era “funzionale” al luogo in cui si parlava (vedi Trieste). Questa circostanza mi pare ben diversa dal fare una scelta politica chiara, pubblica e a viso aperto. Io ho motivato ampiamente ed in forma pubblica le ragioni della mia scelta: se poi in un blog è più accattivante e divertente alla lettura sputare veleno e sentenze, questa è un’altra storia.


  17. René Tonelli
    Credo che lo sputare veleno e sentenze – lei lo ha appena scritto – sia diventato uno sport di facile apprendimento. Lo sport politico, non più come sinonimo di intelligenza e coerenza, o esercizio di supremazia intellettuale, ma come un dedicarsi ad un gioco, per spasso e passatempo di bassa lega.

  18. René Tonelli Says:

    Sig. Bruscia, la mia infatti non era una sentenza bensì una constatazione di un atteggiamento oggettivo non motivato: o appoggio un governo (e condivido l’insensatezza palesata delle autonomie speciali) o non lo appoggio e allora posso difendere l’autonomia in un contesto pubblico. Questo è avere due idee contrastanti l’una con l’altra. Che nulla a che vedere con una scelta politica che, ripeto, è stata ampiamente motivata. Seppure molti preferiscano fingere di non saperlo.

    Condivido con lei che buona parte della politica esuli ormai dai contenuti, ma prediliga attacchi personali.

  19. giancarlo borluzzi Says:

    @ Renè Tonelli.

    Come sempre, un caso in cui il silenzio sarebbe stato d’oro: dire che è esistito “un governo nazionale nemico delle autonomie speciali” è, nel caso valdostano, una freddura che gareggia in amenità con le motivazioni addotte per il cambio di casacca.

    Uno Stato in deficit perenne, però privilegiante con trasferimenti pari ai 10/10 una regione “speciale” che inoltre dal 1993 riceve altri 3 decimi per un’iva da importazione venuta meno per lo Stato stesso, può essere definito nemico dell’autonomia valdostana solo a “La sai l’ultima ? “.
    E le recenti sforbiciate trasferimentizie + l’iva calante fino alla cremazione nel 2017 non modificano la sostanza di quanto detto.

    Sforbiciate che vengono esposte come tagli sic et simpliciter dal Palazzo, senza rapportarle alla loro effettiva quanto ridotta incidenza sul riparto per non evidenziare il rapporto comunque privilegiato assicurato alla Valle d’Aosta.

    Sforbiciate sulla cui marginale incidenza un “laureato breve in economia” glissa non per una misconoscenza del tema, bensì in quanto così imposto dal micronazionalismo pallonaro dell’UVP che è stato scelto quale abito novello.

  20. patuasia Says:

    Riporto qui di seguito un commento del signor Tonelli quando si firmava PetitCorpsMalade riguardo al mio risultato elettorale di qualche tempo fa:
    “Ballerà anche da sola … ma è stata trombata. Accetti la sconfitta, senza mille scuse. Lei può decidere di fare una campagna virtuale, questa è una sua libera scelta. Ma non diventa la giustificazione di una sconfitta. Ha perso. Punto. Si dedichi al sito e lasci perdere il resto.”
    Ecco, ora chiedo al signor Tonelli, anche lui “trombato”, perché non lascia perdere la politica e non si dedica al resto. Dopotutto io ero solo una semplice candidata e Alpe entrò in Consiglio, mentre lui è stato presidente del Foyer e vice segretario della Fédération che è stata estromessa dal Palazzo, pertanto la sconfitta elettorale sua e del suo partito sono una palese bocciatura del loro progetto politico. Invece che fa? Accetta la sconfitta senza tante scuse? Macché! Si ricicla nel prossimo carro vincitore! Io invece mi sono dedicata al sito.

  21. René Tonelli Says:

    Sig.ra Patuasia, io ho accettato la mia sconfitta elettorale senza nessuna scusa. Ho accettato e confermato pubblicamente la bocciatura di un progetto politico che le persone hanno scelto di non appoggiare. Ovviamente ho integrato le motivazioni con una mia opinione oggettiva, perché ritengo che una sconfitta elettorale, trattandosi di numeri, comprenda anche altre dinamiche oltre alla pura e semplice scelta di un progetto politico. E ho espresso le mie opinioni pubblicamente, sui social network e su alcuni mezzi di informazione. Visto che riscontro come segua con interesse ciò che scrivo, dovrebbe saperlo.
    Se si fosse trattato di voler salire sul carro del vincitore, avrei potuto fare una scelta politica diversa prima delle elezioni, garantendomi magari un risultato personale … proprio quando le possibilità di un buon risultato per il movimento che rappresentavo erano già molto lontane. Eppure ho scelto di metterci la faccia e di farlo fino in fondo, pur sapendo che non avrei avuto nessun risultato.
    Detto questo, successivamente a valutazioni e percorsi diversi fatti dal movimento, che non ho condiviso, ho fatto una mia personale riflessione, prendendo in considerazione anche l’eventualità di lasciare la politica. Poi, senza cercare di riciclarmi ma su invito di diverse persone, ho scelto di dare il mio contributo di idee, se può essere utile. Tutte le altre considerazioni, le lascio alla vostra vis ironica, che ha sempre contraddistinto il vostro blog nel bene e nel male.

  22. patuasia Says:

    Allora, signor Tonelli, gli altri se perdono devono chiudere e andare a pesca, lei invece sente il dovere morale di dare il suo contributo di idee. Capisco lo sforzo che deve aver fatto. Ma davvero si sente così necessario? Lei non si ricicla, semplicemente non ha mai avuto un progetto politico che non fosse stare al fianco del più forte. Ieri l’Union e oggi l’UVP. Non è neppure originale, ma sa leggere nel futuro. Avrà il suo posticino.

  23. René Tonelli Says:

    Siamo tutti utili e nessuno indispensabile. Non sono né più né meno necessario di altri: semplicemente l’attività politica mi appassiona e mi piace dare il mio contributo di idee.
    Non cerco nessun posticino, anche perché chi li cerca segue altre strade: fortunatamente ho una vita, seppure un po’ difficile, comunque ricca di passioni… non vivo come tanti per la politica.
    Non ho mai avuto un progetto politico? E’ una sua idea che rispetto, anche se dimostra una volta in più quanto poco mi conosca.

  24. patuasia Says:

    Dunque dunque… la Fédération autonomiste ha avuto un progetto politico, qualcuno se ne è mai accorto?

  25. orsobruno Says:

    Tonelli…… bla e bla e bla come tutti i politici. Avresti fatto meglio a ritirarti come hai detto di fare a patuasia. Nonostante gli importanti incarichi all’interno di Fédération e nonostante tu sia il nipote di Lavoyer sei stato trombato! Accetta la sconfitta, senza mille scuse. Hai perso. Punto. Dedicati alla tua vita e lascia perdere il resto. Faresti una più bella figura e poi le tue idee come hai notato alle elezioni non fregano a nessuno!!!!

  26. Puccettone Says:

    Ma caro Tonelli non ti rendi conto del rumore che fanno le tue unghie sui vetri, sei considerato da tutti solo un voltagabbana e niente di più, ormai il tuo punto di riferimento è daudry, buona fortuna..

  27. maicol Says:

    in effetti mi chiedevo cosa ci facesse con tanta caparbietà Tonelli in un movimento senza idee come FA, la (per me) rivelazione parentale di orsobruno spiega tutto. Grazie e avanti con l’elenco dei volta & gabbana.


Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...


%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: