Ti ricordi Follien 2?
Negli interventi previsti per la riqualificazione cittadina c’è anche Piazza Roncas, anche per questa area c’è un vecchio progetto: altra pietra e altro orrore. Nell’intenzione di Follien il nuovo progetto deve essere minimale: uno scavo per vedere cosa c’è sotto e poi una pavimentazione e due lampioni, magari ci scappa anche una panchina, naturalmente di uno stile nuovo e differente dagli altri sedici che arredano il capoluogo. Se non ricordo male, anche questa piazza è stata scavata per un bel po’…
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5 settembre 2013 a 21:22
L’Architetto Follien sarà ricordato dai posteri come l’unico Amministratore Comunale che ci ha restituito solo aria fritta…..!
Si ritiri a Saint Marten de Corleans alla bocciofila così non farà altri danni alla Comunità Valdostana, tanto sarà il figlio prodigo a continuare l’opera del padre…!
9 settembre 2013 a 19:23
Nel caso di lavori e di interventi di scavo programmati da operatori esterni (Telecom, Enel, ecc) e se le cose non sono cambiate, il coltello dalla parte del manico l’ha sempre avuto la Soprintendenza. Le Soprintendenze delle provincie autonome del Trentino e dell’Alto Adige, delle regioni autonome della Valle d’Aosta e della Sicilia non afferiscono direttamente al ministero bensì alle provincie e regioni che hanno le relative competenze di tutela.
Tutto, parte da questo ufficio, e i tecnici del comune di Aosta e dell’assessorato regionale, nella procedura (da me rispettata) davano i permessi di scavo, solo se esistevano già quelli della Soprintendeza Archeologica.
Ora secondo un codice non scritto, negli uffici di P.za Narbonne era prevista una sorta di ” strana convenzione” anche questa non scritta, e cioè: Avrai il permesso di scavare se tu mi permetterai di entrare nello scavo e nel caso specifico di allargarlo o di approfondirlo. Questo a seconda delle necessità di studiare e di repertare gli oggetti eventualmente trovati o di fare nella sezione di scavo stratigrafie complete del terreno interesssato. In parole povere le Società di servizi, che scavavano ad Aosta praticamente partecipavano a “sovvenzionare” le ricerche della Soprintendenza locale. Il riscontro positivo era un più veloce procedere tra le anse burocratiche.
Quante volte gli utenti avranno chiesto a noi di velocizzare l’installazione di una linea telefonica? Infinite! Ma la posa di un cavo portante era spesso rallentata da questa sorta di “sponsorizzazione”.