Questione di dignità


Riceviamo dal signor Paolo Meneghini e volentieri pubblichiamo.

Questa mattina mi sono chiesto: “Perché sono contro il pirogassificatore”? Ragioni per essere contro ce ne sono tante: inquina, rovina la salute, costa un mucchio di soldi e sarà preda del malaffare mafioso … . Tutte valide, tutte vere, ma io mi sono chiesto, perché mi sono buttato anima e corpo in questa battaglia. Prima pensavo che bastasse andare a votare. Ma una certa mattina ho pensato che non potevo più stare a guardare, dovevo fare qualche cosa. Per salvare il mondo? Per salvare la Valle? Per il bene dei miei figli? Tutte ragioni valide, ma la ragione vera è che non sopporto di essere trattato come uno stupido. Era in gioco la mia dignità, se non avessi fatto nulla avrei perso la mia autostima. Se poteste scegliere come gestire i rifiuti, quale sistema preferireste adottare? Quello che, contro il buon senso e la legge (regionale, italiana ed europea), tratta i rifiuti come degli scarti da eliminare con il fuoco purificatore in un forno iper-tecnologico, costosissimo ed inaffidabile, distruggendo materiali riciclabili ed inquinando irrimediabilmente l’ambiente, compromettendo la salute pubblica, il turismo e l’agricoltura. Oppure quello che, rispettando il buon senso e la legge (regionale, italiana ed europea), avendo preso atto che le risorse di cui dispone l’umanità sono limitate, cerca di contenere lo spreco di materie prime, l’inquinamento ambientale ed i costi, promuovendo la riduzione dei rifiuti, il loro riuso e riciclo, con l’impegno di ridurre sempre più efficacemente il consumo di energia e gli scarti non riutilizzabili. Il pirogassificatore è per me il simbolo della stupidità e dell’arroganza. Come si può pensare di convincere dei cittadini liberi ed indipendenti che lo si costruisce per farli risparmiare, per tutelare il loro benessere, e persino per difendere la loro salute? E’ una questione di principio: al di là della politica e dei partiti, al di là delle antipatie e delle convenienze, non c’entra l’esibizionismo o il vittimismo, è solo che non sopporto di essere trattato da stupido da dei politici incapaci, arraffoni ed arroganti.

 

Explore posts in the same categories: Ambiente, Battaglia, Indignazione, Inquinamento, Rifiuti, Salute

Tag: , ,

You can comment below, or link to this permanent URL from your own site.

17 commenti su “Questione di dignità”

  1. giancarlo borluzzi Says:

    @ Paolo Meneghini.

    Bravissimo.

    Bravissimo quando scrivi “non sopporto di essere trattato da stupido da dei politici incapaci etc.”.

    Io non sopporto di essere tratato da scemo da pseudopoliticanti che recitano le puttanate etniche e linguistiche valdostane, quelle secondo cui io, friulano, sarei espressione di un “popolo senza Stato”, fatto tanto vero quanto lo è la libertà di stampa a Pyongyang e secondo cui a Issime e nelle due Gressoney si parlerebbe la lingua tedesca in uso a Norimberga, fatto tanto vero quanto lo è la possibilità di leggere a voce alta il Vangelo davanti alla Ka’ba.

    Purtroppo in Valle predominano somari, puttane e terrorizzati per cui una certa pseudoclasse politica ha buon gioco.
    Ma vedere che c’è chi si esprime come ha fatto Meneghini, che non conosco, è confortante.

  2. bruno courthoud Says:

    signor Meneghini, siamo in tanti a pensarla come Lei, soprattutto a proposito dei politici che ci malgovernano (vedasi anche Nuv e post precedenti).

  3. unoqualunque Says:

    “Purtroppo in Valle predominano somari, puttane e terrorizzati”.
    Borluzzi, grazie dei complimenti.
    Lei, dato che non mi pare terrorizzato, in quale altra categoria si classifica?

  4. giancarlo borluzzi Says:

    Ti illumino unoqualunque: quanti accettano senza reagire sia la panzana del Friuli quale “popolo senza Stato”, sia l’affronto dell’inserire nello Statuto il riferimento a una parlata tedesca in comuni ove la lingua di Goethe è presente quanto i pinguini e i canguri, costoro dimostrano carenze culturali.

    Quanti capiscono in cuor loro le insensatezze su Friuli e tedesco ma tacciono perchè così la politica permette loro di tirare quattro paghe per il lesso, costoro non si differenziano dalle lucciole: vendono di fatto il loro posizionamento su alcuni temi per vantaggi pratici.

    Chi non condivide Friuli/tedesco e non vive di politica ma tace io lo definirei terrorizzato o impaurito o altri sinonimi.

    Unoqualunque, perchè non mi dici la tua opinione su tedesco/Friuli?

    E’ da psicoastenici non entrare nei meriti ma gironzolarci attorno come fai tu.

    Risposta alla domanda finale: io mi colloco nella categoria di chi dice sempre cosa pensa e ritiene che una balla resti una balla anche se ripetuta miliardi di volte.

  5. Enrico Says:

    Grande Paolo!
    Sei la voce di moltissime persone.

    Grazie di cuore

  6. charlie victor Says:

    grazie caro amico ! hai espresso benissimo un comune pensiero,a presto per le prossime avventure.NON MOLLEREMO

  7. giancarlo borluzzi Says:

    Sono sicuro al 100% che i “patuasiani” avrebbero approvato le finalità del referendum che si è svolto ieri in Trentino.

    In tale regione non esiste il controllo sulle persone che c’è in Valle e, in più, tale referendum sfondava una porta aperta quale la riduzione di personale amministrativo, tema non arcano a tanti quale invece la non bontà di un pirogassificatore.

    In più, nella regione in cui si trova la famosa facoltà di sociologia, le persone sono in media più culturalmente sofisticate rispetto a quelle residenti in Valle.

    In più, gli illuminati si sono fatti il mazzo per farlo passare come certo faranno gli illuminati valdostani per il referendum di novembre.

    Ciò nonostante, il referendum è fallito per bassa affluenza.

    Questo non per criticare quanti contrastano il pirogassificatore, ma per sottolineare il fatto che contare sull’opinione pubblica è come contare sulla possibilità di ritrovare dopo 6 ore un portamonete lasciato per terra, affinchè non faccia massa in tasca, davanti al Duomo di Milano.

    Questo per suggerire che gli sforzi vanno indirizzati laddove esiste una possibilità di incidere.

    Ecco i links:

    http://www.ladige.it/articoli/2012/04/29/referendum-trentino-quorum-abolizione-comunita

    http://www.trentinolibero.it/politica/politica-e-societa/politica-locale/2108-referendum-alle-1700-solo-il-1508-ha-votato-si-profila-una-pesante-sconfitta.html

  8. giancarlo borluzzi Says:

    In altri termini, è un problema di chiappe: bisogna farle muovere e ciò è difficilissimissimo. Chiedendo de visu a ogni trentino se era favorevole al quesito referendario, il 95% rispondeva affermativamente ma solo un quarto ha mosso le chiappe per andarlo a dire al seggio.
    Se poi si parla di pirogassificatore, termine noto a un valdostano su tre, ben che vada, la percentuale dei favorevoli a monte è minore e a valle, cioè al seggio……
    Marburg dirà che è errato essere realisti forse sperando nel trionfo dei sogni. Spero Marburg abbia poi ragione.

  9. patuasia Says:

    Con il suo senso della realtà (che purtroppo è vero), signor Borluzzi, non si va da nessuna parte, se non al mare. Occorre credere nell’utopia per poter smuovere le chiappe, in caso contrario chi me lo fa fare di perdere il mio tempo con questo blog? 🙂

  10. Carcarpi Says:

    Ma perchè c’è sempre chi approfitta dei post per parlare dei fatti suoi?
    Qui si parla di una cosa ben precisa. Bravo Paolo! NO PASARAN!

  11. unoqualunque Says:

    Sì, brava, no pasaran, e i rifiuti li portiamo tutti a casa di Carcarpi!!

  12. Paolo Meneghini Says:

    Voglio spiegare al signor unoqualunque che con gli inceneritori i rifiuti non spariscono, anzi aumentano. Per ogni tonnellata di rifiuti che entrano in un inceneritore ne escono due di sostanze tutte più o meno tossiche. I rifiuti infatti sono il combustibile, perché la combustione avvenga bisogna aggiungere un comburente (aria), un gas per avviare e/o sostenere il processo (metano), bisogna aggiungere anche polveri per abbattere gli inquinanti (polvere di carbone, carbonato di calcio, ecc.) e acqua per lavare i fumi. Alla fine del processo abbiamo trasformato una tonnellata di rifiuti in due tonnellate di inquinamenti: fumi contenenti polveri sottili, diossina, furani, ecc. ; ceneri pesanti, fanghi e polveri tossiche (quelle dei filtri). I gas li respiriamo, le polveri sottili da essi trasportate le respiriamo solo in parte, perché dopo un po’ la maggior parte si deposita sul terreno ed entrano nella catena alimentare, così abbiamo l’opportunità di mangiarcele. Le ceneri pesanti e/o i fanghi devono essere smaltiti in una discarica per rifiuti speciali, le polveri trattenute dai filtri sono così tossiche che le porteremo in Germania per seppellirle per l’eternità in un miniera di salgemma dismessa. Se lei pensa ancora che incenerire i rifiuti sia una cosa intelligente ….. ma come si ostina a dire Zublena: “così saremo autonomi (?) e chiuderemo il ciclo dei rifiuti in valle”. Amen!

  13. unoqualunque Says:

    Ah, quindi per ogni tonnellata di rifiuti portati nel pirogassificatore ne avremmo due di rifiuti prodotti ….
    Una bella moltiplicazione, meglio di Gesù Cristo!!
    Scusate ma se queste sono le tesi che i promotori usano per promuovere le loro idee mi sa tanto che il referendum è perso in partenza!

  14. giancarlo borluzzi Says:

    http://www3.lastampa.it/politica/sezioni/articolo/lstp/453090/

    Questo link indica l’esito del referendum di ieri in Sardegna, regione autonoma come la “Valle delle balle (etnolinguisticofederaliste)” in cui abitiamo.
    Lì il quorum è al 33%, se fosse tale anche inchia non avremmo esiti minchia.

  15. Fiatosprecato Says:

    @unoqualunque E sì che Paolo è stato chiaro. Alla tonnellata di rifiuti va aggiunto il metano, gli additivi e l’acqua, tutte cose che hanno un loro peso. L’unica moltiplicazione sarà quella dei tumori e delle malattie respiratorie che già ci vedono ai vertici delle classifiche nazionali.

  16. patuasia Says:

    Il signor Meneghini è stato chiarissimo e l’associazione Valle virtuosa è a disposizione di chiunque per fornire informazioni dettagliate. Il signor unoqualunque che risponde senza tener in conto di quello che si scrive, in questo caso si comporta da troll, pertanto non va preso in considerazione.

  17. giancarlo borluzzi Says:

    Ricollegandomi a quanto da me scritto altrove, anche ogni questione elettorale deve essere pianificata a Roma. Qui l’UV fa i suoi comodi: quorum per i referendum regionali, sbarramento alle regionali, tre preferenze .


Lascia un commento