Un’idea di Europa…


Non male come reazione al “Buongiorno” di oggi a cura del giornalista della Stampa, Massimo Gramellini, il commento postato su facebook: “L’unico autobus che gli procurerei è quello verso Auschwitz” scritto da Marco Riccardi di Aosta e dirigente del Dipartimento Politiche Strutturali e Affari Europei della Regione Valle d’Aosta. Non è certo l’unico, anzi è uno tra i tanti commenti razzisti, ma rispolverare la storia dei campi di sterminio fa sempre venire i brividi. Chissà che idea di Europa ha in mente! Capisco la situazione difficile in cui vivono i pendolari torinesi e capisco che forse al momento la soluzione adottata (due autobus per due tipi di viaggiatori) può risolvere il problema, mi auguro però che in un prossimo futuro ci sia un’alternativa un po’ più evoluta.

Explore posts in the same categories: Brutto esempio, Cultura morta, Degrado morale, Delirio, Europa, Trasporti

Tag: , , ,

You can comment below, or link to this permanent URL from your own site.

22 commenti su “Un’idea di Europa…”

  1. Flaminia Bianchi Says:

    Il giovane dirigente in carriera, sfogliando il giornale, è colto da un breve pensiero di bruciante volgarità. Ne è così compiaciuto che non può trattenersi e, zac, in pochi secondi, lo diffonde in rete. Segue, inevitabile, il finimondo. Lui si scusa contritissimo e precisa di non essere razzista. Morale della storia: dare un’occhiata al giornale in ufficio è normale. Diffondere cretinate pesanti è idiota. Che simili visioni sociali alberghino nella mente di chi ha significative responsabilità è deprimente. Ma l’uomo è razzista a sua insaputa. E questa è una scoperta.

  2. patuasia Says:

    Come ha ragione signora Flaminia!

  3. poudzo! Says:

    Se avere paura dei ROM è: vederli accampati in periferia di Torino in mezzo a ogni sorta di immondizia, quindi potenziali trasmettitori di probabili malattie “chi lo sa in che modo” e se è vero che “nessuno” sa con quali fonti di sostentamento vivano..in più rompono i marroni al mondo ovunque vadano compreso l autubus! bene,allora pure io sono razzista!. L uomo non è razzista a sua insaputa….l uomo a un certo punto,forza di vedere arrivare nel suo paese gente che fa tutto cosa vuole e si permette pure di decidere cosa è giusto cosa no a partire dalle religioni…alla fine si incazza! Le carceri sono zeppe di extacomunitari che MANTENIAMO quotidianamente NOI TUTTI! In questo BEL PAESE dove oramai VALE TUTTO, è il REGNO del OGNUNO FA QUEL C….CHE VUOLE ed esistono solo scorciatoie e non regole e se esistono non si fanno rispettare!! come pensiamo di poter essere credibili e farci rispettare da altri popoli facendogli capire, che a casa loro per certi reati tagliano “Ancora” le mani e non perchè qui non viene praticato questo metodo o altri “metodi più duri”si possano permettere di comportarsi come gli pare e fare cosa vogliono nel senso vero della parola! NO,Qui sono addirittura TUTELATI! Ma siamo impazziti? I luoghi della Caritas sembrano “Boutiques” tantissimi si caricano l auto di roba e la vendono a Torino ( lo sanno anche i bambini). Per me in Italia può venire chiunque che SIA CHIARO…ma ne a comandare ne a farsi mantenere,quindi SEMPLICEMENTE rispettando usi e costumi e LAVORANDO. Proviamo ad andare a comandare in casa di arabi albanesi rumeni russi ecc?? Ti appendono dopo una settimana. Ma NOI siamo cosi….siamo i più furbi, i più comprensibili, i più assistenzialisti e soprattutto ci piace un casino farci i c….i degli altri. Poi piangiamo. Ci lamentiamo.Quando è tardi però. Piantiamola di riempirci la bocca con la parola Razzista che oramai è di moda per qualsiasi cosa! ma soprattutto non regaliamo (come stiamo facendo da anni )il nostro paese,perchè è questo che sta avvenendo. SVEGLIA.

  4. janko Says:

    Procurerei volentieri al signor marco riccardi un autobus o magari un treno per andare ad Auschwitz. Siccome si occupa di “affari europei”, gli consiglierei di passarci qualche giorno a riflettere, magari nel settore del campo dove erano internati i rom (molti dei quali erano dei bambini), prima di essere gasati e bruciati.
    Consiglierei lo stesso viaggio al signor “poudzo” nella speranza che si renda conto di quanto puo essere pericoloso banalizzare il razzismo e fomentare l’odio verso altri esseri umani.

  5. my two cents Says:

    “Proviamo ad andare a comandare in casa di arabi albanesi rumeni russi ecc??”
    Eh, ci abbiamo provato, caro Poudzo. Dal 1911 al 1942 in Libia, dl 1939 (e prima col protettorato) al 1943 in Albania. Ma non abbiamo cobinato niente di buono neanche lì… Razza superiore?

  6. poudzo! Says:

    Sig. Janko. Non mi metta in bocca frasi che non ho detto..e rilegga quello che ho scritto. Non si gasa e non si brucia nessuno!!! Lei si che sta Banalizzando e non vuole cogliere il messaggio. Io non sono daccordo sulle dichiarazioni fuori luogo del Sig Riccardi,forse non l ha capito,e non solo questo. My two cents. La sua risposta non c entra niente con le mie considerazioni…siamo nel 2014.

  7. AostaCapitaledeiCretini Says:

    @poudzo!
    Senti coso…
    Ma perché sono sempre gli altri a dover cogliere il tuo messaggio e non tu a esprimerlo in concetti compiuti e comprensibili? Nel tuo sproloquio non c’è niente di nuovo da cogliere. Si coglie solo che sui rom non sai una cippa e che confondi l’idea mononeuronale che hai dei rom con il problema della cultura della convivenza civile. Siamo nel 2014, ma a te mi sa che nessuno t’ha insegnato cosa è successo in questi 2000 anni circa.

  8. Ya basta Says:

    In effetti si deve fare attenzione tra il buonismo e il senso di giustizia. Che i rom nella maggioranza siano dei ladri e rapinatori lo dicono le statistiche delle persone di quell’etnia arrestate, condannate, questo non è razzismo ma matematica. Che sia difficile cercare di integrarli anche questo parlano le statistiche. L’immigrazione e emigrazione di interi popoli fa parte della storia. Avere paura dello straniero e del diverso è innata nella nostra società. Dire che la caritas è un boutique dei poveri mi sembra esagerato per certe persone per fortuna che esiste la caritas. Cercare di integrare queste persone è l’unica strada. Come? Questo è il punto, forse usando la cultura, usando appunto la carità che non è il buonismo caro a una parte di catolici o a una parte della sinistra.

  9. janko Says:

    @Poudzo
    Mi fa molto piacere che lei non concodi con le dichiarazioni del sig. Riccardi, d’altro canto penso che nemmeno lui sia convimto realmente cio che ha scritto (almeno lo spero!). Il senso di cio che volevo dire e che le parole sono importanti e che purtroppo queste possono essere prese seriamente da chi ha pochi strumenti ed e accecato dalla rabbia e la frustrazione. Mi sembra riduttivo pensare che la causa di tutti i mali della societa siano i rom o di coloro che sono giunti in italia da altri paesi. E evidente che accanto agli episodi incresciosi della corriera di borgaro esistono situazioni di sfruttamento e violenza nei confronti dei migranti. Il problema della convivenza e una cosa molto complessa e dovrebbe essere affrontata senza semplificazioni e luoghi comuni. Parlare di “boutiques” della caritas non mi sembra rispettoso nei confronti di chi offre volontariamente il proprio tempo per aiutare chi versa in condizioni di poverta, a volte anche estrema. Il fatto che poi ci sia chi ne approfitta (un numero esiguo rispetto ai fruitori degli aiuti) non e un motivo valido per sostenere che queste realta non debbano esistere. E necessario che su faccia uno sforzo collettivo per convivere nel rispetto reciproco. Rispetto agli usi e costumi “nostri” a cui gli altri si dovrebbero adattare mi permetto di non concordare con lei. Come la storia ci insegna, le comunita sono destinate ad essere “invase” da persone provenienti da altri luoghi e per forza di cose le comunita di “accoglienza” si modificano per via di questi eventi. Sono processi naturali che avvengono da millenni e, a mio avviso, il modo di accompagnarli piu efficace e quello del dialogo e dell’accoglienza reciproca, anche quando si affrontano questioni spinose. Non e semplice ne sono consapevole, ma sono convinto che con la buona volonta di tutti si possano trovare soluzioni che per forza di cose andranno sperimentate, modificate e continuamente rielaborate alla luce dei continui cambiamenti che avvengono nella societa…la “soluzione finale” non esiste, se non nella testa un po bacata di chi scherza sulle tragedie dell’umanita dalla comoda poltrona del suo ufficio.

  10. bruno Says:

    Purtroppo, la storia non ha mai insegnato niente! Eccone un esempio.

  11. Mistinguet Says:

    E la Regione Valle d’Aosta uno come Riccardi lo paga 4000 euro al mese netti!

  12. Sosisse Says:

    Questi sono i risultati di una classe dirigente nominata dai politici e composta per lo più da lecchini incompetenti e figli d’arte (per essere precisi, in questo caso l’artista sarebbe la sorella…).
    Ma tanto tira già aria di insabbiamento….Il dirigente “si è scusato”…

  13. Sosisse Says:

    @ Mistinguet
    senza contare i vari e generosi bonus il conseguimento degli “obiettivi dirigenziali”…bella locuzione per definire degli inutili compitini che il più delle volte sono svolti iinteramente dai sottoposti

  14. bruno Says:

    Sosisse, quanto hai ragione! e pochi ancora se ne rendono conto: ritorno al medioevo!

  15. patuasia Says:

    Condivido l’indignazione degli utenti riguardo alla faccenda Riccardi! Uno che ci rappresenta in Europa, altro che mezza Fontina!

  16. poudzo! Says:

    Sig. Aosta capitale dei cretini…..(e già la dice lunga come si presenta)…si fa sempre in tempo a fare le valige se si è convinti di vivere in mezzo ai “cretini” io non ci starei…ma evidentemente lei alla fine si trova a suo agio. La butto in “vacca” perchè leggendo il suo commento,non merita risposta diversa da parte mia. Infine ,Sig “coso” sarà lei. Impari l educazione…. e le do un consiglio, stia assolutamente il più lontano possibile dai “CRETINI”.Concludo dicendo che se lei non ha capito i miei concetti (e sono personali, quindi come giusto che sia, non condivisibili da tutti,mi pare più che logico) come dice lei”niente di nuovo da cogliere” mi fa piacere, perchè significa che è d accordo con me essendo tutto cosi scontato. Noi poveri “cretini” aspettiamo con ansia che ci illumini di considerazioni e concetti degli ultimi 2000 anni!. Sa che a volte capita anche a me di sentirmi un cavallo e poi in certe occasioni mi rendo conto che invece sono un asino? Ma non importa c è chi se ne rende conto e chi no. Amen. E no eh, non mi dica che non ha capito manco questo eh. Saluti “coso”.

  17. Andrea Says:

    A me personalmente ha divertito molto il provvedimento del sindaco pd di borgaro in giunta insieme a sel. Questi ingenui fanciullini di pseudo sinistra o di estrema sinistra a seguito di decenni di discussioni sulla multiculturalita, di integrazione, di assistenza sociale, di inclusione delle diverse culture, cascano sulle linee differenziate degli autobus. In questi casi di solito parlano di segregazioni razziali. il razzismo è un problema complesso … Il percorso di integrazione … La storia insegna … Ma quando non riesci a fare nemmeno un tragitto in autobus con uno che non appartiene alla tua cultura, improvvisamente tutto casca. Grande Ennio Flaiano: i comunisti italiani hanno il cuore a sinistra ed il portafoglio a destra. Per il resto continuano a vivere di utopie e non sanno risolvere la convivenza neppure su un autobus.

  18. Elio Says:

    Come sempre tutti hanno una parte di ragione , ma è insopportabile quello che ha scritto il signor Riccardi . Bisognerebbe cercare di capire prima di tranciare giudizi. Per capire un po’ la storia della cultura rom andatevi a leggere il libro “La regina scalza”.

  19. AostaCapitaledegliIsterici Says:

    @poudzo!

    Egregio dottor Poudzo,
    le rispondo in merito al suo intervento del 27 ottobre per evidenziare le ragioni del mio intervento del 26 ottobre us.
    Lei scrive: “Se avere paura dei Rom è…..” (le consiglio “fosse”, a meno che lei non preferisca esprimersi come alcuni rom, ritenendo io che, in Italia, non dovrebbe essere un suo diritto). Così facendo lei cerca maldestramente di manipolare l’opinione di chi legge spostando l’attenzione su una ipotesi (una delle infinite ipotesi) scelta ad hoc per meglio sollecitare un rifiuto viscerale e istintivo non tanto verso un popolo e una cultura (che presupporrebbero ben altri strumenti di valutazione e verso i quali si è espresso l’omino della Regione) quanto verso uno scenario incivile (“accampati in periferia di Torino in mezzo a ogni sorta di immondizia”) che nessuno si sognerebbe di sostenere. Lei compie un altro tentativo elementare di manipolazione (questo spesso utilizzato da gruppi politici per fini legislativi oppure presente nei disturbi psichici da patofobia) basato sulla sollecitazione di una paura collettiva (“potenziali trasmettitori di probabili malattie”) non trovando di meglio che uno dei temi televisivi più gettonati delle ultime settimane: la trasmissione della malattia, il contagio, l’epidemia, la morte nostra e dei nostri cari. Quando lei afferma che “rompono i marroni al mondo ovunque vadano” dimostra l’ignoranza che le imputavo e purtroppo in questa affermazione, ahimé, non c’è nemmeno un tentativo di manipolazione (caratteristica che, per ciò che la riguarda, alzava il livello del suo intervento). Innanzitutto, così per capire, lei parla di rom intendendo Làutari, Khorakhané o altri gruppi? Oppure, come molti, parla di rom intendendo i Sinti? E se parla di Sinti intende Sinti piemontesi? Forse sì, trattandosi di Torino. Beh, allora la informo che in Spagna (http://tinyurl.com/omtxzvu) e Inghilterra (http://tinyurl.com/lz24364) i rom vivono nelle case e sono proprietari delle case in cui vivono. Case ordinate e pulite (probabilmente come la sua, spero come la sua). Negli Stati Uniti i rom sono stimati in oltre un milione di abitanti. Quello che è successo in altri paesi non le suggerisce niente? Non le stimola una riflessione su sé stesso e sul suo discorso sgangherato? Per curiosità segnalo che sono di orgine gitana: Andrea Pirlo (sinto di Brescia), Zlatan Ibrahimovic (madre rom), Bob Hoskins (sinto), Charlie Chaplin (madre rom), Elvis Presley (padre sinto e madre romanichael), Joaquìn Cortés (kalé spagnolo), Michael Caine (rom romanichael), Banderas Antonio (kalé spagnolo), Django Reinhardt (sinto), Biréli Lagrène (sinto), Rickie Lee Jones (rom irlandese), Schack August Steenberg Krogh (rom danese, Premio Nobel per la medicina nel 1920), Gypsy Kings 🙂 Per quanto riguarda il suo delirante intermezzo sulle carceri e sul bel paese e ognuno fa il cazzo che vuole: si commenta da sé e vale per il suo piccolo orticello di piante malandate e malate. Sulla Caritas che dire? Lo sanno pure i bambini! Lei mi sembra sull’orlo di una crisi di nervi 🙂 Non le piace l’Italia cha accoglie gli stranieri? Come dice lei “…si fa sempre in tempo a fare le valige”. Buon viaggio.

  20. nicola68 Says:

    Buongiorno, riconosco l’uscita poco felice della persona soggetto di tale discussione, in quanto ha banlizzato anni di storia “brutta” che ha visto la atroce sofferenza e fine di tante persone, per il capriccio di uno psicopatico, seguito dall’esaltazione di un popolo autoritenutosi “superiore”.
    Ma al tempo stesso ritengo inopportuno giudicare chi non ha un atteggiamento “buonista” verso le persone che hanno trovato nell’Italia un Paese ospite. A me sembra che, nonostante alla fine venga dato poco a questa gente, quel poco viene dato soprattutto dalla gente comune. Ho vissuto per anni vicino ad un campo nomadi di una grande citta’ italiana, e posso assicurare che convivere con queste persone, per quanto si possa essere tolleranti, non e’ facile. Le etnie ROM (ma in questo termine vengono incluse anche gruppi familiari provenienti da altre etnie), vivono come poplazioni nomadi, spostandosi di citta’ in citta’, di Paese in Paese. Alcuni gruppi familiari sono cosiddetti “stanziali” nel senso che si stabiliscono in alcune aree, e li’ cercano di creare una sorta di nucleo abitativo. Le attivita’ che svolgono per il loro mantenimento, vanno dall’allevamento di animali a varie altre forme di commercio (a cui purtroppo occorre aggiungere per alcuni gruppi familiari attivita’ illegali).
    Il grosso problema relativo a queste popolzioni e’ la loro maniera di porsi nei confronti della gente, che per quanto possa essere brutto a dirsi. li “ospita”. Tengo a precisare, come gia’ detto, che non tutte le famiglie di etnia ROM o zingara sono cosi’. C’e’ chi vive secondo le proprie usanze, rispettando comunque il luogo e la gente circostante, e c’e’ chi invece non lo fa.
    Alla lunga pero’ la gente che deve sopportare queste cose, a cui vanno ad aggiungersi angherie di svariato tipo, ne risulta esausta.
    A tale proposito voglio dire alle persone che hanno scritto sopra frasi del tipo “siamo nel 2014”, “sei fuori luogo” ecc. ecc, che manderei loro a vivere per un po’ vicino ad uno di questi campi ” irriverenti”, dove la vita diventa difficile per tutti, grandi, e soprattutto per i bambini.
    In tutto questo, cosa fanno le istituzioni?? Poco o nulla. Tutto cio’ che viene fatto parte o da iniziative personali o da piccoli gruppi di persone.
    Credo, per concludere, che se le persone che vengono ospitate in un determinato Paese non vogliono condividere regole di convivenza civile, occorre che intervengano le istituzioni attraverso richiami alla norma (cito ad esempio delle case popolari messe a disposizione per etnie nomadi alcuni anni or sono, se non erro in Molise, mai abitate). Nel caso in cui nell’arco di un intervallo di tempo non si creino le condizioni per una convivenza basata sul reciproco rispetto e mgari anche su una valida collaborazione, lo Stato stesso deve invitare queste persone a lasciare il Paese, perche’ non rispettati i requisiti minimi di convivenza. Stessa cosa per le persone che commettono reati in maniera reiterata (credo che i finti “buonisti” non siano d’accordo).
    Solo in questo modo si puo’ a mio avviso cercare di stabilire una convivenza civile con un popolo (ma la stessa cosa vale per tutti i popoli stranieri residenti in Italia) o con tanti popoli da cui si possono trarre tanti spunti per aiutarci ad una crescita “vera”. Buona serata.

  21. AostaCapitaledegliAforismi Says:

    @Andrea

    Flaiano (anni 30-60) fatto passare per anticomunista con un aforisma nel 2014 è fantastico. Sto blog sta diventando un ricettacolo di geni. Alcuni interventi sarebbero più congruenti su Spinoza.it Andre? Lo sai che Flaiano è morto vero?

  22. Andrea Says:

    Il fatto che Flaiano sia morto che significa ? Sulla congruenza degli interventi che dire ? credo che chiunque voglia partecipare sia comunque ben accetto. mai sentito e non conosce spinosa.it comunque grazie, ci farò un giro


Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...


%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: