Commendatori!
In ferie in Val d’Aosta, il cardinal Bertone ha conferito due illustri premi per lor definizione. Lo Stato Vaticano riconosce chi gli è servitore, chi dà il buon esempio su ordine del Signore. Commendatore il primo, dell’Ordine di san Gregorio Magno, prefetto anch’egli in un tempo ormai lontano. Commendatore il secondo, dell’Ordine di san Silvestro, papa sbiadito e della dottrina assai maldestro. Benemeriti della Chiesa sono i due Presidenti e li gratifica con encomi che a tutti paiono stridenti. Non si capisce infatti il loro buon esempio che presso la Comunità, a dire il vero, è stato piuttosto empio. A meno che non si voglia celare il furto, la sbornia e l’arroganza con una crociata novella che zittisca la lagnanza. Premi, riconoscimenti, trofei e medaglie trasformano in eroi anche le peggiori canaglie.
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25 luglio 2011 a 14:17
trascrivo solo quanto ho scritto altrove. Non ho parole, solo disgusto, più per il comportamento della chiesa cattolica, che per la vergognosa e ipocrita sudditanza dei politici in questione alla medesima.
“Non sono granché in tema, e pertanto chiedo scusa in anticipo, ma non posso farne a meno. Avevo accennato più sopra ad altri tipi di ferraglia religiosa, e vi avevo invitati a tenervi lontani da Les Combes. Forse era un presentimento.
Apprendo ora, tra spasmi di dolore e accatorciamenti di budella, che ieri, domenica, a Les Combes, il faccendiere cattolico e vaticano Bertone ha invitato, durante l’omelia, i politici presenti ” a richiedere la saggezza per ben governare il loro popolo”. E fin qui passi, anche se certi inviti, pur del tutto ovvi e scontati, in bocca ad un prelato, suonano male. Ma riporto direttamente da La Stampa odierna:
“Al monito rivolto da Bertone agli uomini di potere ha fatto da contraltare la consegna di due onorificenze al presidente della Regione Valle d’Aosta, Augusto Rollandin, insignito dal cardinale del titolo di Commendatore dell’Ordine di San Gregorio Magno (riservato a uomini e donne di religione cattolica in riconoscimento per il loro servizio alla Chiesa) e al presidente del Consiglio regionale, Alberto Cerise, nominato Commendatore con placca dell’Ordine di San Silvestro (decorazione che viene conferita sia ai laici – uomini e donne – sia agli ecclesiastici per benemerenze verso la Chiesa e il Pontefice”.
C’è poi un’ulteriore postilla di Bertone, nei riguardi delle aziende “benefattrici” che hanno contribuito alla ristrutturazione della residenza papale di Les Combes.
Non ho proprio parole per commentare: nella mente mi rotolano a valanga bestemmie e imprecazioni nei confronti delle quali quelle che pronuncia abitualmente Alberto (ha ripreso il nome italiano) Cerise sono preghierine.
La Chiesa cattolica sempre e più fortemente vicina a cesare e lontana da dio. Il potere sempre chino di fronte alla chiesa cattolica per poterne poi raccogliere messe di voti. Un povero cristo è stato crocifisso invano, tanto tempo fa, per aver denunciato queste cose: “guai a voi ipocriti farisei … “. Altrimenti, perché mai lo avrebbero messo in croce? Perché guariva gli ammalati? Perché raccontava parabole edificanti?
p.s. vi avevo avvertiti di stare lontani da les combes in questo periodo!”
25 luglio 2011 a 15:50
Suvvia, Bruno, non esagerare. Bertone ha ragione, considerando quello che rappresenta. Genocidi, massacri, stupri, pedofilia, locupletazione (in tutte le sue forme) sono da sempre il pane quotidiano, la vera ostia consacrata della chiesa cattolica. In confronto, è perciò vero che Iddu e Seris sono esempi per la comunità, così come lo sarebbero Totò Riina, Nitto Santapaola, (…), Francisco Franco e tanti altri. Forse – forse – solo di fronte a Gengis Khan, Hitler o Stalin la chiesa riconoscerebbe un suo eguale e si asterebbe dal complimentarlo: per l’invidia, ovvio.
Anzi, l’operazione è positiva. Tanti, sotto la pressione di un mondo che sembra impazzire e che invece è a regime per arricchire i soliti noti (tra cui la chiesa cattolica), si sarebbero forse avvicinati al messaggio del Cristo. Spero lo facciano, sia chiaro, ma ogni trovata come quella del Cardinal Bertone ci garantisce che saranno in pochi a passare tramite il cattolicesimo, che sarà invece abbandonato da un numero crescente di “indignati”.
Bene, molto bene, quindi: Opus Dei, IOR, Comunione e Liberazione e tutta la galassia di profittatori di regime si troveranno sempre più rapidamente in difetto di truppe.
Forza, Bertone! Ancora uno sforzo, proponi magari la beatificazione di Anders Breivik, e vedrai le tue chiese vuote e quindi, prima o poi, i tuoi conti languire. Allora, e solo allora, lo sappiamo, soffrirai. Con nostra somma gioia.
25 luglio 2011 a 18:03
Per accedere al governo di questo paese, italia o valle d’aosta, da sempre, e in modo particolare dal fascismo in poi, sono necessarie due semplicissime condizioni: i favori della chiesa cattolica e delle mafie di vario genere, variamente denominate: lo sapevano mussolini, la democrazia cristiana, berlusconi, lo sa l’UV.
25 luglio 2011 a 18:24
Lo schifo non ha mai fine. Che luminosissimi esempi di virtù cattoliche! Da oggi il commendatore “con placca” e il suo Augusto padrone si sentiranno ancora più protetti ed intoccabili. E questo grazie alla Chiesa e ai suoi indegni rappresentanti su questa terra. Chissa se nel curriculum vitae dei nostri nuovi neo-cumenda, che il nostro vescovo ha dovuto inviare in Vaticano a corredo della pratica, si fa cenno alle condanne passate in giudicato per reati contro la pubblica amministrazione.
25 luglio 2011 a 18:27
In margine: tutte le leghe, compresa la valdostana UV, sono nel loro intimo, sotto maschere diverse, profondamente ed irrimediabilmente fasciste, forse è anche per questo che hanno tanto a cuore la chiesa cattolica (e le sue onorificenze).
25 luglio 2011 a 18:30
ma lo saprà il pope cattolico quello che è successo, forse a sua insaputa (o forse per leggerezza) tra le sperdute montagne della valle d’aosta?
25 luglio 2011 a 18:34
Ma sono i figlioli prodighi che più sono amati dal Signore, quelli che rubano e fuggono da casa per poi tornare a mani e pancia vuote. Non sono quelli che lavorano con onestà i prediletti, ma i peccatori che per tornaconto si redimono. Mi sembra che il Vangelo abbia dato le direttive circa il comportamento da seguire.
25 luglio 2011 a 19:24
ma i politici nostrani, con la lodevole eccezione di quelli saliti a les combes in devoto pellegrinaggio, son già tutti in vacanza, così come lo sono i cattolicissimi prelati? Sono già tutti al mare (qui ad atene, noi, con espressione simpatica, diciamo “à la goille” che, tradotto letteralmente, significa “allo stagno”)? A loro vanno i nostri auguri, sperando che in un meso e mezzo (più o meno) riescano a riprendersi da un anno di fatiche passato a disquisire della cosiddetta “politica”! (sempre mi sovviene l’accorato e appassionato intervento della povera carmela fontana, in un incontro partitico su “politica e informazione”, la quale, miserevole e misconosciuta, non ha visto traccia sulla presse nostrana del suo indefesso, appassionato e disinteressato lavoro nelle commissioni consiliari della regione! speriamo che abbiano almeno ricompensato finanziariamente il suo immenso lavoro!).
26 luglio 2011 a 07:16
Sono l’unica persona che in questo blog si sia dichiarata cattolica, credente, praticante (anche se credo ci siano altri frequentatori a me affini).
Di conseguenza sembrerei un codardo se non mi esprimessi in questa specifica discussione.
Imposto la mia risposta: io credo nel Signore Iddio, tra lui e me c’è una realtà intermedia chiamata Chiesa.
A questa io credo quando parla di questioni religiose; posto che è fatta da uomini, le sue branche si interessano pure di cose pratiche che io sono libero di giudicare e condividere o meno senza che ciò mi ponga fuori dalla Chiesa stessa.
Tra le cose pratiche pongo, ad esempio, la ritinteggiatura interna della chiesa (edificio, quindi con la c minuscola) che frequento, eseguita con scelte cromatiche non da me condivise; e pongo pure quelli che Patuasia definisce due “illustri premi”, che non condivido pure loro.
Nella scelta dei colori della ritinteggiatura preindicata si evidenzia una carenza di informazione relativa ai canoni che devono essere posti alla base della scelta dei colori; il conferimento dei due illustri premi evidenzia, analogamente, una carenza di informazione relativa al pensiero politico dei due premiati, pensiero che giudico agli antipodi del messaggio evangelico che difende la specificità di ogni singola persona, creatura che è fatta a immagine e somiglianza del Creatore.
I due (criticabilmente) premiati operano per uniformare le persone, fingendole portatrici di caratteristiche etniche e linguistiche di pura fantasia (usufruendo del fatto che la stragrande maggioranza dei residenti in Valle, pur di ricevere dallo Stato gli stranoti privilegi, accetterebbe di essere dipinta anche come discendente di Tamerlano o in possesso di tre orecchie o parlante lo swahili), affinchè tale massa possa essere utilizzata per finzioni verso l’esterno.
Questo disprezzo verso la verità e verso l’effettiva demografia locale pone i premiati al d fuori del messaggio cattolico.
Premiarli è frutto di una carenza di informazione: mica è possibile superare certe barriere gerarchiche per documentare chi di dovere sull’azione politica improntata alla contrapposizione più totale col messaggio cristiano da parte dei due premiati.
Ciò detto, considero questo errore (i premi, frutto di una carenza informativa) a livello di quello della ritinteggiatura e non mi piace il fatto che questa discussione abbia visto lo sciorinio della più bieca critica verso la Chiesa per ragioni soggettive che esulano dai premi pur criticabili.
Chiedo a Patuasia: io ho qui motivato le mie critiche ai due premiati e individuato la ragione per cui tale premio non andava concesso, ragione consistente nel loro operare per uniformare i residenti al fine di renderli un prodotto politicamente spendibile per i deliri rossoneri.
Uniformazione derivante anche dall’imposizione di percorsi culturali inutili che però Patuasia approva perchè confiniamo (udite, udite!) con F & CH.
Quindi io reputo i premiati, che calpestano il messaggio cristiano della persona da rispettare nella sua specificità quale creatura di Dio, non premiabili per una ragione che Patuasia, integralista linguistica confessa, non condivide.
Ergo, perchè Patuasia critica tali premi a tali campioni? Sull’accanimento terapeutico verso l’ospedale vecchio la pensiamo allo stesso modo, ma questa è una critica ininfluente, rispetto al premio, verso i due premiati; idem per ogni altra scelta contingente.
Ci sono altre ragioni, ma vorrei vederle indicate, per evidenziare che, sub luce aeternitatis, sono il ronzio di un’ ape dentro a un bugno vuoto rispetto alle mie.
26 luglio 2011 a 09:45
Borluzzi dice : “il conferimento dei due illustri premi evidenzia una carenza di informazione”. Beata ingenuità, mi verrebbe da dire. Mi viene in mente il commento di non so più che prelato alle esternazioni blasfeme di Silvio. Cattiva informazione o la chiesa accetta (ICI per es.) tutto “a maggior gloria del Signore!”? I due illustri oltre a contribuire (con i soldi nostri : voglio anch’io la mia parte di Commenda!!!) al rinnovamento di les Combes hanno anche affittato la “Maison du Pélerin” di Croce di Città, rimessa a nuovo con i soldi dell’Europa per accogliere i pellegrini (mai aperta e comunque mai passato 1 pellegrino!). E questi sono solo due piccoli piacerini…
26 luglio 2011 a 10:28
Mettiamola sul ridere: “Deus non est Trine ma est Quatrine….”
26 luglio 2011 a 11:40
Signor Borluzzi, lei mi dà dell’integralista, se la cosa la fa stare meglio… . Non elenco le ragioni del post perché mi sembrano espresse con chiarezza e poi a che servirebbero dal momento che lei le considera a priori come “il ronzio di un’ape dentro a un bugno vuoto” rispetto alle sue?
26 luglio 2011 a 12:05
A me pare che per Patuasia ogni appiglio è utile per non porsi in opposizione al pensare di Alpe e PD sull’argomento, di fatto accettante il pensiero rossonero.
Comunque io volevo dire che i premiati non dovevano esserlo e questo per ragioni che toccano la quintessenza della persona, cioè una specificità che ciascuno si costruisce con scelte personali e non con imposizioni e finzioni care ai rossoneri.
Escludendo tale motivazione (senza pregio per chi è insensibile alla difesa di specificità e prerogative di ciascuno), su cui la gerarchia cattolica può entrare, restano scelte concrete, tipo ferrovia-ospedale-pirogassificatore e via così, cioè questioni non richiamabili per contestare la concessione di illustri premi visto che le gerarchie preindicate non entrano in questi meriti (o meglio: demeriti).
In tale senso, le motivazioni richiamantesi ai valori eterni sono su un piano superiore rispetto a quello delle motivazioni anti-premio facenti riferimento a ragioni meramente contingenti, piano, quest’ultimo, equiparabile al bugno.
26 luglio 2011 a 15:21
“Le motivazioni richiamantesi ai valori eterni sono su un piano superiore” per un credente, forse. Per un laico sono assolutamente equiparabili se non, addirittura, di nessun interesse. Le “ragioni meramente contingenti” sono quelle che hanno ridotto politica e società a quello che sono oggi.
26 luglio 2011 a 15:23
trovo aberrante che una chiesa, qualsiasi chiesa, si occupi, in luogo del regno dei cieli, di commendatori terreni, a titolo vario.
26 luglio 2011 a 15:47
Fortuna Borluzzi che ti dichiari liberale, nei tuoi scritti quello che viene fuori neanche tanto fra le righe è: quello che penso io è giusto, lo motivo e pertanto non posso che avere ragione, gli altri o si adeguano o sono integralisti, filopartitici, ottusi ecc ecc…, ma cosa scriveresti se ti dichiarassi fascista! 🙂
26 luglio 2011 a 18:01
Mamma mia, che confusione fate!
Tutti noi vorremmo che il sultano del Brunei costruisse nel suo paese due palazzi principeschi con dentro arredi favolosi e ponesse in ciascuno cento persone al servizio 24/24 dei due premiati, forniti di un solo biglietto di andata per il Borneo con tutto il seguito che desiderano.
Tutti noi critichiamo gli illustri premi conferiti loro.
Io, cattolico/credente/praticante, ho esposto, ritengo chiaramente, le ragioni per cui non condivido tale doppia premiazione.
Qui la maggioranza di chi interviene, forse la quasi totalità o la totalità, non è credente, come legittimo.
Quindi a me pare conseguente chiedere, a chi si colloca al di fuori della Chiesa, le ragioni per cui esponenti della Chiesa non dovevano conferire premi ai due campioni in oggetto.
Mi sembra una curiosità legittima, la mia, perchè qui i commenti non hanno evidenziato le ragioni per cui non ci dovevano essere i premi, ma sono stati caratterizzati da critiche generiche verso i premianti senza entrare nel merito del perchè i premiati non meritavano di esserlo.
Fiatosprecato non riconosce una validità erga omnes dei valori eterni; concetto legittimo e comprensibile, ma non c’entra con la mia richiesta, che rinnovo: per quale motivo (non eterno, va bene così, fiatosprecato?) i non credenti si oppongono agli illustri premi?
Su questa banale domanda si sono innescate fughe per la tangente che hanno dell’incredibile.
Libero: l’integralismo è, correttamente, riferito a chi non ha a cuore l’autodifesa della specificità di ciascuno in quanto difende le camicie di forza culturali imposte dall’alto che stupidamente in Valle imperano (nel nord Friuli, ove sono nato, all’italiano a scuola è affiancato l’inglese in quanto fondamentale nel mondo, anche se dopo pochi km c’è l’Austria col suo tedesco; riferiscilo a Patuasia e tieni presente che io non chiedo qui l’inglese per tutti. ma la libera scelta di una lingua da conoscere poi come l’italiano); non ho usato il termine filopartitismo, ma ho notato il cordone ombelicale tra il posizionamento della padrona di casa e quello di due forze politiche relativamente alla libertà di costruirsi la cultura che uno desidera prescindendo da obiettivi altrui non personalmente condivisi; il termine ottuso non l’ho usato: libero, hai letto male.
Qualcuno, non credente, mi sa dire una buona volta perchè tali due campioni non andavano premiati (facendo riferimento a comportamenti politici dei campioni stessi)?
Io ho fornito una dettagliata motivazione religioso-eterno-metafisica; vorrei sentire la vostra, altrimenti giustificata.
26 luglio 2011 a 18:40
Mi scusi, signor Borluzzi, ma questa volta la trovo un po’ pedante. Lei mi chiede perché i due presidenti non dovrebbero ricevere i premi, le rispondo dicendo che nel post ci sono in elenco i motivi, seppur presentati in rima e piuttosto concisi, ma è l’intero blog una esaustiva risposta a questa sua inutile domanda. Non le bastano le decine di articoli già scritti sui due e di conseguenza prendersi il lusso di dare per scontato i vari perché. Se c’è una fuga da parte mia è dalla noia.
27 luglio 2011 a 08:46
Abbandono il tema perchè non c’è più sordo di chi non vuole sentire.
Un blog deve essere luogo di discussione e il mio inside topic sottolineava quel non rispetto dell’unicità e irripetibilità di ogni persona che doveva esimere dal conferimento di premi.
Tema degno di analisi e non di fuga.
Patuasia si autoassolve ricorrendo alle tre parole tre sue in rima e antecedenti al mio scritto, nonchè assolve gli off topic di chi si è dilettato col bombardare la Chiesa.
In un blog si approfondisono i temi posti sul tappeto e il mio, quel rispetto della persona che non viene riconosciuto da chi ritiene la persona stessa un oggetto descrivibile e plasmabile a piacere in barba ai valori della Costituzione, era di quelli importanti.
Infastidisce trattarlo, prendo atto e non replico qui a meno che ci sia la reiterazione di interventi balzani da parte di chi non sa interrelare tra loro varie mie considerazioni avverse al fatto che in regione i residenti sono ritenuti oggetti inanimati al servizio di aberrazioni ideologiche altrui, aberrazioni de facto (come l’elencazione di suoi concetti rinvenibili costì negli ultimi giorni dimostra) accettate dalla padrona di casa.
27 luglio 2011 a 09:24
…quante parole inutili…è semplicemente l’ennesimo passo falso della Chiesa che evidentemente sta perseguendo un progetto autodistruttivo che ha delle curiose analogie con lo stesso mondo politico attuale…forse neanche i parenti dei 2 nuovi cumenda sono convinti della “bontà” del gesto compiuto dal Mons. Bertone.
…credo che nessun Valdostano (anche solo minimamente informato sulla storia dei 2 “Santi subito”) possa ritenere accettabile una tale onorificenza. Certi avvenimenti bisognerebbe tenerli in memoria e “richiamarli” l’istante prima di porre il voto sulla scheda elettorale.
27 luglio 2011 a 09:36
Borluzzi fai e disfi tutto da solo. Possibile che tutti gli argomenti siano riconducibili a un unico concetto e cioè il francese insegnato nelle scuole? E poi mi pare che qui si studi anche l’inglese o no? ma qui chiudo e ti chiedo di non replicare perché siamo fuori tema. I motivi riassunti da patuasia nel post e ampiamente descritti nel blog sul perchè due personaggi non avrebbero dovuto essere posti come buon esempio dalla chiesa a me sembrano chiari: la gente si plasma con gli appalti, i favori, gli incarichi, le leggine ad hoc, il nepotismo… le ideologie appartengono ad altri tempi. Sul francese il fatto che la gente non lo parli, mi sembra una prova sufficiente per denunciare il suo fallimento in quanto ideologia.
27 luglio 2011 a 12:09
e pensare che quel povero cristo di gesù cristo non ha fatto commendatore neanche uno dei suoi discepoli, neanche quelli più fidati, li ha mandati tutti in giro per il mondo “come pecore in mezzo ai lupi”. Che i lupi si siano estinti? Oppure, che anche le pecore siano diventate lupi?
30 luglio 2011 a 12:09
L’esempio quotidiano dei nostri amministratori ai loro concittadini.
Parliamo e insegnamo ai nostri figli e ai nostri allievi a parlare e a rispondere alle domande così come fa il Commendatore dell’Ordine di San Gregorio Magno, esempio di virtù cristiane, Augusto Rollandin.
Il medesimo, a proposito della sostituzione di Chantal Bernini alla guida del turismo di chez nous (Apt): “Le valutazioni dell’insieme portano a considerare che le proposte portate dal nuovo direttore incontrano le nostre esigenze. Chantal Bernini ha guidato l’ufficio nella sua fase iniziale, con la struttura appena creata. Oggi le valutazioni tecniche ci portano a tenere conto di analisi diverse. Diciamo che prima c’erano elementi che ora non ci sono più”.
Ma che cosa avrà voluto dire? In che lingua ha parlato?
30 luglio 2011 a 16:40
A proposito di linguaggi degli amministratori. Avete mai notato nelle interviste politiche che il nostro TG3 ci propina, l’uso e l’abuso della locuzione “va nella direzione in cui…” per indicare il fine di un’iniziativa?
Ma di quale direzione si parla? Perchè non è possibile esprimersi più semplicemente o trovare altre parole? Alcuni si vede che l’hanno imparata a memoria a qualche corso di politica, altri si vede che la usano per darsi un tono. Il vero specialista una volta era Lavoyer che riusciva a infilarla quattro volte in un discorso di tre frasi; adesso è incalzato da vicino da parecchi colleghi.
E basta! Fatevi consigliare da qualcuno dei vostri consulenti/portaborse/galoppini ma cambiate frasi (tanto sono vuote di significato comunque).
30 luglio 2011 a 18:13
teddybear ha ragione. un’altra locuzione molto usata soprattutto da Iddu, ma anche da Pino che evidentemente cerca di imitarlo (povero..) è “quello/a che è”. insomma invece di dire, -che so- “abbiamo deciso che la scelta possibile …” dicono “abbiamo deciso che QUELLA CHE è LA scelta possibile”. aria fritta. comunque. e soprattutto sempre pronti a mettercelo…. là
8 agosto 2011 a 22:49
Ma quante minchiate scrive Borluzzi?