Papa Francesco ha annunciato l’apertura di un Giubileo straordinario. L’apertura della Porta Santa di San Pietro sarà prevista per l’8 dicembre prossimo, giorno dell’Immacolata, e le celebrazioni si concluderanno il 20 novembre 2016. Il nostro vescovo, Monsignor Franco Lovignana, si è già premunito di avvisare che la Diocesi non immaginerà iniziative particolari. Tradotto vuol dire che la Chiesa valdostana non caccerà un soldo per questo evento. Monsignore piuttosto invita, con la prudenza tipica dei prelati, alla sensibilizzazione che l’occasione santa dovrebbe favorire”sul fatto che nella nostra Valle non esistono luoghi di accoglienza adatti ai pellegrini.”. E che la Diocesi “non ha la forza e le risorse per affrontare da sola questo problema, ma potrebbero sorgere delle interessanti sinergie.” (La Vallée notizie). (altro…)
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Il Frutto saporito del Giubileo
24 marzo 2015Prima di tutto!
18 luglio 2014Siamo arrivati al clima festoso e alle prelibatezze della ventiduesima edizione della festa di San Giorgio e San Giacomo. Nel paginone pubblicitario si leggono il programma, i sacrifici, la passione, l’entusiasmo, la grande soddisfazione, l’impegno degli organizzatori-pronti-a-tutto pur di allietare con serate in allegria il pubblico sempre numeroso di calabresi e non, di valdostani e non, di italiani e non, di grandi e non. Si leggono i ringraziamenti. “Un ringraziamento in particolar modo a Don Luigi Maquignaz, padre di questa iniziativa, a Don Albino che segue attentamente questa festa, al vescovo Monsignor Lovignana, tutte le autorità e l’amministrazione locale.” La Chiesa prima di tutto!
‘ndrangheta rossonera
5 Maggio 2014La Stampa di Torino in pagina regionale rivela che le armi della strage di Duisburg (6 morti) sono passate dalla Vda grazie ai Nirta di Quart, condannati per traffico internazionale di droga. Sono gli stessi che hanno donato alla parrocchia del quartiere “de la Doire” una statua della madonna di Polsi. Intanto il vescovo di Aosta è occupato a biasimare il “materialismo degli atei”.Le vie del Signore e delle pistole di ‘ndrangheta sono infinite. Dunque la chiesa valdostana è connivente?
Connivente no: vecchia, distratta, con riflessi da Guerra Fredda, impaurita dalla religiosità calabrese, che è un carnevale magico e pagano degno di Fra’ Diavolo. Evangelizzarli, una fatica improba. Meglio civettare acriticamente con le loro pratiche superstiziose e tribali, camuffandole da “religiosità popolare…”. Intanto si è concluso giorni or sono il processo di primo grado contro la famiglia Taccone, il padre Claudio, i figli Ferdinando, Vincenzo e Alex. Imputati di lesioni, danneggiamento e violenza privata nei confronti di una famiglia di St Marcel, i tre fratelli sono stati condannati a 3 anni e 6 mesi, il padre a 2 mesi. I Taccone sono in attesa di altro giudizio presso la DDA di Torino (operazione “Hybris”) con le imputazioni di: Tentato omicidio, tentata estorsione, rapina, lesioni, danneggiamento con incendio, il tutto con l’aggravante del metodo mafioso. Sospettati di essere in contatto con la cosca Pesce di Rosarno, come rivelano le intercettazioni, le indagini a loro carico ebbero origine dal triplice rogo doloso di tre auto al quartiere Dora. (altro…)
Tanta fatica per nulla!
2 settembre 2013Così la spiegava Galbraith: “ se dai da mangiare abbastanza avena al cavallo, qualcosa riuscirà a sfamare anche i passeri”.
Avete presente la reggia di Versailles? Creare un posto con un’economia pensata su misura per le esigenze, i capricci, le follie, le porcate dei super-ricchi. Radunarli e coccolarli. Dalla loro tavola sempre imbandita, dai loro eccessi sempre rinnovati, sgocciolerà un poco di benessere. Così qualche briciola di caviale ed un goccio di champagne cadranno dal tavolo e faranno la fortuna dei servitori.
E’ la logica dei paradisi fiscali: la reggia di Versailles fu la ricchezza di un piccolo popolo di ebanisti, camerieri, sarte, modiste, puttane, staffieri, cicisbei. Le Cayman, Montecarlo, San Marino o l’isola di Man, uguale. Peccato che “l’economia da sgocciolamento” funzioni solo nella piccola dimensione, non consenta poi di capire il mondo, ma imponga di richiudersi nel più gretto egoismo localista. Infatti ciò che fece la ricchezza economica di Versailles, impoverì la Francia. Così, quando la Marianna si levò per decapitare l’intera corte e tutti i suoi occupanti, il piccolo stupìto popolo di Versailles era saldamente monarchico.
Il loro benessere era legato all’Ancien Règime, loro mica guardavano alla Francia, ma solo al loro interesse di versagliesi. La loro mente, la loro visione politica, coincideva col territorio di Versailles. La Francia? Il bene generale? Concetti troppo vasti…
Mi è venuto in mente questo raccontino osservando i mesi di manovre diplomatiche del Comune di Introd e della Regione VDA.
Finte da spadaccini, trattative da Talleyrand, mobilitazione della lobby clerico-localista in consiglio regionale e in Parlamento, poi finalmente la luminosa vittoria: Cerimoniale mobilitato e solenne conferimento della cittadinanza di Introd a Tarcisio cardinale Bertone, Segretario di Stato Vaticano. Mica al vecchio e dimissionario papa Ratzinger, come sarebbe stato più giusto in quanto ospite abituale. Perchè questa scelta? Papa Ratzinger è pensionato, dunque non ha più potere, dunque non potrà fare favori. Che ci frega di un’autorità morale? Bertone invece ha una carica politica potentissima, dunque potrà essere utile. Discorsi, sbrodolate, salamelecchi, poi passa una settimana e quel bolscevico di papa Francesco manda in pensione Bertone e lo sostituisce con mons Parolin. Tanta fatica per nulla!
Bastava leggere un giornale nell’ultimo anno per sapere che il card Bertone era uno dei principali responsabili della bufera di monnezza che ha scosso il Vaticano. Ma a Versailles, pardòn ad Introd, mica guardano lontano o leggono i giornali: ciò che conta è l’interesse del territorio. La morale? Come disse il grande Travaglio, “ è durissima leccare culi in movimento”. (roberto mancini)
Da non perdere!
30 agosto 2013« Ogni anno, a settembre, i capi mafia si riuniscono a Polsi per discutere delle strategie criminali. Si fanno le investiture, i processi, si decide se aprire o chiudere una locale di ‘Ndrangheta » (Nicola Gratteri, procuratore antimafia.). Ma la Madonna di Polsi vi aspetta ogni anno a settembre anche ad Aosta! Nella chiesa di sant’Anselmo, dove si riuniscono i numerosi devoti, l’Immigrata potrà esaudire i vostri desideri, magari vi trova pure un posto di lavoro! In ogni caso una chiacchierata con uno che conta non ve la nega ! Non mancate!
E’ proprio un tesoro!
22 agosto 2013La Regione e cioè noi contribuenti valdostani, tra le altre abbiamo pagato anche la mostra allestita in Cattedrale dal titolo: “Sacerdoti, vescovi, abati. Santi protettori delle valli alpine tra arte e devozione”. L’esposizione si inserisce nell’ambito del progetto internazionale “Sculpture médiévale dans les Alpes”, che raggruppa sedi museali ed enti di Francia, Italia e Svizzera e organizza per l’anno in corso una serie di mostre sulla scultura medievale, questa è considerata un virtuoso esempio di collaborazione con la Diocesi aostana. Tale collaborazione vede l’assunzione del 99% della spesa da parte della Regione e cioè da parte nostra. Progettazione, stampa del materiale, distribuzione e affissione, trasporto delle opere, allestimento e smontaggio, cura del progetto grafico, curatela, assicurazione, ma anche adeguamento dell’impianto elettrico e i diritti SIAE, li paghiamo noi. La cifra è di 46.200,00 euro IVA compresa. A questa va aggiunto l’acquisto di 600 volumi, aventi lo stesso titolo della mostra, di 8.400,00 euro. Il Museo del Tesoro della Cattedrale e cioè la Curia, provvede all’assistenza con l’ausilio di volontari (te pareva che scucisse qualche cosa!), la visita guidata e la cerimonia di inaugurazione. E fin qui siamo nella norma, anche se, a dirla tutta, la Chiesa avrebbe potuto farsi carico dell’intera iniziativa…, ma la parte che proprio non quadra e di questi tempi risulta essere particolarmente fastidiosa, è che i proventi della vendita dei biglietti e del catalogo se li metterà in tasca il Museo del Tesoro della Cattedrale! Noi paghiamo e la Curia incassa. Un do ut des a senso unico.
Un gelato della Madonna!
1 agosto 2013Non poteva mancare il parere della Curia. L’altare sconsacrato è ancora al centro di polemiche riguardo al suo uso laico, un uso che genererebbe “dolore e sofferenza”. Ma quanta delicatezza nell’animo di alcuni! Peccato che queste sensibilità così scrupolose non abbiano diretto il loro rammarico verso l’uso laico di altre figure religiose: quelle dei santi Giorgio e Giacomo. Nessuno che si sia sentito “ferito nel profondo” nell’associazione di giovani corpi femminili al voto di castità. Nessun imbarazzo è nato dall’accostamento della sensualità e bellezza femminili ai santi patroni della festa dei calabresi. E se don Albino è stato zitto su un condannato per favoreggiamento con la ‘ndrangheta che frequenta la sua parrocchia in quanto sede del Comitato organizzativo, ecco che don Pellicone esprime senza indugio il suo disagio per il gelato della Madonna. E se don Albino si guarda bene dal suggerire di non presenziare alla sagra della ‘nduja inquinata dalla criminalità organizzata, ecco che don Pellicone invita a non frequentare un luogo dove si scherza con i santi. Ecco cosa scrive sul bollettino della sua parrocchia: “Inevitabilmente ho pensato anche alle migliaia di oggetti trafugati tra le chiese e le cappelle (inginocchiatoi trasformati in mobili bar), ma almeno in queste situazioni l’oggetto artistico viene valorizzato proprio come opera d’arte e non come pezzo d’arredamento di un negozio e per di più utilizzato per reggere le coppette di gelato.“. Insomma per la Curia locale la ‘ndrangheta è molto meno scandalosa di un altare sconsacrato, il furto di un’opera d’arte religiosa da una chiesa è meno grave del regolare acquisto da una casa privata, contenere gli alcolici è meno peccaminoso che contenere i gelati. Alla Curia valdostana tre Pater, tre Ave e tre Gloria e il divieto di mangiare gelati per sempre.
Papà!
14 marzo 2013Fuori programma
4 febbraio 2013Imperdibile!
Di questo lui non parla
16 novembre 2012Il vescovo di Aosta, Monsignor Franco Lovignana, disse tempo fa “la fede implica una testimonianza ed un impegno pubblici“. Chissà a cosa si riferiva? Parole suggestive che poggiano sulla retorica del vuoto. Già, perché oggi, di fronte a un impegno pubblico molto importante per tutta la collettività come può essere un referendum, fa dire dal suo segretario: “Monsignore preferisce non esprimersi. La questione non attiene a temi che riguardano direttamente la fede“ (La Stampa). La salute non è di competenza della Chiesa, ma l’uso dei preservativi sì! Bene! Ricordiamoci di quella frase quando il vescovo si occuperà di matrimoni gay, di adozioni ai single e di tutte quelle cose che riguardano la nostra sfera affettivo-sessuale che non compete a chi, per motivi di fede, ha fatto voto di castità.
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