Ed è subito autobus!


Nella consueta serie di interviste sulla Vallée, la domanda di questa settimana è: come si sta senza buoni di benzina? Le risposte sono prevedibili: tutti si lamentano della perdita di un privilegio che faceva risparmiare. Normale. Quello che mi ha fatto riflettere è la dichiarazione di una signora che si è sentita costretta a usare i mezzi pubblici. Mumble mumble: dunque il popolino cambia solo se viene costretto. Ed è costretto solo se gli si tocca il portafoglio. Non c’è inquinamento che tenga, salute, senso di responsabilità collettiva; questi argomenti raggiungono una piccola percentuale di umani, la maggior parte è sensibile solo quando la costringi di tasca propria. Le metti il ditone nella piaga! Allora, come si è espressa la signora di cui sopra, ci si adatta. Quanti soldi sono stati profusi per campagne di sensibilizzazione urbana? Soldi buttati via in migliaia di dépliant nati per educare, ma assolutamente inutili. E’ bastata l’Europa a dirci stop ed è subito autobus! Ma allora… ad averci le palle…!

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2 commenti su “Ed è subito autobus!”

  1. bruno courthoud Says:

    le campagne di sensibilizzazione (vedi écolo e le campagne di Cerise che dipingeva gli autobus), servono solo al politico per farsi bello e per nascondere altre magagne (e per consulenze e spese a non finire, chiedete alla sig.ra Cazzaban, consulente per l’ambiente dello stesso Cerise). Se si potesse solo fare un misero calcoletto costi/benefici, quanto sopra emergerebbe con assoluta evidenza. E’ fumo negli occhi, come le campagne sulla legalità, sempre dello stesso Cerise.

  2. poudzo Says:

    Già… le conferenze, le lezioni, gli opuscoli sulla legalità: altro fumo, altri soldi gettati, perché come dice anche l’ultimo dei pediatri, non sono le parole che insegnano, ma gli esempi. Nella nostra “famiglia” gli esempi dei padri non hanno bisogno di ulteriori commenti.


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