L’informazione in Valle d’Aosta è sostenuta dalla Regione. Per i primi sei mesi dell’anno in corso, abbiamo versato trecentottantacinquemila euro! Qualche esempio: il settimanale “La Vallée notizie” riceve come contributo alle spese quasi settantamila euro, segue la “Gazzetta Matin” con trentottomila euro. Al “Il Corsivo” che ha meno tirature, un aiutino di soli diciottomila euro, poco più poco meno. Queste cifre garantiscono ai cittadini un’informazione libera dai condizionamenti politici.
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Liberi di sapere!
30 novembre 2011Linea d’ ombra
30 Maggio 2011Sulla Vallée notizie compare una foto con un signore di probabili origini magrebine che dorme su un divanetto. L’articolo sottostante definisce il dormiente una vittima della “fin troppo accogliente biblioteca regionale”. Il sarcasmo del giornalista (btb) continua nel considerare il riposo del “marocchino” l’effetto del massiccio peso della cultura a cui è stato sottoposto. L’ironia si interrompe brusca con la classica parola: vergogna! Segue la lamentela tipica di un pensiero che si può definire senza ombre razzista: figli costretti a convivere con marocchini… . Termina con la richiesta di intervento e possiamo facilmente intuirne la tipologia. Dormire su un divano, magari occupandolo per ore, non è bello e, credo, neppure consentito. Ma questa legittima indignazione non potrebbe essere facilmente gratificata dall’ingerenza degli impiegati? Perché permettono ciò? Sono sempre più convinta che le responsabilità siano a carico di chi gestisce una struttura e meno, molto meno di chi la usa. Non sono le regole che mancano, ma il dovere di farle rispettare. Il rispetto si impara, ma occorre che qualcuno lo insegni e questo vale per tutti, valdostani compresi.
Demoaugustocrazia!
20 ottobre 2010Noi valdostani non abbiamo importato dall’estero nessun modello di democrazia e gli italiani oggi hanno copiato da noi! Come scrive Gramellini, nel suo Buongiorno, circa il nuovo “design” nazionale che ha dato alla democrazia italiana un formato più pratico e svelto, così la variante della democrazia valdostana, che ha il merito di averne anticipato l’originalità, è altrettanto flessibile e anch’essa passa al vaglio di un presidente: il veterinario Rollandin. Al suo insindacabile giudizio. Lo ha pure sottolineato Dino Viérin in una sua recentissima uscita sulle pagine della Vallée: il Conseil Fédéral ha solo il compito di ratificare decisioni già prese altrove, l’Union non c’è più. Dunque, noi valdostani che dipendiamo dal partito di maggioranza, per una volta diamo l’esempio, sì perchè lo stile è sempre quello di ieri: Rollandin non è cambiato. Nella Petite Patrie si è sperimentato da tempo quello che oggi si vive in Italia: “una formula divertente e spettacolare che coniuga pluralismo e dittatura, turbolenza e obbedienza, libertà e marajà”. Con la peculiarità tutta montana che esclude a priori la turbolenza e la libertà, se non nelle missive al vetriolo e nei falò.
Che ci fa lì?
12 ottobre 2010Sulle pagine de La Vallée Notizie, l’ex Presidente della Giunta, Dino Viérin eprime la sua attuale opinione circa il suo partito: l’UV e ” denuncia l’assenza di dialogo e confronto sui grandi temi, la gestione che segue una logica più aziendalistica che politica. E chi esprime dissenso viene visto come elemento di disturbo. Siamo di fronte ad una mutazione genetica del nostro movimento che non si confronta più, non discute più dei grandi temi politici: è solo più un partito elettoralistico che si anima giusto alle scadenze elettorali. L’Union non c’è più…”. Come mai il nostro Dino se ne è accorto solo adesso? Noi, che non siamo politici di professione, che l’Union avesse smesso da anni di confrontarsi sui Grandi Temi e privilegiasse le Grandi Opere lo abbiamo capito da un pezzo. Si tratta di un’operazione di marketing come ha suggerito un abile osservatore sul nostro blog? Rompere le scatole a Rollandin per poi elencare precise richieste? Ricordate, nel recente passato, quanto aveva rotto il consigliere (in quota Viérin) ultimo eletto, Ennio Pastoret? Oggi che è assessore, se ne sta così buono che quasi nessuno si accorge della sua esistenza. Dunque quelle lotte per la poltrona erano forse per Dino una battaglia sui grandi temi? Cosa vuole in realtà? E se l’Union non è più l’Union cosa aspetta ad andarsene?
Ed è subito autobus!
1 settembre 2010Nella consueta serie di interviste sulla Vallée, la domanda di questa settimana è: come si sta senza buoni di benzina? Le risposte sono prevedibili: tutti si lamentano della perdita di un privilegio che faceva risparmiare. Normale. Quello che mi ha fatto riflettere è la dichiarazione di una signora che si è sentita costretta a usare i mezzi pubblici. Mumble mumble: dunque il popolino cambia solo se viene costretto. Ed è costretto solo se gli si tocca il portafoglio. Non c’è inquinamento che tenga, salute, senso di responsabilità collettiva; questi argomenti raggiungono una piccola percentuale di umani, la maggior parte è sensibile solo quando la costringi di tasca propria. Le metti il ditone nella piaga! Allora, come si è espressa la signora di cui sopra, ci si adatta. Quanti soldi sono stati profusi per campagne di sensibilizzazione urbana? Soldi buttati via in migliaia di dépliant nati per educare, ma assolutamente inutili. E’ bastata l’Europa a dirci stop ed è subito autobus! Ma allora… ad averci le palle…!
Ovunque vai…
31 marzo 2010Già sabato 27 aprile La Vallée notizie, dava la seguente notizia: Flavio Peinetti vince il concorso per il posto di Primario nel reparto di chirurgia vascolare. A parte il fatto che non c’è stato nessun concorso (la valutazione si basa sui titoli), come poteva saperlo visto che ci sono sei candidature valide e la scelta spetta al direttore generale Usl, Stefania Riccardi che ancora non ha deciso? La risposta è scontata: lo ha deciso per lei chi tutto vede e a tutto provvede! I medici del reparto non sono stati a guardare, ma tramite il dottor Luciano Sblendorio, hanno inviato una lettera al Presidente della Regione, all’Assessore alla Sanità e al direttore generale Usl, in cui chiedono il rispetto dell’autonomia decisionale del direttore generale. Riuscirà Stefania a difendere la sua autonomia? Tutto dipende da quello a cui tiene di più: la libertà o la riconferma dell’incarico.
E ti tirano le pietre!
31 marzo 2010Sulla Vallée notizie dello scorso sabato così stava scritto: “… la rimozione dei detriti dalla sede stradale e la messa in sicurezza del versante occuperanno circa sei ore dall’avvenuto brillamento della massa rocciosa“. Così scrive oggi La Stampa: “Situazione difficile ad Arnad, la statale 26 invasa dai massi non sarà percorribile ancora per alcuni giorni“. A qualcuno è sfuggito qualcosa! Possibile che nel 2010 non si riesca a far brillare un sasso senza capirne in anticipo le conseguenze? Che la zona adesso risulta essere più pericolosa? Ma chi cavolo ha diretto tutto questo? La Protezione civile? E perché i giornali bisbigliano appena la notizia? Il disagio recato, nonché i rischi derivati non sono di poco conto!
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Nessun dorma!
27 luglio 2009
The "trenino di Cogne" after...
La Vallée Notizie definisce il furto di 30 milioni di euro da parte dell’amministrazione regionale nei confronti nostri come “un costosissimo sogno”!. Macchecazzo di sogno! Noi contribuenti possiamo anche sognare, ma i sogni che custodiano nel virtuale cassetto mica costano milioni! Lo spreco ENORME di risorse economiche pubbliche, viene così fatto passare come fosse una favoletta dove il lieto fine è sostituito dalla delusione. La Vallée è un settimanale targato quindi è “normale” che la faccenda sia pubblicata sotto tono, ma noi di Patuasia news auspichiamo che questo vero e proprio ladrocinio sia evidenziato dalla Stampa per quello che è. Che i responsabili abbiano un nome e un cognome e che paghino per i loro errori. E, per concludere, che ci sia un regista-giornalista capace di filmare un bel documentario su questa storia. (Documentario o film di fantascienza?).
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