Nuovo sondaggio


“Tutti resterebbero al loro posto e gli esponenti della maggioranza invocherebbero la presunzione di innocenza”, questo è quanto farebbe la Giunta regionale, nel caso fossero accertate infiltrazioni della ‘ndrangheta al suo interno, secondo il nostro umilissimo sondaggio. Un risultato che, pur nei suoi limiti, evidenzia la rassegnazione diffusa e la scarsa fiducia nella politica e nei politici. Il nuovo sondaggio ripresenta lo stesso tema: l’etica in politica. Cliccate numerosi!

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12 commenti su “Nuovo sondaggio”


  1. Non mi passa neanche per l’anticamera del cervello di difendere il malcostume e il malaffare ma avete preso in considerazione il fatto che potrebbero essere innocenti? E se lo sono cosa dovrebbero fare?

  2. bruno courthoud Says:

    a proposito di bieler non ho letto nulla di preciso, ma a proposito di prola il testo delle intercettazioni mi pare chiaro e mi pare difficile dedurne che prola non sapesse nulla (lo ammette lui stesso!) e che nonostante questo, non abbia denunciato, anzi … . Una futura legislazione dei partiti (che non arriverà mai, in questo paese!, perché la casta non lo vuole) dovrebbe prevedere che qualsiasi politico rinviato a giudizio (non è ancora il nostro caso) per reati contro la pubblica amministrazione, debba temporaneamente mettersi da parte e che, qualora condannato in via definitiva, non possa MAI PIU’ occuparsi della cosa pubblica (interdizione a vita dai pubblici uffici). La galera non serve a niente, meglio i servizi sociali, come Previti.

  3. Massoud Says:

    Non si tratta di essere giustizialisti o garantisti in questa vicenda ma semplicemente realisti.

    Quindi la risposta è no, l’ipotesi di innocenza non è stata presa in considerazione in omaggio all’intelligenza degli indagati.

    Invocare l’innocenza o l’ignoranza degli amministratori competenti sul fatto che l’allevamento in Valle, per un motivo di sopravvivenza del settore intendiamoci, sia diventato nella maggior parte dei casi un esercizio di alchimie chimiche e altre furbizie è noto da tempo in tutto l’ambiente e oltre.

    Nessuno ha veramente intenzione di affrontare la questione perchè significherebbe da un lato riconoscere 40anni di politiche fallimentari da parte della Regione.
    Dall’altro ridimensionare in maniera tragica il settore che rappresenta ancora un bacino elettorale significativo per la maggioranza U.V..
    Quindi rassegnamoci ad uno stillicidio di veterinari arrestati periodicamente, allevatori indagati e magari condannati, truffette ed imbrogli vari.
    L’agonia sarà lunga ed avvilente ma forse tra una ventina di anni le uniche vacche che rimarranno a pascolare saranno quelle di plastica posizionate su alcune rotonde spartitraffico.

  4. bruno courthoud Says:

    Aggiungo a Massoud e preciso.
    Non siamo qui a fare alcun processo a nessuno. Sarà la magistratura a stabilire, con gli elementi che ha in mano, se sia stato perpetrato qualche reato contro la pubblica amministrazione oppure no. Le eventuali dimissioni avrebbero un’unica valenza: un “beau geste” da parte di due appartenenti alla casta indagati, e pertanto non al di sopra di ogni sospetto, che in tal modo dimostrerebbero di avere una concezione “alta” della politica, al di là del fatto di essere innocenti o colpevoli. Cose inimmaginabili per il paese in cui viviamo!
    Se non erro, Prola, nella veste di funzionario, come risulta dall’intercettazione sopra citata, parla con il tre volte imposto assessore Lanièce quando fa riferimento alle doppie analisi; se così è, di fatto mette al corrente lanièce di quanto è a conoscenza. Stupisce allora che tra gli indagati non compaia anche Lanièce. Se ho sbagliato, chiedo venia in anticipo.

  5. patuasia Says:

    Secondo me, dovrebbero dimettersi: uno perché sarebbe un beau geste che aiuterebbe a credere negli uomini, due perché in ogni caso, che siano stati al corrente oppure no, hanno dimostrato di non possedere i requisiti per occuparsi della cosa pubblica. Omertosi o incapaci.

  6. Bruno Fracasso Says:

    Sarebbe giusto si sospendessero dalle loro funzioni e si mettessero da parte. A giudizio avvenuto potranno o meno dimettersi. Ma amministrare la cosa pubblica con un sospetto di un così grave reato alle spalle è inamissibile.
    Del resto un pubblico dipendente sotto processo per un reato inerente la sua funzione viene sospeso e messo al minimo dello stipendio.
    Si tratterebbe solo di eguale trattamento. Teniamo conto che, in teoria, le loro responsabilità sono maggiori di quelle del corrispondente pubblico dipendente.

  7. Catone (cato censor) Says:

    omertosi E incapaci

  8. el diablo Says:

    Dovrebbero dimettersi entrambi e pure il direttore Arev Henriet ma le poltrone fruttano spiccioli e benefici e non si mollano mai!

  9. marburg Says:

    Non solo non si dimettono , ma…
    (da La Stampa di oggi)
    “Mauro Bieler nel Cda della «Grand Paradis»
    La Regione ha riconfermato Mauro Bieler suo rappresentate nel consiglio di amministrazione della Fondazione Gran Paradiso-Grand Paradis. Lo ha deciso la Presidenza regionale, riconfermando lo stesso nella carica di presidente della Fondazione.”

  10. poudzo Says:

    I meriti chissà come si acquisiscono!

  11. raz-les-bolles Says:

    Adesso parte il totonomine per il posto da presidente del Parco Mont Avic. Tutti dicono che sarà Rovarey. Peggio, mooolto peggio di quello attuale che già non è una meraviglia. ma forse Iddu ci riserva una surprise…. Più che un Parco naturale, comunque è un parco giochi, un Parco alla fonduta valdostana, come direbbe Bruno…

  12. bruno courthoud Says:

    in attesa che diventi un parco alla fonduta valdostana (quella proveniente dalla fontina degli alpeggi di Laures, in quel di Brissogne) anche il PNGP, se non lo è già …


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