Su su dai…
Assente per due giorni e il blog registra un netto calo di visite. Succede sempre così quando non ci sono e sarebbe anche normale se non fosse che la caduta libera si presenta anche se posto gli articoli programmati precedentemente. Com’è? Insomma adesso tutte le volte che parto mi assalgono i sensi di colpa. Ma poi torno… non fate così che mi commuovo.
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17 settembre 2013 a 03:44
Questo scritto fa tenerezza…
Quando un blog arriva a due milioni di clicchi è in generale un blog di successo e, nel particolare valdostano caratterizzato da elettroencefalogrammi su cui il tacere è bello, di doppio successo.
Chiaro che tutto è perfettibile, padrona di casa presente o meno: nessuno conosce i momenti dei di lei spostamenti e c’è quindi pura casualità nei ridotti accessi in casi di assenza.
Un mio consiglio per vivacizzare il confronto è dato dalla proposta di ampliare il ventaglio delle tematiche.
Ritengo che molte persone, me compreso, pongano Patuasia tra i preferiti, entrano e si trovano di fronte ad argomenti troppo condivisibili , oltretutto manco un briciolo aggirabili aggiungendo angolazioni più o meno in tema perché la cancellazione sopravviene immediata.
Ci sono temi che farebbero infiammare il blog, argomenti che non superano il locale, ma lo comprendono.
A caso: un post sulla Isinbaeva che indica i russi come persone sessualmente normali ci stava, ma il tema è stato solo sfiorato in una discussione relativa a Paillex, anche se era di interesse mondiale e locale.
Sempre a caso: forse tra qualche ora ci sarà un video di Berlusconi su Forza Italia 2.0, altro argomento nazionale e locale.
Tanto Caveri quanto l’UV, in loro blog defunti, prevedevano la possibilità per l’utente di proporre lui un tema senza preventive autorizzazioni. Chiaro che in tal caso la libertà di Patuasia verrebbe compromessa dal dover badare al sito come se fosse l’unica persona che difende Fort Knox; ma si potrebbe ovviare con un angolo della home page in cui ciascuno può semplicemente indicare un argomento di discussione lasciando alla padrona di casa la scelta sul metterlo in pista o meno.
In definitiva: all’alba del secondo milione di accessi un’iniezione di novità sarebbe utile e non farebbe scrivere post tipo questo.
18 settembre 2013 a 16:26
Trovo la proposta di Borluzzi estremamente condivisibile: una Patuasia 2.0 a tutti gli effetti in cui appunto, gli utenti possono proporre dei temi e discuterli parallelamente al blog (e magari anche fungere da “spunto” per post ufficiali). Insomma, da un lato rimarrebbe Patuasia con i post ufficiali, dall’altro ci sarebbe la possibilità da parte degli utenti di proporre nuovi argomenti (anche se rimarrei in un’ottica regionale) e di discuterne autonomamente. Diventerebbe una piattaforma davvero unica e completa
18 settembre 2013 a 20:16
Possiamo parlarne e decidere insieme, però credo che sia obbligatorio che i temi riguardino il territorio regionale e non nazionale.
18 settembre 2013 a 20:40
Ci sono gay in Valle come fuori Valle; Forza Italia esisterà qui come fuori di qui; un Renzi segretario modificherebbe gli assetti del PD a livello nazionale ma anche locale; i trasferimenti finanziari alla Valle si spendono qui ma dipendono da linee politiche nazionali; etc, etc.
Esiste il pericolo di una uniformità di sentire su certi temi, la qual cosa va a detrimento della vivacità del dialogo: se si affrontano argomenti che hanno una testa in 19 regioni e una coda qui, oltre a fare analisi più complete, si entra in ciò che effettivamente “divide” gli utenti e il blog si surriscalda.