Dolcetto o scherzetto?
In Valle d’Aosta uno ogni 57 abitanti è baby-pensionato e come testimonial della categoria, su segnalazione della redazione locale della Stampa, sono stata scelta io: un caso emblematico. Non volevo andare in pensione! Chissà allora perché io? In genere a rappresentare una categoria non si privilegia l’eccezione, ma la norma, buffo no? Al giornalista, Pierangelo Sapegno, il fatto che io percepisca un assegno mensile di 600 euro e scriva contro la politica regionale pare una contraddizione. E perché mai? Come giustamente fa notare sulle pagine della Stampa nazionale di domenica 30 ottobre, le odiosissime baby pensioni non sono una truffa, ma appartengono a una politica che in passato garantiva nuovi e facili posti di lavoro. Una politica non lungimirante che ha portato al buco nero dove siamo precipitati. Una politica clientelare che contentava più o meno tutti: i giovani pensionati e i giovani occupati con la benedizione dei sindacati. Gli stipendi degli statali sono sempre stati piuttosto magri, ma venivano compensati dalla possibilità di un doppio lavoro, di poter badare ai figli ecc ecc. Un contratto di lavoro che, in base all’italica capacità di arrangiarsi, veniva stipulato con rispettivi vantaggi sia dai cittadini sia dallo Stato. Si è trattata di un’economia da accattoni e i risultati li soffriamo oggi, dove a patirne non sono solo i giovani (è bene ricordarlo), ma anche coloro che i giovani li hanno ancora sul groppone. Si tratta della stessa politica economica che l’Union valdotaine porta avanti da trent’anni e che con la crisi generale avverte i primi affanni. Una politica che non ha mai puntato sullo sviluppo reale, ma sulle clientele. Gli uffici regionali, comunali, le partecipate, le Comunità montane, il Casinò…, abbondano di personale che risucchia la maggior parte del nostro capitale che, altrimenti, avrebbe potuto essere investito per creare vera ricchezza. Dunque vi chiedo: ce la prendiamo con gli impiegati così come ce la prendiamo con i baby-pensionati? Io non me la sento di puntare il dito contro nessuno, neppure contro alla moglie di un ginecologo che evade le tasse e che è andata in pensione con il doppio di quello che prendo io. Neppure contro ai dipendenti che percepiscono l’indennità di bilinguismo senza mai spiccicare una parola di francese (e sono soldi!). Uso la mia penna contro chi ha pianificato volutamente questo non sviluppo, per poter meglio controllare, ricattare, manipolare l’elettorato per i suoi fini. Così fece la Democrazia Cristiana così fa L’Union valdotaine. Mai votato per l’un e per l’altro partito.
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31 ottobre 2011 a 09:35
…non avrà mai votato per nessuna delle due forze politiche, ma è evidente come abbia goduto dei benefici di entrambi i sistemi…
Inoltre, come ho già avuto modo di dirle in passato, è irriguardoso e irrispettoso verso tutti coloro che dovranno attendere i 65 o 67 anni di età per andare in pensione, continuare a sostenere che Lei sia stata obbligata ad andare in pensione a 42 anni.
fra un lavoro delocalizzato e la pensione lei ha scelto la seconda; nulla di male, era un suo diritto e lo ha esercitato, ma è comunque una scelta, non certo una imposizione.
31 ottobre 2011 a 10:09
… questo è un tasto dolente per l’autrice del blog, vero? Sbaglio o lei stessa è baby-pensionata?
per citare un certo testo.. chi è senza colpa scagli la prima pietra..
31 ottobre 2011 a 10:12
Signor La Bricolla, il suo è un elenco di schiocchezze condite da astio nei miei confronti. Inoltre è irrispettoso nei miei riguardi voler entrare nel merito della mia vita privata, se dico che sono stata costretta e non entro nei particolari (posso?) è perché conosco il senso letterale del verbo e non perché cerco facili giustificazioni. Se avessi voluto godere del privilegio legale di una pensione (e avrei preso l’intero vitalizio non la sua metà) non avrei aspettato due anni (non retribuiti), le pare? Non mi compiaccio di una istituzione politica che mi vede disoccupata da sei anni in virtù della mia libertà di espressione. Un regime che privilegia il nepotismo, la clientela… al posto della meritocrazia. Se questi lei li chiama i benefici che ho avuto… parer suo.
31 ottobre 2011 a 10:33
E’ assurdo prendersela coi baby pensionati… è come prendersela con uno che va in autostrada a 130 anzichè a 110 (velocità che fa risparmiare e rende più sicura la viabilità)… Se la legge lo premette lo posso fare, punto e basta. Con tutti quelli che in Italia non rispettano né la legge né le istituzioni vanno a prendersela con chi ha fatto scelte in linea con le norme stabilite dal Parlamento! Assurdo. Ma d’altra parte siamo in Italia no? La commedia è sempre in programma…
31 ottobre 2011 a 10:39
Trovo davvero scorretto scagliarsi contro la casta e poi essere la prima ad usufruire di vantaggi da leccarsi i baffi. Se permettessero a me di non fare nulla e prendere 600 euro al mese io rifiuterei nettamente, lo chiedo anche a lei signora Patrizia Nuvolari, credo in lei e nel suo blog, la prego, ci dimostri che non è come tutti gli altri ma dia l’esempio, la prego.
31 ottobre 2011 a 10:50
Ma cosa c’entra la Casta coi baby pensionati! Ma roba da matti! I baby pensionati sono saltati fuori perchè sono state fatte determinate scelte di sviluppo economico… la Casta è frutto solo ed esclusivamente del mal costume! Bossi che mette il figlio in Regione cos’è: scelta economico-politica o mal costume?
31 ottobre 2011 a 10:52
A ‘sto punto spariamo anche sui cassintegrati!
31 ottobre 2011 a 10:59
Gent.ma Patuasia,
nessun astio e nessuna antipatia nei suoi confronti, glielo posso assicurare. Per quanto attiene alla sua vita privata non ho mai avuto particolari curiosità; è stata lei a rilasciare una intervista sulle pagine nazionali del quotidiano La Stampa di Torino per lamentare un presunto sopruso o una ingiustizia che l’hanno “obbligata o costretta” ad andare in pensione anzitempo.
Se non vuole che ci si interessi alla sua vita privata (richiesta che condivido…Poteva tranquillamente non rispondere alle domande del giornalista, ce ne erano altri 2000 di baby pensionati da intervistare, ma il caso ha voluto che beccassero proprio lei a cui fare le domande…) è sufficiente che lei per prima non ne parli affatto o lo faccia in modo completo ed esaustivo, altrimenti ogni interpretazione ed ogni commento diventano leciti.
Lei oggi è una pensionata, non deve dare nessuna giustificazione, non ruba niente a nessuno, non ha truffato niente e nessuno.
i suoi hobby artistici e culturali conoscono alti e bassi (abbiamo già avuto modo di discutere delle moderne forme di mecenatismo che le hanno dato, tempo addietro, la possibilità di esprimersi), il suo lato giornalistico riscuote un buon successo ed un buon seguito; quindi nel complesso è una pensionata che ha saputo mettere a disposizione della collettività le proprie capacità ed esperienze anche dopo la fine della carriera lavorativa, e di questo gliene faccio sinceramente merito.
31 ottobre 2011 a 11:30
Gianna perchè invece di chiedere a un pensionato di rinunciare alla sua miserissima pensione (600 euro al mese che ricchezza!) non chiede alla vera casta di dimezzare il suo stipendio? E poi visto che lei è così coraggiosa da rinunciare a un eventuale vitalizio abbia il coraggio di firmarsi con nome e cognome, così magari veniamo a sapere quanto guadagna! 🙂
31 ottobre 2011 a 11:33
A ‘sto punto spariamo su tutti gli impegati inutili che non fanno un cazzo e che prendono anche l’indennità di bilinguismo! ma siamo proprio scemi! ci facciamo la guerra fra noi invece di sparare sui veri privilegi. Ci meritiamo il buco nel quale stiamo precipitando.
31 ottobre 2011 a 11:48
Al di là delle critiche senza costrutto espresse dal signor La BriTROLLa e Gianna Superanonima Innominata, che a quanto pare si divertono a sparare ad alzo zero sui civili indifesi, è chiaro e tondo che sotto accusa non vanno messi i pensionati che prendono 600 euro al mese, per quanto “baby” possano essere, né gli impiegatucci che col bilinguismo riescono a prendere meno dei loro colleghi di altre regioni che non lo percepiscono. Sotto accusa va messo, giustamente come ha fatto notare Patuasia, il sistema. Solo che se continuiamo così, ad accumulare mucchi di blablabla senza cercare attivamente una soluzione, il sistema ce lo dovremo tenere per l’eternità più due domeniche, perché, in definitiva, il sistema siamo noi.
31 ottobre 2011 a 15:26
Signor La Bricolla, lasci perdere l’astio che comunque non riesce a trattenere e non metta in bocca mia cose che non ho detto. Io non mi sono lamentata di un sopruso o di un’ingiustizia, io ho detto che sono stata costretta alla pensione per ragioni logistiche. Ragioni impossibili da superare: non avevo e non ho ali (non guido e qui le ragioni, se mi permette, me le tengo per me) per potermi trasferire da una parte e dall’altra della Valle d’Aosta nel giro di brevissimo tempo. Allora i servizi pubblici, di cui mi sono sempre servita, non mi erano di nessun aiuto. Io non mi giustifico, ma visto che puntualmente sono sottoposta a quella che, giornalisticamente parlando, viene chiamata la macchina del fango, spiego in serenità le mie ragioni: il fango non mi sporca. A proposito si è chiesto come mai fra 2000 pensionati sia stata intervistata proprio io? E solo io? Uno scherzetto dei miei “amici” giornalisti, che però si è rivelato un dolcetto, infatti sono stata invitata da un’emittente straniera a parlare del mio caso, del sistema politico in Italia e di quello della Valle d’Aosta. A rileggere il suo post non posso che sorridere (mi sa che lei è andato a scuola dai Gesuiti), la immagino con quella tipica smorfietta che arriccia il labbro, mentre sciorina falsi complimenti per comunicare altro. Quel suo ripetere che sono una pensionata (cioè privilegiata)… . Quel suo tornare sui miei hobby culturali che tali non erano: si trattava di lavoro. Quel suo affidarsi al moderno mecenatismo che mi ha dato la possibilità di esprimermi e che, quindi, merita ringraziamento. Non ci siamo proprio caro signore! Io vivo in un mondo che voglio liberale e che sappia sfruttare al meglio il potenziale umano che c’è in ognuno di noi. Non sono io, lo ripeto, a ringraziare i politici, ma sono loro ad aver beneficiato della mia intelligenza. Il suo è il punto di vista di un servo.
31 ottobre 2011 a 16:00
gent. Patuasia,
ora che si è istericamente sfogata sulla tastiera mi pare evidente che in fatto di astio io abbia ancora molto da imparare…
31 ottobre 2011 a 16:13
@Gianna: secondo lei allora chi ora ha maturato la pensione ( come anche se baby l’aveva maturata la signora Nuvolari) dovrebbe , per solidarietà con chi ci andrà a 67 anni, aspettare di averli e continuare a lavorare! La signora Nuvolari con lucidità riconosce gli errori di quel periodo e “usa la sua penna contro chi ha pianificato volutamente questo non sviluppo…” Non mi sembra poco, anche perché ognuno di noi avrebbe qualche esempio non proprio esemplare da citare. Io ho quello di una signora, insegnante molto di sinistra, moglie di un compagno molto di sinistra, pensionata baby che, trascorsi pochi anni dal pensionamento ha ripreso ad insegnare in una scuola privata che lei denigrava e disistimava ” é un diplomificio.. ecc ecc.” ora é vice preside di quell’istituto e di certo non ha mai usato la sua penna nè la sua voce per denunciare quanto avveniva e probabilmente ancora avviene in certi istituti privati….
31 ottobre 2011 a 16:59
Di esempi più interessanti di baby pensionati valdostani ricordo un certo Nicolò, un certo Renato entrambi baby pensionati che hanno usufruito dopo la pensione di lauti incarichi regionali! o come dice la bricolla hanno beneficiato di moderne forme di mecenatismo! credo che l’elenco sia piuttosto lungo, ma loro non hanno aperto un blog, grave colpa della Nuvolari, poteva starsene zitta che magari gli incarichi continuava ad averli.
31 ottobre 2011 a 19:02
Siamo alla guerra dei poveri. Mi sa che è tutta una manovra per distogliere l’attenzione dai veri privilegi, quelli della casta, che si guardano bene dal toccarsi (e che, sono scemi?). Un’enorme galassia di parassiti che non ha mai fatto UN giorno di lavoro in vita sua e che mangia allegramente alle spalle di tutti i contribuenti, babypensionati e no.
31 ottobre 2011 a 19:18
@la bricolla, hai veramente studiato dai preti!
1 novembre 2011 a 01:25
Qualcuno ha visto Crozza venerdì scorso?
Sapete quanto prende di pensione Giuliano Amato? Circa 33 mila euro mensili, e Lamberto Dini? 40 mila euro! Coloro che tiravano le cinghie sulle pensioni, sulle nostre pensioni.
Un istante di riflessione solo su due di loro…
Quando smetteremo di fare la guerra delle briciole?
Sono altri i nemici, non quelli dei seicento euro al mese……..
1 novembre 2011 a 08:09
non è mai chi utilizza una legge il colpevole, ma chi le fa
1 novembre 2011 a 18:31
Classico! In Italia dicono cuore a sinistra e portafogli a destra. Bello! Se non fosse che la Nuvolari come tanti moralizzatori italici di sinistra, “puri” lo sono solo a parole perchè poi è il portafoglio che batte.
1 novembre 2011 a 19:21
Gli “altri” invece non moraleggiano, intascano e basta, con la coscienza limpida…
1 novembre 2011 a 19:59
@ Tsardon
Un appello al diritto in materia fiscale, che ha suscitato molte polemiche, è stato formulato da Silvio Berlusconi leader della destra, in molte occasioni, tra cui l’11 novembre 2004 alla festa per il 230° anniversario della Guardia di Finanza: “C’è una norma di diritto naturale che dice che se lo Stato ti chiede un terzo di quello che con tanta fatica hai guadagnato, ti sembra – secondo me a torto – una richiesta giusta e glielo dai in cambio dei servizi che lo Stato ti offre.
Ma se lo Stato ti chiede di più, o molto di più, c’è una sopraffazione nei suoi confronti: e allora ti impegni per trovare sistemi elusivi o addirittura evasivi che senti in sintonia con il tuo intimo sentimento di moralità e che non ti fanno sentire colpevole”. Ecco perchè a destra non esistono i moralizzatori: esiste una chiara realtà evidente a tantissimi che di fatto sono evasori che pretendono i servizi dallo Stato senza partecipare a finanziarli….Insomma una sorta di parassiti che vivono alle spalle di noi tutti persone oneste e non solo a parole.
Berlusconi, a proposito degli evasori fiscali, per queste dichiarazioni, è stato accusato di legittimare l’evasione molto in voga in tutti gli ambienti della destra. A destra non esistono i moralizzatori per il solo fatto che il presidente del consiglio spera nel voto degli evasori….di destra. Impuri sempre!
1 novembre 2011 a 22:30
@tzardon ti pare che 600 euro al mese siano un portafoglio? direi al massimo un portamonete, ma vattela a pigliare con i politici e con gli evasori fiscali che con la morale non ci vanno certo a letto!
2 novembre 2011 a 00:24
Conosco tanta gente che lavora tutto il mese per poco piu di quella cifra, e comunque a 40 anni di vita avere un mini vitalizio di 600 euro per altri magari 40 anni ti sembra poco? Considerato poi che ne hai lavorati solo 15 di anni. Solo questo significa 10 miliardi l’anno di debito! Debito che farà andare gente della mia età in pensione magari a 70 anni!. Ma certo in italia i diritti acquisiti non si toccano, i baby pensionati è giusto che non siano penalizzati, i falsi invalidi (1/3 delle pensioni al sud) è giusto che non si tocchino, alla gente basta uno ogni tanto per far notizia, le regioni del sud è giusto che paghino nemmeno la metà di quello che percepiscono per le pensioni. Certo la Nuvolari ha solamente “goduto” dell’italico sistema, ma è triste constatare che anche questa volta non ha perso occasione per criticare l’UV, per confondere e deviare l’argomento che riguardava se stessa.
2 novembre 2011 a 01:26
Patrizia, tira fuori il cilicio e indossalo per trenta anni, così espierai a modo!
2 novembre 2011 a 08:10
All’uomo dai millemila pseudonimi: prova a vivere con 600 euro al mese, poi ci racconterai come ci riesci.
2 novembre 2011 a 11:15
quella di creare migliaia di baby pensionati è stata una cazzata…???? se la risposta è si bisogna poi anche fare il passo successivo… Diciamo che non si può prendere la pensione per piu di 25 anni per esempio?
Non giudico che uno faccia delle scelte come quella di andare in pensione se si puo in un determinato periodo. Mi pare normale e giusto. Però quelle scelte non possiamo trascinarcele dietro per sempre…
2 novembre 2011 a 11:27
1° nessun altro pseudonimo, 2° ma siamo in italia! inutile aggiungere che gran parte dei baby pensionati, ha continuato a lavorare, probabilmente in nero (quindi rubando sulle tasse e non versando i contributi) o aprendo altre attività.
2 novembre 2011 a 13:00
La questione sta così:
– se sono un politico, se sono considerato dall’opinione pubblica facente parte della casta, in questo momento il mio consenso è in discesa. Il mio consenso è in discesa eppure sono costretto a prelevare denari dalla saccoccia di qualcuno. Quindi devo fare un’azione impopolare in una fase di discesa del mio consenso. Come fare? (Per fare l’azione impopolare e non morire politicamente, dico). Questo è l’unico problema, oggi, per un politico. La soluzione è la manipolazione dell’opinione pubblica. Trovo una categoria (i baby pensionati) che, presentati in un certo modo, risulteranno antipatici all’opinione pubblica (è una tecnica della manipolazione di massa: mettere i poveri contro i più poveri, spostare l’attenzione di chi protesta dai privilegi assoluti ai privilegi relativi). In realtà, come da molti sostenuto, questi (i baby pensionati) mica l’hanno fatta loro la legge che permetteva di andare in pensione. Allora la domanda intelligente da porsi dovrebbe essere: chi propose e votò la legge sulle baby pensioni? Quali i nomi e i partiti e le singole votazioni. In questo modo la conoscenza del recente passato ci aiuterebbe a capire il presente.
2 novembre 2011 a 13:17
@sanglier Quindi la soluzione sarebbe togliere la pensione a chi oggi ha circa sessant’anni e ha avuto la “colpa” di beneficiare di una pessima legge fatta da partiti che attraverso (anche) questa legge si compravano il consenso? Ma come no! Rimandiamoli tutti a lavorare questi lavativi! Che lucidità, che lungimiranza…
2 novembre 2011 a 14:17
Fiato sprecato…. Nomen omen….
dove sta la giustizia sociale nel percepire una pensione per 50 anni avendo cominciato magari a 34 (34!!!!!, si 34!!!!!!!!!) quando con buona probabilità chi ne ha 34 oggi alla pensione ci arrivera a 74 anni…….forse
Se nessuno fa un passo indietro sui propri privilegi continuamo a scaricare sul futuro oneri che però ormai non si riescono piu a pagare…
La mia era una provocazione perchè io dico che se sei andato in pensione a 34 anni beato te. ma dopo 25 anni (o 30 che ne so basta che si cominci a fare dei passi indietro in qualche modo) basta…
Esistono altre opzioni logiche: faccio un altro esempio: quando hai percepito il doppio di quello che hai versato basta…
Però se la reazione è sempre quella per cui un privilegio acquisito deve essere acquisito per sempre… eh be…
2 novembre 2011 a 15:32
tsardon i tuoi amici dell’Union che hanno posato il culo a palazzo la pensione se la portano via dopo cinque anni di “onorato servizio” quindi come li chiamiamo i neonati pensionati’ Comincia a prendertela con loro che qualche responsabilità ce l’hanno, ma la casta non si tocca vero? Vero che si tratta di un depistaggio dall’attenzione verso la casta che guarda caso ha messo nel cassetto i vari buoni propositi e poi mi viene da piangere a leggere della proposta della maggioranza locale di togliersi il 10%. A me, tsardon o lardon, fa più incazzare uno come Turi che guadagna 6.000 euro e che fa? Spara cazzate!
2 novembre 2011 a 17:52
@sanglier Niente di peggio che rifugiarsi nel “era una provocazione”. Di gente che provoca ce n’è fin troppa. Io non ho detto che sia giusto che ci siano centinaia di migliaia di baby pensionati, probabilmente nemmeno io arriverò mai alla pensione e non ne sono certo felice ma si sta sbagliando bersaglio. Dove sarebbe la giustizia sociale nel privare della pensione queste persone che, per motivi anagrafici, si troverebbero fuori da qualunque mercato del lavoro? La classica guerra tra poveri. Si legga le dieci regole di Chomsky sulla manipolazione delle masse, magari qui http://www.libreidee.org/2010/09/chomsky-10-mosse-per-manipolare-ogni-giorno-la-verita/ mi pare che su di lei abbiano avuto enorme successo.
2 novembre 2011 a 17:52
Come tutti gli eletti ce li teniamo….Se ti fa incazzare uno che prende 6000 euro che cosa dire di chi a Roma ne prende molti di più per andare a putt…..!!??
2 novembre 2011 a 18:10
Libero sei tu che fai depistaggio con informazioni non vere! Ora l’età per conseguire il diritto alla corresponsione dell’assegno vitalizio è fissata a sessantacinque anni per tutti i consiglieri regionali, e comunque dalla prossima legislatura il vitalizio nelle regioni è stato di comune accordo abolito. Detto questo sono totalmente contrario alla proposta del 10% che è troppo soft e fa comodo solo a loro, troppo facile! Andava riformato il sistema in modo equo ma certo cosi molto furbamente non fanno figli e figliastri. Per quanto riguarda Turi e Carmela Fontana certamente sono stati votati dai molti conterranei meridionali presenti in valle, se non ti senti rappresentato non so che dirti.
2 novembre 2011 a 19:28
Tsardon è uno stronzon!
Tanto lui ha il passamontagna che gli consente di dire tutte le cazzate che vuole senza ssumersi alcuna responsabilità. Vedere l’ultimo thread di Patuasia. Io glielo dico da tempo, ma lui imperterrito non ci fa ma ci è.
Poi mi vengono a dire, scrivendomi con frasi insultanti, che il sottoscritto si inalbera sempre quando si parla male del Pd o dei suoi rappresentanti. Ma ditemi voi che cazzo c’entra in tutto questo bailamme di baby pensioni, tirare fuori il nome di Carmela Fontana e associarlo a quello di Turi. Bene, io non sono calabrese, ma un razzista schifoso come tsardon è meglio perderlo che trovarlo!
2 novembre 2011 a 20:52
Signor Tsardon, è vero che i consiglieri percepiscono la pensione a 65 anni, ma ne maturano il diritto dopo una legislatura che ne conta 5. Ai baby pensionati si chiede una trattenuta dell1% e subito, ai consiglieri il vitalizio lo si toglie al prossimo giro. Di esempi di come la casta faccia di tutto per salvaguardare i propri privilegi ce ne sono mille e anche più. Ha ragione anche nel sostenere che il signor Turi rappresenta una parte di elettorato, non è lui in quanto tale che può dare fastidio, ma il suo stipendio e quello di tutti gli altri, troppo elevato per chi vuole lavorare a favore della comunità e non per se stesso.
2 novembre 2011 a 21:16
Ho ricevuto questo che giro.
Giorno 21 settembre 2011 il Deputato Antonio Borghesi dell’Italia dei Valori ha proposto l’abolizione del vitalizio che spetta ai parlamentari dopo solo 5 anni di legislatura in quanto affermava cha tale trattamento risultava iniquo rispetto a quello previsto dai lavoratori che devono versare 40 anni di contributi per avere diritto ad una pensione.
Ecco com’è fini· Presenti 526· Votanti 520· Astenuti 5· Maggioranza 261 · Hanno votato sì 22· Hanno votato no 498).
3 novembre 2011 a 08:23
….per coloro che volessero farsi una gita di studio nel sito della camera, consiglio di andarsi a vedere come ogni singolo parlamentare ha votato la mozione in questione…il nostro deputato, presente in aula, appartiene ai 498 garantisti….di se stessi, ovviamente!
3 novembre 2011 a 12:01
http://it.wikipedia.org/wiki/Baby_pensioni
http://it.wikipedia.org/wiki/Mariano_Rumor
http://it.wikipedia.org/wiki/Governo_Rumor_IV
un po’ di storia.