Posted tagged ‘Verde urbano’

La grande bruttezza 6

27 settembre 2014
Fatti fuori!

Fatti fuori!

Fatti fuori i tigli di questa via. Piano piano il Quartiere Cogne perde tutti i suoi alberi.

Sabato di sub-cultura

20 luglio 2013
Queste aiuole accompagnano e valorizzano le mura romane.

Queste aiuole accompagnano e valorizzano le mura romane.

Il capitolo verde urbano è un capitolo molto grigio. Ora che i soldi si sono dileguati in varie tipologie di spreco e non vengono più spesi per curare le aiuole cittadine vedremo un proliferare di cartelli pubblicitari sulle stesse per trovare i fondi necessari per almeno un taglio d’erba. Non è che prima, con tanto di cooperativa addetta al compito della manutenzione, la situazione fosse migliore: il nostro verde è sempre stato grigio. Spesso anche marrone data la presenza costante dei lasciti intestinali dei nostri amici a quattro zampe. Città seria e operosa, Aosta, che ama le tonalità neutre.

Verde aostrano!

3 giugno 2013
Le nostre aiuole sono così o...

Le nostre aiuole sono così o…

così!

così!

Soluzione

18 agosto 2011

Non basta spendere occorre mantenere!

La parolina magica per ottenere sempre delle aiuole ben curate e belle è: MANUTENZIONE!

Indovinello

17 agosto 2011

Per avere un'aiuola meravigliosa, come si fa?

Indovina indovinello qual’è la parolina magica che serve per avere un giardino così bello?

E usare il cervello?

2 giugno 2011

Il ruggito del leone!

Addio al verde di quella striscia che costeggia il Corso Battaglione Aosta e lo separa dal controviale. Anche in questo caso, secondo il parere di Alberto Follien, assessore comunale alle Opere Pubbliche, non è la scelta sbagliata del tipo di piante utilizzate, ma la maleducazione dei cittadini a imporre la drastica decisione. L’abitudine, la pigrizia e la scarsa educazione degli aostani sono da mettere sempre in conto quando si progetta qualcosa per la città: un disegnatore di giardini (Gilles Clément ?), prima di decidere il percorso di un parco lo lasciò a prato per un certo periodo, poi seguì i sentieri segnati dai passi. Quelle traiettorie erano le vie naturali e più comode, dettate dai bisogni e dalla quotidianità di chi quel luogo frequentava. Se voglio creare una barriera, barriera deve essere e, quindi, dal catalogo della natura sceglierò non ciò che piace a me, ma ciò che serve allo scopo: una siepe di piracanta con le sue spine, avrebbe dissuaso chiunque dall’oltrepassarla. Sarebbe stata bella con le sue bacche gialle e arancioni. (E noi paghiamo due per avere forse uno! In questo caso per un marciapiede in mezzo alla strada!).

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A quelli del 60% ci piace così!

17 giugno 2010

Cespuglio selvaggio e arredo urbano in piazza della Repubblica!

Fortuna che piove. Se l’umore nostro è grigio quello delle piante, degli alberi e dei fiori è verde e colorato. Altrimenti non sarebbe così. L’attenzione verso il verde cittadino segue lo stesso destino di quella rivolta ai beni archeologici. Il capolinea è il degrado più totale. Così diffuso che anche i cittadini se lo portano addosso e neppure se ne accorgono. Anche le fioriere dei privati, quelli che per interesse proprio dovrebbero averne maggior cura, languono in perenne stato di abbandono. Di cosa sia il turismo non hanno un’idea. Inseguono luoghi comuni presi in prestito dalle peggiori trasmissioni televisive. Gli stessi di chi li governa. Pardon, di chi CI governa!

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