Posted tagged ‘USL’

Aggiungi un Cup!

21 dicembre 2010

Da gennaio ci sarà un Cup in più: quello per le prestazioni mediche in libera professione. Non riesco a capire l’entusiasmo dei sindacati per quella che è stata definita una “rivoluzione”. Mi sembra, al contrario, che sia un modo per incentivare la sanità privata. Provo a ragionare: se telefono per una prenotazione e mi dicono che devo aspettare diciamo tre mesi, chiedo i tempi d’attesa del servizio privato, se mi rispondono tre settimane, che faccio? Prenoto, soldi permettendo, la visita che richiede meno tempo, è ovvio. La rivoluzione consisterebbe, dunque, nel telefonare direttamente al Cup e poter usufruire di una visità con ricevuta? Certo, se me lo posso permettere è una bella comodità, ma non riesco a togliermi dalla testa la convinzione che il vero cambiamento che entusiasmerebbe gli animi dei più, sarebbe quello di una sanità pubblica funzionante per tutti e non solo per quelli che possono pagare le costosissime visite private. Per concludere mi viene da porre una domanda: l’Azienda Usl che dà questo servizio ai professionisti mette qualcosa in cassa o fa della beneficenza? Nel frattempo i servizi non essenziali, ma considerati importanti dal direttore generale della Usl, Stefania Riccardi, si  pagheranno a tariffa intera.

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Serata Alp

10 agosto 2010

Presentazione del nuovo dossier di Alp (Associazione Libero Pensiero), sulla situazione emergenza nei presidi ospedalieri valdostani. Nonostanre la data, la saletta del Cvs era piuttosto affollata; fra i presenti tre politici: Paolo Momigliano Levi, Walter Manazzale e Dina Squarzino e il Direttore Struttura Complessa Comunicazione, Giorgio Galli. Non mi soffermerò tanto sui contenuti che ho esposto in uno dei post precedenti, ma sulle reazioni di questi personaggi pubblici, cercando di capire il loro comportamento. Dopo l’esternazione dei documenti raccolti e delle relative domande poste dall’Alp, silenzio in sala. Nonostante l’esplicito invito rivolto ai consiglieri comunali e al rappresentante dell’Usl, il dibattito o perlomeno una richiesta di chiarimenti, l’aggiunta di informazioni o la correzione dei dati  non ci sono stati. La consigliera Alpe, Dina Squarzino, si è semplicemente complimentata per il lavoro svolto e le modalità seguite, rivelando, al contempo, buona educazione e una discreta dose di ingenuità: dopo decenni di vita politica vissuta all’opposizione si può ancora provare stupore nei confronti di una consueta metodologia di indagine? Individuare un problema, cercare la documentazione per approfondirlo e poi presentare la ricerca al pubblico è così incredibilmente inedito per un politico di lungo corso? La risposta, evidentemente, è sì! Per il semplice fatto che l’opposizione non ha mai seguito questa strada, limitandosi al conforme compitino in Consiglio. Certo, pur accettando, con riserva, che i consiglieri, come mi è stato ricordato, hanno altri compiti, mi chiedo, all’oggi, dov’è e cosa fa il resto dell’Alpe? Possibile che tutto ruoti intorno alla casta di serie B? Possibile! Per la Sinistra, Momigliano non ha detto beh! E Manazzale si è limitato a rispondere a voce alta al cellulare. Per l’amministrazione, il dipendente Usl si è affrettato a uscire per primo.

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Patetica

10 agosto 2010

Che dire della reazione del Direttore generale Azienda Usl,  Carla Stefania Riccardi, riguardo alla lettera pubblicata oggi sulla Stampa circa le norme antincendio? PATETICA!

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E, se domani…

9 agosto 2010

Un'altra battaglia per Stefano Ferrero!

Irregolarità dell’Azienda Usl, riguardo alle norme antincendio negli ospedali valdostani. Il dito indice dell’ALP (Associazione Libero pensiero), questa volta è puntato sulla Sanità. “In Valle d’Aosta è da oltre 10 anni che non si organizza una prova di evacuazione negli ospedali. In media nelle altre regioni la fanno una o due volte l’anno – spiega il presidente dell’Alp Stefano Ferrero -, eppure i rappresentanti per la sicurezza sul lavoro del comparto sanità hanno scritto in più occasioni al direttore generale Stefania Riccardi chiedendo di verificare l’anomala situazione in cui si trovava l’azienda, anche rispetto a quanto prevede la legge». (La Stampa). In Piemonte le prove di evacuazione si tengono più o meno una volta l’anno, qui le responsabilità rimbalzano da una parte all’altra, intanto il personale, attualmente impegnato a formare una squadra di emergenza, è composto da sole quattro persone, oltretutto non ancora formate per intervenire in caso di incendio.

 L’ALP presenterà il dossier al pubblico il 10 agosto alle ore 18,30 al Csv.

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Sta a casa!

23 luglio 2010

Stai a casa Carlo!

La Corte Costituzionale ha dichiarato inelleggibile Carlo Norbiato che così resta a casa. Il ricorso contro la sua elezione era stato presentato dall’avvocato Domenico Palmas, incaricato da Gino Bortoli, Paolo Louvin, Leonardo Tamone e Mario Vietti. Norbiato, in tempo di elezione, risultava essere legale rappresentante di una società convenzionata con l’Usl, avrebbe dovuto dimettersi con largo anticipo cosa che non fece. Ogni tanto la legge è uguale per tutti.

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Nomina noir!

7 aprile 2010

Riceviamo e volentieri pubblichiamo.

La nomina del primario di Chirurgia Vascolare dell’Ospedale Umberto Parini di Aosta ha assunto, nelle ultime due settimane, i contorni di una vicenda ‘noir’, lasciando emergere un po’ alla volta aspetti inquietanti e portando a interrogarci sulle circostanze di questa anomala procedura.” Ha esordito così il capogruppo di ALPE, Robert Louvin, illustrando oggi, in Consiglio, l’interrogazione a risposta immediata incentrata sul concorso per il primariato di questo reparto.

Se volessimo prendere la cosa con humour – ha aggiunto il consigliere – potremmo dire che tra le competenze dell’assessore tecnico sembra proprio rientrare il dono della divinazione e, fra i suoi strumenti di lavoro, la sfera di cristallo non può mancare. Come potevano essere già a conoscenza dell’Assessore alla Sanità, Albert Lanièce, gli esiti di una procedura di valutazione non ancora conclusa, e i cui documenti dovevano essere a termini di legge doverosamente e rigorosamente riservati? Ci siamo persi qualcosa negli sviluppi della legislazione o esiste ancora il segreto d’ufficio?

La disapprovazione da parte del gruppo consiliare ALPE per l’operato della Giunta è totale, chiedendo, con questa iniziativa, di sapere “quali pressioni, e da parte di chi, siano state esercitate nei confronti del Direttore generale dell’USL della Valle d’Aosta”.

Sono state violate le più elementari regole amministrative – ha evidenziato Louvin – L’Assessore ha tirato le fila della sanità non con sottili e invisibili fili, ma con vere e proprie funi da teleferica. Lo sdegno e la preoccupazione espressi dalla categoria medica sono più che giustificati. C’è forse una relazione fra il fatto che il candidato risultato vincitore abbia lasciato nel 2004 – provocando un vero e proprio ‘sciame di medici’ e una situazione di grave crisi nel nosocomio aostano denunciata allora dall’Assessore Fosson – lo stesso primariato dell’ospedale di Aosta, per assumere analogo incarico in una clinica privata, e che lo stesso sia stato successivamente candidato, con alte aspirazioni, alle elezioni regionali nel 2008 nelle fila della stessa Union Valdôtaine?

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Pressione alta!

2 aprile 2010

Riceviamo una dichiarazione di Robert Louvin, capogruppo in consiglio regionale di ALPE e volentieri pubblichiamo.

“Che si discuta in seno al gruppo politico dell’Union Valdôtaine di una procedura concorsuale – ancora aperta – per la nomina del primario di Chirurgia Vascolare dell’Ospedale di Aosta, è un fatto grave.
Con quale diritto i gruppi di partito – siano essi di governo o di opposizione – interferiscono in una scelta tecnica di questo genere?
La procedura amministrativa dell’USL non ha altro obiettivo che valutare l’idoneità di un medico a svolgere nel miglior modo possibile il suo operato al vertice di una struttura sanitaria: le preferenze delle fazioni dell’UV rispetto a questo o a quel primario non giovano alla nostra salute.
Non si va ancora a fare gli esami del sangue e le radiografie in Avenue des Maquisards.
Chiediamo che si faccia urgentemente chiarezza sulle pesanti dichiarazioni del Direttore generale dell’USL secondo cui avrebbe “ricevuto pressioni da più parti”.
Quali pressioni? Quali parti? Fare pressioni su un dirigente pubblico non rientra nei confini del lecito.”

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