Posted tagged ‘turismo’

Cartolina

9 aprile 2015

Nel sito turistico della Regione Valle d’Aosta l’immagine riportata della Porta Pretoria è quella di un tempo con tanto di piazzetta delle Armi. Allora i punti sono due: o il sito non è aggiornato ed è grave perché offre un’informazione sbagliata di un monumento, o anche le istituzioni si vergognano di mostrare ai turisti qualcosa che di cartolina ha ben poco.

Nuovi barbari o sempre stati così?

4 marzo 2015

Fare merenda è una bella tradizione, se poi si sostituiscono il burro e la marmellata con salumi e formaggi ancora meglio. Nel Borgo di Bard, carino, ma niente a che vedere con i borghi francesi per dire, se vuoi fare merenda in una vecchia cantina ristrutturata non ti aspettare una certa atmosfera o qualcosa di particolare, di caratteristico, di unico… se vuoi mangiare il prosciutto di Saint-Marcel lo spazio che ti viene offerto è quello di un autogrill. Sedute e muri foderati di simil legno plasticoso e chiaro. Luce bianca. Nessun decoro. Nessun calore. Un qualsiasi bar della stazione di uno sfigato paese della piana è sicuramente più simpatico. Quando parlo di crisi di identità è anche a questi aspetti che mi rivolgo. A questa assenza di cultura che trasforma luoghi unici in improvvisazioni prive di storia. Prive di anima. L’gnoranza (nel senso di ignorare) diffusa genera banalità e bruttezza. Per fortuna che alcuni luoghi resistono con eroismo a questa invasione di nuovi barbari.

E ieri?

17 dicembre 2014

Ma guarda, adesso che non ci sono più soldi, gli albergatori si incazzano contro la Regione per la questione dei trasporti? E ieri dove erano? A piangere il martedì dal compiacente e sensibile assessore di turno?

Un cervello piccolo piccolo

1 dicembre 2014

Soffriamo della sindrome del nano: amiamo tutto ciò che è gigantesco. L’aeroporto sportivo non andava bene ne progettiamo uno commerciale (con l’esito che sappiamo). L’ospedale non è abbastanza grande lo vogliamo raddoppiare. L’università che attualmente ospita poco più di un migliaio di iscritti la vogliamo per un indotto che è dieci volte superiore. Le funivie devono diventare sempre più grandi, sempre più internazionali… il traino economico dell’intera regione rimane quello dell’edilizia, alla faccia del turismo sostenibile e culturale che dovrebbe sostituirlo. Dietro l’angolo si intravvedono sbancamenti, parcheggi, sconvolgimento della vivibilità e del paesaggio. Il modello dello sviluppo economico è quello che ristagna dagli anni sessanta. In cinquant’anni non si è affacciata nessun’altra prospettiva. In compenso non valorizziamo le cose grandi che abbiamo. Volete vedere che il cromlech verrà sepolto nelle cantine del nuovo ospedale? Che delle miniere di Cogne non se ne farà nulla? Che le stele rimarranno inumate nel loro sargofago immenso e costoso per altri lunghi anni? Abbiamo manie di grandezza, ma il cervello è piccolo piccolo… infatti consideriamo la cultura come un semplice coadiuvante dello sci.

Un concetto troppo difficile?

10 ottobre 2014

Riceviamo da Legambiente e volentieri pubblichiamo.

Su Cime Bianche non si cerchi di lanciare la crociata montanari contro ambientalisti perchè la gente ormai non cade più in questi tranelli. Qui si sta discutendo di sviluppo di un territorio, di economia che si regge sulle proprie forze, delle caratteristiche per le quali i turisti vengono a scoprire la bellezza della montagna, non solo tre mesi all’anno e non in un posto qualunque ma proprio nelle nostre Valli. Nessuno chiede di eliminare lo sci, attività ormai turisticamente matura, ma ci si preoccupa di non pregiudicare il futuro: un futuro che deve essere sostenibile, ambientalmente ed economicamente.

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Buon Compleanno Reinhold!

17 settembre 2014
Immagine tratta da internet.

Immagine tratta da internet.

Condivido pienamente ciò che dice Messner riguardo alla montagna.

Io dico che esiste l’alpinismo delle cifre e quello delle piste, cronometro e vie tracciate. È un modo di affrontare la montagna da sport misurabile, da città insomma. Si va soltanto per trovare la propria misura, mentre la montagna è bellezza, lentezza e silenzio… L’alpinismo di oggi è uno sport, bellissimo, ma uno sport. È diviso tra l’arrampicata indoor e le vie preparate, tempestate di chiodi dove non c’è il rischio di cadere, dove il concetto alpinistico dell’esposizione non esiste più. Poi c’è il turismo d’alta quota, quello da centomila dollari per arrivare in vetta all’Everest. Non critico, non giudico, non c’è giusto o sbagliato, dico soltanto che tutto ciò è altro dall’alpinismo» (Tratto da La Stampa)

Fiducia?

14 settembre 2014
Secondo me porta sfiga pure a se stesso!

Secondo me porta sfiga pure a se stesso!

Scusate, ma c’è qualcuno che si fida di questo qui?

Belvedere per sfigati!

6 settembre 2014
I turisti porteranno nel loro cuore questa bella cartolina di Aosta!

I turisti porteranno nel loro cuore questa bella cartolina di Aosta!

Mi ero sempre chiesta che giro poteva fare il trenino turistico se la parte migliore della città storica, le due vie del decumano e del cardo, gli era preclusa. Ecco svelato il mistero: i turisti sono portati in giro per parcheggi! Offerta che fa il paio con il calcetto in piazza, il festival degli sfigati di strada, la sagra del pesce, i raduni di automobili, le radio che sparano decibel, i falsi mercatini dell’antiquariato, l’invasione delle croste… un’offerta per sfigati, voluta da sfigati!

Siamo tutti Stefano Unterthiner!

26 agosto 2014

La Regione Valle d’Aosta, nelle parole dell’assessore Aurelio Marguerettaz, si sente offesa e risponde al noto fotografo, Stefano Unterthine, dandogli dell’ingrato. “Le sue parole sono lesive dell’immagine di una realtà che da sempre ha investito affinché la salvaguardia del proprio territorio e lo sviluppo dell’attività turistica, così come la sua antropizzazione, potessero coesistere… Parole che sono ancor più gravi perché arrivano da chi è stato incaricato dall’Amministrazione regionale come testimonial della campagna pubblicitaria del progetto VIVA – Valle d’Aosta Unica per Natura.”. Insomma chi riceve incarichi pubblici non può avere idee proprie, ma deve piegarsi a novanta. La provocazione (se Stefano non avesse usato parole pesanti chi lo avrebbe ascoltato?) non va presa  come dovrebbe e cioè come una critica che un rappresentante dei cittadini ha il dovere di ascoltare, ma come alto tradimento. E questo non è un modo di ragionare mafioso? Sì lo è! (altro…)

I turisti siamo noi!

4 luglio 2014

Perché ad Aosta non è mai stata fatta una vera politica di sviluppo turistico? Perché i turisti non votano! I turisti siamo noi! La città vive dei suoi abitanti e basta, infatti quanti ristoranti chiudono durante l’estate? Molti. E quanti bar chiudono la domenica? Quasi tutti. Segni inequivocabili che ci raccontano molte cose, prima fra tutte: non siamo una città turistica. E’ un modo di dire. Di riempirsi la bocca, ma nessuno ci crede. Non ci credono i politici, ma neppure i commercianti, gli albergatori, i ristoratori, men che meno ci credono i cittadini. Le iniziative che vengono create sono pensate per far contenti noialtri, mica per creare un indotto economico che possa dare incentivo all’imprenditoria. Meglio accattoni che imprenditori, se no si rischia di diventare autonomi sul serio. Comunità chiusa in se stessa. Autoreferenziale. Ha funzionato fino a ora con i contributi elargiti dallo Stato, ma oggi è difficile mantenere il livello di benessere raggiunto se non si cambia politica e cultura. (altro…)