Un nuovo feuilleton in tre puntate sulla società valdostana. Buona lettura.
In questi giorni il nome di Leonardo La Torre è comparso spesso sulle pagine dei giornali locali. Il motivo? La reiterata necessità espressa dal coordinatore della Fédération autonomiste, di aggiungere posti a tavola al PdL e alla Lega. Ma i giornali locali non hanno menzionato l’illustre cognome per rendere noto ai valdostani che per il tenace sostenitore del dialogo con le forze politiche che reggono l’attuale Governo nazionale, è stato richiesto il rinvio a giudizio dal Tribunale di Torino e pertanto dovrà presentarsi per l’udienza preliminare al Palazzo di Giustizia, “Bruno Caccia”, il tredici dicembre alle ore nove precise. Il reato contestato è turbativa d’asta. Leonardo non sarà solo, il tredici dicembre con lui ci saranno personaggi illustri del panorama torinese: Giorgio Giordano, ex presidente dell’AMIAT (Azienda Multiservizi Igiene Ambientale Torino), Giovanni Succio, Carlo Gonnella, Giorgio Malaspina, membri dell’impresa VM Press di Ovada (Azienda di macchine sperimentali per compattare i rifiuti), Giancarlo Gallo direttore acquisti dell’AMIAT e l’aostano Salvatore Luberto dipendente Azienda USL e consigliere comunale. Ma cosa c’entra La Torre che ai tempi dei fatti contestati era assessore regionale alle Attività Produttive e cosa c’entra Luberto, anche presidente della Lega italiana per la lotta contro i tumori, con questi signori? (alla prossima puntata)
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