Scusate, ma c’è qualcuno che si fida di questo qui?
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Fiducia?
14 settembre 2014Isola felice? NO, solo isola!
21 febbraio 2014Riceviamo dal signor François Burgay e volentieri pubblichiamo.
Si diceva che la Valle d’Aosta fosse un’ “isola felice”… Sulla felicità nutro qualche dubbio, visto il tasso di suicidi tra i più alti in Italia (CNEL, 2007), sull’isola invece sono sicuro. Siamo irraggiungibili quasi come Tristan de Cunha, l’isola più remota del Pianeta. Dopo l’annuncio sui tagli operati da Trenitalia che saranno operativi dal 2 marzo, la Valle d’Aosta sarà letteralmente isolata dal resto del mondo. Come cambierà la mobilità degli studenti universitari, dei turisti e dei cittadini che usano il treno per i loro spostamenti? Attualmente le corse dei treni Aosta-Ivrea-Torino nei giorni feriali sono 17, dal 2 Marzo, stando alla tabella pubblicata sul sito aostasera.it, saranno appena 7 in partenza alle 5:16, 6:26, 7:26, 11:32, 13:38, 15:26 e 17:26. Un discorso analogo si può fare per i treni in partenza da Torino. Di fronte a questo taglio mastodontico l’Assessore Marguerettaz oltre a esibirsi nella sua parte preferita e cioè quella de “l’Indignato”, cosa fa? La Regione cosa pensa di fare? E’ stato immaginato “un piano B”? Me lo auguro anche perché mi viene difficile credere che questa decisione di riorganizzare il servizio sia stata presa dall’oggi al domani. Detto questo, non che le cose per il trasporto su gomma vadano meglio: gli autobus urbani sono stati drasticamente ridotti (mettendo a rischio licenziamento 15 lavoratori Svap) e il destino di quelli extra-urbani pare non essere molto differente. La politica regionale è quindi chiara: il trasporto pubblico non è degno di investimenti. Meglio spostarsi in auto, inquinare, creare intasamenti e traffico. Quando a Tallinn, capitale dell’Estonia di 400.000 abitanti, garantiscono i mezzi pubblici gratuiti ai residenti nell’ottica di politiche “antismog”, in Valle d’Aosta li si cancella. Ciò che manca non sono quindi le strategie o le possibilità. Ciò che manca è, forse, il cervello…
Incubo di nos-atre
14 gennaio 2013Augusto Rollandin ha appena finito di dire la cretinata che la nostra Università della Valle d’Aosta è all’avanguardia per i servizi informatici che leggo sulla Stampa che gli universitari sono inferociti per l’assenza di un autobus che dalla stazione li trasferisca nella sede staccata di Saint Christophe. Una petizione di ottanta studenti inviata all’assessore ai trasporti, Aurelio Marguerettaz (che sta verificando, ah ah ah!) chiede di agevolare il servizio che accusa impossibili anomalie. Tra ritardi e corse saltate lo studio è diventato per molti un incubo. Questa è l’eccellenza in Valle d’Aosta, regione ricca e autonoma!
Facciamoci una pista!
5 gennaio 2013A proposito dell’aeroporto Corrado Gex e dei soldi buttati in quell’assurdo progetto vi linko questo post dal sito del Comitato Aeroporto Sostenibile. http://aeroportosostenibile.wordpress.com/2013/01/02/mosca-aosta/
Domandina facile facile
2 novembre 2012“I documenti – ha affermato il presidente della commissione Empereur – evidenziano che la tratta Ivrea-Aosta negli anni non è mai stata interessata da significativi interventi di miglioramento per cui è rimasta come in origine una linea di carattere interregionale. Al contrario, la tratta Chivasso-Ivrea ha beneficiato di consistenti finanziamenti da parte dello Stato che ha realizzato l’elettrificazione della linea”. (aostasera.it). Chissà come mai la tratta Chivasso-Ivrea ha avuto finanziamenti dallo Stato e la tratta Ivrea-Aosta no. Forse i nostri amministratori erano tutti concentrati sulla Aosta-Martigny?
Siamo isolani!
20 luglio 2012Riceviamo dall’associazione PendolariStanchiVdA e volentieri pubblichiamo.
L’associazione PendolariStanchiVda,
preso atto della riunione convocata dall’Assessore regionale ai Trasporti, Aurelio Marguerettaz, con le parti sociali e che si è tenuta ieri mercoledì 18 luglio 2012, Chiede all’Assessore come mai non sia stata convocata, considerato che trattasi di un’associazione legalmente costituita e che si occupa, come è noto e come è previsto dal proprio Statuto, di trasporto pubblico e privato rappresentando gli interessi e le proposte dei pendolari. Manifesta condivisione rispetto alla quasi totalità del documento sottoscritto dalle parti, ed in particolare, con la proposta di convocare subito un Consiglio regionale straordinario. Esprime forti dubbi in merito alla possibilità di realizzare “azioni di tutela collettiva”. Richiede alla Regione Autonoma Valle d’Aosta: di assumersi le proprie responsabilità in merito alla situazione dei trasporti da e per la Valle d’Aosta, nonché della mobilità in Valle considerando il trasporto come un bene comune, al pari della scuola e della sanità, con le relative conseguenze attuando tutti gli interventi specifici tesi a soddisfare i bisogni dei valdostani. Auspica che la Regione stessa possa far valere la propria autonomia nei confronti del Governo centrale sottoscrivendo subito gli atti necessari al passaggio di competenze nella gestione del servizio, così come hanno fatto le regioni a statuto ordinario nel medesimo settore, e non sia costretta solo a subire le scelte di altri.
Oscura mente
26 aprile 2012I cittadini vogliono la ferrovia! La vogliono perché la ferrovia è sicura, inquina poco ed è economica. I nostri amministratori invece preferiscono l’autostrada carissima, l’aeroporto inutile, le funivie e magari eterni studi di fattibilità su ferrovie fantascientifiche come l’Aosta-Martigny. I valdostani non vogliono che la ferrovia Aosta-Pré-Saint-Didier venga riconvertita in pista ciclabile o strada per autobus elettrici o “ibridi” come dice Aurelione. Vogliono una metropolitana leggera, progetto dei verdi di qualche decennio fa, che colleghi l’alta valle con il capoluogo, liberandolo dalle auto. L’Assessore non vuole, dice che costa troppo. Ma guarda! Anche l’aeroporto costa un casino però si sta costruendo. Dice che la Regione spende 470 per ogni corsa e per ogni volo mai decollato cosa spende? Dice che i collegamenti ferroviari fra alcune città piemontesi sono a rischio chiusura, ma guarda! Anche l’Enac aveva previsto la chiusura di moltissimi aeroporti secondari, ma questo non ha fermato la costruzione dell’aerostazione. E’ così chiaro, direi lampante, che a muovere i fili del burattino non sono il buon senso e la necessità dei cittadini; non è una strategia politica complessiva sullo sviluppo della viabilità della Regione che suggerirebbe di sfruttare al meglio quello che c’è già, quanto altri interessi a noi oscuri, perlomeno intuibili.
Caos poco calmo
13 marzo 2012Coi trasporti qui in Valle siamo messi malissimo! Abbiamo un treno che regala emozioni peggiori della diligenza di Ombre Rosse, un’autostrada più cara d’Italia e la benzina costosissima. Viviamo in un’isola (felice?): mai come ora questa poetica frasetta risulta attuale. Ricordo una pubblicità che presentava la Regione circondata dal mare: immagine profetica! Per tamponare il disagio, dal 19/3 avremo 4 corse A/R con fermate ulteriori (oltre a Chatillon) a Vérres e Pont-Saint-Martin, con i pullman. Percorrenza AO-TO (da orario) 2h10 invece delle 2h precedenti. E fin qui vabbé. A una settimana dall’entrata in vigore del nuovo servizio all’autostazione di Aosta l’informazione si trova solo (chiedendo) allo sportello: info verbale e con fotocopia per i nuovi orari. Nessun altro avviso. Alla fermata di Chatillon non ci sono neppure le fotocopie. Un addetto, a richiesta, spiega agli utenti sul pullman che si può prenotare il posto, ma i titolari di carta “anziani” hanno diritto a salire ad Aosta al massimo in 10. La tessera VdATRansport non garantisce la libera circolazione sui trasporti regionali? E’ vero che i vecchietti non hanno un cazzo da fare, ma che anche il pullman diventi una gara a premi, non è accettabile. La Savda che impegni ha con la Regione? O, meglio, cosa la Regione impone alla Savda in cambio della concessione?
Memoria corta?
7 dicembre 2011L’assessore al Turismo e Trasporti, Aurelio Marguerettaz, ribadisce che non ha mai avuto incontri con aziende private né nessuno lo ha mai avvicinato per fare delle proposte sulla gestione della tratta ferroviaria Aosta-Torino, eppure Giuseppe Proto, l’amministratore delegato di Sadem e dirigente di Arriva, una multinazionale dei trasporti su gomma e rotaia, conferma che emissari di quest’ultima avevano incontrato sia l’assessore sia il presidente Rollandin per far loro una proposta: “a fronte di un contratto analogo a quello in essere oggi tra Regione e Trenitalia (23 milioni di euro l’anno), la Arriva offriva un incremento di chilometri percorsi e un investimento di 80 milioni di euro per l’acquisto di dieci treni bimodali. (La Stampa 27-11-2011). Oltre alla pancia anche il naso di Aurelio ha cominciato a crescere.
Uno contro tutti!
21 novembre 2011Chissà perché tanto accanimento in favore dell’acquisto dei treni bimodali da parte dell’assessore ai trasporti, Aurelio Marguerettaz? Secondo quanto detta la democrazia, un eletto dovrebbe ascoltare non solo i suoi elettori, ma tutti i cittadini e, quando questi chiedono in coro una soluzione ai loro problemi, venir loro incontro. Marguerettaz, allevato da Iddu, questo non lo sa. Si trincera dietro un “incomprensibile” no e sferra attacchi contro tutti coloro che auspicano una soluzione razionale e definitiva alla ferrovia. Fra questi i pendolari piemontesi e l’assessore di Ivrea, Giovanna Codato. Il bambinone capriccioso vuole il trenino bimodale che costa 35 milioni di euro, soldi già stanziati dallo Stato per l’elettrificazione, ma che Cicciobello vorrebbe modificarne la destinazione d’uso per comprarsi il giocattolo che non userà mai: lui preferisce spostarsi in auto con l’autista. Questo accanimento, che lo isola anche da Trenitalia, non può che alimentare i più truci sospetti, già perché proprio non si spiega tanta arroganza e mancanza di rispetto verso chi i problemi di trasporto li vive ogni giorno.
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