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Domandina…

6 dicembre 2014

Tutti negativi gli esiti anti doping effettuati al Tor des Geants, e fare una sorpresina in place Deffeyes?

Il conformismo valdostano

11 settembre 2014
La straordinaria folla che assiste alla diretta in Piazza Chanoux del Tor des Géants. A dimostrazione del fatto che non sta rendendo più "viva" la città e che la radio la si ascolta da casa.

La straordinaria folla che assiste alla diretta in Piazza Chanoux del Tor des Géants. A dimostrazione del fatto che questo evento non sta rendendo più “viva” la città e che la radio la si ascolta da casa e non da una piazza. (Fonte: webcam lovevda.it)

Così, dopo aver dato una sbiancata allo Studio mobile di Top Italia Radio, siamo pronti per andare in onda da piazza Chanoux […]Venite a trovarci[…]a tirarci due pomodori.. sn cmq soddisfazioni.

Questa frase è stata estrapolata dal profilo Facebook pubblico di Luca Mauro Melloni in cui, con fare simpatico, dice che è pronto a ricevere critiche e che, anche i pomodori metaforicamente lanciati contro di lui rappresenterebbero comunque delle soddisfazioni.

I pomodori arrivano e scatta l’indignazione. Ma come?
La spiegazione a mio giudizio è molto semplice. Siamo abituati a sentirci dire che tutto è meraviglioso. Tutto è perfetto.  Si dà per scontato che qualsiasi cagatina venga realizzata sia, solo per il fatto di essere stata concepita, meravigliosa. Intoccabile. Si arriva addirittura ad elevare ad affascinante una struttura composta da due gazebo e un vetro centrale. Affascinante quasi come Notre Dame. Le critiche non ce le si aspetta semplicemente perché non sono contemplate. Quando poi i pomodori vengono effettivamente lanciati, allora si fa la vittima,  si tirano in ballo i malati, si eleva il proprio lavoro come uno straordinario servizio per la collettività come ha fatto il DJ di Top Italia Radio (TIR).

Che i ggiovani speaker di TIR si facciano un bel bagno di umiltà. Accettino da uomini le critiche, la piantino col vittimismo ed imparino a crescere. Ma tant’è: se il mondo con cui si devono confrontare finisce a Pont Saint-Martin probabilmente non ne sentiranno l’esigenza. Ne approfitto per un dare un suggerimento (visto che la principale accusa rivolta a chi fa degli appunti è quella di non essere mai propositivi):  la prossima volta la diretta fatela da uno studio radiofonico. Sarete immuni da qualsiasi giudizio negativo. Garantito!

La Torta des Géants!

4 Maggio 2013

Riceviamo e volentieri pubblichiamo.

Gentile Redazione, una piccola riflessione sul sistema valdostano – dove nulla accade per caso;  e dove – anche in tempi di gente che si suicida o compie atti di follia perché ha paura del futuro e della miseria – mari di soldi pubblici vengono mossi senza alcun controllo reale dal cittadino, imbottito di chiacchere e sonnifero demagogico. In questi anni il Presidente Guste ha regalato ai cittadini della regione l’evento che li galvanizza tutti, e li fa sentire partecipi di una grande kermesse sportiva: sì signore e signori, ecco a voi il “Tor des Géants”. Una bella invenzione, non c’è che dire che si basa sul lavoro di 1500 volontari, ognuno contento e convinto di stare lavorando per un evento di tutti. Ma è così? Perché volontari a parte, si muove anche un finanziamento da trecentomila euro (v. varie delibere regionali). Il che, per una regione come la nostra – e per periodi di gente allo stremo come oggi – non sono pochi. Chi incassa e gestisce materialmente questi soldi? Una società intestata a due soci  i VDA Trailers (diversi dai Courmayeur Trailer, società sportiva con centinaia di soci – che in quanto tale non può incassare). Ai circa trecentomila si sommano i soldi degli sponsor, i soldi provenienti dalle iscrizioni e il costo dei servizi comunque forniti a titolo non oneroso dalla Regione (elicottero, guide alpine, guardie forestali, utilizzo di locali dei comuni etc..). Chi verifica il bilancio della società Vda Trailers?

Ma insomma: il Tor viene spacciato per “la gara dei valdostani”. Ma siamo sicuri che sia davvero così? Non è che serve alla fine a far guadagnare sempre i soliti, mentre gli altri lavorano in modo volontario. E’ possibile che nel resto della penisola le altre gare siano da sempre tutte organizzate con un bilancio di 5-6 mila euro? Il Tor è più complesso senza dubbio di qualsiasi altra, ma sono giustificabili bilanci cento volte superiori? Una bella riflessione e qualche verifica al bilancio non guasterebbe, specialmente in tempi di elezioni.