“Emily e Filippo” è il titolo della prima mostra deliberata dalla nuova assessore alla Cultura, Emily Rini. Una genialata. A costo zero e di forte impatto mediatico, sfrutta i nuovi canali della comunicazione come fb. L’apertura al pubblico del suo album dei ricordi sarà un indubbio successo. Eloquenti immagini cantano l’inno alla privacy. Luogo preso d’assalto dai vituperati giornalisti. Luogo che origina chiacchiere e maldicenze, insomma luogo da proteggere. L’assessore gioca d’attacco, anticipa, sfonda la porta con un tiro inaspettato mettendo a segno il suo primo goal. A gratis! Eccola dunque vestita di bianco che bacia teneramente il suo Filippo, la sua adorata figlia. La vediamo sorridente nel ruolo di sposa insieme ai parenti, agli amici, ai consiglieri regionali, agli assessori, al presidente…un’intera classe politica. Romanticismo esasperato come si conviene al conformismo dei matrimoni. Aspettiamo con crescente curiosità le prossime intime mostre. Sala parto? Prima comunione?… Domanda-che-sorge-spontanea: se l’avessero messa alle Finanze ci avrebbe aperto il portafoglio?
(Ma quanto orribili sono i due babacetti Thun sulla torta nuziale?)
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