Posted tagged ‘Teatro romano’

Forse arriva la normalità

9 Maggio 2014
Alla domanda: dov'era Laurent in questi anni? La risposta: qui!

Alla domanda: dov’era Laurent in questi anni? La risposta: qui!

Così scrive Laurent Viérin sul sito dell’UVP: ” Apprendiamo oggi, purtroppo, con amarezza, che la Valle d’Aosta scompare anche dal salone del libro di Torino, dopo anni di presenza. Uno dei più importanti saloni internazionali, grande occasione di promozione culturale per la nostra Regione. Che tristezza vedere la Cultura cancellata per una comunità come la nostra. Tutto questo mentre, drammaticamente, certe grandi opere continuano, assieme ai super manager da 300 mila euro all’anno… Triste realtà per una comunità che sta perdendo la propria identità e una Amministrazione che sta facendo morire la Cultura.”. La Valle d’Aosta scompare dal Salone del libro. Avete mai visto il Veneto al Salone del libro? O il Lazio? O la Campania? Io no. Io ho sempre visto i libri, le case editrici, gli autori, gli editori… regioni mai.  Ricordo il grande stand della Regione Piemonte, della Provincia e della città di Torino, ma era uno spazio istituzionale dovuto in quanto ospite della manifestazione. Quindi… un passo avanti verso la normalizzazione che vuole le case editrici come imprese che fanno investimenti. Le nostre troppo piccole per affrontare i costi? Che creino una cooperativa di scopo e magari chiedano un piccolo contributo pubblico per pagarsi uno stand. Perché mai deve pensarci in toto la Regione? Ci lamentiamo sempre che la Grande Sorella sorveglia su tutti e poi quando lascia il campo ci sentiamo orfani? E poi da chi arriva la predica! (altro…)

Il rottamatore valdostano

9 gennaio 2014

In un’intervista su Italia-oggi, il nostro Laurent Viérin viene paragonato a Renzi e definito il rottamatore della Valle d’Aosta. Mi sa che tutto sommato è l’aggettivo giusto. Allora… ha rottamato il fascino del Teatro romano facendogli costruire accanto una gigantesca gabbia di ferro che, seppur in parte smantellata, umilia il monumento. Ha rottamato la monumentalità della Porta Pretoria, imprigionandola in un groviglio di ferraglia. Ha restituito un teatro Splendor che non funziona: scena troppo piccola, qualità del suono scarsa, gestione incomprensibile e comunque che non soddisfa le imperanti esigenze economiche rivolte al risparmio (siamo costretti ad affittare una sala privata per la visione dei films) e quelle degli utenti. Magari come gestore di una brasserie sarà più bravo (consiglio di servire anche le salse insieme alla pierrade), ma come assessore alla Cultura non è stato granché diverso dai suoi predecessori. Poteva rottamare il vecchio stile clientelare, l’antica spocchia del potere. Poteva davvero dare un segno di cambiamento nella gestione della Cultura, indicare degli indirizzi specifici sulla valorizzazione del territorio senza asfissiare la Cultura entro confini troppo ristretti e ottusi. Giovane e intelligente poteva farlo, quando poteva, ma non l’ha fatto. Ora mi viene difficile credergli.

Curiosità

5 dicembre 2012

Nel banner del profilo fb del consigliere regionale Laurent Viérin, c’è una bella immagine del Teatro Romano. Da uno che ha fatto posizionare un’impalcatura metallica permanente di proporzioni rilevanti a pochi passi dal monumento, mi aspettavo che questa fosse pubblicizzata sul suo spazio di conversazione, invece no. Vuoi vedere che nel subcoscio quell’orrore non piace neppure a lui?

Questa restitution…

30 ottobre 2010

Questa è la prima di una serie di performance sulla città a firma di Patrizia Nuvolari. Un’ingenua che ancora crede nel potere dell’arte intesa come azione sulla realtà. Un’utopia che ha accarezzato i cuori degli artisti negli anni settanta e che ancora pulsa.

Prezzemolino

23 ottobre 2010

Altre braccia rubate!

Se vi trovaste con un amico o con la fidanzata o con il marito, o con chi volete voi in un bel cinema di Milano (o di qualsiasi altra città italiana ed europea) e, prima della proiezione, l’assessore alla Cultura, Finazzer Flory, salisse sul palco per parlare del film lo trovereste un tantino strano? Io sì. Eppure qui si è fatto e si fa e non c’è nessuno, a parte noiantri, che ne rileva l’assurdità. L’assessore all’Istruzione e Cultura, Laurent Viérin, si è esibito sul palco all’anteprima del film: Figli delle stelle, per illuminare di luce propria il volgo accorso per la “gratuita” occasione. Sì, nei paesi a vocazione antidemocratica, la presenza del partito dominante è estesa ovunque, anche sui palcoscenici. (Persino prima dello spettacolo estivo Luci e Suoni sulla facciata del Teatro Romano, una voce fuori campo faceva lo spot pubblicitario all’assessorato alla Cultura! Mai visto da nessuna parte, eppure il mondo lo giro da un pezzo!). E’ molto probabile che in Romania, al tempo di Nicolae Ceausescu, per dirne uno, la presenza del dittatore, fosse come quella del prezzemolo nella nostra cucina. Anche noi valdostani abbiamo il nostro Prezzemolino e ci sembra naturale come quello dell’orto. Ma naturale non è. Non nei Paesi normali. (L’ingresso gratuito della prima proiezione fa parte del paternalismo di regime. Tutto quadra!). 

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Robe di paese!

8 luglio 2010

Prossimo giro, l'assessore darà il meglio di sé!

Arrivato ad Aosta con sessant’anni di ritardo, lo spettacolo Son et Lumière al Teatro Romano, poteva offrire qualcosa di meno banale. A dire il vero un cicinin di novità c’è. Si tratta della presentazione registrata che pubblicizza l’assessorato regionale alla Cultura che finanzia la performance. Immaginatevi di essere a Strasburgo davanti alla meravigliosa cattedrale gotica di Notre-Dame, prima che le luci disegnino i contorni delle guglie e delle statue in arenaria; prima che si intreccino con i ricami del rosone; prima che le note  strazianti e misteriose di Arvo Part si distribuiscano nei dedali intorno, ecco che una voce fuori campo pubblicizza l’amministratore di turno e buona serata! A Strasburgo, città europea, non si è mai sentito un obbrobrio simile, ad Aosta, capitale dell’ultimo socialismo reale, sì!

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Promuovere che?

9 giugno 2010

Promuoviamo i nostri beni culturali tramite sabaudi, cartelli pubblicitari, transito di furgoni, transenne abbandonate...

Laurent Viérin è soddisfatto! Il Premio Mogol 2010 Valle d’Aosta  ha registrato il 17.51% di share con un totale di 1.913.000 telespettatori. Così commenta l’assessore all’Istruzione e Cultura: “I dati confermano la crescita della manifestazione rispetto all’edizione precedente… . I risultati ottenuti dalla trasmissione si sommano alla grande affluenza di pubblico che ha assistito alla serata che ha così permesso di promuovere a livello nazionale l’immagine della Valle d’Aosta, in particolare dei suoi beni culturali”. (ANSA). Ma avete presente come sono valorizzati i nostri beni culturali? Sarebbe molto più prudente tenerli all’oscuro che presentarli al pubblico. Un esempio? Le Porte Pretoriane. Fra gru, buchi, transenne, sabaudi, treppiedi pubblicitari, panchine e asfittiche fioriere, non si vedono più. Un altro? Il Teatro Romano. Fra cassonetti dell’immondizia allineati ovunque (provate a contarli) e il nuovo ferroso teatro, scompare. Altro che restitution! Un altro ancora? Le piazze. Tristi, abbandonate al degrado più volgare. Luoghi di memoria trasformati in parcheggi. E ancora buchi, asfalto informe, transenne, segnali di lavoro in corso… . E’ questo quello che oggi offre l’Aosta turistica e non bastano due lucette colorate divulgate dallo schermo televisivo per raccontare una menzogna!

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Restitution de che?

30 Maggio 2010

Fonte: Ufficio stampa VdA (Foto: Stefano Sarti)

A guardare il Teatro romano uno si chiede cosa ci abbiano restituito: le antiche vestigia o la vecchia impalcatura? Sono le vetuste pietre o le ferrose linee a ispirare l’assessore?  “Il monumento dell’architettura teatrale romana più significativo dell’Italia settentrionale che è restituito al pubblico nella sua funzione originaria, quella di luogo di spettacoli”. Ci dica assessore, qual’è? La facciata del Teatro romano o “il segno architettonico di fattura prettamente contemporanea, anche nella scelta dei materiali”? Ci dica assessore, è questo il suo concetto di valorizzazione del patrimonio archeologico “capace di evidenziare la bellezza del sito”? E per finire, ci dica assessore, chi le scrive i comunicati stampa?

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Il verde di chez nous!

17 Maggio 2010

Angolino verde nei pressi delle Porte Pretoriane.

Questo meraviglioso angolino verde, si trova nei pressi delle Porte Pretoriane, proprio all’ingresso del Teatro romano. Speriamo che con questa pubblicazione e in prossimità della scadenza elettorale, l’assessore Alberto Follien, candidato a vice-Sindaco per la corazzata Rollandinkin, mandi qualcuno a prelevarlo, non ricordo da quanto è lì, ma sicuramente da molto.

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Lipidine!

24 agosto 2009
Un momento della sfilata di Big Taglia!

Un momento della sfilata di Big I-taglia!

L’assessore comunale alla Cultura, Guido Cossard, ha partecipato alla “Finale regionale di Miss Italia“. Il simpatico intrattenitore ha voluto fortemente precisare che le candidate che sfilavano al Teatro romano (in francoprovenzale  Restitution), erano vere e non rifatte. Non avevamo nessun dubbio al riguardo: anche Guido è nature al 100%! Nessuna imbottitura sotto al vestito, nessuna gommapiuma a disegnare le “forme”,  nient’altro che autentica e genuina ciccia! Disposta in sontuosi panneggi dall’abilità consueta che solo Natura Matrigna sa possedere.