Posted tagged ‘spreco’

Colpa di chi? Lo vogliamo dire?

9 novembre 2014
Immagine di Zentabaga presa su facebook

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Per continuare con un breve riassunto visivo, il concetto espresso da Pastoret, presidente dell’Union valdotaine e cioè che non è a causa di una cattiva gestione economica che siamo messi così male, ma è tutta colpa dello Stato cattivo che taglia e taglia…

Sicilia = Valle d’Aosta

3 novembre 2012

E’ incredibile la somiglianza fra due regioni che solo geograficamente sono distanti fra loro. Isole e autonome. La Valle d’Aosta e la Sicilia entrambe a Statuto speciale. Entrambe governate da personaggi poco limpidi, anzi limpidamente indagati e condannati (speriamo in un ricambio radicale con Crocetta). Entrambe, protagoniste di scandali e sprechi enormi, temono per la loro specificità. Caveri, uno che possiede ancora lo stupore delle anime innocenti, si meraviglia di come “lo straordinario contenuto dell’originale Statuto d’autonomia della Regione siciliana sia stato adoperato pochissimo e male, preferendo di gran lunga una larga parte dei politici siciliani pesare sulla politica a Roma non impegnandosi nel loro enorme spazio politico. Poi, in certi casi, riscoprono l’autonomismo come bandierone in cui avvolgersi, ma con credibilità zero. Intanto l’autonomia – pure così piena di potenzialità – si è spenta, diventando incremento senza limiti e risultati concreti di una spesa pubblica pazza e senza orizzonti.”. Puntare il dito sulle responsabilità altrui è facile e conveniente. Alleggerisce le proprie. Distoglie l’attenzione da se stessi. Le colpe degli altri sono una benedizione per i propri errori: forniscono un alibi. Così, secondo la poetica del fanciullino,”oggi molti tuonano contro l’autonomia speciale in generale e mirano in concreto alla Sicilia, che porterà allegramente a fondo anche le altre autonomie speciali come la nostra, accomunate dalla logica di un’abrogazione cieca e indiscriminata della specialità.” Se perderemo l’autonomia o se questa verrà mutilata sarà colpa della Sicilia! Sarà colpa del “Governo tecnico che ha umiliato il Parlamento e dunque la politica, riducendolo ad un teatrino di comparse senza alcun potere in nome del “Generale Emergenza”, oltretutto con la scelta evidente di uccidere Regioni ed Enti locali.”. Nessuna colpa viene addebitata a quel Governo che ci ha portato sul lastrico e che ha abdicato al suo ruolo perché incapace di trovare una soluzione politica alla crisi. E nessuna responsabilità viene individuata nei nostri politici che hanno governato la Regione come fosse una proprietà privata di pochissimi. Nessuno spreco di risorse, nessun clientelismo, nessuna subcultura mafiosa, nessuna dipendenza da Roma (si veda alla voce Rollandin che chiede aiuto al Ministro per poter stoppare il referendum voluto dall’autonomia!) vengono al pettine… no! Se perderemo la nostra specificità di ignoranti e spreconi sarà tutta colpa di Roma e della Sicilia!

Non siamo buoi

29 ottobre 2012

Suggerisco la lettura di questo articolo firmato da Stefano Montanari.

Help Emily!

29 ottobre 2012

Riceviamo dal consigliere regionale Alpe, Alberto Bertin, e volentieri pubblichiamo.

Alcuni anni fa avevo proposto, tramite la modifica del regolamento del Consiglio regionale, di rendere pubbliche le deliberazioni dell’ufficio di presidenza del Consiglio Valle. La trasparenza è uno dei principali deterrenti a certe degenerazioni della vita pubblica. Il Consiglio regionale, da questo punto di vista, dovrebbe essere un “palazzo di vetro’’ in cui i cittadini possano vedere tutto quel che succede. Naturalmente la proposta in questione è stata bocciata dalla maggioranza del Consiglio regionale. Se le delibere dell’ufficio di presidenza fossero pubbliche e accessibili tramite il sito del Consiglio, i cittadini valdostani sarebbero venuti a conoscenza che il 22 ottobre ultimo scorso è stato conferito un incarico fiduciario per un collaboratore di supporto al presidente del Consiglio. Insomma, alla faccia delle tante dichiarazioni sui costi della politica e i continui richiami a una maggiore sobrietà, la neo presidente del Consiglio ha avuto la brillante idea di nominarsi un ulteriore “portaborse’’. È francamente sconcertante, al di là delle cifre in ballo, che in un periodo di forti restrizioni finanziarie come quello che stiamo vivendo, si amplino gli staff di collaboratori e si conferiscano incarichi fiduciari esterni per svolgere “funzioni di supporto diretto del Presidente del Consiglio’’, come esplicitato in delibera (ricordiamo che esiste già la figura del segretario particolare). Una decisione quanto meno inopportuna. Ma così vanno le cose a palazzo.

Tutto legale!

16 ottobre 2012

Grido di dolore

15 ottobre 2012

Secondo quanto scrive il giornalista, Alessandro Camera, sulla Stampa in Valle d’Aosta ci sarebbero 55.000 nuclei familiari che vivono in condizioni di disagio! Spero che sia una svista considerato che il numero delle famiglie valdostane nel 2010 era di 60.590; nel caso non lo fosse sarebbe drammatico e contraddirrebbe quella percezione di benessere che aleggia dalle nostre parti. Infatti, ancora una volta ci si domanderebbe dove sono stati spesi i miliardi e miliardi che lo Stato ha stanziato da oltre trent’anni. Trasporti zero, scuola insufficiente, sanità a pezzi, industria in crisi, turismo selvaggio e adesso viene fuori che la maggior parte dei valdostani “tira avanti”? Ma la situazione critica permarrebbe anche se le famiglie bisognose fossero la metà o la metà della metà: con i soldi che abbiamo avuto è inammissibile che qualcuno si trovi a vivere in povertà! E con che faccia l’assessore non eletto, Albert Lanièce, dall’alto del suo stipendio d’oro, rinvigorito di altri 4.000 euro di diaria, ci dice che siamo “molto vicini alla linea rossa che ci separa dal baratro della chiusura completa degli aiuti alle famiglie in difficoltà“? “Stiamo lavorando sul bilancio per individuare dove i tagli possono fare meno male” ?(La Stampa). Noi invece vogliamo che i tagli, resi necessari da uno spreco immorale e odioso, gli arrechino vero dolore, che possano creargli quelle difficoltà a “sbarcare il lunario“, necessarie per comprendere le sfortune altrui e per riversare il suo odio verso lo Stato cattivo in modo autentico e motivato. Noi chiediamo all’assessore che tagli di due terzi il suo stipendio e rinunci alla diaria. Sarebbe il minimo. E non chiamatela demagogia, per favore!

Gestione virtuosa

11 ottobre 2012

Il Consiglio dei Sindaci della Comunità montana, Monte Cervino, aveva deliberato la cifra di 9.792,oo euro per l’acquisto di 12 ipad2 dalla ditta Inva S.p.a di Aosta, da affidare a 10 membri del Consiglio stesso e a due dirigenti della Comunità montana. Vista l’opportunità di avvalersi degli ipad anche per motivi personali, il Consiglio dei sindaci ha deliberato la possibilità di installare, a titolo privato, programmi vari di intrattenimento in netto contrasto con la scelta regionale di oscurare siti di non interesse lavorativo. Non basta, il Consiglio ha ritenuto opportuno concedere ai fruitori dei tablet, la possibilità di riscatto, dalla cui tabella si evince che dopo quattro anni, che corrispondono più o meno al mandato, i possessori virtuali lo diventano davvero e senza sganciare un euro! A sganciare nuovi soldi per l’acquisto di nuovi ipad per nuovi consiglieri sarà come sempre l’intera comunità valdostana!

Stupidità alla luce del sole

4 settembre 2012

Al Festival dei “Popoli senza cervello” inviterei come ospite d’onore l’associazione “Ou Bournel”, quella della sagra del mirtillo a Fontainemore. Preciso che nulla ho contro tale manifestazione in sé e che mi compiaccio della finalità che si prefigge e che, come dice uno degli organizzatori, intende “stimolare la coltivazione dei piccoli frutti sul nostro territorio rilevatosi, in seguito ad analisi specifiche, particolarmente adatto per l’acidità del suolo.”. Ma ci vuole cervello. Se non è possibile reperire sul mercato valdostano la quantità necessaria di piccoli frutti per soddisfare i numerosi palati ospiti si inventa qualcos’altro, magari di più contenuto e se la raccolta non coincide con la data della sagra si cambia la data di quest’ultima. Ancora una volta le critiche, in questo caso inevitabili, invece di stimolare l’autoriflessione sono tradotte in piagnisteo. La pubblicazione delle vaschette colme di mirtilli trentini gettate nei cassonetti che denuncia uno spreco vergognoso e una concezione della raccolta dei rifiuti che se ne sbatte della differenziata, viene intesa come “una strumentalizzazione che vuole infrangere intenti positivi di sviluppo turistico e territoriale”. Non basta essere un’associazione di volontari e senza scopo di lucro per poter essere utili al proprio paese: ci vuole cervello! La prova che questo manchi del tutto è il pessimo ritorno di immagine del paese a cui si vuole tanto bene, lo spreco di risorse collettive e un’ignoranza diffusa. E’ bene che “Ou Bournel”, se vuole cominciare a capire come funziona il mondo, non dirotti le responsabilità dell’insuccesso al di fuori di sé, nei gesti ignobili compiuti da anonimi, ma nelle superficiali intenzioni maturate al suo interno e che portano nomi e cognomi.

Bossi docet

3 giugno 2012

E’ singolare che proprio Augusto Rollandin si faccia carico di parole così pesanti: prevaricazione, imposizione. Le ha proferite il due giugno, Festa della Repubblica. Lui, il Presidente della Giunta, il Prefetto, il Presidente dell’Università, il Presidente dell’associazione del Forte di Bard e cos’altro ancora, lui parla di imposizioni e prevaricazioni e se la prende con il Governo che ha ridotto competenze (?) e risorse. Risorse che la Valle ha sprecato in progetti faraonici e inutili, ma, secondo lui, buttare i nostri soldi dalla finestra è un nostro indiscutibile diritto. Bossi docet!

Sorpresa pasquale?

7 aprile 2012

Nell’uovo di Pasqua, Rollandin ci ha messo un centro fieristico dal costo di undicimilioni di euro. Questa nuova grande opera apre ufficialmente la campagna elettorale dell’Union valdotaine, altri motivi non ce ne sono. Che senso ha un centro fieristico di quelle proporzioni? Non siamo neppure capaci di valorizzare la Fontina! Non riesco ad aggiungere altro, sento che mi ripeto come si ripete il sistema di “sviluppo” della Valle d’Aosta. Siamo nel periodo del cemento, dell’aggressione selvaggia al territorio, del furto legalizzato, della criminalità istituzionale, non c’è niente he non segua queste direttive. Niente.

A tutti Buona Pasqua.