Posted tagged ‘Silvio Berlusconi’

Il pensiero minimo!

26 febbraio 2013

Domanda e risposta tratte dall’intervista al neo-deputato Rudi Marguerettaz (La Stampa).

Dal suo punto di vista, c’è differenza tra un eventuale governo Berlusconi o uno guidato da Bersani?
«No, nessuna differenza. Noi abbiamo un nostro decalogo e sono quelli i punti che presenteremo a chiunque diventerà premier». Insomma per Marguerettaz non c’è nessuna differenza di pensiero, di stile, di politica, di filosofia, di gusto, di scelte civiche… fra Bersani e Berlusconi. Basta che paghi! Questo pensiero minimo ha vinto le elezioni. Disonore ai vincitori!

Un po’ di chiarezza!

20 febbraio 2013
Dichiarazioni chiare ed esaustive. Che ne dicono i nostri?

Dichiarazioni chiare ed esaustive. Che ne dicono i nostri?

Gli avversari hanno tanto criticato Bersani che si era espresso contro le autonomie, nonostante abbia contratto un documento con i candidati dell’Alleanza autonomista progressista, Morelli e Guichardaz, per difendere la nostra. Oggi leggo, sul bollettino elettorale del Pdl inviato a tutte le famiglie piemontesi con tanto di faccione di Berlusconi in prima pagina, questo trafiletto. Mi chiedo se Lattanzi e Zucchi che danno indicazioni di voto per i candidati rossoneri non si sentano un po’ in imbarazzo nei confronti della casa madre.

Un eroe valdostano!

13 gennaio 2013

Dall’articolo scritto dalla giornalista della Stampa, Daniela Giachino, Giuliano Follioley, presentato sabato da un altro giornalista, Giacomo Sado, nell’auditorium di Pont-Saint-Martin in occasione della presentazione del suo libro: “Una vita sempre di corsa”, risulta essere un eroe. Un benefattore della comunità valdostana. Non ho letto il libro, ma sono certa che la morale rimanga questa. Un uomo, Follioley, che si è fatto da sé proprio come Berlusconi e come tanti altri imprenditori che dal niente sono diventati miliardari. Ma noi non crediamo alle favole. Non crediamo che il ranocchio si trasformi in principe per un semplice bacio, meglio succede con le tangenti. Con gli appalti truccati. Le turbative d’asta. Con il solito intreccio malavitoso tra politica e affari che supporta gli affidamenti senza gara d’appalto. Le società di Follioley erano indicate come società di fiducia delle allora Giunte regionali di Rollandin, Bondaz e Lanivi e quindi libere da qualsiasi vincolo che non fosse quello della simpatia personale con il presidente di Giunta di turno. L’articolo, dopo aver sbrodolato a lungo sulle mirabolanti avventure del nostro eroe, sintetizza con una sola frase le vicende giudiziarie che lo hanno coinvolto: “Sono stato vittima del disagio creato dai giudici“. Le indagini creano disagio eh… già! Il colmo è che l’imprenditore, oggi ottantenne, ha il coraggio di dare consigli di sano e civile comportamento: “Il successo si ottiene solo lavorando, ma bene, a regola d’arte“. Insomma un brav’uomo. Un esempio da seguire, come quell’altro suo amico che oggi siede sulla poltrona della presidenza della Giunta. Begli esempi sanno scegliersi questi valdostani! Ma una cosa l’ha detta giusta: “Imparate a non rassegnarvi mai!”. Terremo care queste parole, signor Follioley, noi non ci rassegneremo mai al suo esempio.

Il clone di Berlusconi!

15 novembre 2012

Rollandin si è bevuto il cervello: ‘‘Il non voto e’ la risposta alla maleducazione, alla mancanza di rispetto per un confronto che non c’e’ mai stato” (Ansa). Abbiamo a che fare con il clone di Berlusconi! Come l’ex  Primo Ministro cambia le carte in tavola: chi non ha voluto il confronto, quando sono state raccolte 11 mila firma apposta? Il clone continua:  “La campagna elettorale e’ stata trasformata in bagarre, presentando dati infondati e andando ad incidere in modo fallace sulla gente”. All’oggi non sanno ancora se il camino sarà alto 60 metri o 45 o 58 e accusano gli altri di dati fallati? Il Comitato del SI si è speso con tutte le energie possibili per fornire alla popolazione le informazioni migliori, invitando scienziati, oncologi… persone di tutto rispetto, loro hano proposto figure secondarie (probabilmente amici) con professioni non attinenti al problema. Persone anche discutibili come quel Sudano che appiccica fuori casa il suo Main Campf di indubbia memoria e saremmo noi a incidere in modo fallace sulla gente? Loro principalmente hanno proposto i soliti politici! Sai che fiducia!

Piccoli brividi2!

9 novembre 2012

Il maestro della battuta è Berlusconi, infatti è sua quella sul termovalorizzatore di Acerra che inquina come tre auto di media cilindrata. Non trovate che anche il sorriso, insieme alla frase di alto valore scientifico, sia stato importato dai nostri Responsabili?

Che dolori!

14 agosto 2012

I Casinò chiedono aiuto al Governo, compreso il nostro (o ex nostro visto che i proventi non ci arrivano più), Casinò di Saint-Vincent. “Les comptes n’ont jamais étés aussi positifs”, così dichiarava il 26 gennaio di quest’anno il nostro presidente, Augusto Rollandin. Nel mese di agosto, rispetto all’anno passato, si registra una perdita di oltre 10 milioni di euro in meno di introiti lordi e un calo del 20% per le slot Machines. Il suo ottimismo equivale a quello che aveva manifestato Berlusconi, quando era Presidente del Consiglio, e dichiarava che l’Italia se la passava bene. I danni provocati da Berlusconi li stiamo sperimentando ora sulla nostra pelle, quelli di Rollandin non tarderanno a venire.

Salva che?

22 ottobre 2011

La salvaprecari, voluta da Rollandin, doveva appunto salvare i precari che invece tali restano. La genialità del nostro Presidente ha dovuto fare i conti con la realtà dei fatti: il baraccone non va avanti da sé. “Gli operai forestali saranno assunti dalle imprese artigiane”, dice l’Augusto, cioè sarà lui a imporre a esercizi privati l’assunzione del personale? Sulla piazza nazionale Berlusconi offre vistosi esempi di degenerazione senile, sulla piazzetta locale Rolli non sfigura.

Digressione 32

3 settembre 2011

Dalle intercettazioni pubblicate in questi giorni si legge che un tale Lavitola ha detto a Berlusconi che “non credo che ci sia donna al mondo che se lei telefona, dice vieni qua e fammi una pompa, quella non viene correndo”. Quel tale si sbaglia di grosso: io non ci andrei neanche per due miliardi di euro, c’è un limite a tutto!

Chi deve ascoltare chi?

3 giugno 2011

" Voglio voglio voglio! Se non mi date il pirogassificatore, ma io spacco tutto!".

Per Berlusconi gli italiani che hanno votato per il centrosinistra sono senza cervello, anche Rollandin la pensa così riguardo agli undicimila valdostani che hanno firmato per ottenere un nuovo confronto sulle diverse tecnologie per lo smaltimento dei rifiuti. Nonostante i numerosi incontri pubblici ancora non abbiamo capito che il pirogassificatore è la soluzione migliore! Alla faccia dell’arroganza! Ciò che va bene per lui DEVE andare bene per tutti! Alla faccia della democrazia! Ehi, Guste, le ricordo che lei sta dove sta perché DEVE occuparsi degli interessi dei valdostani e, se i valdostani pongono dei dubbi o decidono che per loro va meglio altro da ciò che lei desidera è lei che deve prestare il dovuto ascolto non il contrario! Se una parte consistente di popolazione non si trova d’accordo con la scelta fatta dai suoi rappresentanti, che si vada al confronto con un referendum, possibilmente senza fucili sulle spalle come si è soliti fare da queste democratiche parti.

Condividi su Facebook:

Polli in batteria

23 aprile 2011

Siamo tutti d’accordo che i dipendenti regionali devono lavorare, ma non è con questi metodi che si raggiunge l’obiettivo. Non è certo oscurando l’informazione e il web che si responsabilizzano gli impiegati, perché non sono polli in batteria, come crede qualcuno, ma persone e con le persone si ragiona, non si punisce. A cosa servono i dirigenti? Anche a salvaguardare il servizio pubblico e quindi al controllo del medesimo. I lavoratori del pubblico impiego sono tenuti a fornire determinati servizi e obiettivi, raggiunti i quali possono essere liberi di prendersi una pausa che possono gestire liberamente. (Secondo alcuni studi autorevoli, la pausa web migliora la produzione del 9%, che il Presidente si informi prima di agire.). Se questi obiettivi invece non si raggiungono occorrono dei provvedimenti che, lungi dall’essere dei castighi, aiutino i lavoratori ad acquisire maggiore consapevolezza del loro ruolo e delle loro responsabilità. Inoltre i lavoratori devono essere motivati nel loro lavoro e incoraggiati nelle loro competenze, questo in una società evoluta e civile. La dichiarazione del Presidente della Giunta e Prefetto, Augusto Rollandin, va in altra direzione. Evidentemente il Nostro considera i dipendenti regionali al pari di bambini a cui sottrarre il giocattolo proibito; non lo sfiora neppure il dubbio che l’effetto abbia una causa e che è su questa che bisogna intervenire. La motivazione data sull’oscuramento di Patuasia: una scelta casuale, manifesta una “ingenuità”  che può nascere solo da una sicurezza così arrogante da convincerlo di essere al riparo dal ridicolo. Rollandin è convinto, come Berlusconi, che l’elettorato abbia conseguito solo la seconda media e si comporta di conseguenza, ma i fatti lo smentiscono. Il suo intervento è risultato ai più una giustificazione ridicola. Signor Presidente, se lei si circonda di stolidi non è detto che lo siano tutti: Patuasia le ha fornito la prova.

Condividi su Facebook: