Non ricordo altro esempio di avvertimento mafioso nei confronti di un partito politico. Si tratta di Alpe, l’unico partito che si è opposto in Comune alla nuova destinazione d’uso dell’ex caserma della Guardia di Finanza quella progettata da Serafino Pallu e poi crollata. Da uso pubblico a uso privato. Cioè si è data la possibilità all’acquirente di costruire appartamenti. Un gran bell’affare! E’ stato pagato un rudere con vincolo a utilizzo pubblico, quindi una miseria, per poi trovare la piacevole “sorpresa” di poter costruire un condominio nel bel mezzo della città! Tutti favorevoli tranne Alpe che si è visto recapitare un biglietto intimidatorio di stampo mafioso con su scritto: “Ex Caserma, LA FAM. E’ COSA NOSTRA”. Non voglio correre troppo, ma credo che la faccenda puzzi e molto. Che si tratti ancora una volta di favorire qualcuno con metodi non proprio trasparenti. Il Comune ancora una volta non brilla nell’esercizio delle sue funzioni; vi ricordo che la scorsa consiliatura si è chiusa con un Consiglio del tutto arbitrario convocato con urgenza per poter firmare l’accordo di programma che ha dato il via all’acquisto dei parcheggi dell’ex residence Mont Blanc. Il resto è cronaca.
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La prima volta…
27 dicembre 2014Tutti assolti!
24 novembre 2014Erano sereni e avevano ragione: tutti assolti! Il fatto non sussiste! Però che buffo, nelle inchieste di malaffare girano sempre gli stessi nomi che poi finiscono sempre a tarallucci e vino. Le sentenze non si discutono, però è difficile crederci, diventa sempre più difficile. La zona grigia è ampia… che vomito!
Gira e rigira…
19 novembre 2014Nessuno che dia la notizia dell’avviso di garanzia e contestuale termine delle indagini a carico di san Giuseppe Tropiano, di Serafino Pallu, di Pasquale Toscano (geometra di Tropiano), Roberto Guerrino Montrosset (titolare di una discarica), di Vincenzo Furfaro e di sua figlia, Rossella Furfaro, per associazione per delinquere finalizzata al traffico di rifiuti non pericolosi? L’indagine è della dottoressa Paola Stupino della Corte di Appello di Torino, Gruppo specializzato Criminalità organizzata. Avete notato come gira che ti rigira sempre gli stessi nomi compaiono?
Bella gente!
3 ottobre 2014Il Pm, Daniela Isaia, ha chiesto diciotto mesi di reclusione per Augusto Rollandin coinvolto nell’inchiesta sul parcheggio dell’ospedale. Insieme a lui una parte della buona società valdostana. Per Giuseppe Tropiano, nobile imprenditore e devotissimo ai santi patroni Giorgio e Giacomo, la richiesta è di un anno e nove mesi; per il fedele Paolo Giunti, un anno e sei mesi; per l’ingegnere-prezzemolo Serafino Pallu, due anni e 600 euro di multa; agli ingegneri De Risi, Gregorini e De Checchi rispettivamente un anno e tre mesi, un atto e otto mesi e 600 euro di multa, un anno e nove mesi e 400 euro di multa. L’imputazione per questi signori è di concorso in abuso d’ufficio aggravato. Per alcuni non è la prima volta che vengono coinvolti in questioni legate alla giustizia. Eppure… La sentenza il 24 novembre.
Il Prefetto Perfetto!
13 settembre 2014La criminalità tiene sotto scacco la città e i dintorni, sfida le Forze dell’Ordine… e il Prefetto che fa? Si guarda la lanugine raccolta nell’ombelico? Più che lanugine si tratterebbe di lana di roccia visto che, in veste di Presidente della Giunta, il nostro ha subito un rinvio a giudizio da parte della procura nell’inchiesta sull’ampliamento dell’Ospedale regionale Umberto Parini. A tenergli compagnia con le varie accuse di concorso in abuso d’ufficio e turbativa d’asta, l’ingegnere Serafino Pallu, conosciutissimo nelle cronache locali, l’imprenditore Giuseppe Tropiano, altro vip di faccende valdostane, l’amministratore unico Coup srl Paolo Giunti, Biagio De Risi, Matteo Gregorini, Alessandro De Checchi. Come può un Prefetto occuparsi di ladruncoli quando è impastoiato in vicende giudiziarie non ancora risolte? Questa del Prefetto-anche-Presidente-della-Giunta è un’anomalia tutta valdostana che deve essere assolutamente risolta.
Prostata
25 agosto 2013Circa l’articolo dal titolo ammiccante: “St-Vincent, Consiglio infuocato”, ma sciapo nel contenuto, pubblicato ieri sulla Stampa a firma Giulio Crivellari, vorrei aggiungere qualcosa che al giornalista è sfuggito (probabilmente Crivellari era in bagno). Una buona parte del Consiglio è stata incentrata sul tema della criminalità organizzata a causa di un appalto vinto da una ditta, la Cospef, di cui si dice il fare non proprio trasparente. Il giornalista non ha trovato la notizia interessante, infatti non ne scrive. Eppure la discussione sull’argomento è stata sì infuocata! Che non abbia citato Patuasia da cui nasce l’interrogazione presentata da Paolo Ciambi di Alpe, nessuna sorpresa (Patuasia è detestata dai colleghi soprattutto da quelli della Stampa e da quelli di 12vda). Eppure il nome del blog ha generato reazioni non proprio ortodosse. Quella frase: Patuasia scrive cazzate, detta da uno scocciatissimo, quanto pieno di sé, Pietro Mauro Camos, è stata una vibrante nota di colore difficile da trascurare (probabilmente Crivellari era in bagno). Il nostro Giulio nell’articolo usa “il gioco a nascondino” che funziona sempre e solo perché da noi manca il contraddittorio. Cioè mancano i giornali e quindi i giornalisti smarcati dalla politica. Giulio scrive: “Riteniamo inopportuna ha detto il consigliere di minoranza Paolo Ciambi – la presenza in Commissione di Serafino Pallù, coinvolto con altri, tra i quali il presidente della giunta regionale, nell’inchiesta sul nuovo parcheggio dell’ospedale”. Io ho capito un’altra cosa: per Ciambi e l’intera minoranza, inopportuno è il ruolo di Serafino Pallu, ma anche e soprattutto quello ricoperto dal presidente Augusto Rollandin, coinvolti entrambi nell’inchiesta “Usque tandem” per turbativa d’asta e abuso d’ufficio. Quest’ultimo invece viene menzionato appena e confuso nel generale come se fosse poco importante: coinvolto con altri tra i quali il presidente… . (Probabilmente Crivellari era in bagno).
Rollandin din din
28 luglio 2013Rollandin, lo abbiamo letto, ha ricevuto la richiesta di rinvio a giudizio perché accusato di abuso di ufficio e turbativa d’asta insieme all’imprenditore Giuseppe Tropiano, all’amministratore unico della Coup srl, Paolo Giunti, ai professionisti Serafino Pallu, Alessando De Cecchi, Biagio De Risi e Matteo Gregorini. La questione è nota e riguarda l’acquisto del parcheggio pluripiano nell’ex residence mont Blanc. Altrettanto nota è la sicurezza che ostenta il Presidente della Giunta che non trova nulla da eccepire nel rinvio a giudizio, considerato una conseguenza fisiologica del precedente avviso di garanzia. Forse, Rollandin, nell’eccessiva sicurezza, gonfiatasi a dismisura da anni di italico berlusconismo, ha dimenticato che non è poi così normale che a capo di un esecutivo ci sia un condannato e che, nonostante la riabilitazione di ieri (perché un amministratore che ha commesso un reato può continuare a esercitare nel pubblico? Per un pedofilo che ha scontato la pena sarebbe possibile tornare a lavorare in un asilo?), sia perseguito oggi per la reiterazione presunta dei suoi reati. L’etichetta in vigore in tutto il mondo occidentale chiede le dimissioni in attesa di una risposta definita del Tribunale. L’arroganza tutta italiana se ne fa un baffo. E Rollandin din din è italianissimo.
Una storia buia
10 settembre 2010Un accordo di programma siglato il 29 gennaio 20101 tra la Regione Valle d’Aosta e il Comune di Aosta, per la realizzazione del presidio unico ospedaliero. In tale accordo la realizzazione dei parcheggi era prevista nell’area sud dell’area ospedaliera. Un’idea cambiata: i parcheggi saranno costruiti sotto il nuovo residence Mont Blanc. (Alla modifica dell’accordo di programma tra la Regione e il Comune del 21 maggio 2010, Rollandin, rispose all’interpellanza presentata in consiglio da Robert Louvin, che la nuova soluzione avrebbe ridotto il traffico nell’incrocio fra la via Saint- Martin e la via XXVI febbraio. Naturalmente nessun accenno al fatto che il problema avrebbe semplicemente traslocato più a nord: nell’intasatissima rotonda. Senza contare che, se viale Ginevra verrà chiuso come da progetto, il problema traffico in quella zona sarà al cubo.) Un gruppo di cittadini troppo curiosi. La somma di questi elementi ci offre una cifra interessante composta da tanti numeri. Primo numero: una particella dell’area interessata non è di proprietà della Saint-Bernard s.r.l., la Società proprietaria dell’ex Residence, ma del sig. Artemio Ronzani. Secondo numero: la sede legale della Società si trova nello studio dell’assessore Marguerettaz. Terzo numero: socio di maggioranza della Saint-Bernard è la Edilsud di Giuseppe Tropiano, organizzatore della festa dei calabresi. Quarto numero: il valore stimato dal progettista del nuovo immobile, Serafino Pallu, per la costruzione di un posto auto è di euro 580 al mq, mentre i 509 posti auto destinati alla Regione,di superficie complessiva lorda (corsie, locali comuni…) di 15.710 mq, sono venduti al prezzo di 955 euro al mq, per un totale complessivo di 15.000.000 di euro. Quinto numero: si viene a sapere che ad Arezzo sono stati realizzati 734 posti auto coperti alla cifra di 7.700.000 euro. I numeri della grande cifra dell’Affaire Mont Blanc, emersi grazie al lavoro certosino dell‘Associazione Libero Pensiero, non si esauriscono qui. Ma le domande che ne scaturiscono sono già molte. Perché tanta fretta nel concludere l’Accordo di Programma prima e la variazione dopo, tanta da rendere necessario un Consiglio comunale straordinario? Quando all’oggi risulta che una parte dell’area privata non appartiene a quell’unico proprietario coinvolto nella compravendita? Perché la Regione dopo aver bocciato l’idea di acquisto del Residence, dove avrebbe potuto procedere a un esproprio in nome dell’interesse pubblico, ha cambiato opinione in coincidenza con il cambiamento del proprietario? E’ opportuno che la sede legale di quest’ultimo sia ubicata nello studio dell’assessore Marguerettaz, studio che verosimilmente ne terrà la contabilità? Perché ad Arezzo i costi sono molto inferiori? Anche le domande non si esauriscono qui, della questione avremo modo di riparlarne. Intanto il nuovo dossier è stato inviato alla Corte dei Conti.
Che sarà?
5 luglio 2010I vecchi proprietari del Residence Mont-Blanc avevano chiesto, un paio di anni fa, alla Regione sei milioni di euro per la cessione dell’area, offerta non presa in considerazione. Ora l’acquisto invece sembra urgente, così urgente da aver richiesto una variazione dell’Accordo di Programma fra la Regione e il Comune, avvenuta con un Consiglio comunale straordinario il 13 maggio 2010. Perché tanta urgenza? Perché i nuovi proprietari dell’immobile, l’Impresa San Bernardo srl, hanno fissato un termine di scadenza: il 30 maggio 2010 (quando mai un privato fissa i tempi di acquisizione?). Il Comune, nonostante un certo malumore provato anche nei banchi della maggioranza, approva la modifica. Il 21 maggio Grimod e Rollandin la firmano. Ora l’Accordo di Programma prevede l’acquisizione di 510 posti auto dall’Impresa Saint-Bernard srl. A che prezzo nessun ancor lo sa. (Quando mai uno compra qualcosa senza conoscerne il prezzo?). Per saperlo vengono sborsati 30.000 euro agli ingegneri Maione e Caruso che dovranno stimarne il valore di acquisto. La necessità pubblica, come la definisce Rollandin, si colora quindi di vistose eccentricità. Non ultima quella che riguarda i nuovi proprietari: Giuseppe Tropiano, amministratore unico della Saint-Bernard e animatore della Festa dei santi Giorgio e Giacomo; l’ingegnere Serafino Pallu, balzato agli onori della cronaca per la condanna a un anno di reclusione a causa del crollo della ex Caserma della Guardia della Finanza, nonché del contestatissimo ponte sul Buthier; i figli del faccendiere del Presidente, Gianni Coda: Claudio e Corrado; Mario e Gabriella Cuc; Alessandro e Fabrizio Cecchetto. Siamo in attesa di conoscere il prezzo che la collettività dovrà sborsare per il suo bene e soprattutto di quello che farà la Magistratura, in seguito alla presentazione del dossier da parte dell’Associazione Libero Pensiero.
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