Posted tagged ‘Salute’

Amianto e bambini

25 aprile 2013

Riceviamo dal signor Fabio Molino e volentieri pubblichiamo.

Sono il papà di un bambino che frequenta la scuola materna Corrado Gex.  Con altri genitori sono venuto a conoscenza dei lavori di rimozione del tetto in amianto del condominio che si trova in Viale della pace numero 32. Al numero 30 della stessa via c’è appunto la scuola materna dell’Istituzione Einaudi che ospita più di 80 bambini tra i 3 e i 6 anni. I lavori sono stati effettuati nelle giornate di lunedì 15 e martedì 16 aprile da una ditta specializzata e l’unica comunicazione che mi risulta essere stata effettuata, a parte quelle amministrative di rito, consiste in un foglietto attaccato con lo scotch alla parete che si trova a fianco del cancello di ingresso della scuola. Il foglio comunicava la realizzazione dei lavori e suggeriva la chiusura delle finestre negli orari in cui venivano effettuati i lavori di rimozione per ovvi e riconosciuti rischi alla salute. Proprio quel giorno in Valle scoppiava la primavera e mio figlio, insieme ad altri bambini, giocava nel prato della scuola materna a pochi metri di distanza dal luogo dei lavori per tutto il pomeriggio. Questo accadeva anche il giorno seguente. Gli inquilini del palazzo di fronte, anche essi ignari di ciò che stava accadendo, mi confermano che sul tetto lavoravano operai opportunamente protetti da tuta e maschere. Oggi, 17 aprile alle 15.30, ho visto partire da Viale della pace un camion adibito a trasporti speciali con sopra le lastre di eternit impacchettate e sigillate con un nastro con su scritto “attenzione contiene amianto”. Questi i fatti. Personalmente ritengo che sarebbe stato opportuno avvertire formalmente – senza allarmare – la scuola e gli abitanti dei palazzi adiacenti. Mi chiedo però chi avrebbe dovuto garantire questo elementare principio di salute pubblica?

Noi non dimentichiamo!

23 febbraio 2013
Non votiamo chi ha fortemente difeso gli affari contro la salute dei valdostani!

Non votiamo chi ha fortemente difeso gli affari contro la salute dei valdostani!

Per non dimenticare!

8 febbraio 2013
E ho anche "invitato" alcuni medici a firmare una lettera  che diceva che il piro è tutta salute! Fidatevi di me!

E ho anche “invitato” alcuni medici a firmare una lettera che diceva che il piro è tutta salute! Fidatevi di me!

Anni da incubo!

4 febbraio 2013

Rivoluzione al Parini. Grandi cambiamenti strutturali nell’ala est del vecchio ospedale: il reparto di Cardiologia salirà di un piano al suo posto verrà ospitato quello di Endoscopia. Spostamenti che continueranno per anni… e gli ammalati? Già, gli ammalati dovranno affrontare delle degenze da incubo, perché come potrebbero essere altrimenti quando ci saranno i lavori previsti? Ma qualcuno che pensa ai malati c’è? C’era e si era costituito in comitato: il Comitato per un ospedale nuovo, appunto, ma al referendun non si raggiunse il quorum sempre per quell’invito a non votare che pare sia diventato un diritto. Bene! Anzi no, male! Ci cuccheremo tutti i disagi che un cantiere potrà creare e lo faremo da sofferenti, da ammalati, da depressi, da impauriti, da persone deboli. Sopporteremo per anni la polvere e i rumori e l’avremo voluto noi (anzi voi che non avete votato!). Incapaci di usare il cervello quando è il momento giusto e farlo solo quando è ormai troppo tardi. Quando il problema ci tocca da vicino. E i costi intanto lievitano e alla domanda che Marika De Maria, la referente di Libera per la Valle d’Aosta, pone al presidente della Giunta, Augusto Rollandin su cosa pensa di fare dopo l’affaire Tropiano? Rollandin risponde secco: i lavori sono conclusi! Avete capito?

La Regione chiuderà la Cogne?

23 dicembre 2012
Esempio di nuvola trattata a caldo.

Esempio di nuvola trattata a caldo.

Ritorno sull’argomento perché molto importante, riguarda la nuova strategia del governo sui rifiuti. Occorre smascherarla per rendere pubblico questo tentativo di vanificare la vittoria referendaria. Per bocca dei dirigenti i politici fanno dire che con la nuova legge sarà doveroso vietare tutto ciò che viene smaltito a caldo. La loro interpretazione di smaltimento va oltre la normativa che parla espressamente di rifiuti: per loro tutto è rifiuto, dal biogas al caro estinto. La scusa è la salute delle persone. Bene, allora se i nostri amministratori mettono in discussione il forno crematorio in quanto elemento inquinante e dannoso allora, a maggior ragione, dovrebbero valutare anche i danni che l’acciaieria Cogne crea a livello di inquinamento dell’aria e del suolo. Insinuano la chiusura della discarica? Della torcia? Del forno crematorio? Visto che il discorso sui rifiuti lo hanno trasferito per intero sulla salute, per coerenza, che telefonino all’amministratore delegato della CAS e comunichino le stesse preoccupazioni che la signora Ines Mancuso ha espresso nell’ultima riunione della Commissione speciale!

A votare!

18 novembre 2012

Tutti alla conquista della nostra salute!

Un fisico bestiale!

17 novembre 2012

Riceviamo dall’Ing. Vincenzo Calì e volentieri pubblichiamo.

Il 6 e 9 agosto 1945 Hiroshima e Nagasaki furono distrutte facendo sparire meno di 30 grammi di materia, sfruttando la nota formula E=mc2. Siccome dubito che i nostri amministratori vogliano far saltare in aria la Valle d’Aosta con una bella esplosione nucleare (sono amanti della montagna), devo dedurne che i rifiuti valdostani non potrebbero sparire nel nulla una volta entrati nell’inceneritore-pirogassificatore. Per ogni tonnellata di rifiuti in ingresso, bisognerebbe prevedere almeno 3 quintali di ceneri tossiche da smaltire in discariche (toh!) e centinaia di chilogrammi di materia allo stato gassoso sputata dall’imponente ciminiera, aspirante dominatrice di uno skyline nuovo di zecca. Per sostenere che quei gas sarebbero semplice vapor acqueo ci vorrebbe un fisico bestiale. Ma noi sappiamo, da Lavoisier in poi, che nulla si distrugge. Forse neppure la dignità dei cittadini, invitati a non immischiarsi in faccende che riguardano loro e (soprattutto) i loro figli.

Rifugi virtuosi

17 novembre 2012

Riceviamo dal signor, Fabrizio Lombard, la sua lettera in risposta a una e-mail inviatagli da Valle responsabile e volentieri pubblichiamo.

Da 12 anni gestisco un rifugio: si tratta di una struttura in alta quota in mezzo ad un ambiente severo e molto fragile. Per poter organizzare al meglio lo spazio disponibile differenzio in maniera molto precisa tutti i rifiuti che produco e cerco di sensibilizzare i clienti a fare altrettanto. Per me è un po’ più impegnativo rispetto a tutti i cittadini che risiedono a “quote inferiori”: stoccaggio in locali appositi, trasporto in elicottero (25 euro al minuto di lavoro), trasporto con mezzi propri fino a valle e conferimento nei punti comunali… penso che i costi che devo sostenere siano superiori, in proporzione, a qualunque altra attività o nucleo famigliare. Sono però contento di attuare questo comportamento virtuoso, tant’è che alcuni anni fa ho anche aderito ad un progetto in collaborazione con l’università di Torino che ha permesso alla mia e ad altre 9 strutture simili di conseguire la certificazione ambientale ISO 14000. Abbiamo anche vinto il premio Panda d’oro del WWF, acquisendo un certo prestigio verso i nostri clienti e frequentatori delle nostre montagne, e personalmente posso dimostrare di essere in grado di differenziare più dell’80% dei rifiuti a 2650 metri! Per noi, che siamo e saremo sempre sensibili a questi temi, l’ipotesi di costruzione di un pirogassificatore non può che essere un danno d’immagine nei confronti dei nostri futuri clienti. Come possiamo inoltre convincerli del’innocuità dei prodotti a km zero utilizzati nelle nostre cucine? Credo proprio che vogliate costruire una casa partendo dal tetto, questa questione non si sarebbe dovuta nemmeno porre in quanto delle alternative ci sono e non potete dire il contrario. Basta un po’ d’impegno. A meno che non ci siano altri interessi in ballo… E voi semplici cittadini di Valle Responsabile quali interessi avete a sostenere la vostra scelta? Non ci sono già gli amministratori a farlo?
Per quanto riguarda il tema della salute vedo medici che hanno pareri completamente diversi, spero solo che se ci sono delle verità negative su questo problema non debbano provarle i miei figli, ai quali continuerò ad insegnare come si rispetta la montagna.

Prevenire è meglio di curare!

17 novembre 2012

Riceviamo da François Burgay e volentieri pubblichiamo.

Prendo spunto da un post scritto sulla pagina di Vallevirtuosa. 1963: nella valle di Longarone si sta pensando di costruire un bacino idrico, il più grande d’Italia. Anche in questo caso ci sono due fazioni contrapposte: quella dei politici (e dei loro esperti) che, avvalendosi di “indiscusse” professionalità, affermano che l’impianto è fondamentale e potrebbe garantire posti di lavoro per gli abitanti della piccola località veneta e non è affatto pericoloso. La fazione avversa, capeggiata dall’eroica giornalista Tina Merlin e composta, oltre che da scienziati, anche da persone del luogo (“cittadini comuni”, come direbbe qualcuno), sostiene che costruire una diga a fianco del Monte Toc (Toc significa “marcio”, “avariato”, “zuppo”, “guasto”) non è proprio una bella idea. Nonostante tutto i politici di allora con le stesse identiche argomentazioni dei politici di oggi non vollero sentire ragioni: la diga doveva essere fatta. La sera del 9 Ottobre morirono a causa di una frana staccatasi proprio dal Monte Toc 1918 persone. Quello che sta succedendo in Valle d’Aosta in questi mesi è esattamente la trasposizione di quello che è capitato quasi 50 anni fa: noi cittadini protestiamo, la politica risponde che non capiamo nulla che loro hanno fatto degli studi e che non corriamo alcun rischio! Ora, se è vero che la Storia insegna qualcosa, io vi invito, qualora vogliate disertare le urne, di andare a votare. Prevenire è meglio di curare!

In diretta con Beppe

16 novembre 2012

Stasera dalle 21 su Patuasia, grazie allo streaming offerto da aostaoggi.tv, potete seguire la diretta da Piazza Chanoux della chiusura della campagna referendaria con Beppe Grillo. Buona visione.