Posted tagged ‘Saison Culturelle’

Palloni gonfiati!

6 novembre 2014
Tale e quale e costato 14.000 euro.

Tale e quale e costato 14.000 euro. Copiare costa caro e fortuna che c’è la crisi!

Dopo il leone dell’UVP copiato da quello di Archeos che era copiato da quello di Singapore (ve lo ricordate? Cercate l’articolo di Patuasia: Singapore. Il copione è un noto grafico aostano), abbiamo un’altra chicca che riguarda il mondo della grafica locale. Questa volta la scoperta l’ha fatta lui, Zentabaga, e me ne compiaccio molto: quattro, sei, otto occhi sono meglio di due. Non male come procedimento creativo: si compra un’immagine ad alta risoluzione su uno dei tanti siti che si trovano su internet, il costo si aggira intorno ai dieci/quindici euro, la si rivende con una variante, in questo caso la 3bite ci ha aggiunto le sue palle (colorate e piene di aria) e il gioco è fatto. La giuria composta da emeriti esperti del mondo della comunicazione non si è accorta di nulla e poi, se qualcuno l’avesse fatto avrebbe avuto l’ardire di puntare l’indice contro gli amici dei potenti? Non avrebbe potuto. Niente di illegale, tutto nella norma e la norma è l’assenza di idee.

Attrazione fatale!

14 Maggio 2011

Provate a liberarvene, se siete capaci! Non ci riuscirete! Lo dico con sicurezza perché io le ho tentate tutte: telefonate, lettere e ancora telefonate e ancora lettere, ma niente, lei ritorna sempre. La cosa si è incollata con la forza del superattack! Si è affezionata con la morbosità di un’orfana. Non mi lascia, nonostante io non la tratti bene. Si tratta della rivista di cinema Panoramique. Non mi interessa, per quanto io adori il cinema la trovo troppo specialistica, adatta a un pubblico di appassionati e, forse, di studenti: a me annoia. L’ho spiegato a chi di dovere, ma o è sordo come una campana, oppure non gliene frega un tubo di buttare via i soldi pubblici. Detesto anche i fogli critici distribuiti in occasione della proiezione dei films della Saisons. Sono sbrodolate di chi non vuole comunicare agli altri, ma a se stesso. Sono il piacere narcisistico di chi legge le proprie parole per compiacersi della propria bravura. Sono foglietti autoreferenziali: molto facile che siano scritti da penne fresche fresche di studi. Per spiegarti un film questi giovani critici ne citano altri tre, con la convinzione che il pubblico vada al cinema ogni giorno e quindi li abbia visti. Il risultato non può che essere la nebbia. Tornando a Panoramique, l’attrazione che prova per me non può che esserle fatale: dopo averla spogliata del suo involucro di plastica la getto senza neppure darle un’occhiata nel cassonetto della carta, seppellendola così tutte le volte.

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