Posted tagged ‘Roma’

Noi siamo il 99%

17 ottobre 2011

Nella manifestazione di sabato, al contrario di quel che scrive il signor Bruscia in un commento, non ho notato nessuna strumentalizzazione  e neppure l’esaltazione anarcoide da parte della sinistra radicale (persino Maroni ha tenuto le distanze fra i Black bloc e l’ideologia di sinistra), anzi l’assenza di un servizio d’ordine ha testimoniato la vera natura della manifestazione che è stata libera espressione sganciata dai partiti (ognuno ha scelto di rappresentare il colore e l’appartenenza che voleva). La polizia è stata a guardare, probabilmente con il beneplacido di qualcuno a cui la riuscita della manifestazione avrebbe dato molto fastidio (Cossiga docet). Non si capisce infatti la sorpresa da parte delle Forze dell’Ordine circa la capacità organizzativa dei teppisti. Ma da chi siamo protetti, se gli addetti non sanno prevenire? Se bastano un centinaio di facinorosi per mettere a scacco una città come Roma? Non sono questi ultimi il vero problema, un problema che si risolve con una maggiore attenzione ed efficacia (sempre se si vuole essere attenti ed efficaci), ma la situazione politica completamente in mano a incapaci. La violenza di ieri è solo un diversivo mediatico, un volgere l’attenzione verso altro, verso la paura che ottenebra il cervello e chiede i manganelli (quelli sì, in questo caso, saputi usare ad arte). Non mi fa paura un pugno di disperati che vede nella violenza fine a se stessa un modo per trovare un senso alla propria squallida vita; mi fa paura un governo che compra la fiducia in cambio di poltrone (assai care: 350.000 euro l’anno per un sottosegretario); mi fa paura un’opposizione incapace di dare risposte concrete a un’eventuale alternativa; mi fa paura la violenza della grande finanza che tiene in scacco non una piazza, ma il mondo intero. Quando taglieranno le pensioni, licenzieranno i lavoratori, introdurranno nuove tasse, ridimensioneranno ancora le spese sociali, allora la violenza scoppierà e non saranno i pochi giovani arrabbiati e caratterialmente portati alla violenza a saccheggiare i supermercati, ma le madri con i loro figli, gli anziani, gli impiegati, gli studenti, quella che ancora si definisce società civile e che rischia l’inciviltà non a causa propria, ma di una classe politica ottusa, avida, miope, egoista che non potrà reggere a lungo. Noi siamo il 99%!

Da che parte?

19 dicembre 2010

PATUASIA STA DALLA PARTE DEGLI STUDENTI!

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La storia cambia!

10 novembre 2010

La cosa buffa è che se ne parla troppo poco. Si sta cambiando una legge che ha ordinato il nostro sistema finanziario e la cosa non sembra destare il dovuto interesse. Gli accordi si tengono quasi in sordina. Si raggiungono nel sottobosco della politica, senza informare né i parlamentari valdostani né il Consiglio. Si torna da Roma con una legge di fatto già pronta. Ora si tratta semplicemente di procedere con l’iter formale. Con il cerimoniale della democrazia. Ma i giochi sono già conclusi. Dunque la nuova legge finanziaria prevede di togliere ai valdostani quel privilegio: il contributo sostitutivo dell’IVA da importazione, che è stato la voce più importante del nostro bilancio regionale. La prima tranche è di 104 milioni nel prossimo anno, seguiranno altre sciabolate fino a estinguere il regalino nel 2017. Per la prima volta dal 1981 si profila un’inversione di tendenza, se prima i soldi crescevano con gli anni, adesso si ridurranno. Non è e non sarà una calamità, rimaniamo una regione con buone risorse: alcune voci come l’Irpef, l’Ires, l’energia elettrica, la benzina, passeranno dai 9/10 ai 10/10. Quello che dovrà cambiare sarà la testa. Lo Stato con il deficit ad esso correlato, non può più permettersi di concedere privilegi a nessuno, neppure a una piccola comunità come la nostra. Il buco nero del debito pubblico è così profondo che anche le briciole sono necessarie per tentare di colmarlo. E l’Europa sta a controllare. Quindi dobbiamo incominciare ad attivarci, per la prima volta dopo tanto tempo, per diventare autonomi, perché la nostra futura ricchezza dipenderà soprattutto dalle imposte e queste ci sono se c’è il reddito. Capito l’antifona?

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Valdostani senza carattere

9 marzo 2009
Il carattere di una regione senza carattere

Il carattere di una regione senza carattere

La Valle d’Aosta non ha un carattere! Di conseguenza i valdostani neppure. Chi invece possiede un bel caratterino ha pensato bene di fornircene uno. Grazie dunque a Laurent Viérin, assessore regionale all’Istruzione e Cultura e logopedista di tutti noi, che ha finanziato la ricerca di un font territoriale. Ancora una volta la nostra Regione si farà aiutare da Roma nella definizione di quello che sarà il nostro carattere tipografico nazionale. Appositi studiosi rovisteranno nei misteri dei font dell’antichità classica per partorirne uno che saprà comunicare al mondo intero la nostra sublime particolarità. Le nuove vocali e  consonanti avranno profonde radici storiche e sapranno trasmettere la nostra inequivocabile propensione verso  l‘imbecillità assoluta e verso lo spreco. Infatti cerchiamo nella romanità imperiale uno stile calligrafico valdostano quando quello romano era comunemente usato da decine e decine di popoli. Come voler sentirsi unici con un vestitino griffato Oviesse. Inoltre, in tempi di crisi e con qualche centinaio di operai in cassa integrazione, la “piccola” spesa di 40.000 euro per una ricerca così idiota (ci sono migliaia di font disponibili sul mercato!), risulta essere un insulto assai grave. Non è così Laurent?