Posted tagged ‘Roberto Domaine’

L’identità di essere una merda!

30 gennaio 2015
Qui si tenevano i concerti della veuillà, c'erano i banchetti e le scale addossate alle mura... questo luogo era il cuore delle Fiera!

Qui si tenevano i concerti della veillà, c’erano i banchetti e le scale addossate alle mura… questo luogo era il cuore delle Fiera!

Questo era il cuore della Fiera di sant’Orso. Un cuore che pulsava vivo tra le pietre, oggi è una vuota arteria. Bell’intervento vero? E poi mi vengono a parlare di identità, della sua salvaguardia. Quella piazzetta era nostra, era la nostra vita, la nostra città! Svuotata dagli affari, dai favori… che non hanno colorazioni, ma un’unica tinta: quella della merda! Grazie Laurent Viérin per la Restitution, grazie Roberto Domaine, la puzza ci mancava!

Che farà, che farà, che farààààà…

3 settembre 2014
Un bel pezzo di storia... che farà la Sovrintendenza?

Un bel pezzo di storia… che farà la Sovrintendenza?

Ma guarda… per tre metri quadri di basolato romano e qualche fondamenta del settecento più una fornace, (pietre attualmente sepolte sotto tonnellate di sabbia, perché è risaputo che nei secoli sono state esenti dall’aggressione degli agenti atmosferici), in attesa della copertura del monumento che le disseppellirà, è stata distrutta un’area cittadina, centro nevralgico della città storica. Trasformata la vivibilità che da luogo di incontro è diventato mero passaggio. Ora i lavori di scavo della Telcha hanno portato alla luce questo reperto che non sembra essere di interesse secondario. Che farà il sottointendente Roberto Domaine? 

Chiuso!

29 agosto 2014

Del bimillenario della morte d’Augusto i nostri se n’erano scordati o non l’avevano mai saputo. Ci avevano fatto credere il contrario, magnificando un programma organizzato ad hoc che invece trattavasi di routine. Tra le poche iniziative spiccava l’apertura al pubblico del Pont d’Ael con relative visite guidate. Evento conclusosi nell’arco di pochi giorni: a Ferragosto, clou del turismo, era già chiuso. L’intervento di restauro che presenta una suggestiva camminata su pannelli trasparenti non è attualmente fruibile. Allora? Quel sorrisetto della assessora Rini durante la conferenza stampa che comunicava al pubblico quanto le mie affermazioni fossero errate e quanto invece fosse stata scientemente soppesata dalla Sovrintendenza l’inaugurazione del monumento in coincidenza con il Bimillenario dovrebbe oggi, alla luce delle nuove dichiarazioni, trasformarsi in smorfia. Infatti il sottointendente, Roberto Domaine,  dice che per l’accesso completo del sito si sta ragionando, ma niente di più. Si sta ragionando? Ora? Ma non era già tutto studiato a tavolino?

L’ignoranza al potere

31 luglio 2014

Volevamo l’immaginazione al potere, ci siamo beccati l’ignoranza. Il Soprintendente, Roberto Domaine, esperto internazionale di archeologia romana, si incazza con chi scrive (chissà chi è?) che la Sovrintendenza ha raccattato in fretta e furia un programma per il bimillenario della morte di Augusto. Non è vero! Ci hanno pensato molto prima! L’affermazione è ancora più grave, in quanto per stilare un programma di quel genere occorre una settimana circa. Cosa c’è infatti di notevole? Niente! Le visite guidate già si fanno. Il Teatro aperto nelle ore serali già si fa. Le animazioni al museo per i bambini già si fanno. Le mostre di Francesco Corni, bravissimo, sono un appuntamento fisso da qualche anno. E per organizzare un concerto per pianoforte sotto all’Arco non credo siano necessari mesi. L’iniziativa di spicco: l’inaugurazione del ponte d’Ael, sarebbe stata fatta ugualmente. Ci tiene la Rini, nuova assessora alla Cultura, a sottolineare la tempestività dell’evento, ci vuole fare credere che l’inizio lavori (quattro anni fa) sia stato programmato per arrivare puntuale nel 2014, suvvia… che non ci faccia più stupidi di quel che siamo. Naturalmente in assessorato Cultura tutti erano a conoscenza del centenario della nascita del più illustre valdostano, Marcel Bich, vero? Infatti hanno chiuso il castello, quello che lui aveva regalato con tanto di assegno per il suo restauro e finalizzato, secondo le sue volontà, all’uso museale. Bel modo di ricordarlo. Sarà felice la vedova e saranno felici i figli! Ah, non c’è come l’ingratitudine. Peggio ancora, non c’è come l’ignoranza!

Un evento fatto in casa

10 luglio 2014

Il nuovo assessore regionale alla Cultura, Emily Rini, è entusiasta (ditemi quando non lo è). Lieta di annunciare la rassegna di eventi culturali proposti per celebrare il bimillenario della morte dell’Imperatore Ottaviano Augusto. Il frutto di un lungo lavoro di ricerca e di organizzazione, che la riempie di soddisfazione e letizia, nei fatti si riassume in ciò che normalmente già si fa: visite guidate, esperienze ludico-didattiche al Museo archeologico, apertura serale del Teatro romano con tanto di luci e letture della onnipresente Paola Corti, la mostra dell’ottimo disegnatore Francesco Corni sotto ai portici del Comune già vista due anni fa, un paio di conferenze. Attività comuni. Le novità consistono in una degustazione di prodotti valdostani a fine visita della città augustea e in un concerto per pianoforte sotto l’Arco romano (allo Splendor in caso di maltempo). Di eccezionale c’è l’apertura al pubblico del Pont D’Ael di Aymavilles (ma ci sarebbe stata comunque), un gioiello che avrebbe dovuto incastonarsi su iniziative più ricche e adatte all’anniversario. Ma qui, come ci ricorda il Sovrintendente Roberto Domaine, gli eventi si fanno in casa . E per caso, aggiungo io. Tanto i turisti siamo noi! (altro…)

La collezione… romana

5 dicembre 2013
In voga anche nei cartoni animati!

In voga anche nei cartoni animati!

Grazie ai nostri utenti la collezione di ringhiere sparse nel mondo reale e anche virtuale, continua a crescere! Ecco l’ultima figurina. Non c’è che dire… la nostra Porta Pretoria vale come un cartone animato!

Pizzeria Porta Pretoria!

22 novembre 2013
Ringhiera cacciata in quel di Loano.

Ringhiera foto-cacciata in quel di Loano.

Dalla collezione di figurine “Le ringhiere nel mondo”, ecco un altro simpatico esempio di come è utilizzata in giro la ringhiera scelta, dalla nostra Sovrintendenza ai Beni culturali, dopo seria e attenta valutazione per dare un segno forte e unico alla Porta Pretoria. Monumento archeologico di importanza internazionale!

Età del ferro 4

21 novembre 2013
Bello quello che si vede da qui! E' così suggestivo e riporta al passato romano con tanta forza che quasi lo vediamo l'imperatore passare di qui.

Bello quello che si vede da qui! E’ così suggestivo e riporta al passato romano con tanta forza che quasi lo vediamo l’imperatore.

Mi piacerebbe conoscere le vostre emozioni. Vi chiedo quindi di immaginare di essere qui sotto, camminare con appena sopra alla vostra testa uno scivolare di linee ferrose, pesanti e compatte. Nascondono il cielo, interrompono la prospettiva, vi schiaccano contro il terreno… quando l’obiettivo era quello di dare spazio al volume liberando il monumento in altezza. Osservate da questo punto di vista, che la Sovritenzenza ci ha donato con tanto amore, e ditemi se è questo che volete.

L’età del ferro 3

21 novembre 2013
Cosa vi colpisce di più, la pietra romana o il ferro contemporaneo?

Cosa vi colpisce di più, la pietra romana o il ferro contemporaneo?

Curiosità: Giuseppe Tropiano, l’impresario del garage dell’ospedale, è anche l’impresario del rifacimento della casa dell’assessore Aurelio Marguerettaz. Così come Luigi Monteleone, titolare della società Archeos che sta curando gli scavi della Porta Pretoria, è stato l’impresario della casa di Gaetano De Gattis, Dirigente Amministrazione regionale – Direzione restauro e valorizzazione. Buffa e singolare coincidenza no?

Età del ferro 2

21 novembre 2013
Non è finita... ci sarà pure un tetto!

Non è finita… ci sarà pure un tetto!

La questione della Porta Pretoria non è discussa in Consiglio regionale per evidenti opportunità politiche: non si vuole dar fastidio all’alleato Viérin, responsabile dello scempio. Nessun imbarazzo per carità! Patuasia non è un politico pertanto è libera dai vincoli di qualsiasi tattica e strategia e affonda senza paura il dito nella piaga. Che è soprattutto una piaga che fa male a noi, cittadini feriti a morte dalla stupidità dei potenti. Patuasia non si fermerà, il dolore è insopportabile. E poi, nel caso infortuito l’Europa trovasse i soldi per la copertura, oltre al ferro delle putrelle che ruba la scena alle pietre romane, pure il cielo verrà sostituito con il vetro o da chissà quale altro materiale. La morte del nostro monumento verrà siglata da una tomba. Europa, per favore, lasciaci perdere e pensa ad altro!