Posted tagged ‘Robert Louvin’

Vitalvizio!

11 dicembre 2012

Riceviamo dalla signora Cesara Pavone e volentieri pubblichiamo.

Sono una sua costante lettrice e difficilmente perdo un suo post. Non ho perso quello titolato “All’attacco”, in cui parlava dei costi della politica, un commento mi ha colpito: quello firmato da Alessandro che sparava ad alzo zero su ALPE e specificatamente su Robert Louvin : “ Alpe ha fatto proposte di riduzione degli stipendi nel 2008? però i suoi illustri consiglieri hanno continuato ad intascare tutti i soldi, sia per l’indennità sia per i gruppi o sbaglio??? … soprattutto il sig Louvin che ha già intascato tutti i soldi del vitalizio per le sue tre passate legislature (800.000€??!!!) …” Non sapevo che di questo privilegio potessero godere anche i consiglieri regionali. Ne parlai nel mio intervento all’assemblea del 1° dicembre. Per la cronaca nessuno ha ritenuto di prestare concreta attenzione al tema da me sollevato. Quello appunto dei vitalizi. Inviai una mail a Robert Louvin che mi ha informato che quanto detto dal signor Alessandro NON corrispondeva al vero e mi invitava ad andare con lui dalla dirigente dell’Istituto per i Vitalizi . Il dott. Louvin non ha, come afferma Alessandro, “intascato tutti i soldi” perché non ha raggiunto l’età richiesta dalla legge per poterlo fare . Ha riscattato, come previsto dalla legge, una quota parte del vitalizio che ha maturato, la parte corrispondente alla cifra versata da lui, non dalla Regione, cifra che ammonta a poco più di 200.000 €, quindi ben lontana da quella dichiarata da Alessandro. La partita “vitalizi” è una partita complessa perché negli anni si sono susseguite più leggi che hanno riformato questo istituto e la cornucopia oggi è un po’ meno generosa, ma le cifre che molti consiglieri, soprattutto quelli di lungo corso, hanno maturato o matureranno , sono rilevantissime e per taluni si aggireranno sicuramente intorno al milione di euro. Non mi scandalizza che un politico sia ben retribuito, lo sono altrettanto magistrati, docenti universitari, ufficiali dei Corpi Armati dello Stato… Mi scandalizza che i loro già cospicui emolumenti siano solo una parte del “malloppo” che include sconti, rimborsi, diarie, mutui a tasso agevolato … Mi scandalizza poi che a differenza di quanto avviene per noi poveri mortali, sono loro stessi a stabilire il loro compenso! Attaccare come ha fatto Alessandro “solo” Robert Louvin e con lui ALPE non è politicamente corretto e c’è da scommettere che la parte del leone la fanno o l’hanno fatta, sicuramente i consiglieri dell’Union ed è un vero peccato che non ci sia al riguardo un’informazione chiara, certa e soprattutto facilmente consultabile! A Louvin va riconosciuto che non si è sottratto alla richiesta di maggiori informazioni chissà se altri avrebbero fatto altrettanto.

Una storia buia

10 settembre 2010

Un nuovo attacco dei Libero Pensiero!

 Un accordo di programma siglato il 29 gennaio 20101 tra la Regione Valle d’Aosta e il Comune di Aosta, per la realizzazione del presidio unico ospedaliero. In tale accordo la realizzazione dei parcheggi era prevista nell’area sud dell’area ospedaliera. Un’idea cambiata: i parcheggi saranno costruiti sotto il nuovo residence Mont Blanc. (Alla modifica dell’accordo di programma tra la Regione e il Comune del 21 maggio 2010, Rollandin, rispose all’interpellanza presentata in consiglio da Robert Louvin, che la nuova soluzione avrebbe ridotto il traffico nell’incrocio fra la via Saint- Martin e la via XXVI febbraio. Naturalmente nessun accenno al fatto che il problema avrebbe semplicemente traslocato più a nord: nell’intasatissima rotonda. Senza contare che, se viale Ginevra verrà chiuso come da progetto, il problema traffico in quella zona sarà al cubo.) Un gruppo di cittadini troppo curiosi. La somma di questi elementi ci offre una cifra interessante composta da tanti numeri. Primo numero:  una particella dell’area interessata non è di proprietà della Saint-Bernard s.r.l., la Società proprietaria dell’ex Residence, ma del sig. Artemio Ronzani. Secondo numero: la sede legale della Società si trova nello studio dell’assessore Marguerettaz. Terzo numero: socio di maggioranza della Saint-Bernard è la Edilsud di Giuseppe Tropiano, organizzatore della festa dei calabresi. Quarto numero: il valore stimato dal progettista del nuovo immobile, Serafino Pallu, per la costruzione di un posto auto è di euro 580 al mq, mentre i 509 posti auto destinati alla Regione,di superficie complessiva lorda (corsie, locali comuni…) di 15.710 mq, sono venduti al prezzo di 955 euro al mq, per un totale complessivo di 15.000.000 di euro. Quinto numero: si viene a sapere che ad Arezzo sono stati realizzati 734 posti auto coperti alla cifra di 7.700.000 euro. I numeri della grande cifra dell’Affaire Mont Blanc, emersi grazie al lavoro certosino dell‘Associazione Libero Pensiero, non si esauriscono qui. Ma le domande che ne scaturiscono sono già molte. Perché tanta fretta nel concludere l’Accordo di Programma prima e la variazione dopo, tanta da rendere necessario un Consiglio comunale straordinario? Quando all’oggi risulta che una parte dell’area privata non appartiene a quell’unico proprietario coinvolto nella compravendita? Perché la Regione dopo aver bocciato l’idea di acquisto del Residence, dove avrebbe potuto procedere a un esproprio in nome dell’interesse pubblico, ha cambiato opinione in coincidenza con il cambiamento del proprietario? E’ opportuno che la sede legale di quest’ultimo sia ubicata nello studio dell’assessore Marguerettaz, studio che verosimilmente ne terrà la contabilità? Perché ad Arezzo i costi sono molto inferiori? Anche le domande non si esauriscono qui, della questione avremo modo di riparlarne. Intanto il nuovo dossier è stato inviato alla Corte dei Conti.

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Nomina noir!

7 aprile 2010

Riceviamo e volentieri pubblichiamo.

La nomina del primario di Chirurgia Vascolare dell’Ospedale Umberto Parini di Aosta ha assunto, nelle ultime due settimane, i contorni di una vicenda ‘noir’, lasciando emergere un po’ alla volta aspetti inquietanti e portando a interrogarci sulle circostanze di questa anomala procedura.” Ha esordito così il capogruppo di ALPE, Robert Louvin, illustrando oggi, in Consiglio, l’interrogazione a risposta immediata incentrata sul concorso per il primariato di questo reparto.

Se volessimo prendere la cosa con humour – ha aggiunto il consigliere – potremmo dire che tra le competenze dell’assessore tecnico sembra proprio rientrare il dono della divinazione e, fra i suoi strumenti di lavoro, la sfera di cristallo non può mancare. Come potevano essere già a conoscenza dell’Assessore alla Sanità, Albert Lanièce, gli esiti di una procedura di valutazione non ancora conclusa, e i cui documenti dovevano essere a termini di legge doverosamente e rigorosamente riservati? Ci siamo persi qualcosa negli sviluppi della legislazione o esiste ancora il segreto d’ufficio?

La disapprovazione da parte del gruppo consiliare ALPE per l’operato della Giunta è totale, chiedendo, con questa iniziativa, di sapere “quali pressioni, e da parte di chi, siano state esercitate nei confronti del Direttore generale dell’USL della Valle d’Aosta”.

Sono state violate le più elementari regole amministrative – ha evidenziato Louvin – L’Assessore ha tirato le fila della sanità non con sottili e invisibili fili, ma con vere e proprie funi da teleferica. Lo sdegno e la preoccupazione espressi dalla categoria medica sono più che giustificati. C’è forse una relazione fra il fatto che il candidato risultato vincitore abbia lasciato nel 2004 – provocando un vero e proprio ‘sciame di medici’ e una situazione di grave crisi nel nosocomio aostano denunciata allora dall’Assessore Fosson – lo stesso primariato dell’ospedale di Aosta, per assumere analogo incarico in una clinica privata, e che lo stesso sia stato successivamente candidato, con alte aspirazioni, alle elezioni regionali nel 2008 nelle fila della stessa Union Valdôtaine?

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Pressione alta!

2 aprile 2010

Riceviamo una dichiarazione di Robert Louvin, capogruppo in consiglio regionale di ALPE e volentieri pubblichiamo.

“Che si discuta in seno al gruppo politico dell’Union Valdôtaine di una procedura concorsuale – ancora aperta – per la nomina del primario di Chirurgia Vascolare dell’Ospedale di Aosta, è un fatto grave.
Con quale diritto i gruppi di partito – siano essi di governo o di opposizione – interferiscono in una scelta tecnica di questo genere?
La procedura amministrativa dell’USL non ha altro obiettivo che valutare l’idoneità di un medico a svolgere nel miglior modo possibile il suo operato al vertice di una struttura sanitaria: le preferenze delle fazioni dell’UV rispetto a questo o a quel primario non giovano alla nostra salute.
Non si va ancora a fare gli esami del sangue e le radiografie in Avenue des Maquisards.
Chiediamo che si faccia urgentemente chiarezza sulle pesanti dichiarazioni del Direttore generale dell’USL secondo cui avrebbe “ricevuto pressioni da più parti”.
Quali pressioni? Quali parti? Fare pressioni su un dirigente pubblico non rientra nei confini del lecito.”

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Qualunquisti si diventa

27 gennaio 2009

La fragilità della speranza

La fragilità della speranza

Il mio collega Poudzo sta diventando un cinico qualunquista. Non era mica così! Macché! Lo capisco, come capisco tutti quelli che non sono e non andranno a votare alle prossime elezioni. Personalmente, io sono una di quelle che vive il voto come un sacramento: unico appiglio per poter dire la propria. Ma non sono una bacchettona del senso del dovere. E poi è difficile credere in qualcuno. Secondo voi Veltroni ha ancora un senso? E Louvin? E Donzel? Secondo me no! L’unico politico in Valle che può avere ancora una chance e giocarsi la carta della fiducia del popolo del centrosinistra è Carlo Curtaz. Non mi interessa il partito a cui appartiene, mi piace la persona. Fra i tanti è l’unico che non mi ha delusa perché ha saputo, con intelligenza, conservare gli ideali che sono i nostri, senza annegarli, come hanno fatto tanti, nello stagno della retorica e dell’utilitarismo. A differenza di Poudzo, ci tenevo a dirvelo, io credo ancora in un possibile futuro migliore. Dimenticavo, l’ultima volta che ho preso un caffé con Carlo risale a quindici o più, anni fa.

Una poltrona vi seppellirà

26 gennaio 2009

L'ombra

L'ombra

Le poltrone che hanno sepolto la vitalità del partito nuovo VDAvive sono due: quella di Albert Bertin e quella di Robert Louvin, in qualità di consiglieri regionali di opposizione. I due ert-ert, in-in sono scolaretti diligenti, li immaginiamo prendere doviziosi appunti e poi, nel chiuso dei loro uffici, elaborare sofisticati compitini da primi della classe, quali sono ovviamente stati. Peccato che al resto dell’umanità di questa patetica Valle, il loro lavoro assiduo poco importi. Non certo alla maggioranza che boccia con la prepotenza dei numeri tanta solerzia. Non certo ai loro elettori che non capiscono l’utilità dei loro sforzi e che fine abbiano fatto. Ma stanno a palazzo! Stare a palazzo pare sia l’unica cosa che realmente conti! Da una parte o dall’altra non ha importanza (vedete infatti una qualsiasi sostanziale differenza?), l’importante è partecipare al gioco dei giochi! L’essere o non essere viene sostituito dallo stare o non stare (seduti in poltrona). E non c’è come una poltrona a seppellire la politica, quella vera. Quella che si costruisce nei quartieri, nelle strade, sì! nelle fabbriche! Ma è fatica, meglio scrivere al calduccio l’ennesima inutile interpellanza. Noi, gli altri, rimaniamo fuori, al freddo delle idee sopite.  Sempre più distanti e nauseati.