Hanno ampiamente dimostrato di non essere intelligenti e già solo per questo motivo non dovrebbero essere votati. Il principio che resta sano e imperituro è che chi governa deve essere migliore di chi è governato. Io vedo piccole donne e piccoli uomini che sgomitano per possedere un fazzoletto di potere, per il bene della Valle d’Aosta, dicono. Godono i nani del fatto che siamo pochi una realtà, quella dei numeri, che è alla base della nostra miseria culturale. Il culto dell’isola poi ha fatto il resto. Pochi e isolati cosa volete che si produca in termini di intelligenza? Queste elezioni sono i nodi che arrivano al pettine della più dichiarata stupidità. I partiti del centrosinistra che si spaccano per difendere gli interessi del loro nemico diviso in due. L’intelligenza politica avrebbe suggerito l’esatto opposto: mantenere l’unità per polverizzare l’egemonia dell’Union valdotain. (Compito favorito dalla scissione). Questo errore macroscopico ci porta al peccato originale che si chiama Renouveau valdotain. Mai avrebbe dovuto entrare in Alpe, troppo diverso culturalmente in quanto profondamente unionista. Se Alpe poteva godere di una identità chiara che rispondeva a un elettorato urbano di sinistra moderata e ambientalista, con l’ingresso degli unionisti dissidenti di Carlo Perrin, il tutto si è reso opaco. Uno stagno. Le conseguenze le scontiamo oggi. (altro…)
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Orfani per sempre
20 marzo 2015Auguri a Chantal!
11 Maggio 2011Avevano ragione a dire che Alpe non era un insieme di pensieri appartenenti ai tre distinti movimenti che lo hanno composto, ma uno solo: dopo l’elezione a segretario di Chantal Certan si può dire che Alpe è Renouveau! Presidente, segretario e capogruppo in consiglio regionale, infatti provengono tutti dal vecchio RV. Per gli ex verdi un risultato politico eccellente! (Che non ci vengano a dire che non ci sono problemi di equilibri interni, perché non ci crediamo). Quello che emerge è la capacità organizzativa e di sfondamento di quelli che erano considerati i quattro gatti. Pochi, ma sono quelli più attivi: hanno portato a casa tre consiglieri regionali su cinque e la leadership del partito. La loro esuberanza fa da contraltare alla fiacchezza registrata dall’ex Movimento Verde Alternativo che è stato assorbido non si sa bene da quale spugna. Questo squilibrio non può che generare un certo disorientamento negli elettori più a sinistra che difficilmente potranno riconoscersi in un partito così fortemente connotato verso l’autonomismo. Le belle parole dette al Congresso lasciano il tempo che trovano: Alpe, se non vorrà perdere una buona fetta dei suoi sostenitori ex verdi (molti dei quali già altrove), dovrà rivolgersi soprattutto a loro. Una buona opposizione, come non sono abituati a fare, potrebbe essere il modo per recuperare le perdite, in caso contrario possiamo essere certi che il partito dei non votanti registrerà una nuova flessione verso l’alto. Auguri a Chantal.
Ancora orfani?
13 Maggio 2011A parte le battute ciniche di Moussechocolat (vedi il post: Auguri a Chantal!), io credo che Alpe, non solo giochi male in comunicazione, ma anche in analisi e buona fede. La politica necessita di chiarezza e, se questa non sempre è possibile verso l’esterno, all’interno è obbligatoria. Cosa non è stato chiaro? Che l’amalgama fra i tre gruppi politici di estrazione culturale diversa non era e non è possibile, perlomeno non a breve. (Vdavive e Renouveau sono formati da ex unionisti con esperienza di governo, mentre i verdi contano una forte esperienza di opposizione). Sostenere il contrario è stato un errore macroscopico che ha creato lo squilibrio di oggi con i relativi malcontenti anche e soprattutto nell’elettorato più a sinistra. Il passo più lungo della gamba fa perdere l’equilibrio e inciampa. Non bisogna mai confondere l’obiettivo con la realtà e, se l’obiettivo era e resta la coesione di un gruppo, la realtà ci ha mostrato tre gruppi, meglio dire due, in sostanza contrapposti e in gara fra loro per la leadership. Tutto il resto è demagogia, aria fritta. Essere realisti e cioè consapevoli dei limiti oltre che delle potenzialità del nuovo partito (nuovo in senso cronologico) avrebbe suggerito indicazioni più prudenti e sagge. Proporre le primarie senza avere i nomi dei candidati, è stato rischioso. Proporre le primarie, sapendo che il programma era uno e insindacabile è stato stupido (si è votato infatti sulla simpatia, la telegenia, il numero di amici e parenti… ha un senso politico tutto ciò?). Il senso delle primarie era quello di proporre diversi candidati ognuno dei quali appartenenti a un’area di provenienza specifica, con idee altrettanto specifiche e su principi comuni. Allora sì che la gara avrebbe preso una robusta consistenza politica e probabilmente una partecipazione maggiore. Gli elettori, avrebbero fornito la materia sulla quale i politici avrebbero dovuto modellare il loro programma e non stilarlo prima come è stato invece fatto (se un segretario vale l’altro perché perdere tempo?). Questo, a casa mia, è il senso della partecipazione! Invece si è preferita la recita parrocchiale buonista del-siamo-una-cosa-sola che ha avuto come “merito” lo svilimento dei contenuti (uno solo e già prescritto) a vantaggio dell’immagine e della suggestione di primo pelo, per non entrare nel merito di altre tipologie di scelta. I verdi si sono defilati subito non presentando nessuna candidatura (alla faccia della tanta auspicata partecipazione!); a loro va il primo premio in fatto di bontà e miopia politica. Si sono scavati la fossa da soli! Un premio anche a Carlo Curtaz, ex candidato sindaco, che ha avuto l’ardire di presentarsi in corsa per una manciata di secondi e solo per il gusto goliardico di svelare lo scherzetto del primo aprile! Che tipo di premio meriterebbe ve lo lascio immaginare. Oggi abbiamo un partito nuovo che vede tra i suoi vertici: presidente e segretario, due ex unionisti. Un partito quindi fortemente sbilanciato nelle sue componenti, checché ne dicano e una parte dell’elettorato è rimasto nuovamente orfano. Un partito che si vuole di governo e non ne dubitiamo. Il sapore della tradizione da queste parti è irresistibile!
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