Posted tagged ‘Peculato’
7 Maggio 2015
La legge sui soldi dati a i Gruppi consigliari non prevedeva la presentazione e la conservazione di documentazione… quindi non era previsto nessun obbligo di rendicontazione… quindi non era necessario nessun documento comprovante la causale e il beneficiario della spesa… e quindi, in mancanza di elementi che provassero la liceità o la illiceità degli acquisti, non si è potuta affermare alcuna responsabilità per il reato di peculato. Tutti assolti!
Fatemi capire. I politici sfornano una legge che, in mancanza di regole chiare, ammette qualsiasi uso dei soldi pubblici per l’attività dei gruppi. A cena tra un’ostrica e un calice di Champagne si può parlare delle attività consigliari. Non ci sono steccati. La politica si fa ovunque e con qualsiasi strumento, pure con la carne di capra. E quando i politici, per sbaglio, vengono colti in stato di ebbrezza di quella loro-legge-amica godono i frutti! In buona sostanza si sono creati gli strumenti per farsi i cazzi loro con la beata spensieratezza di chi sa di essere intoccabile. Se poi ci scappa una disattenzione come quella di un biglietto aereo pagato alla consorte… la cosuccia viene considerata una spesa esigua… e cosa volete che sia! Una grave e odiosa negligenza, nulla più! (altro…)
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24 novembre 2014
Una classe politica senza vergogna. Non un politico che abbia chiesto scusa per le spese allegre del suo gruppo. Non c’è imbarazzo perché gli eletti sono convinti della loro innocenza. E, se si considerano innocenti, vuol dire che per loro le spese per i pranzi, per i regali, per il partito… erano legittime. Ma erano legittime? Per la legge lo dirà il giudice, per l’etica che dovrebbe accompagnare chi rappresenta la collettività, sarà la stessa ad esprimersi. Io faccio parte di questa comunità e il mio giudizio lo conoscete: i soldi pubblici vanno spesi per l’interesse di tutti. Non mi pare che così sia stato. Al contrario mi sembra che i contributi dati ai gruppi abbiano favorito sia gli interessi personali che di partito. Una gestione che prova la superficialità della classe dirigente, frutto dell’arroganza di chi è convinto di essere al di sopra di tutto. Un bel bagno di umiltà sarebbe salutare.
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22 novembre 2014
La legge regionale non prevedeva l’obbligo di certificare le spese, dunque la prassi per alcuni gruppi consiliari era quella di non conservare le fatture. Altra prassi comune era quella dei regali natalizi nonostante la legge (creata dallo stesso Consiglio) fosse sempre stata chiara: i contributi finanziari sono dati se inerenti alle funzioni politico-istituzionali dei Gruppi consiliari per diffondere sul territorio la conoscenza sull’attività dei Gruppi stessi. Difficile che una scatola di cioccolatini rientri in questa voce. Naturalmente da parte di tutti i consiglieri coinvolti nell’indagine non c’è traccia di imbarazzo, figuriamoci se mai arriveranno alle scuse. Sono eternamente sereni e confidano nell’operato della Giustizia che, come afferma il PD, “saprà riconoscere la piena e assoluta innocenza di tutti i membri del partito per cui è stato chiesto il rinvio a giudizio.” (La Stampa). Anche Alpe ha cercato di agire per il meglio, e l’UV non può che aver utilizzato con correttezza i soldi di tutti. E i pranzi e le cene e gli aperitivi del PdL e di Stella alpina non possono che essere stati digeriti per la salute di noi tutti. Può essere che i nostri politici siano stati in buona fede, se così fosse, la gravità del loro comportamento sarebbe ancora più pesante. La spensieratezza in politica mal si combina con la responsabilità. Cosa diceva Norberto Bobbio? E’ disonesto colui che rivolge la sua azione a vantaggio non del corso sociale, ma a vantaggio proprio o del proprio gruppo. Dunque i soldi pubblici dati per il partito (finanziamento illecito) non è tanto un vantaggio per l’intera collettività, ma riguarda solo il partito di appartenenza, una specie di propaganda indiretta. Così le cene, le lotterie, le sagre, i regali e le feste varie. Ecco cosa sfugge ai politici e non solo a quelli di casa nostra: il senso dell’onestà come la intendeva il grande filosofo torinese. Usare i mezzi della politica, in questo caso i contributi, per il bene collettivo che esula non solo dal proprio interesse personale, ma anche di partito.
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21 novembre 2014
Sarebbero 35.000 euro i soldi da spendere in libri ogni mese e così proteggere la nostra cara Biblioteca dai tagli imposti, se i consiglieri dessero mille euro della loro indennità mensile… ma ora dovranno spenderli per gli avvocati!
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24 febbraio 2014
Quando i consiglieri di minoranza, quei consiglieri di minoranza, riceveranno il rinvio a giudizio per peculato e finanziamento illecito dei partiti, dovranno fare un doveroso passo indietro. Dimissioni e loro sostituzione. Dovranno dimostrare ai loro elettori, a tutti i valdostani, che sono fatti di una pasta diversa dai colleghi di maggioranza o ex colleghi, che avranno le stesse imputazioni, altrimenti perderanno di credibilità e legittimeranno il credo popolare che li vuole tutti uguali. Riusciranno i nostri eroi ad affrontare con la dovuta dignità che dovrebbe distinguerli da noi mortali, le loro responsabilità? Qualsiasi sarà la risposta avrà un peso politico molto importante. Sarà la prova che testerà la qualità della loro passione politica.
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19 febbraio 2014
Finora non ho fatto nomi, non mi sembra corretto dal momento che le responsabilità individuali non sono ancora chiare, ma puntare il dito contro una politica di irresponsabili invece mi sembra doveroso. Noto che i politici indagati si comportano tutti allo stesso identico modo. Tutti stanno sulla difensiva. Tutti fanno finta di niente. Eppure i soldi non si sono spesi da soli. Preferiscono parlare d’altro come se lo scandalo non avesse prodotto loro nessuna ferita. Quelli feriti e mazziati siamo ancora una volta noi: gli elettori. Quelli che pagano siamo sempre noi. Se la sono presa con l’assessore Baccega perché suo figlio ha un incarico presso il Casinò dove ha la delega, giusto e sacrosanto far notare la scorrettezza e imporgli le dimissioni, ma con che faccia possono chiederglielo? Con quale attendibilità, dopo questo scandalo, possono affrontare la maggioranza? L’unico modo per continuare a essere una minoranza credibile saranno le dimissioni di tutti i consiglieri con un rinvio a giudizio per peculato o finanziamento illecito ai partiti. Non potranno dare colpa alla legge che definiscono lacunosa e opaca: la legge è chiarissima! Allora… o non sanno leggere e quindi dovrebbero dimettersi perché è bene che gli analfabeti facciano altro o la loro lettura segue un codice morale troppo allegro e superficiale e quindi irresponsabile e gli irresponsabili è bene che non seggano su scranni così vitali per la collettività. Daranno le dimissioni. Avranno il coraggio di fare autocritica, chiedere scusa e mettersi da parte? Lo vedremo. Avremo presto la conferma se la politica vuole cambiare se stessa o se usa le belle parole solo e unicamente per autoconservarsi.
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28 agosto 2013
Peculato e simulazione di reato. Andrea Ferrari è stato denunciato per questo. Il direttore della casa di riposo J.B. Festaz si è appropriato in più occasioni dei mobili dell’ospizio. Mobili di valore che aveva trasportato con il furgone dell’azienda ad Ivrea dove li aveva depositati in un garage di sua proprietà. Peculato. Il Ferrari aveva poi denunciato il furto alle autorità competenti, sperando di farla franca. Simulazione di reato. Si è dimesso dal ruolo di direttore per farsi assumere in qualità di dirigente. Insomma si organizzano corsi di legalità e poi si assumono persone che con la legalità hanno dei vistosi conflitti. Se pensiamo che il nostro Presidente è un pregiudicato e, sembrerebbe, pure recidivo, la contraddizione non è più tale. Anzi è la norma.
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8 giugno 2013
La Stella alpina affronta il leone rimpicciolito, di cui non ha più paura, e fa la voce grossa. Chiede. Vuole tre assessorati. O, in alternativa, due assessorati e la Presidenza del Consiglio. Naturalmente per il bene della Valle d’Aosta. Tra un paio di settimane sapremo a chi verranno comunicati gli avvisi di garanzia per via di quei contributi dati ai partiti e spesi per altro. Si tratta di peculato. Sapremo se la SA si sarà comportata correttamente verso i cittadini. Se darà un esempio impeccabile di buona contabilità. Se la sua attuale sicurezza politica potrà irrobustirsi di innocenza. Sapremo quali saranno i consiglieri, dei vari partiti, che avranno usato i soldi pubblici per spese private. Alla corsa per le poltrone ci sarà una inevitabile defezione involontaria. A meno che gli illeciti che verrano riscontrati verranno digeriti con la nonchalance di chi sa di poter contare su un elettorato impuro.
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Tags: Avviso di garanzia, Elezioni regionali 2013, Peculato, Regione Valle d'Aosta, Stella Alpina
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29 agosto 2010
L’altro Stato di famiglia coinvolge il mondo della Sanità, un mondo dove accade di tutto! Truffa aggravata, peculato, assenteismo, evasione fiscale, sono i reati recentemente contestati ad alcuni dei nostri primari ospedalieri: Manuel Mancini, Paolo Pierini, Michy Salval, Alessandro Albani, in compagnia dei medici: Antonio Antico, Paolo Millo, Giorgio Basile, Riccardo Brachet Contul, tutti insieme appassionatamente con il direttore amministrativo Alberto Morelli. Non paghi del loro guadagno i medici operavano, in orario di servizio ospedaliero, nel Day Hospital (assenteismo), utilizzando materiale della Usl senza il versamento alla stessa del 30% (truffa) e senza fornire regolare fattura al paziente (evasione fiscale). Questo quadretto familiare sembra avere come fondale il Vesusio, invece ha l’Emilius! La posizione dell’Usl, già incerta su altri fronti (vedi alla voce sicurezza) si aggrava. L’eccellenza strombazzata dei nostri servizi sanitari rivela scenari non proprio tranquillizzanti (la clinica ha rivelato gravi carenze strutturali). La serietà dei nostri medici compromessa da un’avidità senza controllo. Naturalmente tutti cadranno dalle nuvole. Nessuna forza politica si sentirà in dovere di esprimersi. Tutti in attesa che anche questo caso si sgonfi.
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