Papa Francesco ha annunciato l’apertura di un Giubileo straordinario. L’apertura della Porta Santa di San Pietro sarà prevista per l’8 dicembre prossimo, giorno dell’Immacolata, e le celebrazioni si concluderanno il 20 novembre 2016. Il nostro vescovo, Monsignor Franco Lovignana, si è già premunito di avvisare che la Diocesi non immaginerà iniziative particolari. Tradotto vuol dire che la Chiesa valdostana non caccerà un soldo per questo evento. Monsignore piuttosto invita, con la prudenza tipica dei prelati, alla sensibilizzazione che l’occasione santa dovrebbe favorire”sul fatto che nella nostra Valle non esistono luoghi di accoglienza adatti ai pellegrini.”. E che la Diocesi “non ha la forza e le risorse per affrontare da sola questo problema, ma potrebbero sorgere delle interessanti sinergie.” (La Vallée notizie). (altro…)
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Il Frutto saporito del Giubileo
24 marzo 2015Tanta fatica per nulla!
2 settembre 2013Così la spiegava Galbraith: “ se dai da mangiare abbastanza avena al cavallo, qualcosa riuscirà a sfamare anche i passeri”.
Avete presente la reggia di Versailles? Creare un posto con un’economia pensata su misura per le esigenze, i capricci, le follie, le porcate dei super-ricchi. Radunarli e coccolarli. Dalla loro tavola sempre imbandita, dai loro eccessi sempre rinnovati, sgocciolerà un poco di benessere. Così qualche briciola di caviale ed un goccio di champagne cadranno dal tavolo e faranno la fortuna dei servitori.
E’ la logica dei paradisi fiscali: la reggia di Versailles fu la ricchezza di un piccolo popolo di ebanisti, camerieri, sarte, modiste, puttane, staffieri, cicisbei. Le Cayman, Montecarlo, San Marino o l’isola di Man, uguale. Peccato che “l’economia da sgocciolamento” funzioni solo nella piccola dimensione, non consenta poi di capire il mondo, ma imponga di richiudersi nel più gretto egoismo localista. Infatti ciò che fece la ricchezza economica di Versailles, impoverì la Francia. Così, quando la Marianna si levò per decapitare l’intera corte e tutti i suoi occupanti, il piccolo stupìto popolo di Versailles era saldamente monarchico.
Il loro benessere era legato all’Ancien Règime, loro mica guardavano alla Francia, ma solo al loro interesse di versagliesi. La loro mente, la loro visione politica, coincideva col territorio di Versailles. La Francia? Il bene generale? Concetti troppo vasti…
Mi è venuto in mente questo raccontino osservando i mesi di manovre diplomatiche del Comune di Introd e della Regione VDA.
Finte da spadaccini, trattative da Talleyrand, mobilitazione della lobby clerico-localista in consiglio regionale e in Parlamento, poi finalmente la luminosa vittoria: Cerimoniale mobilitato e solenne conferimento della cittadinanza di Introd a Tarcisio cardinale Bertone, Segretario di Stato Vaticano. Mica al vecchio e dimissionario papa Ratzinger, come sarebbe stato più giusto in quanto ospite abituale. Perchè questa scelta? Papa Ratzinger è pensionato, dunque non ha più potere, dunque non potrà fare favori. Che ci frega di un’autorità morale? Bertone invece ha una carica politica potentissima, dunque potrà essere utile. Discorsi, sbrodolate, salamelecchi, poi passa una settimana e quel bolscevico di papa Francesco manda in pensione Bertone e lo sostituisce con mons Parolin. Tanta fatica per nulla!
Bastava leggere un giornale nell’ultimo anno per sapere che il card Bertone era uno dei principali responsabili della bufera di monnezza che ha scosso il Vaticano. Ma a Versailles, pardòn ad Introd, mica guardano lontano o leggono i giornali: ciò che conta è l’interesse del territorio. La morale? Come disse il grande Travaglio, “ è durissima leccare culi in movimento”. (roberto mancini)
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