Posted tagged ‘Ospedale’

Domandina pre-elettorale

7 marzo 2015

Ieri Patuasia si lamentava del silenzio oggi un paginone sulla Stampa spiega cosa c’era sotto… al tumulo! Fantastico! Una tomba di un guerriero celtico. Il ritrovamento è eccezionale e pone la nostra Città al centro di un interesse internazionale. Pensiamo di seppellire una potenzialità di sviluppo culturale-turistico-economico per far spazio a un ospedale di cui non abbiamo bisogno?

Ospedale nuovo e subito!

8 ottobre 2009

 

Domani, 9 ottobre 2009, si inaugura la nuova clinica, per l'ospedale dimmi quando, quando, quandooo...
Domani, 9 ottobre 2009, si inaugura la nuova clinica, per l’ospedale dimmi quando, quando, quandooo…
Venerdì 9 ottobre 2009 alle ore 10.00, presso la saletta del Caffé Nazionale, si terrà la conferenza stampa per fare il punto sull’ospedale.

Il comitato per un ospedale nuovo non è morto! Come i montanari di un tempo, è ostinato e non si arrende davanti agli errori, perché i continui rattoppi fatti alla vecchia struttura e gli ampliamenti previsti, non solo creano disagio ai pazienti costretti a subire polvere e rumore, ma rischiano di accumulare problemi su problemi, tanto da allontanare sempre di più l’obiettivo di avere finalmente un ospedale adeguato e funzionale al territorio.

La redazione di Patuasia news è per un ospedale nuovo e subito!

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Polvere e chiacchiere

7 ottobre 2009

Abbiamo una clinica sulla collina di Saint-Pierre, circondata da un vasto parco. Immersa nel silenzio e nella natura. La clinica è privata. Chissà perché non l’hanno costruita in piazza Plouves. Al posto del parcheggio. Nel caos di una cittadina che per vizi e difetti fa a gara con le metropoli. Forse perché i pazienti stanno meglio in un luogo dove la quiete è un elemento necessario per una pronta guarigione. Perché la vista della natura aiuta lo spirito a credere nella vita. Se così fosse allora perché i nostri politici si sono intestarditi per costruire un pezzo di ospedale dove sta un parcheggio? In mezzo al traffico, al rumore e all’inquinamento? Invischiandosi in un mare di problemi attualmente ancora irrisolti, vedi alle voci parcheggio dipendenti, viabilità? Perché per il privato, viene spontaneo pensare alla costruzione di un edificio nuovo e fuori (appena fuori) dall’ambito cittadino, mentre per il pubblico si va avanti a rattoppare quello vecchio, causando un enorme disagio ai disgraziati che hanno la sfortuna di essere ricoverati? L’ex-assessore alla Sanità, Fosson, aveva annunciato l’inizio lavori per il 2009, cioè quest’anno. Non si è fatto niente. L’attuale assessore, Lanièce, dichiara che l’avvio è previsto per il 2013: quattro anni buttati! Intanto il nostro ospedale rimane un cantiere: polvere e baccano. Abbiamo la netta sensazione che i “nostri” prendano (oltre che perdano) tempo, che non abbiano più le idee chiare sul da farsi, che fra qualche anno inventino un escamotage che li liberi dall’impiccio. Allora, magari e con l’ausilio di un qualche privato, assumeranno la decisione di costruire un ospedale nuovo e fuori città. Invece dei nove anni previsti, ce ne vorranno venti, ma noi, di Patuasia news, siamo incoreggibili ottimisti!

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Sbatto il mostro in prima pagina!

28 luglio 2009

Proprio bello neh?

Proprio bello neh?

L‘uomo del ponte colpisce ancora!L’ingegnere Serafino Pallu, conosciutissimo per il crollo della caserma GdF e per il ponte sul Buthier, non si ferma mai, eppure alla sua età un attimo di riflessione, sarebbe dovuto. Continua invece, incoraggiato, a produrre oltre che danni anche obbrobriose volumetrie. L’ultima al traguardo è il super-condominio di otto piani in via Federico Chabod (vedi immagine). Un bestione enorme per ospitare centinaia di inquilini, ma… ne abbiamo bisogno? Quanti sono stati i condomini costruiti in questi ultimi anni? Tanti. Troppi. Cresciuti male. Brutti. Via Chambery è una desolata via di periferia, la zona di Tzamberlet non si capisce bene a cosa sia destinata visti il disordine e l’incuria che vi albergano. L’ingresso di Aosta est deprime il visitatore e l’abitante si chiede sconsolato perché. Idem per le entrate di servizio. Eppure nulla lascia presagire uno sforzo di riqualificazione anzi! Quando inizieranno i lavori per l’ampliamento a est dell’ospedale ci sarà da piangere. Potete immaginare il caos che si produrrà senza una vaga idea di come sarà organizzata la nuova circolazione? Senza contare il disagio di quei poveri disgraziati che avranno necessità di un ricovero? E che saranno tantissimi considerati i tempi di realizzazione? (Dopo due anni dal referendum la prima pietra ancora non è stata posata). Una cosa è comunque certa: il prato di Père Laurent sarà trasformato in parcheggio! Naturalmente provvisorio. Giusto quei venti o trent’anni necessari per finire l’opera.

Silenzio, per favore!

22 luglio 2009

CHI TACE ACCONSENTE, così interpretiamo il silenzio dei medici e del personale di ortopedia dell’ospedale cittadino, dopo le durissime critiche all’intervento al Santo Polso. Ci chiediamo: se per il Pontefice è stata utilizzata una tecnica chirurgica vecchia di 15 anni a noi, poveri mortali, ci aspetta il black decker?

Infatti erano troppe…

20 luglio 2009

Nonostante la fuga precipitosa del PONTEFICE, le tre ore, trascorse nel nostro avveniristico ospedale, sono bastate per costringerlo a usare la sinistra per oltre un mese quando, con un più aggiornato intervento, poteva riprendere subito a scaccolarsi con le dita della mano destra! Il reparto di ortopedia è piuttosto conosciuto dai valdostani che, se possono, LO EVITANO! Dunque perché non trasferire il Santo Polso al CTO di Torino? Chi sa parli!

Se tre ore vi sembran poche!

18 luglio 2009

TRE ore sono bastate al PAPA per rendersi conto dello stato del nostro OSPEDALE e darsela a gambe levate!

En attendant Gri-mod

14 aprile 2009

Che il Comune di Aosta non conti un cazzo ce lo ricorda quasi ogni giorno il Sindaco. All’interpellanza rivoltagli dal consigliere di minoranza Mario Vietti riguardo ai problemi di viabilità relativi all’allargamento est dell’ospedale, ha risposto che prima aspetta il progetto dalla Regione, poi potrà analizzarlo e approvarlo. Di eventualmente discuterlo non se ne parla! Il Primo Cittadino abita in collina, questo gli basta e avanza per sentirsi lontano dai problemi del capoluogo. Che il progetto di cui sopra, debba essere anche concordato con il Comune non lo sfiora neppure. Ci penserà la futura Società a capitale regionale a gestire le procedure. Lui che c’entra?