Fortuna che c’è l’associazione ambientale Mountain Wilderness che ha presentato un esposto alla Procura di Aosta per denunciare i lavori di costruzione della funivia del Monte Bianco. Si chiede “come sia stato possibile, in zona di alta protezione ambientale e area glaciale, tutelata dalla legge Galasso, imporre sbancamenti che di fatto hanno modificato la montagna più alta del nostro continente” (Ansa). Già come è stato possibile che una cultura alpina dia il via alla distruzione sistematica del suo territorio? Funivie, centraline, strade, case… stanno facendo man bassa della nostra Valle: la prospettiva è il progresso. Ma progresso di che? Davvero è progresso portare migliaia di turisti in cima al Monte Bianco? Non c’è un’alternativa che possa conciliare l’economia con la salvaguardia del territorio? Possibile che si debba sempre depredare e non valorizzare? Sembra di no. Se non si costruisce non c’è economia e quindi non c’è pil e quindi la gente si incazza perché non può spendere e se non può spendere l’economia va a rotoli. Sembra un girone dantesco. Abbiamo avuto il Paradiso terrestre, siamo stati bravi a farlo diventare un inferno. Les montagnards sont là?
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Progresso di che?
28 Maggio 2013No eliski!
5 gennaio 2012Profetico il titolo del libro di fotografie di Gianfranco Bini: Lassù gli ultimi, anche per quanto riguarda la questione eliski ci siamo lasciati superare dal Trentino. Con un accordo fra la Marmolada Srl e la Mountain Wilderness che vuole rilanciare il turismo di qualità, sulla montagna più importante delle Dolomiti non si volerà più con la pratica dell’eliski. La qualità esclude gli elicotteri. Già perché qualcuno nell’arco alpino comincia a ricordare cos’è la montagna, quali sono le sue peculiarità, la sua flora e la sua fauna. Cosa c’entra il rumore assordante che producono le pale di un elicottero con la vita di un camoscio, di un cerbiatto di un gallo forcello? E con la vita del vero alpinista? Nulla. La Marmolada si è liberata dal rumore e dall’inquinamento in quota, per privilegiare il turismo sostenibile che nel medio e lungo termine si rivelerà l’unico vincente.
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